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BRAINART

SINTESI
BrainArt: Disfunzioni Cognitive E Patologie Dementigene - Le Nuove Frontiere Dell’approccio Artistico-Creativo, Musicale E Multimediale.
Il progetto Brainart, promosso da CRAMS in collaborazione con Pro Senectute Ticino e Moesano, ATS della Brianza, Need Institute, Museo Vincenzo Vela ed il Canton Ticino, afferente al programma di finanziamento europeo INTERREG, per la cooperazione regionale transfrontaliera, propone un approccio innovativo sia alla presa in cura dei pazienti affetti da patologie dementigene che all'inclusione sociale degli stessi, tramite l'utilizzo di tecnologie IoT, applicabili sia in ambito neurologico che artistico. L'Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea come l'invecchiamento della popolazione si accompagni con sempre maggior incidenza al rischio di contrarre patologie dementigene, che inficiano progressivamente le capacità funzionali e cognitive dell'anziano, favorendone il ritiro sociale. La salute del soggetto va quindi analizzata in termini di qualità della vita e non semplicemente di assenza di patologie. In questo senso, BrainArt propone lo sviluppo di 3 strumenti tecnologici (SoundTouch, SoundBeam e SoundAir) in grado, da un lato di essere utilizzati in ambito clinico, andando a contribuire allo sviluppo di una metodologia di riabilitazione, stimolazione e mantenimento delle capacità cognitive, dall'altro di facilitare la comunicazione tra pazienti, familiari e caregivers e rendere fruibili ai soggetti affetti da demenza installazioni artistiche e spazi culturali come i musei, contribuendo all'abbattimento dello stigma sociale che affligge le persone affette da demenza.

http://brainart.crysalis.it/


DURATA PROGETTO
59 mesi

DATA INIZIO
25/10/2018

DATA FINE
30/9/2023

ASSE
ASSE 4 - SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 4.1 - Incremento delle soluzioni condivise per migliorare l’accessibilità dei servizi sociali di interesse generale sui due lati della frontiera, in particolare a vantaggio delle fasce maggiormente vulnerabili o a rischio di discriminazione

AZIONE
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GRUPPI TARGET
Il progetto vede come destinatari primari dell’attività le persone anziane fragili (over 65) con condizioni neurologiche caratterizzate decadimento cognitivo, affette da demenza. Una delle condizioni necessarie per essere ammessi ai centri diurni terapeutici (luogo in cui verrà sperimentata la tecnologia) è la presenza della diagnosi di demenza; in assenza di essa non é possibile usufruire del servizio. Un’altra importante categoria interessata dal progetto é rappresentata dai famigliari delle persone affette da demenza. Esse sono infatti parte integrante del progetto che mira a migliorarne la qualità di vita in termini di minor stress e migliore comunicazione con il proprio caro. Anche il personale curante è uno dei destinatari individuati in questo progetto in quanto, come avviene per il famigliare, l’utilizzo di questo strumento avrà un impatto sulla qualità di vita della persona affetta da demenza, e di conseguenza su quella di coloro che ne garantiscono la presa in carico.
Un più ampio pubblico sarà invece destinatario diretto e indiretto delle attività del progetto in ambito socio-culturale, poiché s’intende affrontare con approcci innovativi l’inclusione sociale di persone anziane con decadimento cognitivo e demenza nei luoghi di socialità, con lo scopo di abbattere barriere culturali e aprire anche a questi soggetti fragili, i luoghi di cultura solitamente difficilmente fruibili quali i musei. Il lavoro con il personale museale, gli artisti e i fruitori degli spazi culturali lavorerà proprio sull’aumento della consapevolezza e la riduzione dello stigma sociale legato alle patologie dementigene.

STAKEHOLDER
Sono diversi gli stakeholders presenti sul territorio e che verrebbero coinvolti nel progetto. In particolare le autorità territoriali del Canton Ticino e i dipartimenti di competenza beneficeranno dell'attivazione sul territorio di un servizio che risponde a parte delle raccomandazioni contenute all’interno della strategia cantonale sulle demenze. L’attività (soprattutto quella all’interno del museo) fungerebbe da strumento per “destigmatizzare” la patologia e sensibilizzare la popolazione rispetto alla tematica. Tutti i centri diurni terapeutici presenti in Ticino potrebbero ampliare la gamma di attività proposte all’interno della struttura inserendo nel proprio pacchetto di prestazioni quanto proposto in questo progetto. Il Cantone diventerebbe inoltre il primo luogo a proporre sia l’attività nei CDT che nel contesto museale, diventando in caso di successo, un esempio per tutti coloro che in futuro intenderanno seguire lo stesso percorso. Quali portatori di interesse indiretti sono individuati il soggetto che governano il sistema socio sanitario territoriale poiché l’introduzione di un trattamento che migliori la comunicazione tra l’anziano con decadimento cognitivo e il proprio caregiver migliora la qualità della vita di entrambi e l’inclusione sociale del malato. In questo modo l’Agenzia di Tutela della Salute implementa con la propria rete territoriale un nuovo modello di cura che migliora l’invecchiamento sano e attivo della popolazione, come da indicazioni dell’OMS e dell’UE. Coerentemente, la collettività va annoverata tra gli stakeholder di questo studio, vista la crescita progressiva di questa tipologia di neuro-degenerazioni, solo in parte spiegata del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione. Sul fronte socio-culturale le istituzioni, in primis i poli museali, potranno inserire la tecnologia e la metodologia BrainArt all’interno della programmazione artistica e assicurare una più ampia possibilità di fruizione museale al proprio pubblico.

PARTNER DI PROGETTO
CENTRO RICERCA ARTE MUSICA SPETTACOLO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIAL IN MODO ABBREVIATO CRAMS / Pro Senectute Ticino e Moesano / ATS DELLA BRIANZA / Need Institute / Museo Vincenzo Vela / Cantone Ticino

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Concentrandosi su un ambito di ricerca, sviluppo, prototipazione e testing di soluzioni tecnologiche in ambito socio-sanitario, il progetto BrainArt non prevede ricadute consistenti né pericolose per la performance ambientale. Le tecnologie Soundbeam e SoundTouch, Soundair SoundAirmotion per loro stessa natura permetteranno il passaggio da un protocollo di intervento riabilitativo socio-sanitario di natura farmacologica o comunque attraverso strumenti analogici ad una completa digitalizzazione del processo. Nonostante non possiamo definire una relazione diretta tra nuove tecnologie in campo socio-sanitario e tutela ambientale, non è da escludersi che le tecnologie 2.0, 3.0, 4.0 rientrino a pieno titolo in quel processo di efficientamento delle risorse utilizzate in chiave green. Anche sul fronte artistico museale, il progressivo trasferimento tecnologico per la fruizione museale e l’interazione pubblico, artista, opera, museo potrà contare sulla domotica e l’ICT come elemento per la valorizzazione della performance ambientale degli spazi di fruizione culturale.

CAPOFILA ITALIA
CENTRO RICERCA ARTE MUSICA SPETTACOLO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIAL IN MODO ABBREVIATO CRAMS

CAPOFILA SVIZZERA
Pro Senectute Ticino e Moesano


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 894.868,68
CHF 255.586,58
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 775.621,6
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 18.000,00



WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Tra Aprile 2016 e Marzo 2017 il CRAMS ha iniziato un lavoro di definizione dell'idea progettuale mettendo a punto incontri mirati con i potenziali partner di progetto, presentando loro la tecnologia al centro della proposta e raccogliendo stimoli e proposte. Sono quindi stati definiti obiettivi, risultati e attività di progetto insieme alla costruzione finale della rete partenariale. Infine, per iniziare concretamente un lavoro di apertura dell'idea progettuale verso l'esterno, oltre alla manifestazione d'interesse presso l'Adg, è stato realizzato un convegno dal titolo "BRAINART Disfunzioni cognitive e patologie dementigene: le nuove frontiere dell’approccio artistico- creativo, musicale e multimediale".

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Con il WP1 si individuano le attività degli organi di gestione e controllo del progetto, dalla costituzione alla selezione del canale di comunicazione interna, fino alla produzione di report e rendicontazione finali. Il capofila italiano CRAMS, in quanto responsabile della progettazione avrà a disposizione uno staff di project management con cui monitorare l’implementazione delle attività, curare la comunicazione ufficiale del progetto, coordinare le relazioni tra partner e gestire le parti amministrativa, contabile e di rendicontazione con il donor. Si prevede quindi la creazione di una "cabina di regia" con la presenza di un membro di ciascun partner che si incontreranno con cadenza quadrimestrale o in relazione alle milestones di progetto e in base alle necessità dei singoli WP. CRAMS, oltre a convocare e coordinare la cabina, monitorerà il corretto svolgimento delle attività e sotto azioni dei singoli WP che, a loro volta, avranno un partner responsabile e uno o più partner implementatori. Saranno confermate con il kick-off meeting le linee guida di progetto, preventivamente elaborate in fase di predisposizione della domanda di finanziamento. Sempre in fase di kick off meeting, saranno definiti gli strumenti IT più utili alla gestione anche in remoto, delle relazioni tra partner e organi direttivi (mailing-list; drive; Slack; Asana) per facilitare e efficientare la comunicazione interna. Saranno previsti dei moduli di reportistica interna associata ad ogni azione di progetto con l’indicazione dei tempi, budget, target, risultati, output ottenuti e una breve valutazione qualitativa e quantitativa alla fine di ogni attività. Tutti questi materiali comporranno la reportistica e la scheda valutativa complessiva del progetto in grado di misurare e comunicare l’impatto ottenuto dal progetto (attività questa da considerarsi in stretta correlazione con il WP7 Valutazione). Il gruppo di lavoro in capo al capofila sarà rappresentato da figure interne allo staff CRAMS e in seno a specifiche attività di progetto, da consulenze esterne attivate per la durata complessiva del progetto (30 mesi). La sede operativa è prevista presso Lecco nei locali del centro di ricerca e sperimentazione artistica del CRAMS in Via ai Poggi, 14, 23900. Gli incontri della cabina di regia saranno invece organizzati nelle sedi dei partner di progetto e presso i centri di sperimentazione delle attività socio-sanitarie e socio-culturali previste da progetto. In questo modo, oltre a valorizzare lo scambio e la dimensione transfrontaliera dell’intervento, sarà possibile anche effettuare periodiche field visits di monitoraggio e analisi sullo stato dell’arte del progetto. Per la specificità degli obiettivi, i target e i luoghi d’intervento trattati dal progetto, è stata prevista la creazione di un comitato scientifico operante come organo consultivo la cabina di regia, ma anche come struttura capace di sostenere il lavoro di validazione scientifica della sperimentazione e come organo responsabile della disseminazione dei risultati in ambito accademico e medico-scientifico (in relazione alle attività del WP2 Comunicazione e WP7 Valutazione).

3) COMUNICAZIONE
Il progetto BrainArt, si compone di una parte tecnologica/clinica, una socio-sanitaria e una artistica/museale con finalità sociale. In questo senso il progetto necessita di una gestione della comunicazione accurata e diversificata, che si declini in tre approcci diversi, rispondenti a tre obiettivi complementari: da un lato comunicare alla comunità scientifica i risultati della sperimentazione clinica, al contempo raggiungere e sensibilizzare il pubblico di non addetti ai lavori sul tema della demenza, infine comunicare con dovizia i risultati del progetto in toto. Questi quindi, i tre processi di promozione del progetto individuati: 1) Comunicazione multistakeholder 2) Pubblic Engagement 3) la disseminazione dei risultati. 1) Una comunicazione ampia e divulgativa per la comunità dei territori coinvolti dalle attività di progetto e dalla più ampia rete virtuale degli utenti web. Questa linea, curata direttamente dal capofila CRAMS, prevede l’apertura dei canali web adatti a raggiungere il più ampio bacino di utenti in Italia e in Svizzera. Un sito internet e i canali social in tre tre lingue si occuperanno non sollo di diffondere i risultati del progetto, ma anche di moderare e ravvivare un dialogo sull’influenza delle nuove tecnologie nella cura dei pazienti e sul rapporto tra comunità scientifica, attività culturali e coinvolgimento dei cittadini. Con il Museo Vela, artisti selezionati nel campo dell’audiovisivo e il team comunicazione CRAMS, sarà possibile realizzare un lavoro di storytelling del progetto, sottoforma di video-racconto. Tale strumento, insieme agli output del WP6, fornirà i contenuti necessari non solo al sito e ai social, ma servirà da supporto agli eventi pubblici e alle occasioni di scambio di buone pratiche che saranno organizzate. 2) Il Pubblic Engagement, così come definito dal AAAS Logic Model for Public Engagement with Science. American Association For the Advacement of Science mira al coinvolgimento specifico della comunità scientifica e delle strutture sanitarie pubbliche e private, Quindi delle Istituzioni Pubbliiche, in primis quelle dell’area d’intervento. Attraverso l’organizzazione di convegni di settore, field visits per addetti ai lavori nelle strutture ATS e del capofila svizzero Pro Senectute e una pubblicazione scientifica sulla sperimentazione, sarà possibile portare avanti un lavoro di advocacy che passi attraverso l’allargamento della base scientifica e delle strutture cliniche interessate a validare il lavoro di sperimentazione del progetto. Questa parte “specialistica” della comunicazione vedrà coinvolti, in chiave di collaborazione transfrontaliera, l’Istituto NEED e i due soggetti sanitari ATS e Pro Senectute, con la supervisione e il coordinamento logistico del capofila CRAMS 3) La disseminazione dei risultati guarderà invece con maggiore attenzione gli stakeholder pubblici e privati sui quali è possibile operare una scalabilità del progetto in termini di consolidamento della sperimentazione, passaggio di competenze e trasferimento tecnologico. Partendo da una dimensione transfrontaliera e quindi guardando innanzitutto alle strutture amministrative e socio-sanitarie delle zone d’intervento, si allargherà poi lo sguardo fuori dall’area di progetto per coinvolgere policy-makers, terzo settore, associazioni di categoria, gruppi informali di caregivers, spazi culturali, mondo dei fab-lab e della comunità maker nel conoscere e sperimentare in prima persona le tecnologie Soundbeam, SoundTouch e SoundAir. Sia da un punto di vista clinico che di Audience Engagement il lavoro di dissemination promuoverà la replicabilità e scalabilità del progetto. Un esempio di tale relazione può essere rappresentato dalla condivisione dei primi risultati con il progetto già in fase di implementazione con fondi H2020 “OpenCare” attivo su Milano e centrato proprio sui temi delle nuove tecnologie come strumento di innovazione dei servizi alla persona.

4) RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO
Il WP3 precede le fasi di sperimentazione clinica e multimediale/artistica e prevede l’implementazione e lo sviluppo di applicativi informatizzati rivolti alla stimolazione motoria e cognitiva di persone affette da demenze del tipo Alzheimer. Per raggiungere questo obiettivo si prevedono tre azioni: 1. Participatory design, 2. sviluppo tecnologico e 3. Pre-Pilot per la validazione tecnologica e il tuning dei sistemi sviluppati. Punto di partenza è la ricerca tecnologica e scientifica pregressa presso CRAMS che partendo dall’utilizzo della tecnologia Soundbeam (Progetto INTEREG 2007\2013 “Il raggio del suono”) è approdata alla progettazione dei prototipi multimediali interattivi del Progetto Crysalis 2014\2016: “SoundTouch” (tecnologia multitouch musicale) e “Sound-Air” (tecnologia di motion capture per performance musicale). Questi tre strumenti sono la base per la customizzazione dei sistemi impiegati nella ricerca del progetto BrainArt. A tale scopo è prevista la formazione di un gruppo di lavoro (1. Participatory design) volto all’integrazione dello stato dell’arte con obiettivi specifici di ordine tecnologico, sperimentale/clinico e artistico. Si attiverà quindi la fase 2. di sviluppo tecnologico con check point ciclici di confronto in sede del gruppo di lavoro (1.) per giungere alla definizione degli strumenti multimediali e delle metodologie operative per le fasi successive del progetto. Due gli output tecnologici, indirizzati rispettivamente (A) alle attività cliniche e (B) alle attività in ambito artistico/museale. Il primo strumento sarà basato sull’integrazione di stimoli multimediali (foto, musiche, filmati, game) con i quali il soggetto/paziente potrà interagire attraverso un’interfaccia multitouch. Il sistema prevede 1. la customizzazione di scenari e contenuti in relazione al bagaglio esperienziale del paziente e 2. livelli crescenti di difficoltà, dalla fruizione passiva all’interazione creativa in real-time. Nel rispetto della metodologia di studio comportamentale, lo strumento informatico registrerà i comportamenti interattivi del paziente, fornendo i dati necessari alle analisi statistiche. Il secondo strumento è invece relativo all’ambito museale/artistico. Obiettivo è lo sviluppo installazioni, ovvero di sistemi immersivi e interattivi che integrano percorsi esperienzali favorendo una partecipazione attiva del paziente. In particolare si prevede la realizzazione di scenari luminosi e sonori costruiti intorno all’opera in modo da facilitarne la percezione del significato e rafforzarne la rielaborazione. Ci poniamo l’obiettivo dell’evoluzione di tali tecnologie dallo stadio prototipale a quello di tecnologia ready-to-use scalabile anche su differenti supporti tecnologici permettendone la diffusione nelle strutture socio sanitarie di entrambi i territori frontalieri. Il WP3 prevede infine un terzo livello volto alla validazione degli strumenti tecnologici sviluppati. Da un punto di vista clinico, la letteratura scientifica mostra che lo svolgimento di esercizi cognitivi è efficace nella stimolazione delle funzioni maggiormente compromesse da decadimento cognitivo. La novità della sperimentazione in questo progetto e la sua ricaduta clinica poggiano le basi su due fattori cruciali: - L’interazione cooperativa finalizzata. Le attività gruppali, guidate da un operatore preparato, determinano un miglioramento dei livelli di percezione di benessere (qualità della vita e interazione sociale) in netto contrasto con la tendenza all’isolamento e al ritiro sociale caratteristico del deterioramento cognitivo. - Le attività motorie in ambiente musicoterapico. Aumento del benessere a seguito di attività aerobica in cui i partecipanti sono chiamati a interagire con l’ambiente che li circonda avendo come feedback la modifica di suoni. Azione motoria che permette di contrastare la tendenza al wandering e all’attività motoria afinalistica frequente nelle persone con decadimento cognitivo.

5) FORMAZIONE
Il corso di formazione per operatori museali e socioculturali, gestito da CRAMS con il contributo del Museo Vela, si articolerà in 16 incontri, a Lecco e nel Canton Ticino e sarà rivolto a 20 operatori a cui verranno presentate le tecnologie sviluppate, le possibilità di installazioni museali e di creazione di percorsi che ne facciano uso e gli obiettivi di queste installazioni. Gli incontri avranno anche un carattere condivisivo e di discussione, allo scopo di profilare un modello di azione che aiuti il progetto, ed in particolare la sua parte artistica, ad incontrare il pubblico e sensibilizzarlo rispetto al tema della demenza, cercando di impattare positivamente lo stigma sociale che affligge i soggetti affetti da malattie dementigene.

6) SPERIMENTAZIONE CLINICA
Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia di nuove metodologie di intervento riabilitative con l’utilizzo di supporti ICT nell’ambito della salute di persone anziane con decadimento cognitivo. S’intende valutare gli effetti su qualità di vita QoL, cognitività e socialità dello svolgimento: a- di attività cognitive con l’uso di esercizi interattivi su piattaforma ICT. b- di esercizi motori in contesto di musicoterapia con tecnologia SoundBeam. L’ipotesi è che tali attività possano sostenere gli ospiti di strutture di lungo degenza (RSA) 1- stimolando le funzioni cognitive 2- migliorando le abilità nelle interazioni sociali, 3- incrementando il livello di controllo delle alterazioni comportamentali 4- aumentando complessivamente il grado di benessere e il livello di qualità di vita percepiti. Metodo Disegno dello studio Attività in gruppo con esercizi cognitivi con supporto ICT e attività ludico-ricreative motorie in contesti di musicoterapia. Le attività saranno messe a confronto con quelle ricreative tradizionali in essere presso le strutture. Lo studio si concentrerà su 84 ospiti: i) 28 nel gruppo sperimentale (attività cognitive/musicali con supporto ICT), ii) 28 nel gruppo di controllo (attività cognitive con supporto ICT e gruppo di lettura/discussione quotidiani) e iii) 28 nel gruppo di controllo con le attività ricreative tradizionali già in programma nella struttura. Durata: 15 settimane di trattamento. Criteri inclusione nella sperimentazione: Età + 70 anni Disponibilità alla partecipazione allo studio Abilità a comprendere e firmare il consenso informato MMSE compreso tra 18 e 24/30 Criteri di esclusione: Grave decadimento cognitivo Storia di trauma cranico severo e clinicamente rilevante Storia o presenza di tumori cerebrali Storia o presenza di malattie psichiatriche Presenza di condizioni acute o sub-acute di natura cardiaca, epatica, immunitaria, metabolica, tumorale, che potrebbero richiedere cure e trattamenti Deficit sensoriali importanti Strumenti di valutazione e misurazioni dello studio Prima e dopo le attività previste dalla sperimentazione, i soggetti saranno testati con i seguenti strumenti: a) Per misurare la qualità della vita, si utilizzerà la Older People’s Quality of Life Questionnaire (OPQOL-35, Bowling, 2010). L'OPQOL-35 è composta da 35 item, suddivisi in 8 domini (Vita in generale, Salute, Relazioni sociali, Indipendenza-controllo-libertà, Casa e vicinato, Benessere psicologico ed emotivo, Situazione finanziaria e Attività di svago). Per ciascun item, posta sotto forma di affermazione, il soggetto deve scegliere su una scala Lickert a 5 livelli il suo grado di accordo/disaccordo. Ad ognuna delle 5 opzioni è assegnato un punteggio da 1 a 5, dove a punteggi più alti corrispondono a livelli di qualità di vita maggiori. Il punteggio totale può variare da 33 a 165. Tempo previsto: 15 min a soggetto b) Per misurare lo stato cognitivo verranno somministrate le scale che misurano i domini cognitivi che vengono stimolati dagli esercizi proposti. Verranno somministrate prove che valutano: memoria a lungo termine verbale (Lista di parole di Rey, Carlesimo et al., 1995), memoria a breve termine e working memory verbale (span di cifre avanti e reverse, Monaco et al., 2013), le risorse di attenzione divisa (Trial Making Test, Giovagnoli et al., 1996) e le funzioni esecutive verbali (fluenze fonologiche, semantiche ed alternate, Costa et al., 2014). Tempo previsto: 45 min a soggetto c) Per misurare la qualità di contatti e relazioni sociali verrà utilizzato il questionario autosomministrato di Berkman-Syme Social Network Index (SNI, Domènech-Abella et al., 2017), che permette di classificare i soggetti in quattro livelli di social networking: socialmente isolati (individui con contatti intimi ridotti - non sposati, meno di sei amici o parenti e nessuna appartenenza a nessuna delle comunità ecclesiali); moderatamente isolato; moderatamente integrato; socialmente integrato. Tempo: 15 min x soggetto.

7) LABORATORI ARTISTICI E MUSEALI
Nell'analisi dei problemi e dei bisogni alla base di BrainArt, è risultata evidente una scarsità di iniziative culturali dedicata a persone affette da decadimento cognitivo. Da questa osservazione è nata la nostra idea di "ART ASSIGNMENTS", che partono dalle opere esposte nei musei, secondo un programma curatoriale progettato di volta in volta con operatori-artisti, designer tecnologici e verificato anche con consulenti psicologi e scientifici. Nello sviluppo delle nostre attività artistiche legate al progetto ci poniamo l'obiettivo si contribuire al miglioramento della qualità della vita dei pazienti coinvolti, ma anche, allargando l'orizzonte, la creazione di nuovi percorsi che facciano da ponte, nelle comunità, tra il settore culturale e quello socio-sanitario, e, infine, la diminuzione dello stigma sociale nei confronti dei pazienti affetti da patologie dementigene. Il WP si articolerà in due segmenti, una parte museale ed una extra-museale. Per la parte museale,che seguirà il percorso di formazione che gli operatori museali avranno seguito con CRAMS e il Museo Vela, abbiamo programmato la produzione di 4 serie di incontri-laboratorio in cui i pazienti selezionati (18 soggetti con patologie dementigene lievi) parteciperanno a degli atelier in cui, tramite l'utilizzo delle tecnologie sviluppate (Sound-touch, Soundbeam e SoundAir) si attiveranno dei percorsi di attivazione e ri-attivazione sensoriale e di fruizione delle produzioni artistiche museali. La parte extra-museale, a sua volta seguente gli incontri di preparazione tra artisti e caregivers organizzati da CRAMS, vedrà i 3 giovani artisti selezionati affiancarsi a pazienti affetti da patologie dementigene e ai loro caregivers formali ed informali per una settimana. Questa settimana di confronto ed interazione tra artisti, pazienti e caregivers genererà delle restituzioni artistiche multimediali, che verranno poi esposte in eventi e mostre e diventeranno prodotto itinerante e spendibile del progetto BrainArt. Le due tipologie di laboratori, quelli museali e quelli extra-museali, genereranno una serie di eventi, mostre, esibizioni ed installazioni, che avranno da un lato lo scopo di rendere fruibile un percorso artistico e sensoriale ai pazienti affetti da patologie dementigene, dall'altro quello di incontrare il pubblico e la sua sensibilità, avvicinarlo alla tematica della demenza e combatterne attivamente lo stigma sociale. In funzione di questa attività di “residenza” sperimentale è stata prevista una formazione extra-museale che consisterà di un percorso di 4 incontri tra i 3 artisti selezionati e i pazienti dementigeni con i loro caregivers, a cui verranno assegnati. Il percorso di incontri servirà a preparare le parti all'interazione tra loro, alle dinamiche che si potranno sviluppare durante la settimana di affiancamento che precederà la produzione delle rispettive restituzioni artistiche. Artisti e pazienti e caregivers formali ed informali familiarizzeranno tra loro, impareranno a conoscersi e a immaginare le risposte degli uni e degli altri a stimoli, azioni ed interazioni. Anche in questi percorsi, saranno presentate le tecnologie in sperimentazione, così da consentire l'utilizzo delle stesse durante la settimana di affiancamento tra artisti e pazienti. Infine, data la disponibilità dello strumento tecnologico da parte del capofila CRAMS, si prevede anche nella sede di Lecco la realizzazione di due workshop su due gruppi target misti, con pazienti affetti da patologie dementigene e non affetti da patologie dementigene, per simulare lo strumento in percorsi museali da portare in strutture culturali della Lombardia.

8) VALUTAZIONE
Allo scopo di produrre una valutazione attenta ed onnicomprensiva del progetto e di ogni sua parte, sarà costituito un organo di Valutazione interna. Detto organo, composto da un membro di ogni partner di progetto, avrà il compito di seguire tutto il processo progettuale, utilizzando i criteri di valutazione d’impatto e realtivi indicatori, al fine di produrre una valutazione complessiva del progetto in chiave di trasparenza e accountability. L'attenzione dell'organo di valutazione sarà principalmente centrata sull'obiettivi specifici del progetto, ovvero l'impatto delle metodologie e delle tecnologie sviluppate sulla qualità della vita dei pazienti affetti da patologie dementigene e il livello di diffusione nell'opinione pubblica e di coinvolgimento della stessa allo scopo di diminuire lo stigma sociale che accompagna le persone affette da patologie dementigene. Il comitato quindi valuterà il WP di Ricerca e Sviluppo, e poi più in particolare i due WP di sperimentazione, sia clinica che museale. Si prenderanno in considerazione i dati forniti da RSA e CDT al termine delle sperimentazioni cliniche e si valuterà l'impatto della metodologia sui soggetti selezionati e sui caregiver. Per fare questo al meglio, il comitato non si limiterà ad analizzare i dati forniti, ma produrrà anche del materiale proprio, come materiale audiovisivo prodotto durante osservazioni programmate del lavoro, interviste e questionari, in grado di integrare i dati forniti e garantire una visione globale dell'aspetto clinico del progetto. La stessa metodologia verrà utilizzata nella valutazione della sperimentazione museale, per la quale si analizzerano i dati di affluenza e i questionari di gradimento. Oltre alla parte clinica e a quella museale, che costituiscono l'ossatura del progetto, il comitato avrà il compito di valutare la fase di formazione, sia clinica che museale, analizzandone la metodologia di provisione dei corsi e i risultati quantitativi e qualitativi degli stessi. Un attenzione speciale verrà data alla parte di Comunicazione ed Engagement. Il comitato avrà il compito di valutare il numero e la qualità degli eventi di disseminazione, convegni e conferenze, il numero e la qualità dei materiali prodotti, compresi gli atti dei convegni, l'impatto di questi materiali sul pubblico e sugli stakeholders istituzionali, in termini di sensibilizzazione e coinvolgimento. Si valuterà la capacità del progetto di avvicinare i giovani alla tematica della demenza, tramite la strategia immaginata, comprensiva delle restituzioni artistiche al termine delle settimane di affiancamento Artista/cargiver/Paziente, ma anche di utilizzo di siti e profili social. Si valuteranno quindi i risultati del sito e dei profili social, così come l'impatto sui media tradizionali, ed il livello di coinvolgimento della popolazione, prendendo dati come il "reach" e l'"engagement" dei post sui social. Infine verrà dato un parere valutativo sulla gestione del progetto in toto, comprensivo della capacità di coinvolgimento dei partner, del livello di interazione e cooperazione tra i due territori, della gestione logistica e di quella finanziaria. Al termine delle analisi su ogni WP, il comitato stilerà la valutazione finale di BRAINART, comprensiva della metodologia di valutazione, degli indicatori utilizzati e dei criteri elaborati e divisa in 6 capitoli corrispondenti ai 6 WP: Ricerca e Sviluppo, Formazione Clinica e Artistica, Sperimentazione Clinica, Laboratori Museali/Artistici, Comunicazione ed Engagement, Coordinamento e Gestione. Questo WP non è da confondersi con l’attività di monitoraggio di progetto come previsto nel WP1, ma come ulteriore garanzia di riflessione e diffusione dei risultati del progetto e dei processi di trasparenza tra partner, beneficiari e stakeholder di progetto. Armonizzare i risultati e le milestone di progetto per avere uno strumento metaprogettuale di lettura dell’impatto di BrainArt sui territori di riferimento e relativo cambiamento prodotto.



MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)

Il MAC BrainArt affronta le ulteriori complicazioni legate all’isolamento sociale generato dalla pandemia nelle comunità, che ha evidenziato l’urgenza di una risposta maggiore della comunità stessa nel sostenere le famiglie, offrendo nuovi servizi e modelli di intervento non solo clinico, ma di assistenza psicologica, attraverso:
- la sperimentazione di dispositivi di affiancamento e supporto ai caregivers della comunità cinque quartieri di Lecco;
- la sperimentazione in affiancamento e l’offerta di un centro di ArteCura che fornisca supporti alla conoscenza di nuove pratiche socializzanti e di psicoterapia per il recupero di casi di Burn Out negli operatori sociosanitari e caregivers di persone con demenze.


Partner coinvolti nel MAC:
CENTRO RICERCA ARTE MUSICA SPETTACOLO Società Cooperativa Sociale (CRAMS)

 


FINANZIAMENTO IV AVVISO

I due pilastri su cui si sviluppano le attività di capitalizzazione di Brain Art riguardano:
- il consolidamento, la stabilizzazione, la capitalizzazione dei risultati, anche nell’ottica del proseguimento del lavoro del consorzio e anzi del suo allargamento;
- la disseminazione dei risultati favorendo:

  • la conoscenza del progetto presso il largo pubblico attraverso la mostra Brainart;
  • la diffusione delle metodologie e dei risultati, conoscenza del progetto presso operatori sanitari e sociosanitari, ricercatori, policy makers locali e regionali;
  • la diffusione dell’approccio di integrazione della formazione specialistica nelle strutture scolastiche (dalle primarie alle superiori) per sostenere l’importanza della comunità come “strumento di cura” e riorientare la costruzione di relazioni positive tra gli abitanti;
  • l’ingaggio e la funzione dei caregivers, costruendo intorno alla loro figura la realizzazione di strumenti di socializzazione determinata dalla creatività e dalla funzione sociale dell’arte e degli artisti in un territorio dato.

 

Durata: 9 mesi
Partner: Capofila italiano CRAMS


FESR
83.913,00 €

Stato
0,00 €

Contributo
83.913,00 €

Autofinanziamento
15.867,00 €

Budget Totale
105.780,00 €


 

ULTERIORE FINANZIAMENTO IV AVVISO


Lo scopo di questa integrazione finale di progetto è di verificare l’ambito di somministrabilità di potenziali terapie non-farmacologiche quali quelle proposte dal progetto BrainART. Tale studio verrà effettuato su un campione di soggetti di età compresa tra i 55 e i 90 anni, frequentatori di luoghi di aggregazione locali (Lecco, specialmente nei 5 quartieri identificati dalla compagine societaria locale (CRAMS/ATS/ASST). Esso punterà ad identificare i criteri di fruizione ti, indagando laddove l’indice di riserva cognitiva correli con l’affinità alla tecnologia e l’attitudine verso questo specifico tipo di strumenti (tavolo interattivo) e l’eventuale intenzione all’uso.
I risultati di tale indagine saranno oggetto della presentazione di NEED INSTITUTE nell’ambito delle azioni di disseminazione finale di progetto (BrainArt tour) e costituiranno la base per l’inserimento nella pubblicazione al riguardo.



Durata: 6 mesi
Partner: partecipazione del partner italiano NEED INSTITUTE.



FESR
15.972,18 €    

Stato
0,00 €    

Contributo
15.972,18 €    

Autofinanziamento
2.818,62 €    

Budget Totale
18.790,80 €