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GE.RI.KO. MERA

SINTESI
Gestione Risorse Idriche Ed Ambienti Acquatici In Comune – Il Bacino Del Fiume MERA.
Italia e Svizzera condividono geograficamente importanti risorse idriche, tra le quali il bacino imbrifero del Mera, risorsa rilevante a fini economico-produttivi e contesto di notevole rilevanza ambientale con Siti di Natura 2000. Il progetto ha l’obiettivo di realizzare attività condivise a sostegno di una strategia comune (ovvero una collaborazione tecnico-amministrativo-gestionale) tra Italia e Svizzera, replicabile in altri contesti analoghi, determinando così un significativo cambiamento nella gestione delle risorse idriche comuni, che al momento presentano regole e modalità operative diverse nei due stati e una non efficace attività comunicativa; ciò al fine di minimizzare i potenziali conflitti d’uso e il rischio di danneggiamento per il territorio e i suoi abitanti. Particolare attenzione verrà data al tema del trasporto solido (soprattutto alla luce della recente frana in Val Bondasca) per la protezione dei territori, per la modulazione degli usi e per la salvaguardia di ambienti e specie di interesse. Sono previste azioni conoscitive (analisi, rilievi, modellazioni e sperimentazioni in campo e incontri tecnico-amministrativi), realizzazioni di interventi (sugli ambienti e sulle specie caratterizzanti il sistema acquatico) anche per il ripristino del corridoio ecologico del Mera nei Siti della Rete Natura 2000 e a mitigazione degli effetti del grave episodio franoso, nonché la definizione di linee guida a supporto della governance transfrontaliera.

DURATA PROGETTO
48 mesi

DATA INIZIO
26/6/2019

DATA FINE
25/6/2023


ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.1 - Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica

AZIONE
azioneA_21

GRUPPI TARGET
I principali gruppi target ai quali si rivolge il progetto sono la popolazione, la Pubblica Amministrazione, i turisti, i pescatori, le associazioni ambientaliste, le scuole e i professionisti che si occupano di ambiente, acquatico in particolare.
Le attività di analisi delle condizioni del Mera e delle loro evoluzioni sono finalizzate a provvedere alla sicurezza del territorio da eventi straordinari, come quello avvenuto lo scorso agosto, che possano rappresentare un’alterazione e un pericolo. L’organizzazione di eventi e la produzione di materiale divulgativo consentirà alla popolazione di essere informata sulle attività eseguite e sui benefici attesi.
La P.A. potrà basarsi sui dati raccolti e sulle analisi effettuate nel corso del progetto per definire scenari e prendere decisioni efficaci sia in termini di tutela dei territori sia in termini di tutela ambientale.
L’attività di reintroduzione di fauna ittica autoctona nelle acque del Mera, oltre a rappresentare un beneficio in termini di incremento della biodiversità nei siti della Rete Natura 2000 ricompresi, avrà un effetto positivo anche per i pescatori, fruitori della risorsa.
I tecnici professionisti che si occupano di ambiente idrico e i Comuni della valle potranno avvalersi di dati più completi e aggiornati non solo sul Fiume Mera ma anche sui corpi idrici minori del bacino del Mera grazie alle attività del WP4.
Gli interventi ambientali sul corridoio ecologico nei Siti di Natura 2000 e quelli a sostegno di habitat e specie di interesse naturalistico porteranno a un miglioramento delle condizioni del Mera, incentivando la fruizione turistica del territorio.
A beneficiare indirettamente dei risultati del progetto saranno infine gli enti gestori delle aree naturali e della risorsa idrica in altri territori dell’area EUSALP, che potranno utilizzare il protocollo di collaborazione Italia-Svizzera sulla gestione del bacino del Mera come modello di riferimento per impostare analoghe strategie di collaborazione.

STAKEHOLDER
I locali gestori degli impianti idroelettrici, in particolare EWZ in territorio svizzero e A2A in territorio italiano, sono fra i principali portatori di interesse nel progetto GE.RI.KO. Mera. Le loro attività condizionano e sono al tempo stesso condizionate dalle caratteristiche idrologiche e qualitative delle risorse idriche.
Il partenariato proponente il progetto GE.RI.KO. Mera ha stabilito con i concessionari idroelettrici, già in fase di definizione del progetto, un confronto approfondito sulle tematiche trattate; sono previsti durante il progetto frequenti incontri di aggiornamento sull’evoluzione delle attività anche per poter avere un confronto tempestivo sulle decisioni gestionali, sugli interventi che si intende realizzare e sulle attività effettuate.
Altri portatori di interesse sono rappresentati dall’UPS (Unione Pesca Sportiva della Provincia di Sondrio), partner di progetto, concessionario ai fini della pesca delle acque della Valchiavenna, e dagli agricoltori che utilizzano le acque del Fiume per l’irrigazione dei terreni.
Anche gli operatori turistici dell’ambito territoriale di progetto (albergatori, ristoratori) rientrano tra gli stakeholder, in quanto le criticità conseguenti agli eventi franosi rappresentano per loro un danno sia in termini di tutela del territorio sia in termini di diminuzione dell’attrattività turistica.
Le attività del progetto andranno a vantaggio della Pubblica Amministrazione fornendo strumenti di valutazione e controllo dello stato dell’ambiente e delle sue dinamiche e protocolli di gestione adeguati a intervenire efficacemente per le previste fasi evolutive connesse alla frana del Pizzo Cengalo dello scorso agosto, salvaguardando così l’ambiente fluviale anche in termini fruizionali.
Appositi incontri di presentazione con questi portatori di interesse sono stati effettuati in sede di predisposizione progettuale.

PARTNER DI PROGETTO
VALCHIAVENNA / Research Unit Snow and Permafrost of the WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF / Regione Lombardia / Università degli Studi di Milano / Politecnico di Milano / Università degli Studi dell'Insubria / Riserva Naturale Pian di Spagna Lago di Mezzola / UNIONE PESCA SPORTIVA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO / BLU PROGETTI - S.R.L.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il progetto presentato è finalizzato alla definizione di un sistema di gestione della risorsa idrica che garantisca la tutela dell’ambiente. Pertanto, i risultati di progetto saranno essi stessi soluzioni finalizzate a ridurre le pressioni ambientali, così come le attività di progetto sono esse stesse strumenti atti all’individuazione di tali soluzioni.
La progettazione degli interventi previsti nel piano di lavoro del progetto GE.RI.KO. Mera, anche se direttamente finalizzata alla salvaguardia e al miglioramento ambientale, sarà sottoposta a valutazione da parte dei soggetti gestori dei Siti della Rete Natura 2000 che si collocano nell’ambito territoriale di riferimento del progetto; tali gestori sono partner di progetto e avranno responsabilità diretta nell’esecuzione delle citate attività.
Tutte le misure di mitigazione dei cantieri che verranno avviati per la realizzazione degli interventi previsti dal piano di lavoro del progetto saranno rese operative in sede realizzativa, in modo tale da minimizzare, se non rendere del tutto nulli, i possibili effetti negativi prodotti dai cantieri stessi sugli ambienti acquatici.
Inoltre, tutti gli interventi materiali previsti saranno accompagnati da misure di monitoraggio ecologico degli effetti sugli ambienti acquatici, che consentiranno di individuare tempestivamente eventuali misure correttive e/o modifiche di progetto.


CAPOFILA ITALIA
COMUNITA MONTANA VALCHIAVENNA (SO)

CAPOFILA SVIZZERA
Research Unit Snow and Permafrost of the WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.820.782,22
CHF 210.000,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.547.664,89
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 208.948,23

 


WORKPACKAGES


1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Lo scopo del presente WP è stato quello di giungere alla costituzione del gruppo di lavoro (partenariato di progetto), alla definizione delle attività e dei risultati attesi, alla suddivisione del budget e quindi alla redazione della versione definitiva del progetto presentato. Il progetto GE.RI.KO. Mera nasce dall’esigenza di cooperare sul territorio ai fini di definire un sistema di gestione delle risorse idriche efficiente e sostenibile del bacino imbrifero del Fiume Mera. Tale esigenza è stata espressa nel tempo da numerosi soggetti attivi sul territorio, la maggior parte dei quali rientrano nel partenariato di progetto. I partner collaborano infatti da anni nell’area di interesse alla ricerca di soluzioni volte a risolvere le criticità insite nella gestione di un bacino idrografico internazionale come quello del Fiume Mera, a migliorarne le condizioni ecologiche e morfologiche e a salvaguardare habitat e specie di interesse naturalistico. La preparazione del progetto pone le sue radici in una serie di incontri tenutisi ben prima della pubblicazione del bando e in parte legati a progetti di cooperazione pregressi, tra cui il precedente progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Svizzera 2007-2013 ECOIDRO “Uso dell’acqua e salvaguardia ambientale e della biodiversità nei bacini di Adda, Mera, Poschiavino e Inn”, del quale il progetto GE.RI.KO. Mera rappresenta uno sviluppo ulteriore nel bacino del Fiume Mera. Il progetto ECOIDRO aveva infatti tra i suoi obiettivi la salvaguardia e il miglioramento della qualità degli ambienti acquatici e la definizione di interventi del sistema idroelettrico al fine di incrementare la compatibilità ambientale, con particolare attenzione alle problematiche connesse alla gestione dei sedimenti e al trasporto solido. Il piano di lavoro del progetto GE.RI.KO. Mera è stato significativamente aggiornato e integrato, rispetto alla sua versione iniziale, a seguito degli eventi franosi verificatisi in Val Bondasca a fine agosto 2017, che in Svizzera hanno causato ingenti danni a livello infrastrutturale e forti disagi alla popolazione locale (che è stata prontamente allontanata dalle abitazioni a rischio travolgimento) e ai lavoratori transfrontalieri (a causa della chiusura delle strade). In Italia, tali eventi franosi hanno provocato un significativo effetto sul Fiume Mera: fango e detriti si sono infatti riversati nel corso d’acqua, con effetti fortemente negativi sulle condizioni idromorfologiche e sulle biocenosi acquatiche. Inoltre, a Villa di Chiavenna, proprio in previsione dell’arrivo dell’ondata solida e ai fini di salvaguardare la sicurezza dei territori di valle e garantire la funzionalità delle opere di scarico, si è reso indispensabile procedere allo svuotamento d’urgenza dell’invaso mediante apertura degli scarichi profondi. A seguito di tali eventi, il piano di lavoro è stato quindi riorganizzato per tenere conto delle attuali condizioni nelle quali versa il Fiume Mera e delle nuove priorità di intervento, che devono necessariamente tener conto anche delle criticità legate alla tutela dei territori. Durante la fase preparatoria del progetto, il partenariato del progetto GE.RI.KO. Mera ha preso contatti con il partenariato del progetto A.M.AL.PI.18, che si colloca nell’Obiettivo Specifico 2.2 dell’Asse 2 del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020. I due progetti condividono lo stesso ambito territoriale di riferimento ma intendono intervenire su tematiche differenti, che consentono la possibilità di sinergie dei due progetti. Il soggetto che ha coordinato le attività, anche con un supporto esterno, è stato il capofila italiano con il coinvolgimento del capofila svizzero e di tutti i partner; particolare sostegno è stato fornito da Regione Lombardia con UTR Montagna–Sondrio e Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del Suolo e Città Metropolitana.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
I capofila assumono il ruolo di coordinamento nelle attività del progetto per garantire l’elevata qualità dei prodotti tecnici e un efficace indirizzo alla governance quale risultato delle attività tecniche previste e quindi determinare un effetto positivo sullo sviluppo sostenibile dell’economia del territorio e del turismo, anche tramite la buona riuscita delle attività di formazione e divulgazione. I soggetti capofila svolgono inoltre attività di coordinamento di tipo economico-amministrativo. Questo WP comprende 4 attività (realizzate da tutti i partner), finalizzate a garantire il raggiungimento dei risultati attesi dal progetto e una buona performance di spesa. La prima attività, condotta dal capofila italiano, sarà finalizzata all’organizzazione del team di progetto e del Comitato di Pilotaggio e avrà come prodotto la definizione di un organigramma di progetto. Il Comitato di Pilotaggio avrà come coordinatore delle attività il capofila italiano e sarà costituito dai rappresentanti di ciascun partner, che ognuno di loro individuerà e segnalerà al capofila. Una volta stabilita la composizione del Comitato, i membri costituenti lo stesso si occuperanno di delinearne il regolamento interno, che conterrà, tra le altre cose, la definizione di un calendario minimo di riunioni da tenersi nel corso del triennio di realizzazione del progetto e l’individuazione di un calendario di scadenze interne adeguate, per poter monitorare efficacemente l’avanzamento delle attività progettuali. Ai fini della costruzione del team di progetto ciascun partner provvederà a individuare, all’interno del proprio staff ordinario, il personale che si occuperà del progetto e a reclutare l’ulteriore personale/supporti esterni necessari a realizzare le attività di propria competenza. Il capofila provvederà inoltre a individuare, anche tramite affidamento a un soggetto esterno, un manager di progetto, un responsabile finanziario e un responsabile della comunicazione. La seconda attività vedrà il coinvolgimento di tutti i partner e riguarderà lo scambio informativo interno al partenariato: per ottimizzare le risorse messe a disposizione e garantire la buona riuscita del progetto è necessario infatti che i diversi soggetti si impegnino a cooperare per condividere informazioni, conoscenze e procedure in merito alle attività previste e all’ambito di studio. Incontri periodici permetteranno di discutere e valutare collettivamente lo sviluppo del progetto e l’eventuale necessità di misure correttive. Prodotto di questa attività saranno i verbali degli incontri. Il capofila italiano manterrà costanti i contatti con ciascuno dei partner di progetto, per poter avere sempre ben chiaro lo stato di avanzamento progettuale delle attività e per poter quindi intervenire tempestivamente, qualora risultasse necessario, riorganizzando il lavoro in modo da poter conseguire i risultati attesi dal progetto. La terza attività sarà condotta dai soggetti capofila e sarà finalizzata all’elaborazione dei rapporti di esecuzione e monitoraggio. Verranno definiti un Piano di Monitoraggio e degli indicatori di avanzamento progettuale, che consentiranno di valutare lo stato di avanzamento delle attività e del progetto nel suo complesso e che saranno inoltre utilizzati dal capofila italiano per elaborare i rapporti di esecuzione e monitoraggio delle attività previsti per la verifica dell’avanzamento progettuale da parte dell’Autorità di Gestione. Nell’ambito degli incontri previsti per lo scambio informativo interno e il confronto partenariale sarà possibile discutere e valutare collettivamente lo stato di avanzamento delle attività e del progetto nel suo complesso.

3) COMUNICAZIONE
La Strategia di Comunicazione del progetto GE.RI.KO. Mera prevede la realizzazione di attività dedicate a differenti tipologie di soggetti target: il “grande pubblico” (cui sarà rivolta la creazione del sito di progetto), i ragazzi (ai quali saranno dedicate attività divulgative in collaborazione con le scuole del territorio di progetto), il personale tecnico, amministrativo e i volontari che cooperano con gli enti del territorio (a cui saranno dedicate alcune giornate formative con lo scopo di accrescere la conoscenza a livello delle tematiche legate al progetto), le associazioni (pescatori, ambientalisti, ecc) e la cittadinanza (che sarà invitata a partecipare a eventi di presentazione del progetto e alla quale sarà dedicata la produzione di materiale informativo di tipo cartaceo). Il raggiungimento di questi soggetti tramite le attività comunicative rappresenta un passo fondamentale per garantire la sostenibilità sul lungo periodo dei risultati di progetto e di un approccio sostenibile alla gestione della risorsa idrica e degli ambienti naturali. Le attività di comunicazione saranno coordinate dai soggetti capofila e vedranno la partecipazione di tutto il partenariato di progetto. Lo scopo di questo WP sarà pertanto quello di informare e sensibilizzare soggetti esterni al progetto stesso nei confronti delle criticità ambientali (e in generale delle tematiche affrontate), alle quali il progetto GE.RI.KO. Mera intende dare una risposta. Il presente WP è composto da cinque attività, che vedranno un impegno particolare da parte del capofila italiano. La prima attività, svolta dal capofila italiano, prevedrà la definizione e la stesura di un Piano di Comunicazione. La seconda sarà svolta da tutti i partner e avrà come prodotto l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza e di giornate formative rivolte a personale tecnico-amministrativo che si occupa di tematiche ambientali e gestionali nell’area di progetto. Gli incontri avranno lo scopo di far conoscere il progetto e i risultati attesi soprattutto in termini di miglioramento della gestione transfrontaliera, saranno organizzati su entrambi i versanti e favoriranno la sensibilizzazione nei confronti delle criticità ambientali legate alla gestione del territorio. La terza e la quarta saranno condotte dal capofila italiano e prevederanno rispettivamente l’organizzazione di attività divulgative dedicate ai ragazzi e la realizzazione di un sito web dedicato al progetto. Il sito web verrà realizzato a partire dall’avvio del progetto GE.RI.KO. Mera e permetterà di divulgarne i contenuti sia in termini di attività previste e risultati attesi, sia in termini di stato di avanzamento progettuale, sia in termini di prodotti realizzati e risultati effettivamente raggiunti. L’ultima attività riguarderà la produzione di materiale divulgativo (opuscoli e materiale informativo da rendere disponibile sulle pagine web degli enti coinvolti) che descriva il progetto e i risultati raggiunti e sarà svolta dal capofila italiano. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento del risultato atteso dal progetto relativo alla sensibilizzazione della cittadinanza e delle amministrazioni nei confronti del tema della gestione sostenibile delle risorse idriche e della tutela degli ambienti acquatici, in coerenza con l’Obiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica), a cui il progetto intende rispondere.

4) DEFINIZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO
La prima fase di lavoro del progetto prevede di definire approfonditamente il quadro conoscitivo all’interno del quale si andrà a operare: partendo dalla raccolta dei dati pregressi disponibili relativi agli ambienti acquatici del Mera, si procederà innanzitutto all’aggiornamento del quadro conoscitivo attraverso approfondimenti che consentano di delineare in maniera precisa e dettagliata le condizioni nelle quali si trova il Fiume a seguito degli eventi franosi avvenuti in Val Bondasca lo scorso agosto.
Le rilevanti quantità di materiale solido defluite in alveo nel corso del suddetto evento hanno infatti profondamente modificato le caratteristiche del Mera, rendendo necessarie indagini che ne ridefiniscano le attuali condizioni ambientali.
A tal scopo, il piano di lavoro del progetto prevede di effettuare dettagliati rilievi in campo, di tipo topografico, idromorfologico e biologico. Tutte le indagini di campo verranno programmate e attuate ricercando la maggior continuità possibile (sia in termini metodologici sia spaziali) con analoghe indagini pregresse disponibili.
Le scale spaziali monitorate nel corso dei rilievi topografici e idromorfologici saranno diverse, dall’intero corso d’acqua a specifici tratti/unità morfologiche di particolare rilevanza ai fini del progetto, sia dal punto di vista ambientale sia nei riguardi della locale entità della deposizione.
In funzione del grado di dettaglio richiesto dalle stime si farà ricorso a metodologie differenti, che andranno da quelle di tipo standard (quali sopralluoghi e stime speditive, metodi topografici classici, misura dello spessore dei depositi con aste graduate, raccolta di campioni di sedimento e analisi granulometriche sia in campo sia in laboratorio) a tecniche più avanzate (quali acquisizione ed elaborazione di foto aeree acquisite mediante drone, impiego di sonde acustiche per effettuare rilievi simultanei di profondità e velocità in aree bagnate).
Al contempo, lo stato ecologico delle biocenosi fluviali del Mera dovrà essere aggiornato mediante indagini di campo sulle principali componenti faunistiche (macroinvertebrati e pesci in particolare) per valutare la condizione successiva alla frana e i successivi passi nella ricolonizzazione. A tal fine sono da prevedere campionamenti biologici ripetuti nello spazio e nel tempo in relazione all’indicatore analizzato e ai suoi tempi di ritorno. A questi campionamenti si accompagneranno ulteriori approfondimenti sperimentali, di maggior dettaglio, per meglio chiarire gli effetti specifici dell’evento franoso sulla composizione e sull’abbondanza delle comunità biotiche indagate.
Le prime valutazioni effettuate nel mese di settembre 2017 hanno evidenziato, in termini di sedimentazione e di torbidità dell’acqua, un evidente effetto dell’evento franoso anche sul Lago di Mezzola. Tra gli obiettivi di questo WP vi è quindi anche la valutazione degli effetti ecologici del trasporto solido del Mera sul Lago di Mezzola attraverso il monitoraggio dei principali indicatori di qualità degli ambienti lacustri. Su questo Lago è presente una consolidata attività di pesca professionale, che a sua volta costituisce elemento di attrazione turistica; questo aspetto rende pertanto quest’attività di particolare interesse anche economico e sarà svolta d’intesa con l’Ufficio Pesca di UTR Insubria – Como.
Le attività di questo WP saranno svolte dall’Università dell’Insubria, da quella di Milano e dal partner Blu Progetti, che da anni sono impegnati in attività di analisi delle caratteristiche idromorfologiche ed ecologiche in Valchiavenna.
Le attività previste in questo WP produrranno dei report tecnici in grado di fornire un database completo, organizzato e aggiornato delle caratteristiche attuali degli ambienti acquatici del Mera.
Il presente WP contribuirà pertanto alla definizione delle caratteristiche del Mera, che servirà da base per la realizzazione delle successive attività e per futuri lavori/studi sullo stesso contesto territoriale.

STATO DI AVANZAMENTO DEL WP3
Il primo passo è consistito in una raccolta delle informazioni disponibili sui temi ambientali pertinenti agli obiettivi e al territorio interessato dal progetto GE.RI.KO MERA; le informazioni acquisite sono state riassunte in un apposito report organizzato in modo da presentare la documentazione suddivisa per diverse ree tematiche:
Idrologia e clima
Sistema idroelettrico
Cartografia
Qualità chimico – fisica delle acque ed ecosistemi
Fauna ittica
Gestione dei sedimenti e morfologia fluviale
Aree protette
Il documento può essere consultato al seguente link:
https://drive.google.com/file/d/1t1Oc6__Os86_ElmDw84kGgyGcnOHApVi/view?usp=sharing

5) SIT CORPI IDRICI MINORI
Scopo del presente Work Package è la georeferenziazione dei tratti di Reticolo Idrico Minore (RIM) e/o delle sponde/argine e delle fasce di rispetto ai fini dell’implementazione nel RIRU (Reticolo Idrico Regionale Unificato), informazione pubblica a disposizione per le attività di pianificazione e governance della risorsa idrica nonché del progetto GE.RI.KO. Mera. I Comuni sono l’Autorità idraulica competente per i corsi d'acqua del Reticolo Idrico Minore (RIM), sui quali gli stessi esercitano attività di manutenzione; il RIM viene individuato dai Comuni nel Documento di Polizia Idraulica sottoposto, preventivamente all’approvazione, a parere tecnico dell’UTR competente; attualmente l’individuazione cartografica del reticolo minore, delle sponde e delle fasce di rispetto avviene in modo georeferenziato, ma negli anni passati veniva fornita in altri formati, tra cui il cartaceo. Ai fini dell’integrazione del RIRU (Reticolo Idrico Regionale Unificato), che costituisce la base dati di riferimento conoscitivo utile anche per il progetto GE.RI.KO. Mera, è necessario recuperare le informazioni pregresse e non georeferenziate tramite la loro “digitalizzazione” (se cartacee) o tramite la trasformazione di formato e l’importazione nel RIRU. I Comuni che fanno parte del Bacino del Fiume Mera sono 15, di cui 13 in provincia di Sondrio e 2 in provincia di Como. Per la fornitura dei Documenti di Polizia Idraulica sono dunque interessati due Uffici Territoriali Regionali (UTR Montagna – Sondrio e UTR Insubria – Como). I Comuni appartenenti alla Provincia di Sondrio sono: Gordona, Verceia, Mese, Piuro, Campodolcino, Dubino, Prata Camportaccio, Samolaco, Villa di Chiavenna, Chiavenna, Madesimo, Novate Mezzola e San Giorgio Filippo. I Comuni appartenenti alla Provincia di Como sono: Sorico e Montemezzo. Le attività verranno attuate in parte attraverso l’ingaggio di una o due risorse umane interne alla Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del Suolo e Città Metropolitana di Regione Lombardia e in parte tramite un incarico diretto alla propria softwarehouse “Lombardia Informatica” spa (LISPA), nell’ambito della Convenzione quadro vigente. Questo WP consentirà quindi il completamento del quadro conoscitivo informatizzato del reticolo idrico minore della Valchiavenna, quale importante supporto all’Autorità Idraulica nell’ambito delle esecuzione delle proprie competenze.

6) EVOLUZIONE DELLE CONDIZIONI MORFOLOGICHE, IDRAULICHE ED ECOLOGICHE DEL CORSO D’ACQUA
Il monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni morfologiche, idrauliche ed ecologiche del Fiume Mera avverrà proseguendo nel tempo i rilievi previsti dalle attività del WP3 per la definizione dello stato conoscitivo; contestualmente al proseguimento delle attività di monitoraggio verranno implementate simulazioni modellistiche relative sia alle condizioni idrauliche e di trasporto solido, sia alle condizioni ecologiche del Fiume Mera. La simulazione delle condizioni idrauliche e di trasporto solido avverranno con il supporto di appositi software, tarati con rilievi e misure di campo, che consentiranno di prevedere l’andamento delle principali grandezze idrauliche al variare della portata, con le attuali condizioni d’alveo e di stimare l’andamento della sedimentazione del materiale solido durante eventi caratterizzati da elevato trasporto e rilevante idraulicità. La simulazione delle condizioni ecologiche del Fiume Mera mediante applicazione di modelli eco-idraulici consentirà di valutare la disponibilità di habitat per la fauna ittica in relazione alle caratteristiche idraulico–morfologiche dell’alveo. Ulteriori attività riguarderanno lo studio del potenziale erosivo del Fiume Mera a scala di bacino e approfondimenti e analisi sugli eventi franosi nelle valli svizzere a monte del confine italiano a Villa di Chiavenna. Il fenomeno erosivo verrà dunque approfondito sia da un punto di vista generale (erodibilità a scala di bacino) sia da un punto di vista localizzato (episodi franosi come quelli avvenuti lo scorso agosto dal Pizzo Cengalo). Il tema dell’erosione potenziale dei suoli verrà affrontato tramite valutazione distribuita, utilizzando formule di letteratura a guida geologico-climatica (es. RUSLE), accoppiate con la mappatura dell’uso/copertura dei suoli da letteratura (eventualmente integrate/aggiornate ove necessario tramite l’analisi di dati satellitari) per il Fiume Mera. L’accoppiamento di tali informazioni con la modellistica permetterà di evidenziare le superfici soggette a potenziali fenomeni erosivi impulsivi e continui. Si condurranno campagne in situ per raccogliere dati sul campo utili per la validazione delle mappe tematiche e del modello di erosione. Il modello/i per l'erosione potenziale verranno alimentati con dati provenienti da stazioni meteorologiche, ossia precipitazioni liquide e solide. Le perdite di terreno saranno calcolate in scala temporale almeno oraria, quindi aggregate a scala stagionale, per ottenere mappe di erosione potenziale su base annua. Rilevante è l’attività svolta da UNIMI e dal capofila svizzero lavorando sinergicamente, che porterà ad ottenere approfondimenti e analisi sugli eventi franosi ai quali sono soggette le valli svizzere a monte del confine italiano, con particolare riferimento all’evento della Val Bondasca. Verrà infine sviluppata e installata una rete di monitoraggio quali/quantitativo delle risorse idriche della Valchiavenna, che rimarrà attiva anche dopo la conclusione del progetto GE.RI.KO. Mera continuando dunque a fornire dati utili per la gestione delle risorse ed eventuali futuri studi nello stesso ambito territoriale. Le informazioni fornite dagli strumenti installati integreranno i dati finora forniti dai soli idrometri presenti sul Fiume Mera a Soglio (in territorio svizzero) e a Samolaco (in territorio italiano). Le attività del presente WP verranno svolte dalle tre università italiane, dal capofila svizzero e dal partner privato Blu Progetti e contribuiranno significativamente a definire per il bacino del Fiume Mera un quadro di dettaglio evolutivo idromorfologico, ecologico e sedimentologico completo e aggiornato che consentirà alle autorità di competenti di assumere opportune decisioni pianificatorie.

7) INTERVENTI DI RECUPERO DEL CORRIDOIO ECOLOGICO DEL FIUME MERA NEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 E DELLE SUE BIOCENOSI
Il progetto intende intervenire per ripristinare il corridoio ecologico del Fiume Mera nei Siti di Natura 2000 in particolare attraverso interventi di deframmentazione del corridoio stesso, ancora più importanti oggi a seguito dei rilevanti effetti della frana che ha coinvolto il Fiume durante lo scorso mese di agosto. Sono inoltre previsti interventi diretti a sostegno delle specie appartenenti alle comunità ittiche, così fortemente colpite dall’evento franoso. Un terzo gruppo di interventi riguarderà ulteriori habitat acquatici fluviali o direttamente connessi, in particolare quelli ricompresi nella Riserva Naturale del Pian di Spagna. L’efficacia degli interventi eseguiti verrà infine verificata attraverso una scrupolosa attività di monitoraggio, che comprenderà una valutazione dello stato di fatto per confrontare le fasi pre e post operam. La progettazione degli interventi da eseguire sarà a carico del partner Blu Progetti, già coinvolto nell’analoga attività nel precedente progetto Interreg ECOIDRO, che si occuperà inoltre anche di verificarne l’efficacia ecologica attraverso attività di monitoraggio. La realizzazione degli interventi, comprensiva della Direzione Lavori, sarà a carico degli enti gestori delle aree protette nelle quali si effettueranno gli interventi, ovvero il capofila italiano Comunità montana Valchiavenna e il partner Riserva Naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola. Curerà le attività finalizzate al sostegno della fauna ittica del Fiume Mera il partner Unione Pesca Sportiva Provincia di Sondrio che detiene dalla Provincia di Sondrio la concessione delle acque ai fini della gestione della pesca sportiva e della tutela della fauna ittica. Si ricorda che relativamente alla fauna ittica erano presenti nel Fiume Mera, in particolare all’interno dei SIC, significative popolazioni di specie ricomprese nella Direttiva Habitat. All’interno dell’area individuata, il Fiume Mera risulta caratterizzato da una serie di discontinuità (briglie di regimazione idraulica e irrigua), che interrompono il corridoio ecologico fluviale e impediscono la migrazione delle specie ittiche lungo il corso del Fiume. Verranno pertanto progettate (Blu Progetti) e realizzate (Comunità montana Valchiavenna) quattro rampe in pietrame, che assicurino il collegamento idrico ed ecologico tra i tratti a monte e quelli a valle delle discontinuità. Sono come detto previsti interventi finalizzati al recupero delle comunità ittiche del Fiume Mera, che consisteranno in azioni di ripopolamento della fauna ittica autoctona, sia attraverso la reintroduzione di specie allevate direttamente dal partner Unione Pesca Sportiva Provincia di Sondrio presso le proprie strutture produttive (in particolare i Salmonidi), sia specie non allevate, quali lo Scazzone e il Vairone, entrambe in Allegato II alla Direttiva Habitat, per le quali sono previsti interventi di traslocazione di soggetti selvatici da aree vicine. All’interno dell’area di sua competenza, la Riserva Naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola interverrà sui sedimenti accumulatisi in alveo nei pressi del Lago di Mezzola, in particolare a seguito della frana della Val Bondasca, che hanno alzato il fondo alveo e rallentano il flusso idrico, limitandone il potenziale come habitat e per la fruizione. I documenti di progetto degli interventi, gli interventi stessi e i report delle attività di monitoraggio costituiranno i prodotti delle attività previste dal presente WP, che contribuirà pertanto al ripristino del corridoio ecologico del Fiume Mera nonché al recupero di specie e habitat di importanza comunitaria.

8) INTERVENTI SUL RETICOLO DELLE MERETTE E SUL POZZO DI RIVA
Le attività contenute nel presente WP interesseranno ambienti acquatici della Valchiavenna di rilevante interesse naturalistico, produttivo e fruitivo non direttamente connessi all’asta del Fiume Mera; ci si riferisce al reticolo idrografico delle Merette e al piccolo lago detto Pozzo di Riva. Le attività di questo WP avranno inizio con una prima fase conoscitiva, nella quale si procederà a raccogliere e confrontare le informazioni disponibili relative sia alle condizioni “storiche” sia alla situazione attuale delle Merette e del Pozzo di Riva; questo perché tali ambienti hanno subìto evoluzioni in negativo della loro qualità ambientale in epoche relativamente recenti, indicativamente da 15-20 anni. In particolare le Merette, che sono piccoli corsi d’acqua di origine sorgiva e di scolo che scorrono nella zona di pianura della valle, parallelamente al Fiume, in passato importanti sostegni per l’irrigazione e l’allevamento delle trote, oggi versano in uno stato di crisi quantitativa, nel senso che le portate si sono significativamente ridotte e si sono manifestati lunghi tratti di asciutta nella loro porzione iniziale; fra le cause di tale impoverimento la principale risulta essere l’abbassamento della falda nella fascia delle teste di questi fontanili. Il progetto prevede la realizzazione in interventi diretti a conseguire un incremento della portata di contributo della falda captata dalle testate dei fontanili, per non snaturane le condizioni chimico-fisiche tipiche dei corsi d’acqua che originano da risorgenza. Relativamente invece al Pozzo di Riva, la criticità progressivamente affermatasi in questi ultimi anni è connessa al progressivo stato di eutrofizzazione che lo coinvolge. Come noto l’eutrofizzazione è uno stato di evoluzione negativa di un lago connesso a un elevato apporto di nutrienti (in particolare fosforo e azoto) e/o a un basso tempo di ricambio. Nel caso specifico coesistono entrambe le criticità poiché alla già citata riduzione delle portate delle Merette che alimentano il lago si aggiungono i carichi organici, anche di origine agricolo/zootecnica, che hanno determinato l’attuale stato delle acque del lago, con importanti riduzioni dell’ossigeno, parametro essenziale per la vita acquatica, e incrementi della biomassa algale. In questo caso gli interventi andranno nella direzione della riduzione dei carichi realizzando a monte del lago, nei tratti terminali delle Merette e degli apporti di minore qualità, un sistema di canalizzazioni che consentano al canneto di svolgere la sua funzione di naturale fitodepurazione riducendo così i carichi inquinanti in ingresso. L’efficacia degli interventi previsti verrà verificata attraverso apposite campagne di monitoraggio, nelle quali verranno effettuate per le Merette misure di portata e di parametri chimico-fisici quali temperatura dell’acqua e ossigeno disciolto; analogamente per il controllo dei nutrienti nel Pozzo di Riva verranno effettuate misure e analisi monte/valle ai fini di verificare l’efficacia degli interventi. Le attività conoscitive e di monitoraggio degli effetti degli interventi eseguiti saranno realizzate da Blu Progetti, che inoltre progetterà l’intervento relativo al Pozzo di Riva che verrà poi realizzato dalla Riserva Naturale del Pian di Spagna, che lo ricomprende territorialmente. Di progettazione, realizzazione e monitoraggio degli interventi sulle Merette si occuperà invece il capofila italiano Comunità montana Valchiavenna. La realizzazione degli interventi è comprensiva della Direzione Lavori. La reportistica contenente il quadro conoscitivo, i documenti di progetto degli interventi, gli interventi stessi e i report delle attività di monitoraggio costituiranno i prodotti delle attività previste dal presente WP, che consentirà di avere una maggior portata lungo il reticolo delle Merette sino dalla loro testata e una riduzione del carico inquinante che giunge nel Pozzo di Riva, presupposto necessario a un suo miglioramento qualitativo.

9) SUPPORTO ALLA GOVERNANCE
Scopo del presente WP è quello di contribuire al miglioramento della governance delle risorse idriche del bacino imbrifero del Fiume Mera attraverso l’adozione di una programmazione comune e condivisa tra i due versanti, che operi a favore della salvaguardia del territorio e che mitighi gli effetti negativi sul corso d’acqua e sui territori circostanti delle pressioni connesse agli eventi naturali, quali la frana verificati nell’agosto scorso, e agli usi in essere quali ad esempio quello idroelettrico. L’importanza di queste attività di comunicazione/azione condivisa è stata ulteriormente evidenziata dai recenti eventi che hanno coinvolto la Val Bondasca ed il Fiume Mera, in cui procedure comunicative e modalità di intervento concordate e palesi sarebbero state di particolare utilità. I partner coinvolti in questo WP saranno i capifila di progetto, ovvero Comunità montana Valchiavenna per parte italiana e Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF per parte Svizzera. I capifila saranno affiancati da Regione Lombardia, attraverso DG Presidenza – UTR Montagna, cioè l’ente a cui spettano le attività di governance in tema di gestione delle risorse idriche. Anche se non coinvolti direttamente nel partenariato di progetto, saranno coinvolti nell’attività, in qualità di stakeholders, il Cantone dei Grigioni e le aziende idroelettriche EWZ (CH) e A2A (IT), gestori dei principali impianti presenti nella valle, che già in fase di predisposizione del progetto hanno manifestato interesse nello stesso e piena disponibilità alla fornitura di dati gestionali e alla discussione di quanto di competenza. L’impegno comune e sinergico tra il partenariato di progetto e i gestori degli impianti idroelettrici permetterà di definire un protocollo di gestione condivisa delle risorse idriche comuni, a beneficio della sicurezza dei territori, dell’ecosistema fluviale nonchè del potenziale energetico, economico e turistico del contesto territoriale di progetto. Le attività di supporto alla governance verranno realizzate attraverso tre successivi step: organizzazione di incontri e riunioni/tavoli di lavoro che coinvolgano il partenariato del progetto e i soggetti attivi sul bacino del Mera, con particolare riferimento alle amministrazioni svizzere e, come detto, alle aziende idroelettriche; redazione di documenti, tra i quali particolare rilevanza avranno delle linee guida tecniche; presentazione e condivisione fra le amministrazioni italiane e quelle svizzere, per la gestione comune delle risorse idriche e delle attività relative ai serbatoi nelle acque del bacino del Mera. Un’attività più “locale” in questo WP è quella prevista dal capofila per l’esecuzione delle attività preparatorie al Contratto di Fiume, uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata, previsto dal quadro normativo vigente che mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE) e sulle Alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche e iniziative volte alla buone gestione dei corpi idrici e dei territori connessi. La DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia ha promosso negli anni l’adozione del Contratto di Fiume per numerosi corsi d’acqua; il Fiume Mera, il cui bacino idrografico rappresenta il contesto territoriale di progetto, non è stato invece ancora interessato dalla promozione di un Contratto di Fiume specifico. Sulla base dei dati, delle conoscenze e degli interventi che emergeranno dal progetto il capofila italiano intende promuovere un percorso verso il Contratto di Fiume con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali della Valle. Le attività di questo WP consentiranno quindi, sia in termini transfrontalieri, tra il territorio lombardo e quello grigionese, sia in termini più locali, relativamente al Contratto di Fiume, la predisposizione dei contenuti tecnico-amministrativi a supporto degli accordi di governance comune e condivisa.