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EAT BIODIVERSITY

SINTESI
La Biodiversità Nel Piatto Attraverso Le Carni Di Razze Bovine Autoctone.
Partendo dalla ricognizione del materiale a disposizione, relativo a tutti gli studi svolti, il progetto prevede la realizzazione di un capillare sistema di informazione nei confronti del consumatore ed un’azione commerciale tendente alla creazione di reti di operatori finalizzato alla realizzazione di accordi di filiera e l’incentivazione di piattaforme di vendita.
Il progetto potrebbe influenzare positivamente la catena del valore arricchendo di contenuti specifici la comunicazione e attuando delle strategie di vendita attraverso analisi di marketing nei supermercati e in altri circuiti per costruire proficue strategie di business quali ad esempio negozi specializzati, vendita diretta, ecc
Il metodo si basa sull'analisi sistematica dei circuiti di commercializzazione dei prodotti a base di carne.
La filiera della carne ha una vasta gamma di attori coinvolti: produttori, commercianti di bestiame, macelli, macellerie, distributori. Il progetto si prefigge di valorizzare i contenuti relativi all’obiettivo specifico in tutti i vari ambiti studiando i seguenti argomenti: dinamiche complessive del mercato, metodo di comunicazione, metodo di produzione di materiale promozionale e di comunicazione, accordi commerciali.
Nei confronti degli allevatori è già stato fatto molto per quanto riguarda il miglioramento qualitativo della fase di preparazione degli animali. E’ doveroso ora incrementare il consumo quotidiano di prodotti locali. La crescente attenzione verso l'alimentazione e le produzioni locali, così come il diffondersi di situazioni di criticità economica, sociale e ambientale, hanno posto nuove domande al settore dei consumi che lo portano ad assumere un ruolo più consapevole rispetto al passato.
Queste nuove istanze gravitano intorno al tema del cibo come oggetto avente rilevanti implicazioni sulla vita delle comunità, sulla salute, sulla gestione ambientale e territoriale, sulle emissioni inquinanti, sulla produzione dei rifiuti e il contenimento degli sprechi.
L'utilizzo delle materie produzioni locali viene poi considerato un elemento utile alla tutela ambientale attraverso una riduzione delle emissioni derivanti dai trasporti.
Il progetto prevede azioni mirate alla creazione di strumenti utili al corretto posizionamento del prodotto sul mercato, inoltre gli aderenti alla filiera si impegnano a proseguire le azioni di produzione e commercializzazione anche dopo la chiusura del progetto, impegno evidenziato nel contratto di filiera. I risultati attesi porteranno al raggiungimento di una maggior consapevolezza da parte del consumatore rispetto al tema della biodiversità ed un accrescimento dei consumi delle produzioni relative mediante il potenziamento delle reti di impresa, con indubbio impatto positivo sui territori coinvolti, sia Svizzero che Italiano.
La diffusione dei risultati presso tutti gli operatori del settore delle carni si concretizzerà mediante specifici piani di comunicazione. Saranno realizzate inoltre eventi di presentazione del prodotto e specifiche campagne di comunicazione tramite i canali web e tradizionali.


DURATA PROGETTO
18 mesi

DATA INIZIO
10/8/2018

DATA FINE
9/2/2020

ASSE
ASSE 1 - COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 1.1 - Maggiore collaborazione transfrontaliera tra imprese e altri attori dello sviluppo

AZIONE
B) Interventi congiunti di innovazione di prodotto/servizio (product-service innovation), innovazione di processo (process innovation), innovazione strategica e organizzativa (business innovation) .

GRUPPI TARGET
Per l'intero territorio della Valle d'Aosta e del Vallese possono essere identificati i seguenti gruppi target:
-Produttori primari: allevatori.
-Attori della filiera delle carni: Macellai, macellatori, laboratori di sezionamento e trasformazione, spazi di vendita.
-Consumatori: privati cittadini, hotel, ristoranti e catering.

STAKEHOLDER
In ambedue i territori coinvolti dal progetto è già attiva una filiera produttiva specifica costituita da operatori primari, macellatori, trasformatori e venditori del prodotto che sono stati coinvolti nella preparazione del progetto raccogliendone le indicazioni.
Per quanto riguarda l'intero territorio della Valle d'Aosta l'Associazione gestisce un disciplinare di etichettatura delle carni bovine e un disciplinare di etichettatura dei prodotti a base di carne. I disciplinari in questione prevedono un'adesione da parte degli operatori del settore, ad oggi aderiscono a tali disciplinari 3 macelli, 5 punti vendita e 5 laboratori di trasformazione carni. Pertanto vi sono costanti contatti. Sono state inoltre presi contatti con circa 10 aziende agricole che intendono vendere direttamente la carne dei propri bovini. A livello territoriale più ampio sono interessati dal progetto alcune delle associazioni di categoria più rappresentative dei settori della ristorazione alberghiera. Analogamente per il territorio del Vallese è già attiva una filiera che coinvolge produttori-allevatori, macellai e ristoratori

PARTNER DI PROGETTO
ASSOCIATION REGIONALE ELEVEURS VALDOTAINS / SERVICE AGRICULTURE

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il modello di allevamento attuato alla base del progetto si configura come un’attività ecocompatibile e espressione di un allevamento di tipo tradizionale estensivo a basso impatto sulle superfici, quindi pur non prevedendo azioni specifiche atte a promuovere soluzioni finalizzate alla riduzioni delle pressioni ambientali, il contesto in esame prevede un impatto corretto.

CAPOFILA ITALIA
ASSOCIATION REGIONALE ELEVEURS VALDOTAINS

CAPOFILA SVIZZERA
SERVICE AGRICULTURE


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 421.890,00
CHF 100.020,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 358.606,50
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 0,00


 

WORKPACKAGES


1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Questa attività è stata svolta dai capofila di progetto tramite una serie di incontri e di confronti sul tema dell’allevamento dei capi bovini di razza autoctona. Dopo una attenta valutazione della situazione attuale e dopo aver intravisto una serie di potenzialità di alcune produzioni del territorio si è deciso di proporre una soluzione di consolidamento dell’attività di valorizzazione della carne delle razze autoctone tramite la presentazione di un progetto congiunto tra i capofila che si pone l’obiettivo di consolidare ed aumentare la commercializzazione della carne proveniente da razze autoctone.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Per la gestione del progetto verrà costituito il Comitato di pilotaggio, composto dai capofila di progetto al fine di garantire una maggiore qualità nella sua gestione. I compiti del Comitato di pilotaggio sono seguenti: vigilare sul rispetto del crono programma del progetto e del raggiungimento degli output progettuali; decidere in merito ad eventuali modifiche progettuali; Risolvere eventuali controversie emerse nell’attuazione del progetto. Il Comitato si doterà di un apposito regolamento interno con i seguenti elementi: - Individuazione di alcune regole di base per l’approvazione delle decisioni relative al progetto; - definizione di un calendario minimo di riunioni su base trimestrale/semestrale/annuale; - identificazione delle modalità e delle scadenze “interne” per la raccolta dei dati per il monitoraggio e per la verifica dell’avanzamento dei lavori. Verrà inoltre costituito il team di progetto, provvedendo all’individuazione del project manager Verrà inoltre previsto di monitorare l’avanzamento dell’avanzamento progettuale e ed eventualmente apportare meccanismi correttivi per assicurare il raggiungimento degli output indicati e la qualità dei risultati. Per quanto riguarda il capofila Italiano, per tutte le attività di coordinamento del progetto verrà utilizzato a personale interno della associazione che prevede l’utilizzo del seguente personale: N 1 Direttore N 1 Coordinatore tecnico N 1 Amministrativo N 1 personale di ufficio Tale personale si occuperà quindi di coordinare tutte le azioni previste nei WP, oltre ad occuparsi delle rendicontazioni tecniche e amministrative del Progetto. Il capofila svizzero metterà a disposizione del progetto personale dipendente per il Coordinamento e l’attuazione delle azioni inserite nei WP ed in particolare: N 1 Coordinatore tecnico N 1 Stagista.

3) COMUNICAZIONE
Le attività di comunicazione prevedono il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali: Garantire massima diffusione delle informazioni sul prodotto mettendo in valore le caratteristiche tradizionali di produzione dello stesso al fine di sensibilizzare maggiormente il consumatore all’acquisto di prodotti che hanno caratteristiche di salubrità e qualità organolettiche che dipendono fortemente dalle condizioni di allevamento che sono rispettose del benessere animale e dal legame e rispetto del territorio in cui vengono realizzati. Assicurare la massima visibilità al progetto in termini di opportunità, benefici attesi e i risultati, al valore aggiunto per gli operatori che aderiscono alla rete Pertanto ci si propone di aumentare la notorietà e visibilità della carne prodotta da animali di razze autoctone Aumentare il numero di consumatori che acquistano carne proveniente da bovini di razze autoctone Sensibilizzare gli operatori ad aderire alla rete Supportare gli operatori nelle varie fasi della produzione Le azioni sono rivolte: Al consumatore finale al fine di fargli conoscere le peculiarità della carne, in modo particolare si vuole portare a conoscenza del consumatore le peculiarità dell’allevamento e delle razze autoctone, e le differenze con le altre carni presenti sul mercato. Agli operatori della costituenda rete.

4) CREAZIONE RETE OPERATORI DELLA FILIERA DELLA CARNE
Si prevede in una prima fase del progetto di effettuare una azione di ricognizione delle attività attualmente svolte sulla filiera della carne delle razze autoctone al fine di consolidare e sviluppare ulteriormente l’attuale sistema di etichettatura esistente sia in Valle d’Aosta (AREV Carne Bovina di Razza Valdostana) e nel Vallese (Fleurs d’Hereins) e di creare una rete di operatori della filiera della carne che vada dall’allevamento sino al consumatore. Tale rete sarà regolamentata da un contratto che prevede un impegno degli operatori a fornire tutte le informazioni utili ad un funzionamento delle attività previste dal progetto e a rimanere nella rete per un periodo di almeno tre anni dopo la conclusione del progetto. La rete contribuirà a aumentare la presenza del prodotto sul mercato e garantirà la sostenibilità delle azioni previste anche dopo la conclusione del progetto.

5) VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO
La valorizzazione del prodotto passa attraverso una seria di azioni che vedano quali attori del progetto gli operatori che aderiscono alla rete. E previsto quindi di coinvolgere gli operatori chiedendo loro di fornirci informazioni utili alla buona riuscita del progetto, relativi a: animali macellati, quantità di carne lavorata, destinazione della carne, dati relativi ai sistemi di lavorazione, ecc.. sono previsti quindi dei compensi in cambio del loro servizio di comunicazione delle informazioni, l’impegno a convertire parte della loro attività di produzione e vendita dedicandolo alle carni di razza autoctona, e il loro impegno a proseguire la commercializzazione della carne di razza autoctona anche successivamente alla conclusione del progetto.