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Azioni
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GESTISCO

SINTESI
GESTIone E Coordinamento Delle Emergenze E Delle CataStrofi Senza COnfini.
Il progetto nasce come seguito dell’esercitazione Odescalchi 2016 Italia-Svizzera, e ha l’intento di rafforzare la Governance Transfrontaliera nella gestione delle emergenze. Le istituzioni partner hanno organizzazioni differenti, informazioni disomogenee e non sempre condivise, procedure operative indipendenti e strumenti non integrati, pertanto è necessario intervenire con azioni di governance per strutturare una rete di conoscenza e instaurare rapporti duraturi, perchè sia effettivamente possibile la collaborazione, il supporto e il mutuo soccorso tra le Istituzioni in caso di necessità, come previsto già da accordi vigenti a livello nazionale e regionale.
Si intende pertanto costruire un quadro conoscitivo comune condiviso delle regole, dei rischi, con focus su quelli legati ai pericoli naturali, delle risorse e rendere operativo un team operativo transfrontaliero (NUVRE). Sarà inoltre implementato un metaglossario allo scopo di facilitare la comprensione del lessico tecnico di protezione civile e grazie al quale sarà possibile gestirne i problemi legati alla sovrapposizione, alla ridondanza, all'omonimia della terminologia nei due paesi. Tutto ciò sarà trasferito agli operatori dei territori tramite azioni formative mirate, e integrato nei piani di emergenza locali.
Nel contempo si intende coinvolgere i numerosi cittadini che gravitano nella fascia di confine, in quanto primi operatori di protezione civile, che si vogliono raggiungere tramite le scuole, per informarli meglio in caso di allerta (early warning), e per educare a comportamenti più sicuri.


DURATA PROGETTO
49 mesi

DATA INIZIO
6/12/2018

DATA FINE
7/1/2023


ASSE
ASSE 5 - RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE TRANSFRONTALIERA

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 5.1 - Accresciuta collaborazione, coordinamento e integrazione tra Amministrazioni e portatori di interessi per rafforzare la governance transfrontaliera dell’area

AZIONE
A) Iniziative di rafforzamento della capacity building della PA e dell’integrazione tra le comunità.

GRUPPI TARGET
Gruppi target ITALIA interessati dalle azioni formative: operatori lombardi delle sale operative ticinese e lombarda, operatori di Regione Lombardia selezionati per il NUVRE, autorità comunali e operatori di protezione civile dei comuni compresi nella fascia frontaliera potenzialmente interessata da pericoli naturali (stime: 54 kmq per alluvioni; 299 kmq per frane; 852 kmq per incendi boschivi), operatori del servizio regionale di protezione civile (LR 16/2004): Provincia di Como, Provincia di Varese, Prefettura di Como, Prefettura di Varese, strutture operative di soccorso urgente (NUE112,VVFF, CC113,)
Gruppi target SVIZZERA interessati dalle azioni formative: operatori ticinesi delle sale operative nella fascia frontaliera potenzialmente interessata da pericoli naturali (stime: 10,5 kmq per alluvioni; 211 kmq per frane; 161 kmq per incendi boschivi):
Destinatari indiretti: i residenti nelle province di confine e delle regioni ticinesi confinanti con la Lombardia, i cittadini italiani frontalieri, gli imprenditori delle attività produttive dell’area di progetto, in particolare il comparto turistico e della mobilità.

STAKEHOLDER
Il partenariato si è attivato per contatti con alcuni comuni lombardi (Porto Ceresio, Como) e regioni svizzere, presso le prefetture di Como e Varese, il Centro di Coordinamento della Polizia Doganale, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale italiana, che hanno espresso interesse all’iniziativa e saranno coinvolti nei momenti di divulgazione degli avanzamenti progettuali.

PARTNER DI PROGETTO
Regione Lombardia / Cantone Ticino / FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO / Arpa Piemonte / Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana / Politecnico di Milano / COMO

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il progetto GESTISCO in quanto mirato ad aumentare la collaborazione istituzionale transfrontaliera alle emergenze, non ha impatti ambientali negativi. Rendere operativamente possibile il mutuo soccorso potrà causare economie di scala su mezzi e risorse, permettendo di non incrementare l’inquinamento atmosferico (es. potendo contare su veicoli in prestito dal Ticino invece che in arrivo da Milano per intervenire al confine).
In generale il progetto adotterà misure per limitare l’impatto ambientale delle attività, in particolare minimizzazione degli spostamenti privilegiando incontri in teleconferenza, spostamenti con mezzi pubblici, riduzione della documentazione cartacea, privilegiando servizi a km0 – es. catering per eventi).


CAPOFILA ITALIA
Regione Lombardia

CAPOFILA SVIZZERA
Cantone Ticino


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€1.848.174,41
CHF 368.964,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.570.948,25
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 277.226,16



WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
L’idea progettuale è emersa dalle riflessioni congiunte di Canton Ticino (TI) e Regione Lombardia (RL) svolte successivamente all’esercitazione di protezione civile internazionale Odescalchi 2016. In tale contesto, un rafforzamento della governance delle emergenze transfrontaliere, come auspicato dall’asse 5 del programma “Rafforzamento della governance transfrontaliera”, è parsa essere logica continuazione dello sforzo compiuto e dalle evidenze emerse. Gli auspici nazionali/federali e regionali/cantonali di collaborare sono stati confermati dai numerosi incontri (svolti prima e dopo la presentazione della Manifestazione di Interesse) di approfondimento che hanno affrontato non solo le problematiche di governance tecnico-organizzativa, ma hanno svolto un’analisi normativa al fine di verificare che le attività progettuali ipotizzate fossero coerenti con la legislazione vigente in materia di Protezione Civile (Cfr. Convenzione Italo-Svizzera in caso di catastrofi del 2 maggio 1995 e le Procedure operative concordate tra Canton Ticino e Prefettura (UTG) di Como). Inoltre è stata condotta un’analisi territoriale preliminare del rischio disastri e un’analisi preliminare dei sistemi meteo, intesa ad orientare le indagini e le azioni da svolgere nel progetto. Le attività e le riunioni svolte hanno permesso di verificare la bontà dell’idea progettuale ma anche di avere una discreta conoscenza e un buon affiatamento tra i futuri partner di progetto. Stante la complessità della funzione pubblica relativa alla gestione dei disastri, nell’ambito dei lavori per la presentazione della manifestazione di interesse, i capofila, con Fondazione Politecnico di Milano (FPM), si sono orientati su una durata del progetto di 36 mesi, per avere il tempo di consolidare il quadro delle conoscenze di dettaglio necessarie, di predisporre le soluzioni e di realizzare un’adeguata formazione.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Per l’organizzazione di progetto il Beneficiario Capofila istituirà un Comitato di Pilotaggio (CP) che costituisce il Team di Progetto organizzandolo in un Team di gestione (TG), i responsabili di WP, i responsabili delle attività (RA) e una segreteria di supporto. Il CP, coordinato dal capofila, è composto da tutti i partner, dal coordinatore del TG, da un responsabile finanziario del progetto e da un responsabile della comunicazione progettuale (responsabile del WP2). Il CP ha il compito di governo strategico del progetto: approvare i documenti da sottoporre all’Autorità di gestione, vigilare sul rispetto del cronoprogramma e il raggiungimento degli output, decidere in merito ad eventuali modifiche progettuali, risolvere eventuali controversie tra partner, monitorare le attività del WP2-Comunicazione. Il CP si doterà di apposito regolamento e si riunirà due volte l’anno. Il TG, costituito dai responsabili di WP e da tutti i partner, coordinato dal project manager, raccorda le attività dei WP e tra i WP, monitora i lavori svolti dai RA, gli avanzamenti di spesa e le rendicontazioni finanziarie, predispone i documenti di rendicontazione per l’approvazione del CP, evidenziando eventuali criticità, scostamenti, necessità di modifiche e correttivi. Il TG è costituito dai responsabili di WP e da tutti i partner e si riunirà bimestralmente, anche per via telematica. IL CP nominerà una segreteria per lo svolgimento del lavoro istruttorio di progetto. Ogni partner individua un referente di segreteria. Regione Lombardia, in quanto capofila italiano, coordina la segreteria. E’ previsto un repository web condiviso con i documenti intermedi di lavoro e definitivi di progetto (vedi WP2).

3) COORDINAMENTO E GESTIONE
Per l’organizzazione di progetto il Beneficiario Capofila istituirà un Comitato di Pilotaggio (CP) che costituisce il Team di Progetto organizzandolo in un Team di gestione (TG), i responsabili di WP, i responsabili delle attività (RA) e una segreteria di supporto. Il CP, coordinato dal capofila, è composto da tutti i partner, dal coordinatore del TG, da un responsabile finanziario del progetto e da un responsabile della comunicazione progettuale (responsabile del WP2). Il CP ha il compito di governo strategico del progetto: approvare i documenti da sottoporre all’Autorità di gestione, vigilare sul rispetto del cronoprogramma e il raggiungimento degli output, decidere in merito ad eventuali modifiche progettuali, risolvere eventuali controversie tra partner, monitorare le attività del WP2-Comunicazione. Il CP si doterà di apposito regolamento e si riunirà due volte l’anno. Il TG, costituito dai responsabili di WP e da tutti i partner, coordinato dal project manager, raccorda le attività dei WP e tra i WP, monitora i lavori svolti dai RA, gli avanzamenti di spesa e le rendicontazioni finanziarie, predispone i documenti di rendicontazione per l’approvazione del CP, evidenziando eventuali criticità, scostamenti, necessità di modifiche e correttivi. Il TG è costituito dai responsabili di WP e da tutti i partner e si riunirà bimestralmente, anche per via telematica. IL CP nominerà una segreteria per lo svolgimento del lavoro istruttorio di progetto. Ogni partner individua un referente di segreteria. Regione Lombardia, in quanto capofila italiano, coordina la segreteria. E’ previsto un repository web condiviso con i documenti intermedi di lavoro e definitivi di progetto (vedi WP2).

4) RAFFORZAMENTO DEL QUADRO COMUNE DI INFORMAZIONI
Il WP3, propedeutico agli altri WP, è indispensabile per la condivisione delle rispettive conoscenze e per trattare le tematiche utili a migliorare la governance transfrontaliera nelle azioni di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza tra i due sistemi locali e regionali/cantonali di Protezione Civile in Italia e di Protezione della Popolazione in Svizzera. Si esamineranno diversi aspetti relativi a normativa, organizzazione, prassi, protocolli e sistemi di allertamento; si analizzeranno territori e rischi naturali presenti; si raffronteranno i sistemi per la formazione di operatori e amministratori. Saranno costituiti dei gruppi di lavoro tecnici, che organizzeranno incontri tematici, ciascuno coordinato da un esperto sulla particolare materia; gli incontri vedranno il coinvolgimento dei partner “preposti” e degli stakeholder competenti sul tema; i gruppi lavoreranno a stretto contatto per far emergere in particolare, dal quadro delle informazioni, gli aspetti di interesse transfrontaliero. Per ogni attività saranno prodotti uno o più documenti di confronto (o glossari, manuali, breviari, mappe digitali di libero accesso, ecc.), consultabili ai due lati della frontiera. Il tutto sia ad uso degli “stati maggiori”, sia sotto forma di opuscoli informativi per la popolazione e che periodicamente verranno aggiornati. Il prodotto finale sarà un atto di ciascun capofila, concordato, che raccoglierà gli esiti del lavoro come base per i WP seguenti e per le future attività di protezione civile.

5) GOVERNANCE DELLE STRATEGIE E DEI PROCESSI CONGIUNTI
Le attività del WP4 metteranno a frutto con accordi e atti concreti quanto sarà diventato patrimonio comune ai 2 lati del confine in termini di conoscenza al fine del rafforzamento della cooperazione tra le istituzioni, Canton Ticino, Regione Lombardia, ARPA PIEMONTE e ARPA LOMBARDIA. WP4 opererà in sinergia con l’avanzamento delle attività del WP5. Gli effetti delle emergenze-crash nelle aree di confine producono pesanti ripercussioni economiche in ambo gli Stati (ess: le frane ai confini bloccano gli spostamenti di merci e di “frontalieri” tra RL e TI) che possono essere mitigate da celeri valutazioni sul crash consentendo rapidi interventi e veloci risoluzioni della crisi e riduzione degli effetti. Per questo, quale azione di cambiamento tra le istituzioni si vuole: 1- creare e istituire un team misto (PC TI-RL) di valutazione e ricognizione degli eventi, definirne le procedure operative di emergenza transfrontaliera, dotarlo di adeguata autonomia mediante apposita strumentazione, addestrarlo attraverso attività di scouting e formarlo specificatamente(vedi WP5). Il Nucleo Unitario di Valutazione e Risposta Emergenze (NUVRE), una volta costituito, opererà fino al termine del progetto con le risorse del medesimo e continuerà la sua operatività oltre il termine del progetto con i fondi che saranno messi a disposizione dai 2 Enti. 2-adeguare le linee guida Regionali per la pianificazione emergenza comunale per renderle conformi agli scenari di rischio transfrontalieri 3-integrare gli accordi tra ARPA Piemonte, ARPA Lombardia e Meteosvizzera per lo scambio operativo delle osservazioni meteo.

6) CAPACITY BUILDING PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE
Al fine di rendere efficace le attività svolte con i WP3 e WP4 è necessario accompagnare questo processo con un adeguato trasferimento di conoscenze agli operatori coinvolti nelle emergenze con impatto transfrontaliero. Saranno progettati ed erogati corsi di formazione specialistica e addestramento in campo rivolti a: - 25 operatori lombardi delle SSOO nelle province di frontiera e 25 operatori ticinesi nelle Regioni Ticinesi - 30 operatori NUVRE di cui 20 operatori di campo dei sistemi di Protezione Civile RL(10) e di Protezione della Popolazione del CT (10) e ulteriori 10 funzionari, di cui CT e 5 RL, con funzioni di collegamento tra i rispettivi centri operativi - 100 amministratori e funzionari degli Enti Locali lombardi e ticinesi - 30 operatori dei rispettivi sistemi di protezione civile Sono previsti momenti formativi dedicati e congiunti per amalgamare meglio il personale pubblico coinvolto in emergenze transfrontaliere, tramite tecniche frontali e in aula ed esercitazioni. Come materiale didattico per la formazione sarà utilizzato anche quanto prodotto durante le attività del WP3 e WP4. Si intendono erogare complessivamente almeno 152 ore, sulle seguenti materie: - sistema normativo di PC-IT e RL e CH e TI - linee comando PC-ITeCH - organizzazione operativa PC- RLeTI - tecniche scouting in crash - utilizzo TLC e droni - guida fuoristrada - addestramento in crash-area e per Posti Comando - allertamenti di PC - linee per la pianificazione PC-ITeCH - condivisione dei Piani di Emergenza Comunali e Sovracomunali (IT-RL) e dei Piani di Protezione della Popolazione e di Protezione civile a livello regionale (CH-TI) - esperienze e testimonianze di eventi realmente verificatesi - buone prassi di comunicazione alla popolazione.



MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)

Il MAC prevede la realizzazione di strumenti di supporto per le comunità locali transfrontaliere nel fronteggiare le emergenze sanitarie ed epidemiologiche.
La finalità è sviluppare strategie resilienti e indicazioni operative flessibili per la gestione delle emergenze sociosanitarie anche a carattere transfrontaliero, al fine di supportare le amministrazioni locali ad interfacciarsi con la medicina territoriale.
Tali strategie saranno testate nel Comune di Como e trasferite ai policy/decision makers del territorio di confine.
Il MAC prevede la realizzazione di un’unità mobile modulare che sia punto d’appoggio (partendo da Como con possibilità di spostamento sull’asse Varese-Sondrio-Milano) per le emergenze sanitarie nell’area di frontiera con le seguenti funzioni:
- punto di informazione alla popolazione sui posti di confine, nonché sala operativa in caso di importanti problematiche nelle medesime aree (ad es. lunghe attese nelle dogane);
- intervento rapido nei territori transfrontalieri in caso di focolai con trasporto di materiali specifici;
- punto di appoggio per il personale di protezione civile da impiegare per fronteggiare il rischio sanitario/pandemico;
- punto mobile di supporto all’attività diffusa di diagnostica e vaccinazione (anche per utenze deboli o località svantaggiate).
Infine, è prevista l'integrazione degli esiti del MAC nelle attività di capacity building del progetto iniziale.
I contenuti e gli strumenti predisposti saranno inseriti nei programmi dei corsi di formazione specialistica e di addestramento erogati nel corso del progetto GESTISCO.

Partner coinvolti nel MAC:
Comune di Como
Politecnico di Milano sede di Lecco
Fondazione Politecnico di Milano

 


FINANZIAMENTO IV AVVISO

Le attività previste dal nuovo progetto IV Avviso GESTISCO sono principalmente mirate all’estensione e all’aggiornamento dei risultati e dei prodotti realizzati con il progetto originario a favore della capacity building e disseminazione territoriale sull’area transfrontaliera con riferimento sia alle tematiche di protezione civile che ambientali. Le attività saranno realizzate continuità con le attività del progetto originario e nella logica dell’adattamento ai cambiamenti climatici che rendono gli eventi sempre più traumatici richiedendo capacità di pianificazione, prevenzione e gestione delle emergenze di protezione più frequenti e puntuali. Le principali azioni saranno: 1.capacity building a favore dei territori transfrontalieri e di tutto il territorio lombardo per potenziare la pianificazione di protezione civile comunale e renderla resiliente rispetto ai rischi naturali coinvolgendo anche i tecnici del Centro Funzionale Monitoraggio Rischi (CFMR) di Regione Lombardia per gli allertamenti di protezione civile mediante la realizzazione di mappe di suscettività per il rischio alluvioni che saranno integrare nel sistema PPCONLINE di Regione Lombardia; 2. potenziare la capacità di risposta alle emergenze di protezione civile da parte del territorio transfrontaliero attraverso la disseminazione e le esercitazioni sul campo con i prodotti realizzati con il progetto originario favorendo in modo specifico le capacità di intervento delle forze (i Vigili del fuoco italiani e i pompieri ticinesi) che per prime sono chiamate ad operare in caso di emergenza; 3. potenziare l’informazione e la comunicazione verso la cittadinanza e gli stakeholder mediante nuove funzioni da integrare nell’APP di Arpa Lombardia per la visualizzazione delle mappe radar e l’attivazione di messaggi di early warning; tali funzioni saranno utili anche per il Centro Funzionale di Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia per gli allertamenti di Protezione Civile; 4.capacity building per il territorio transfrontaliero di progetto mediante momenti formativi e informativi per i tecnici degli Enti Locali, riguardanti i rischi del territorio, l’utilizzo delle strumentazioni in caso di emergenze sul confine, le attività di coordinamento e di raccordo della protezione civile, anche con esercitazioni pratiche. Tutti i nuovi prodotti realizzati saranno messi a disposizione del Cantone Ticino e dei partner ticinesi.
Ai momenti formativi si inviteranno i partner e gli stakeholder ticinesi coinvolgendoli nelle attività di interscambio di buone prassi e protocolli. Arpa Piemonte e i partner ticinesi saranno comunque tutti coinvolti nelle attività formative e di disseminazione.

 

Durata: 9 mesi (più proroga di 3 mesi e 17 giorni)
Partner: il Capofila, Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Protezione Civile, ed i seguenti partner del progetto originario: Fondazione Politecnico di Milano; Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Lecco; Comune di Como, Settore Polizia Locale e Protezione Civile.

 

FESR
225.049,74 €

Stato
39.714,66 €

Contributo
264.764,40 €

Autofinanziamento
0,00 €

Budget Totale
264.764,40 €