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FIUME TRESA

SINTESI
A Cavallo Del Fiume Tresa: Prevenzione E Gestione Comune Delle Emergenze.
Lo scopo principale del Progetto Interreg ID 489165 Fiume Tresa è la messa in sicurezza del territorio dai pericoli naturali gravitativi e d’inondazione, e comprende diversi tipi di interventi. Un primo intervento è di carattere geologico allo scopo di realizzare un sistema di monitoraggio della frana di Cadegliano-Viconago di competenza di Provincia di Varese e della Comunità Montana del Piambello, che consenta anche la definizione di un protocollo operativo transfrontaliero per la gestione di situazioni di crisi. Un secondo tipo di intervento è di carattere idraulico per la stabilizzazione del fondo dell’alveo nel tratto di fiume in corrispondenza del piede della frana, di competenza di AIPo, Agenzia Interregionale per il Fiume Po e UCA, Ufficio dei Corsi d’Acqua del Cantone Ticino

https://fiume-tresa-progetto-italia-svizzera.eu/


DURATA PROGETTO
51 mesi

DATA INIZIO
24/5/2019

DATA FINE
23/8/2023

ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.1 - Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica

AZIONE
A) Elaborazione di modelli sperimentali e progetti pilota, programmi e strategie comuni per la gestione integrata e sostenibile nonché per il ripristino della continuità morfologica e della funzionalità ecosistemica dei corsi d’acqua.

GRUPPI TARGET
Tutti gli abitanti dei comuni che si affacciano sul fiume Tresa nonché tutti gli utenti della strada SP 61.
La valle del fiume Tresa interessa i Comuni di: Lavena Ponte Tresa, Cadegliano Viconago, Cremenaga, Luino e Germignaga sulla sponda italiana; i Comuni di Ponte Tresa, Croglio e Monteggio sulla sponda svizzera; sono presenti n° 3 valichi doganali: Ponte Tresa, Cremenaga e Fornasette; vi risiedono complessivamente circa 30.000 cittadini.
In riferimento agli utenti della SP61 il gruppo più significativo è costituito dai lavoratori frontalieri che ogni giorno si recano nel Canton Ticino per lavoro, oltre agli operatori economici che operano sull’asse Porto Ceresio-Luino con materiali e attrezzature a bordo, i quali sarebbero costretti ad onerose deviazioni su territorio italiano non potendo affrontare le maggiormente onerose operazioni doganali per transitare sul territorio svizzero.
Tutti gli abitanti e artigiani all’altezza della frana Cadegliano-Viconago che sono direttamente interessati da un eventuale fuoriuscita del fiume Tresa in caso di crollo della frana e deflussi importanti del corso d’acqua.
Inoltre tutte le economie domestiche su territori svizzero che sono allacciate alla rete idrica che viene rifornita dai pozzi di captazione in gestione al Consorzio approvvigionamento idrico del Malcantone.

STAKEHOLDER
Già a seguito dell’evento del novembre 2002 e di seguito in fase d’approccio al progetto, sono stati contattati vari comuni ed è stata attivata la collaborazione con diversi portatori d’interesse, per esempio con:
ANAS;
Provincia di Varese;
Comuni di Lavena Ponte Tresa, Cadegliano Viconago, Cremenaga e Luino (I), Monteggio e Croglio (CH);
Comunità Montana del Piambello
Sezione forestale cantonale;
Enel Produzione quale gestore della diga di Creva;

PARTNER DI PROGETTO
Agenzia Interregionale fiume Po / Cantone Ticino / Provincia di Varese /

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La realizzazione delle rampe in blocchi nell’alveo del fiume Tresa avranno caratteristiche e pendenze compatibili con la mobilità della fauna ittica in modo da mantenere inalterato il corridoio di continuità ecologica tra il mare Adriatico e il Lago Ceresio recentemente completato.


CAPOFILA ITALIA
AIPO - Agenzia Interregionale fiume Po - sede Milano

CAPOFILA SVIZZERA
Cantone Ticino

VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.235.342,96
CHF 396.958,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.049.566,65
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 185.776,31

 


WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Dopo l’evento alluvionale del novembre 2002, sulla base dell’accordo di programma del 18 luglio 2005, la Provincia di Varese in collaborazione con il Cantone Ticino eseguono il monitoraggio della Frana Cadegliano-Viconago. Gli interventi di premunizione lungo il fiume Tresa furono coordinati dei relativi enti preposti. L’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo) per la sponda italiana e l’Ufficio dei corsi d’acqua (UCA) per la sponda svizzera. Su proposta della Provincia di Varese fu eseguita una prima valutazione circa la fattibilità di annunciare un progetto interreg per eseguire il monitoraggio della frana. Il 23 agosto 2016 fu organizzato un incontro per stabilire entità del progetto, visto che era opportuno coinvolgere anche l’AIPo ed estendere il progetto a tutte le parti d’opera che possono avere un influsso sulla stabilità della frana. Fu deciso di presentare una manifestazione d’interesse al bando Interreg V 2014-2020 congiunta. Per permettere di condividere dei documenti di progetto ed elaborare i documenti per i diversi Work Packages (WP), il Centro dei sistemi informativi (CSI) del Cantone Ticino ha sviluppato messo a disposizione un piattaforma di scambio dati alla quale tutti gli enti certificati del progetto ID489165 hanno accesso tramite una connessione protetta. Oltre ad alcuni sopralluoghi e riunioni tra gli enti promotori e il rispettivo partner italiano, le comunicazione durante la fase preparatori del progetto avviene tramite conferenze telefoniche o videoconferenza. Tramite il sistema unified communications and collaboration della Swisscom (UCC Swisscom) messo a disposizione dal CSI, è possibile condividere le informazioni sugli schermi dei partecipanti e permettere una collaborazione decentralizzata efficiente.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Come descritto nel precedente WP, la piattaforma di condivisione dei dati messa a disposizione dal CSI, permette di condividere i documenti del progetto e di tenerli aggiornati. L’AIPo e l’UCA metteranno in consultazione i rispettivi progetti di premunizione e l’esito delle conferenze di servizio rispettivamente della consultazione cantonale dei due progetti di premunizione saranno messi a disposizione dei capofila e dei partner nonché dei progettisti sulla collaboration platform del CSI. I risultati del monitoraggio della frana, saranno parzialmente teletrasmessi e caricati sulla banca dati che sarà sviluppata dalla SUPSI. È previsto di definire delle soglie d’allarme per facilitare la presa di decisioni in caso di eventi che potrebbero compromettere la stabilità della frana. Tutti i dati di monitoraggio della frana, cioè anche quelli che non vengono teletrasmessi, saranno salvati in detta banca dati e analizzati dai progettisti. La Sezione forestale del Cantone Ticino funge da supervisore per l’aspetto legato al monitoraggio della frana.

3) COMUNICAZIONE
La comunicazione di tutto l’operato, rivolta alla popolazione e agli stakeholder, è parte integrante e trasversale di ogni Progetto Interreg. Nel caso del Progetto Fiume Tresa, è stata declinata sia in base alle modalità tradizionali, per esempio con incontri diretti, che con modalità online e più legate ai media. L’arrivo della pandemia Covid19, a partire dal febbraio 2020, dopo un primo momento di interruzione delle attività, ha portato il gruppo di lavoro a scegliere le modalità di comunicazione virtuali on line. In base agli allentamenti dell’emergenza le due forme di comunicazione convivono.

4) FRANA CADEGLIANO-VICONAGO
Sono previste le seguenti attività:
Aggiornamento studio geologico, geomorfologico.
Ricostruzione ultimi eventi.
Progettazione e DL nuove strutture di controllo.
Esecuzione delle opere di monitoraggio.
Progettazione e installazione del sistema di trasmissione dei dati di monitoraggio.
Gestione e monitoraggio della frana.
Rilievo Laserscan del corpo di frana e campagne successive (3 campagne, una all’anno), trattamento dei dati e messa a disposizione del modello numerico del terreno.
Aggiornamento del modello geologico e geomorfologico della frana.
Modellazione numerica della frana e ridefinizione degli scenari di rischio.
Allestimento e calibrazione modello di espandimento, stima delle aree di invasione e valutazione dei possibili effetti sulla Tresa.
Individuazione procedure di monitoraggio e intervento.
Progettazione ed allestimento banca dati.
Collaborazione alla progettazione del sistema di allarme.
Mantenimento e gestione della banca dati e del sistema d’allarme (costo annuo/totale 5 anni).
Definizione delle soglie di innesco/allarme della frana.
Allestimento di un rapporto di sintesi delle attività svolte.
Il monitoraggio continuerà oltre il termine dei 36 mesi sulla base dell’accordo di programma del 18.07.2005.

5) INTERVENTI FLUVIALI AIPO
Il WP inerente agli interventi fluviali di competenza dell’AIPo prevede:
Progettazione della rampa in blocchi (soglia di fondo) al km-GEWISS 3.571 a valle della confluenza con il torrente Lisora e del ripristino parziale (ml 25 circa) di difesa spondale realizzata in post evento Novembre 2002 al km-GEWISS 1.276.
Realizzazione della rampa in blocchi.
Realizzazione di parziale ripristino difesa esistente.

6) INTERVENTI FLUVIALI UCA: FIUME TRESA, INTERVENTI DI 2A FASE (INTERVENTO NO. 3)
Il WP inerente agli interventi fluviali di competenza dell’UCA prevede:
Progettazione della rampa in blocchi (soglia di fondo) al km-GEWISS 3.744 a monte della confluenza con il torrente Lisora.
Gara d’appalto per le opere da impresario costruttore.
Realizzazione della rampa in blocchi.
Monitoraggio della morfologia del fiume in collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente.
Ev. progettazione del by-pass per evitare l’accumulo incontrollato d’acqua a monte del deposito in caso di crollo della frana Cadegliano-Viconago.
Ev. realizzazione del by-pass.

 

 

FINANZIAMENTO IV AVVISO - OVERBOOKING

L’attività proposta concerne il monitoraggio della fauna ittica nel tratto del fiume Tresa compreso tra l’incile del lago di Lugano e la diga di Creva tramite la tecnica della radiotelemetria. L’idea progettuale nasce a seguito del parere definitivo espresso, nell’ambito della Conferenza dei servizi del progetto “Fiume Tresa”, dalla Commissione italo-svizzera per la pesca (CISPP), la quale ai sensi della Convenzione per la pesca nelle acque italo-svizzere tra la Repubblica Italiana e la Confederazione Svizzera, è tenuta ad esprimere parere obbligatorio e vincolante sugli interventi insistenti sul Fiume Tresa. In particolare, è previsto che i manufatti che interrompono o modificano la continuità del corso d’acqua dovranno prevedere strutture atte a mantenere il passaggio dei pesci. Considerato che il progetto “Fiume Tresa” prevede la costruzione di due rampe in blocchi nell’alveo del fiume, la Commissione, a seguito della valutazione del progetto, ha prescritto la necessità di eseguire un’attività di monitoraggio post opera della funzionalità della rampa in relazione alle esigenze di mobilità della fauna ittica, al fine di garantire la libera migrazione dei pesci.


Durata: 9 mesi
Partners: partecipazione del Capofila Agenzia Interregionale fiume Po.


Contributo
93.603,00 €