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B-ICE

SINTESI
Bernina Terra Glacialis. Studio E Valorizzazione Di Un Patrimonio Naturale E Culturale Di Particolare Pregio In Una Regione Alpina Aperta, Con Approcci Innovativi Rivolti Al Futuro.
Il progetto prende atto dalla consapevolezza dell'impatto che il cambiamento climatico sta portando sull'ambiente e sulla vita delle comunità alpine italosvizzere e su tutto il territorio alpino. Attraverso azioni di monitoraggio e studio approfondisce la conoscenza specifica del cambiamento sul sistema del ghiacciato del Bernina e sulle attività tradizionali. Avvia un percorso di informazione delle persone, delle imprese, delle amministrazioni, studiando nuove strategie e professioni legate al patrimonio culturale tradizionale ed ambientale. La comunità transfrontaliera condivide queste opportunità, sviluppa proposte di fruizione turistica e le sostiene grazie ad un innovativo piano di comunicazione e promozione. I comuni sostengono il nuovo modello di proposta turistica realizzando o rinnovando strutture per la conoscenza del patrimonio culturale: strada storica transfrontaliera del Muretto e Val Poschiavina,Giardino dei ghiacciai, Museo dell'arrampicata, Museo della Bagnada, Museo di Erminio Dioli, Museo ddel Serpentino, dotandoli di innovative tecnologie virtuali. La tradizione agro-alimentare e culturale delle contrade diventa possibilità di sviluppo grazie a nuove proposte gastronomiche ed alla creazione di un giardino botanico in quota e di un orto botanico.

DURATA PROGETTO
43 mesi

DATA INIZIO
5/8/2019

DATA FINE
4/3/2023

ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.2 - Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni

AZIONE
A) Sviluppo di iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale (materiale e immateriale). / B) Elaborazione e armonizzazione di strategie e strumenti, buone pratiche e progetti pilota per ridurre gli impatti connessi al cambiamento climatico sulle risorse naturali e culturali e conseguentemente adattare le politiche di sviluppo territoriale.

GRUPPI TARGET
I gruppi che riceveranno un beneficio diretto dalla realizzazione del programma sono le imprese del comparto turistico, in quanto il riposizionamento del prodotto turistico sia come destinatari che come stagionalità stabilizzerà e aumenterà la loro attività e potranno vendere i pacchetti turistici preparati da E-comunicare e Consorzio turistico incardinati sulle proposte culturali e le visite ai musei, Fondazione Giacometti, Ecomuseo,giardini botanici anche nei periodi autunnali e primaverili, intercettando una clientela colta e sensibile al valore del territorio. Avranno un beneficio diretto le aziende agricole che potranno vendere i loro prodotti direttamente ai turisti, ristoranti e GAS, sensibilizzati sulla opportunità di offrire un prodotto locale e potranno integrare le produzioni tradizionali, con nuovi prodotti di nicchia anche più attraenti e competitivi. Le Ass. sportive e culturali, Ecomuseo, BikeBernina, Centro Zenith, Centro Giacometti e Giardino dei ghiacciai potranno disporre di nuovi e maggiori strumenti di lavoro e pacchetti di fruizione turistica . Le guide, il CAI, gli accompagnatori di media montagna italo - svizzeri disporranno di un prodotto trekking organizzato, in sicurezza e adeguatamente allestito, con un periodo di fruizione più lungo, dato i raccordi con i sentieri di paese. I giovani delle due aree di cooperazione avranno modo di incontrarsi , ricevere strumenti adeguati per rileggere il territorio in chiave di occupazione, realizzare le loro imprese senza dover scegliere di emigrare. Riceverà un beneficio indiretto la popolazione che potrà disporre di strumenti per capire come il suo ambiente si modifica, per riscoprire il proprio territorio come opportunità anche di fronte al cambiamento climatico ed alla contrazione del comparto neve. La popolazione anziana si sentirà nuovamente protagonista, poiché diventerà il centro di studi e percorsi di ascolto, con le azioni Il Villaggio Alpino e il progetto di etno-botanica.

STAKEHOLDER
Nella fase di progettazione, nelle due aree italo - svizzera, sono stati individuati gli Stakeholders funzionali all'analisi dei bisogni. In primis sono state ascoltate le esigenze degli Amministratori dei Comuni, sindaci e consiglieri, per comprendere sia la dinamica delle problematiche che gli strumenti di cui dispongono e quelli che loro mancano per costruire in modo persistente nuovi scenari. Quindi sono stati coinvolti gli imprenditori, suddivisi per singoli comparti: albergatori, ristoratori, cavatori, gestori di rifugi, imprenditori agricoli, artigiani da cui è stato possibile acquisire indicazioni determinanti sugli effetti già importanti dei mutamenti climatici e dei mutamenti di mercato e di orientamento della società. Una attenzione particolare è stata data al gruppo degli Stakeholders che vivono in modo diretto la montagna nell'area transfrontaliera : i gestori dei rifugi, le guide alpine, i maestri di sci, il CAI, il Servizio glaciologico italo - svizzero, che hanno restituito un quadro puntuale ed anche preoccupante di quanto sta succedendo in quota e dell'impatto sulle attività dei rifugi. Quindi sono state coinvolte le associazioni culturali e le associazioni che gestiscono direttamente attività ricreative e proposte turistiche, per comprendere le loro esigenze e definire la necessità di strutturare un sistema di luoghi come prodotti turistici da visitare per diversificare l'offerta, da cui è nata l'azione dedicata ai Musei. Infine sono state sentite le persone non portatrici di interessi specifici e la comunità locale. Con ognuna di queste categorie sono stati organizzati incontri e ne sono derivate indicazioni e proposte che hanno portato alla definizione delle attività del programma.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il progetto prevede un'attività dedicata al monitoraggio del ghiacciaio su tutto il territorio transfrontaliero, realizzata dal Comune di Lanzada e dal Giardino dei Ghiacciai. Saranno tenuti Quantificare la risorsa glaciale attualmente presente e monitorare le variazioni volumetriche rappresenta la base necessaria per sviluppare scenari futuri e per poter quindi definire delle azioni di adattamento ad un ambiente di alta montagna in rapido e drammatico mutamento.
Il progetto si concentra sul sistema glaciale Fellaria-Palü, il maggiore ghiacciaio del massiccio che copre una superficie complessiva di 14 km2 a cavallo fra Valmalenco e Valposchiavo. Oltre a rappresentare una riserva idrica di primaria importanza dal punto di vista idroelettrico, il ghiacciaio di Fellaria-Palü ha una notevole valenza turistica locale grazie alla presenza di itinerari educativi dedicati (vedi Sentiero Glaciologico Luigi Marson al Fellaria). Nonostante le dimensioni e l’importanza strategica di questo complesso glaciale, a causa della sua frammentazione amministrativa (ma non geografica), il ghiacciaio non è mai stato oggetto di studi specifici utili a quantificare la risorsa idrica stoccata al suo interno e per definirne le caratteristiche dinamiche.

CAPOFILA ITALIA
U.C. DELLA VALMALENCO

CAPOFILA SVIZZERA
Associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia

PARTNER
U.C. DELLA VALMALENCO (Chiesa in Valmalenco - SO)
CONSORZIO TURISTICO DEL MANDAMENTO DI SONDRIO (SO)
Comune CHIESA IN VALMALENCO (SO)
Comune LANZADA (SO)
Comune TORRE DI SANTA MARIA (SO)
Università degli Studi di Milano - Dipartimento scienze farmaceutiche - DISFARM (MI)
Comune CASPOGGIO (SO)
Comune SPRIANA (SO)
Associazione Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia (GR)
Fondaziun Cheva Plattas (GR)
FONDAZIONE CENTRO GIACOMETTI (GR)
E-COMUNICARE (GR)


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 2.294.499,89
CHF 268.230,40
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.953.695,93
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 328.803,98


WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Si è ripartiti con un piano di ascolto delle esigenze, incontrando separatamente e in gruppi di lavoro gli stakeholders e i partner che avevano elaborato la MDI nel 2016. Sono state raccolte le idee, le esperienze e i pareri di fattibilità intorno all’idea progetto di sviluppare nuove forme di lavoro, incardinate sul patrimonio culturale ed ambientale, a fronte di un cambiamento climatico in atto che sta già condizionano la vita delle persone dell’area transfrontaliera. Si è verificato se gli interventi effettivamente rispondessero alle necessità, se ci fossero le risorse necessarie, la volontà che le cose funzionino e quali priorità prevarranno in fase di realizzazione: i vincoli di spesa e gli orientamenti politici dell'ente locale, le necessità economiche della comunità locale, l'immediatezza dei problemi degli utenti, della comunità locale, delle imprese, delle famiglie. È stato scelto un approccio il più possibile condiviso e concertativo, dando importanza fondamentale al momento di attivazione, ovvero alla possibilità di stabilire una rete di relazioni tra i diversi attori, che fosse funzionale alla risoluzione del problema, procurando che ognuno trovasse il suo spazio all’interno del progetto in base alle sue necessità. Si è passato gradualmente alla fase di redazione e stesura per formalizzare il progetto, motivando i partner a collaborare attivamente, con idee e contributi elaborati: in tal modo ognuno ha potuto portare una proposta espressione del suo lavoro e della sua visione del futuro. In contemporanea sono stati esaminati testi scientifici sulle dinamiche in atto e si sono attivati contatti con centri di ricerca e università. Le intenzioni, le motivazioni, gli obiettivi sono stati formalizzati in un documento per fissare e ufficializzare le idee, le elaborazioni, i proponimenti, le finalità. Il progetto, in forma di documento scritto, è stato essenziale per la verifica dei risultati, come strumento di lavoro per avere criteri ordinati e razionali delle attività o del servizio che vengono individuati. Man mano il documento si è andato completando, perdendo quanto non fattibile per motivi economici, politici, socio-economici, normativi e riportando le idee sul piano della concretezza e della fattibilità. La redazione/stesura si è formalizzata nella forma scritta del progetto. Nella fase di redazione è stato fondamentale il contributo degli stakeholders, in particolare degli operatori che lo devono realizzare e dei beneficiari della attività. Nella fase della stesura, nel gruppo di lavoro sono stati coinvolti progettisti di professione, esperti, ricercatori, ecc. per i partner pubblici sono stati proposti agli enti locali/pubblici format da rispettare (capitoli, lunghezza del testo, ecc.). Il progetto è stato impostato prevedendo: analisi del contesto (bisogni), definizione di finalità e obiettivi, programmazione delle attività (e cronogramma); budget; modalità di controllo di gestione e monitoraggio dei risultati, nonché modalità per recuperare eventuali difformità.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Il WP1 implementa il sistema di gestione e controllo di B-ICE attraverso la costituzione del Comitato di Pilotaggio (CdP) che rappresenta l'organismo decisionale transfrontaliero del progetto e si riunisce 7 volte in 36 mesi. Al CdP partecipano il Coordinatore di progetto del VALMALENCO, l'Auditor finanziario, i responsabili di progetto di tutti i partner e i coordinatori dei tavoli tecnici del WP2, 3, 4, 5. le decisioni strategiche del CdP avvengono attraverso il processo la partecipazione dei responsabili di progetto di ogni singolo partner con facoltà di votare, approvare o respingere: la consegna di output e materiale consegnabile, addendum per il cambiamento di budget e attività all'AdG, metodologie applicative e le proposte per misure correttive in caso di incomprensioni e/conflitti. Il Coordinatore di Progetto e i responsabili dei tavoli tecnici sono effettuano il monitoraggio del corretto avanzamento delle attività di progetto e la corretta realizzazione degli output dei WP2,3,4 e 5. Il Coordinatore gestisce complessivamente tutto il progetto e assicura una metodologia efficace di comunicazione interna e dialogo a diversi livelli del sistema di gestione e controllo (Comitato di Pilotaggio, Tavoli di lavoro, monitoraggio finanziario e eventi transnazionali per la presentazione dei risultati di progetto al Kick-off, a medio termine e nelle fasi finali di realizzazione). Il Coordinatore inoltre svolge il ruolo di moderatore per le decisioni del CdP in merito allo stato di avanzamento tecnico e finanziario di progetto e assicura una corretta comunicazione fra i due Capofila, il CdP e l'AdG del Programma. Il Monitoraggio finanziario avviene attraverso l'identificazione di un Auditor che supporta il Coordinatore di progetto nella realizzazione della documentazione di supporto per il monitoraggio finanziario e la presentazione dei rapporti sullo stato di avanzamento del progetto rispetto ai circuiti finanziari previsti dal programma e il raggiungimento degli obiettivi di spesa. Il Coordinatore di progetto e l'Auditor realizzano un piano d'azione dettagliato e procedure interne al CdP e ai tavoli tecnici per la revisione e il controllo di tutte le attività e output di Bi-ICE, costituito da linee guida, formulari e una piattaforma in cloud che verrà presentato al kick-off meeting in occasione dell'attivazione del CdP. Il monitoraggio tecnico e finanziario del progetto verrà assicurato anche attraverso l'utilizzo di videoconferenze e piattaforme di gestione che gestiscono quotidianamente scadenze per le realizzazioni intermedie degli output, dei rapporti e dei rendiconti finanziari. il CdP è costituito inoltre dai partner responsabili dei Work Packages che supportano il coordinatore e l'Auditor nella raccolta dei contributi tecnici e delle rendicontazioni e verificano la qualità del materiale raccolto per i rapporti da presentare sulla piattaforma SiAge. Il Sistema di gestione di Bi-ICE, si avvale di un sistema di valutazione degli impatti realizzativi di risultato e di sostenibilità che viene implementato annualmente attraverso questionari in modalità NGT e Delphi ai quali partecipano WP leader, Attori chiave istituzionali, osservatori, Target-groups e stakeholder identificati al Kick-off meeting. I risultati delle valutazioni avvengono annualmente e i risultati presentati al mese 12 al mese 18 ( valutazione medio-termine) e 28 (valutazione finale).

3) COMUNICAZIONE
Il Piano di disseminazione e pubblicizzazione di Bi-ICE interagisce con stakeholder, utilizzatori finali e progetti, valorizzando le specificità culturali, storiche ed ambientali dell'area di intervento transfrontaliera collocata attorno al Bernina, mettendo in risalto la rete di esperienze collegate all'esperienza delle visite al patrimonio glaciologico e al patrimonio culturale della Val Malenco e delal Val Poschiavo. In Considerazione delle caratteristiche del progetto la strategia di comunicazione mira a sviluppare misure di disseminazione di successo nel lungo termine. Di fatto, il mantenimento di una rete in grado di sviluppare un’offerta turistica differenziata sui principali canali di promozione di destinazioni turistiche regionali e cantonali sia in Italia che in Svizzera prevede, fin dall’inizio il coinvolgimento delle principali agenzie ed enti di Destination Management della Lombardia e del Cantone dei Grigioni. Le attività di comunicazione tuttavia faranno parte di una strategia generale caratterizzata da 4 azioni principali, ognuna con uno specifico obiettivo di comunicazione e disseminazione: 1) il coinvolgimento diretto di Target-group primari 2) La disseminazione delle attività di progetto per il mantenimento di un alto valore istituzionale per la promozione dei risultati ottenuti da Bi-ICE anche a seguito della conclusione dell’iniziativa; 3) la promozione di un’ampia consapevolezza delle ricadute positive del progetto sulle aree di intervento della transfrontaliera; 4) la pianificazione e la realizzazione di materiali e consumabili attraverso l’impiego di assistenze tecniche e sterne e professionisti in marketing e comunicazione, in grado di sostenere una promozione competitiva dei principali prodotti di attrattività turistica generati dal progetto.

4) DESTINAZIONE GHIACCIAI: COMPRENDERE LE SFIDE DELL’ATTRATTIVITÀ DEL GHIACCIAIO DEL PIZ/BERNINA E ANALISI DELLE DINAMICHE ATTRATTIVE
Il WP mette in relazione gli studi e la capacity bulding sul patrimonio glaciale e culturale italo-svizzero fra Valmalenco e Valposchiavo, con notevole valenza culturale e turistica locale grazie agli itinerari Sentiero Glaciologico Luigi Marson al Fellaria, Via Cavallera/Muretto e Giardino dei Ghiacci Valbregaglia con gli interventi infrastrutturali del WP4 e la definizione delle strategie di destination management del WP5. La prima fase di studio prevede l’acquisizione di un modello digitale del terreno (Digital Terrain Model) ad alta risoluzione del ghiacciaio Fellaria-Palü e delle aree immediatamente circostanti e la realizzazione di strumenti di visita virtuale del ghiacciaio in 3D. Si procederà alla quantificazione del volume complessivo del ghiacciaio per mezzo di tecniche geofisiche ed alla acquisizione ed installazione di punti di ripresa fotografica (time-lapse camera) per monitorare 365 giorni l’anno le variazioni di flusso glaciale stagionali e la stabilità sia del ghiacciaio. Il prodotto finale è rappresentato da immagini disponibili online aggiornate in tempo reale e filmati opportunamente elaborati con la tecnica del time-lapse. Si realizzerà un tour virtuale “CAVAGLIA, IL LAVORO DEL GIGANTE DI GHIACCIO” sulla genesi delle marmitte dei giganti del Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia. Dallo studio discende un’attività di informazione e sensibilizzazione delle popolazioni dell’area transfrontaliera, per promuovere la capacità di vedere il cambiamento, riconoscerlo, rielaboralo e attraverso una approfondita analisi e conoscenza del proprio patrimonio, culturale e ambientale, costruire nuovi percorsi di sviluppo in una azione di resilienza che vede unite più generazioni, la capacità di usare strumenti e conoscenze innovativi, riconoscendosi un unicum territoriale. Attraverso un piano strutturato di incontri con le persone sul cambiamento climatico, la perdita di certezze occupazionali, la possibilità di modificarsi, le opportunità, sarà realizzato un lavoro approfondito di ricerca sulle nuove opportunità professionali, con particolare attenzione ai giovani: bike, ciclo officine, noleggi, accompagnatori di media montagna, accompagnatori turistici, coltivazione di essenze botaniche , laboratori di erboristeria, coltivazione ora abbandonate, artigianato artistico. Per richiamare l’attenzione sulla memoria storica del territorio quale elemento basilare della cultura locale nei processi di sviluppo del nuovo turismo culturale, si realizza un progetto di studio e di valorizzazione del patrimonio culturale finalizzato alla realizzazione di percorsi tematici, in un approccio sopra comunale e transfrontaliero per documentare il prezioso patrimonio comune dei Giacometti, Dioli e di Segantini  e  di altri artisti della Bregaglia/Engadina e delle zone dell’arte di studio. L’attività Il Villaggio Alpino mira a conoscere e salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale dell’area, mettere a disposizione di tutti preziosi tasselli di storia, allestire percorsi tematici e consolidare la secolare assenza di confini sino al XIX sec. tra le aree transfrontaliere interessate, Val Malenco, Engadina, Val Bregaglia, con libero transito di merci, idee, legami sociali ed economici. Il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche e Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Erboristiche, Milano svolge ricerca/intervento etno-botanica sulle tradizioni agricole oggi dimenticate: essenze farmaceutiche, patate, segale, orzo, per produrre alimenti di nicchia e di qualità, come importante fonte di valorizzazione del territorio. Verrà realizzato un Giardino Botanico in quota ed un orto didattico. Per rivisitare i sentieri come opportunità di lavoro per i giovani, grazie al bike, viene svolto uno studio ed una attività pratica per realizzare un bike park in località Caspoggio.

5) ATTIVARE UN SISTEMA ESPLORATIVO TRANSNAZIONALE DI LUOGHI NATURALI E CULTURALI ATTORNO AL GHIACCIAIO DEL PIZ- BERNINA COME PROPOSTA E MODELLO INNOVATIVO DI ATTRATTIVITÀ SOSTENIBILE
Il WP 4 costruisce modello turistico oltre il sistema-neve acquisito dagli asset innovativi del patrimonio identitario e ambientale del WP3, che diventa motore di nuove opportunità di lavoro e sviluppo dell’area, con fruizione tutto l’anno, incentrate sui sentieri, i percorsi storici transfrontalieri che diventeranno la base per la definizione dell’offerta turistica transfrontaliera nel WP5: il patrimonio minerario e geologico della Val Malenco e delle zone limitrofe, il sistema delle cave del serpentino e la sofferta storia dei cavatori, il patrimonio culturale dei Giacometti, di Segantini, di Dioli e di altri artisti della Bregaglia/Engadina, la storia delle guide alpine che hanno iniziato la loro esperienza a Torre di Santa Maria. I comuni sostengono questo cambiamento realizzando le strutture di appoggio, i musei da visitare, i luoghi da esplorare in sicurezza, i tracciati da percorrere, resi comprensibili da una segnaletica narrante e supportano le imprese che potranno avvalersi di elementi su cui costruire e promuovere i loro pacchetti turistici e sviluppare opportunità di lavoro guide, accompagnatori, ciclo-officine, punti ristori ecc. L’attività comprende due macro-ambiti: la valorizzazione dei percorsi storici di collegamento italo-svizzero intorno a Piz Bernina e il sistema dei luoghi e strutture museali ed eco museali. Il Comune di Lanzada sviluppa un intervento di valorizzazione delle Marmitte dei giganti, fenomeno glaciale di grande valore geologico e attrattivo, con messa in sicurezza e allestimento del percorso di accesso alle Marmitte dei giganti, Redazione e posizionamento pannelli informativi. Realizza un percorso di orientamento fisso in località Campo Franscia, per i bambini e le persone diversamente abili, con cartina per giocare. Comune di Lanzada con Rotary Club di Sondrio riqualifica e valorizza il sito glaciologico in quota Grotte dello Scerscen, con la messa in sicurezza e realizzazione di materiale divulgativo virtuale (realtà aumentata) per consentire l’accesso alle grotte con controllo dell’impatto antropico sull’ecosistema. Il Comune di Spriana provvede alla sistemazione dei sentieri di paese Marveggia/Torchio, Spriana/Sentiero Rusca, ripristina una cappella di sosta sul sentiero e posiziona un pannello narrativo Contrada Scilironi. L’Associazione Giardino dei Ghiacciai Val Cavaglia rifà il sito dei Giardini del Ghiacciaio posto nella splendida conca di Cavaglia, sovrastate dal Piz Palü, presso la stazione della linea ferroviaria percorsa dal “trenino rosso” Patrimonio mondiale dell’UNESCO, con passerelle, ponti e installazioni sul ghiacciaio un percorso didattico con pannelli e proiezione con maxi schermo, all’interno del ghiacciaio. Torre di Santa Maria realizza il primo Museo interattivo dell’arrampicata e dell’escursionismo; nel sottotetto del palazzo comunale, destinato a raccolta del materiale, biblioteca virtuale, saletta proiezioni, tavoli di lavoro e una parete di arrampicata. Il Comune di Caspoggio recupera e valorizza l’esperienza artistica di E.Dioli, nato a Caspoggio nel 1885, pittore, architetto, ideatore dello stile Malenchino. Sarà realizzato un monumento e una mappa italo-svizzera delle tracce artistiche dell’artista, creando un itinerario dell’arte. Il Comune di Lanzada aumenta gli spazi espositivi del Museo della Bagnada con un percorso virtuale per poter visitare la miniera con ogni tempo e conoscerne la storia geologica e dei minatori. Il Comune di Chiesa realizza il Museo diffuso del Serpentino scisto nella storica Cava del Giovello, con l’Associazione Cavatori della Valmalenco, che va a integrarsi con il territorio elvetico (Valposchiavo, Engadina, Bregaglia), tramite itinerari storici di particolare rilevanza e interessato da similari iniziative di promozione reciproca: Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia, Museo Plattas da Fex Sils Maria (Engadina), Marmitte dei Giganti di Maloja (Valbregaglia).

6) UN NUOVO SISTEMA D’OFFERTA CONDIVISO PER VIVERE L’ULTIMO GHIACCIAIO ALPINO: ABITARE, ESPLORARE E APPRENDERE
Il WP5 è un il risultato dello sforzo dei partner italo-svizzeri dei WP3 e WP4 che porterà a creare un sistema turistico unitario che sarà promosso in modo non congiunto, ma unico, cioè non più proposte, ma un accordo trasversale che traduca la visione in una proposta senza soluzione di continuità, una narrazione continua, lungo i luoghi del lavoro e della vita di una comunità Alpina. Cavatori, artisti e minatori si sono spostati lungo le strade portando il loro sapere là dove il lavoro li chiamava e insieme diffondendo conoscenze, storie, relazioni. Il progetto crea una nuova proposta turistica, che va oltre la consuetudine della ski-area, rilegge il passato e lo traduce in una nuova idea, tecnologicamente innovativa. A fianco delle tradizionali cartine, compaiono le tecnologie in tre D, che consentono di esplorare i luoghi finora inaccessibili o troppo fragili per sopportare i passi degli scarponi. Volare sul ghiacciaio, sprofondarsi sottoterra, arrampicarsi su un sesto grado diventano emozioni da vivere al sicuro in mezzo ai boschi e ai prati intorno al Piz Bernina. Sarà attivato un tavolo di lavoro congiunto tra tutti i partner coordinato dal Consorzio turistico di Sondrio e Valmalenco, per definire una strategia unitaria, includendo le linee strategiche del Programma d’attuazione della politica economica regionale 2016-2019 del Cantone Ticino e di Regione Lombardia con gli Assi strategici, che indicano come prioritario per lo sviluppo turistico la valorizzazione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale. Sarà condotta una ricerca/intervento preliminare e quindi sviluppata una visione di sistema con alcuni obiettivi principali tra cui incrementare l’incoming e la permanenza media, destagionalizzare i flussi, elevare la qualità dell’offerta turistica, favorire il turismo accessibile, promuovere il capitale umano e l’aggiornamento continuo degli operatori, sostenere l’innovazione e digitalizzazione attraverso nuove pratiche legate alla sharing economy, stimolare l’aggregazione e la collaborazione, attraverso reti tra imprese e tra enti territoriali e tramite partenariati pubblico-privato. In collaborazione con gli attori del territorio, si procederà a costruire pacchetti che valorizzino tutte le competenze e includano tutte le qualifiche disponibili, poiché si ricorda che si sta cercando una proposta che sostituisca, almeno in parte, il sistema neve, che è comunque in grado di generare posti di lavoro molto diversificati. Dalla mappa delle risorse, si passerà all’integrazione tra le medesime, includendo luoghi, percorsi, musei, prodotti alimentari a Km0, musei, competenze, personaggi, narrazioni, per definire proposte diversificate, ma sempre con riferimento al patrimonio identitario. Si adotterà la tecnica dello storytelling per restituire al turista l’emozionalità del territorio. Si lavorerà con la società Explora di RL, per ricevere competenze e nel contempo fornire indicazioni preziose anche grazie alla rete degli Info-Point (ne esistono due in zona + i punti IAT cantonali), utilizzando il nuovo Ecosistema Digitale Turistico come luogo di apprendimento e sistema a rete. Si lavorerà per individuare nuovi mercati in grado di apprezzare la proposta, anche attraverso incontri con l’area urbana di Milano, i principali tour operator italiani e svizzeri.


FINANZIAMENTO IV AVVISO

B-ICE è diventato della gente: la gente si è riconosciuta e stretta intorno ad un ghiacciaio sempre più evanescente, intorno alle sue storie riconosciute nelle erbe selvatiche, si è riconosciuta nelle storie dei suoi artisti, di cui forse ancora non capivano tutto il valore. Adesso B-ICE va avanti, con un nuovo nome: GEMME. Si lavorerà infatti sulle gemme vegetali, sviluppando il percorso di ri-cerca etnobotanica al di là del primo punto di ideazione e semina, Sant’Antonio, per creare un sistema diffuso di piccole aree dedicate alle piante della tradizione, presso i Comuni italiani e le istituzioni svizzere, volute ed affidate dalla gente. Ci si concentrerà sulle gemme minerali, completando il Museo mineralogico e sviluppando iniziative di esplorazione dell’antico mondo di rocce e caverne intorno al Bernina.

Interventi previsti:

- Intervento per la promozione e marketing del nuovo prodotto turistico culturale B-ICE&Heritage “Gemme” : La finalità della proposta vuole soprattutto essere un rilancio legato alla valorizzazione ambientale dal fondovalle alle quote più alte legate a quell’aspetto naturale delle fioriture della flora spontanea ed autoctona. Il filo conduttore del progetto saranno i fiori spontanei della natura valtellinese e poschiavina legati ai pe-riodi della loro fioritura, dall’Adda alle vette più alte del territorio, racchiuse intorno al Piz Bernina.

- Realizzazione di un impianto di illuminazione nei punti strategici del castello del Comune di Caspoggio, al fine di valorizzare il sito in questione, con apparecchi di impatto visivo, che qualifichino la zona.

- Ripristino del sentiero Rusca percorso museale Museo del Giovello – antiche cave del Giovello nel Comune di Chiesa in Valmalenco.

- Realizzazione di un percorso divulgativo del patrimonio naturale e culturale legato al lavoro e alla storia idroelettrica e della risorsa idrica della Valmalenco - Lanzada - Ganda - Campo Moro - Alpe Gera.

- Valorizzazione del Museo dell’arrampicata del Comune di Torre di Santa Maria attraverso una proposta di di esperienza : pareti, sogni, leggende intorno al Piz-Bernina rivolto alle scuole di diverso ordine e grado, completo di guide, accompagnatori, esperti in natura.

- Assicurarne il proseguo delle attività, come ricerca e come fruizione pubblica dell’Orto Botanico d’Altura sant’Antonio.

La dimensione territoriale transfrontaliera intorno ad una montagna posta sul confine è il suo valore aggiunto, si configura come una proposta unitaria che trae forza e identità dal percorso culturale ideale e fisico tra le due valli: non sarebbe possibile proseguire senza la componente ideativa e territoriale del cantone. Si manterrà il metodo di lavoro sperimentato in questi anni: la gestione comune, attraverso alcuni strumenti creati dai partner medesimi quale il Comitato direttivo, composto dai due capofila italiano e svizzero.

 

Durata: 9 mesi

Partner: partecipazione del Capofila Unione Comuni della Valmalenco e dei partner italiani Consorzio Turistico del Mandamento di Sondrio, Comune di Chiesa in Valmalenco, Comune di Lanzada, Comune di Torre di Santa Maria, Università degli studi di Milano, Comune di Caspoggio, e Comune di Spriana.

 

FESR
253.695,91 €

Stato
39.719,75 €

Contributo
293.415,66 €

Autofinanziamento
6.842,16 €

Budget Totale
300.257,82 €