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GE.T.R.I.

SINTESI
Gestione Transfrontaliera Del Trasporto Di Rifiuti Inerti E Degli Inerti Vergini Intermodale.
Gli inerti rappresentano circa il 30% delle merci movimentate tra Svizzera e Italia, esclusivamente su gomma. Il progetto GeTRI mira a introdurre strumenti di conoscenza e programmazione nella gestione del trasporto degli inerti primari e secondari, ricorrendo all’integrazione funzionale del trasporto su gomma e ferro. Obiettivo è l’ottimizzazione della logistica e la riduzione di impatto – traffico, emissioni inquinanti (PM, NOx) e climalteranti (CO2) e rumore – dovuto al trasporto inerti e rifiuti inerti, con ricadute positive sul territorio anche in termini di competitività dell’area. Si pianificherà il miglioramento della gestione transfrontaliera del trasporto di inerti dal punto di vista logistico, operativo ed amministrativo, agendo in maniera coordinata su tutti gli stakeholder della filiera e lavorando in modo integrato su: accessi doganali, percorsi dei materiali e dei rifiuti, nuove tecnologie di monitoraggio. Il progetto permetterà inoltre di valorizzare l’impiego delle infrastrutture ferroviarie di collegamento. I principali destinatari del progetto saranno: enti di governo del territorio, aziende di trasporto di inerti vergini e rifiuti inerti, gestori delle infrastrutture ferroviarie, imprese di logistica di inerti e rifiuti inerti, gestori di scali intermodali, recuperatori di rifiuti inerti, produttori di inerti vergini. Tra i destinatari indiretti: fruitori del sistema viario, cittadini e turisti, sistema di varchi doganali.


DURATA PROGETTO
36 mesi

DATA INIZIO
22/11/2018

DATA FINE
21/11/2021


ASSE
ASSE 3 - MOBILITÀ INTEGRATA E SOSTENIBILE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 3.1 - Miglioramento della mobilità nelle zone transfrontaliere

AZIONE
A) Iniziative per la pianificazione strategica e sostenibile dei sistemi di trasporto.


GRUPPI TARGET
I gruppi target di progetto coinvolgono attori del territorio italiano e svizzero su tutto il bacino di utenza potenzialmente interessato:
1.Imprese e operatori economici (ca 100) che si avvantaggeranno di una riduzione dei costi di trasporto delle merci in relazione alla riduzione della congestione su scala locale, regionale e interregionale e beneficeranno di un mercato degli inerti/rifiuti inerti più regolato e facilitato dalle nuove interconnessioni, dalla pianificazione strategica e dallo snellimento delle procedure doganali:
-produttori/riciclatori inerti; -aziende di trasporto gomma/ferro; -gestori infrastrutture ferroviarie; - terminalisti
2.Enti che saranno direttamente coinvolti nella pianificazione strategica del trasporto merci e beneficeranno dell’aumento delle connessioni intermodali:
-amministrazioni locali (Comuni) che avranno una diminuzione dei costi connessi al sistema dei trasporti; - amministrazioni sovralocali (Regioni, Province, Cantoni, Comunità di lavoro Regio Insubrica) che saranno coinvolte nella pianificazione strategica del sistema di trasporto merci; -organismi di controllo ambientale (es. ARPA) per raccolta dati e monitoraggio degli effetti; -enti doganali che saranno coinvolti e beneficeranno delle azioni di snellimento e coordinamento delle procedure doganali
Il numero di enti direttamente coinvolti è stimato in: 500 comuni, 3 province, 1 regione, 1 cantone.
Tra i destinatari indiretti del progetto:
Cittadini locali e turisti che beneficeranno del miglioramento della qualità dell'aria (mezzi e soluzioni meno inquinanti) e alla riduzione della congestione e del traffico. Il numero di cittadini locali coinvolti è stimato in 1.850.000.
Altri destinatari indiretti: -Altre Province, Regioni e Cantoni con le medesime problematiche; -Settore edile, che rappresentano gli utilizzatori/smaltitori finali delle merci trasportate; -Università, che acquisiranno dati e know-how sulla tematica del progetto, che ha caratteristiche di innovatività.

STAKEHOLDER
Tra gli stakeholder istituzionali del territorio sono stati coinvolti a diversi livelli:
- Regione Lombardia (partner)
- Cantone Ticino (capofila CH)
- Provincia di Varese (capofila ITA)
- Provincia di Como (partner)
- Provincia di Verbano Cusio-Ossola (lettera di supporto)
- Comunità Regio Insubrica (enti soci: Cantone Ticino, Regioni Lombardia e Piemonte, Province di Como, Lecco, Novara, Varese, Verbano Cusio Ossola, Città di Lugano, 14 Comuni del Canton Ticino, 29 Comuni italiani, Camere di commercio di Como, Varese, Canton Ticino, enti regionali di sviluppo, enti universitari e di ricerca - SUPSI, USI, Istituto di ricerca in biomedicina, Università dell’Insubria, Università Carlo Cattaneo (LIUC), Associazione per lo sviluppo della cultura e degli studi universitari e della ricerca nel VCO (ARS.UNI.VCO), Università degli studi del Piemonte Orientale, altri enti sostenitori)
- Agenzia delle dogane svizzere (impegno alla collaborazione)
- Agenzia delle dogane italiane (contatto da parte di Regione Lombardia)
Gli stakeholder non istituzionali:
- Ferrovie Nord e Ferrovie dello Stato (lettera di supporto)
- FSS Cargo, società affiliata alle Ferrovie Federali Svizzere, gestisce il settore del traffico merci su rotaia (lettera di supporto)
- Cave: Gianni Oschner (CH) e Italcave (ITA), capofila della proposta di progetto INTERREG IN.IMP (accordo di collaborazione)
- Università LIUC (partner di progetto).
Altri stakeholder di tipo istituzionale e non su cui il progetto avrà ricadute durante e dopo la sua attuazione:
- Altre imprese (logistica, traporto, etc)
- Altri Cantoni svizzeri, altre Province e Regioni transfrontaliere italiane
- Università/centri di ricerca (SUPSI, Insubria, etc.)
- Camere di commercio
- Enti e associazioni ambientali (es. Legambiente, etc)
- Associazioni di categoria (es. ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili ingegneri, architetti, artigiani, etc.)
- Cittadinanza, società civile e grande pubblico

PARTNER DI PROGETTO
Provincia di Varese / Cantone Ticino / UNIVERSITA ' CARLO CATTANEO - LIUC / Regione Lombardia / ARS AMBIENTE S.R.L. / PROVINCIA DI COMO / FFS CARGO SA

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Per garantire sostenibilità e le performance ambientali, il progetto svilupperà:
- analisi LCA – Life Cycle Assessment (cfr norma ISO 14040) per la verifica dei vantaggi e degli impatti complessivi del sistema intermodale in confronto con solo trasporto inerti su gomma rispetto a salute umana, qualità dell'ecosistema e dell'impoverimento delle risorse, considerando inoltre gli impatti di carattere economico e sociale
- analisi ambientale sugli impatti del progetto su diverse componenti ambientali (rumore, traffico, inquinamento atmosferico, paesaggio, etc.) e analisi delle esternalità
- strutturazione di un sistema di monitoraggio ambientale (indicatori, risorse e responsabilità) a cui seguirà primo monitoraggio prima della fine del progetto
- iniziative di economia circolare (per cui trasporto e recupero dei rifiuti sono elementi cardine) con la promozione della produzione e utilizzo di prodotti e materiali ecocompatibili certificati derivanti dal recupero dei rifiuti inerti-aggregati riciclati-prodotti secondo la Dir. 89/106 ECC e alla norma UNI EN 13242
- promozione del riutilizzo del rifiuto inerte o la loro valorizzazione attraverso processi di riciclo o procedure End-of-Waste così come previste dalla UE e dalle norme nazionali
- impulso e incentivazione alla riduzione dei consumi di combustibili fossili e maggiore impiego di energia rinnovabile, grazie allo spostamento di traffico da gomma a ferro e maggiore efficienza energetica;
- sensibilizzazione generale della cittadinanza sulla sostenibilità ambientale attraverso l'attuazione di strumenti di comunicazione per il grande pubblico come video spot e manifesti che evidenzino gli effetti ambientali positivi di GeTRI e l'impegno e lo sforzo delle istituzioni locali e dell'UE per il territorio e la comunità transfrontaliera e più in generale per indurre il cambio di comportamenti in particolare sui temi mobilità e rifiuti.


CAPOFILA ITALIA
Provincia di Varese

CAPOFILA SVIZZERA
Cantone Ticino


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.324.761,69
CHF 392.394,20
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.148.212,40
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 114.700,45

 

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WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Le attività preparatorie per lo sviluppo del progetto GeTRI sono iniziate da gennaio 2016 grazie all'input della Provincia di Varese che, alla luce dei risultati positivi dei precedenti INTERREG condotti, ha avviato tramite l'Ufficio Sostenibilità Ambientale un periodo di confronto con soggetti pubblici e privati (italiani e svizzeri) per analizzare i contenuti della nuova programmazione Interreg e, successivamente, per individuare delle idee di progetto transfrontaliero fattibili in relazione agli obiettivi del programma UE e alle priorità/strategie italiane e svizzere, nonché regionali/provinciali e cantonali. A partire da questo periodo di brainstorming, è nata la proposta condivisa di realizzare un progetto sul tema del trasporto transfrontaliero degli inerti e dei rifiuti inerti: una questione sulla quale è stato riscontrato un forte interesse sia da parte dei soggetti istituzionali svizzeri (in particolare il Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino) ed italiani (Provincia di Varese, ma anche Regione e altre Provincie confinanti), sia da parte di altri soggetti specializzati nel settore come Università e aziende per il trasporto ferroviario (FSS Cargo). A seguito di questa prima fase di ideazione e valutazione della proposta progettuale, ad inizio 2017 si è proceduto con una fase di sviluppo vero e proprio del progetto finalizzata a ricercare la massima condivisione con gli stakeholder, a costruire un partnernariato ben bilanciato tra Italia e Svizzera, nonché a formulare e candidare GeTRI: prima in termini di manifestazione di interesse (30 settembre 2017) e successivamente in termini di progetto finale (31 ottobre 2017). In questa fase del WP0 il gruppo di lavoro GeTRI, ormai definito e composto da almeno un referente di ciascun partner di progetto (Provincia, ARS Ambiente, Dipartimento Territorio Cantone, Regione - D.G. Ambiente, SBB Cargo, LIUC, ecc.), ha partecipato e collaborato fattivamente all'elaborazione della versione definitiva del progetto svolgendo le seguenti attività: - partecipazione a tutti momenti informativi e di laboratorio previsti dall'AdG del programma Interreg IT-CH - incontri con altri soggetti potenzialmente interessati per presentazione progetto per la ricerca di sinergie, il semplice sostegno (n. 2 lettere di sostegno da parte di Provincia Verbano Cusio Ossola e RFI); - incontri individuali con singoli partner per impostare la proposta progettuale e le attività specifiche di loro competenza; - incontri plenari con i partner per aggiornamento sui lavori e condivisione bozze di progetto, verifica suddivisione dei compiti e budget; - pubblicazione informazioni su progetto su social - stime e valutazioni tecnico/economiche delle attività di progetto; - stesura documenti specifici di progetto (sintesi descrittive, presentazioni power point, tabelle piano economico, cronoprogramma, ecc.); Questa fase ha di fatto permesso un "rodaggio" della struttura organizzativa di progetto, portando tutto il partenariato ad un livello di competenze Interreg omogeneo e sviluppando già dei meccanismi e procedure di coordinamento (es. sulla condivisione delle informazioni, sulla comunicazione, ecc.). Nel WP0 è stata data anche particolare attenzione alla definizione della strategia di comunicazione, infatti con tutti i partner sono stati individuati e già condivisi gli obiettivi di comunicazione, attività, target e strumenti.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Il WP sarà attuato con il lavoro congiunto ed il coinvolgimento su più livelli di tutto il partenariato. Il sistema di coordinamento e gestione si baserà su un modello organizzativo dove ogni partner sarà dotato di una struttura operativa (personale dipendente e non) incaricata a seguire sia dal punto di vista tecnico, che amministrativo le relative azioni di progetto. Inoltre tutti i partner avranno un responsabile tecnico ed uno amministrativo opportunamente formati sulle modalità/regole/strumenti di coordinamento tecnico e amministrativo del progetto e in generale su Interreg (livello 0). Tali referenti rappresenteranno i partner durante i momenti di confronto e d'incontro previsti periodicamente per tutta la durata del progetto ed avranno delega per le decisioni. Le altre strutture previste nell'assetto organizzativo di progetto saranno: 1.Struttura Operativa di Coordinamento e Gestione Interreg (management progetto) costituita dalla Provincia di Varese (Ufficio Sostenibilità Ambientale) che, in collaborazione con gli uffici tecnici provinciali (Settore Energia, Rifiuti, Risorse Idriche) e supportata dall'assistenza tecnica esterna e dal partner ARS Ambiente per alcune attività specifiche, svolgerà funzioni di: -definizione regolamenti, modalità e strumenti per scambio dati/informazioni, confronto partner, rendicontazione delle spese, monitoraggio tecnico/amministrativo e controllo qualità gestione (WP/attività/prodotti/indicatori); -attivazione modello organizzativo e formazione dei partner; -segreteria tecnica per organizzazione e gestione rapporti con partenariato (Comitato di Pilotaggio) e con AdG Interreg e altri soggetti esterni (ricerca contatti, incontri, tavoli di lavoro, convegni, formazioni, ecc.); -gestione e condivisione dati/informazioni tra partner; -gestione e implementazione attività di progetto -coordinamento, implementazione del piano e degli strumenti di comunicazione; -gestione contatti e assistenza generale ai partner; -monitoraggio/verifica tecnico/economico/amministrativo delle attività e spese di progetto pianificando con chiarezza l'elaborazione dei report di esecuzione e verificando la qualità dei documenti ricevuti dai partner; -monitoraggio/verifica piano e strumenti di comunicazione; -individuazione eventuali criticità/scostamenti e proposta di possibili soluzioni; 2. Comitato di Pilotaggio (CdP) che, costituito dai referenti tecnici/amministrativi di ogni partner, si ritroverà (periodicamente e/o in base a esigenze specifiche) svolgendo funzioni di: -condivisione/approvazione dei regolamenti, modalità- scadenze, strumenti per il coordinamento, gestione e monitoraggio/controllo del progetto; -condivisione/approvazione strategia e singoli strumenti di comunicazione; -vigilanza e valutazione dello stato di attuazione e dell'efficacia delle attività di progetto (compresi gli strumenti di comunicazione); -vigilanza e valutazione delle performance di spesa, nonché dei flussi economici anche in considerazione delle Convenzioni di progetto; -confronto/valutazione eventuali proposte tecnico/amministrative correttive; -decisione in merito ad eventuali modifiche progettuali; -risoluzione eventuali controversie emerse tra i partner nell’attuazione del progetto. -confronto e sviluppo proposte di sinergie/opportunità per la capitalizzazione dei prodotti/servizi di progetto; Il sistema di coordinamento e gestione sarà connotato da: -livello di competenze omogeneo grazie alla formazione di tutto il personale dei partner coinvolti; -semplificazione grazie a sistemi cloud di condivisione dei dati/informazioni e all'adozione di procedure standard per la raccolta dei vari documenti e report tecnici/economici di progetto; -iterazione grazie ad un sistema di monitoraggio/verifica/vigilanza/revisione circolare; -qualità dei prodotti/risultati grazie ad una supervisione tecnico/scientifica periodica. N.B.: la composizione delle strutture operative dei partner è descritta al punto B.2. della modulistica di progetto.

3) COMUNICAZIONE
GeTRI, pur trattandosi di un progetto molto settoriale e soprattutto destinato a soggetti specializzati, intende adottare una strategia di comunicazione di ampio raggio, rivolta anche ad un grande pubblico. Il messaggio su cui si vuole fondare la strategia è infatti GRAZIE a GETRI e ad INTERREG: + EFFICIENZA DEI TRASPORTI - TRAFFICO SULLE STRADE = SVILUPPO SOSTENIBILE TRANSFRONTALIERO! L'obiettivo generale della strategia è pertanto quello di fare percepire al territorio che, grazie alla cooperazione transfrontaliera per incentivare il trasporto di inerti da gomma a ferro, si ridurrà il traffico e si avrà un ambiente più pulito. Questa impostazione permetterà di evidenziare il successo della coop. Italia e Svizzera e di avere un link diretto al programma Interreg e alle altre iniziative che esso realizza (es. mobilità sostenibile, competitività, ecc.). La percezione del pubblico dovrà essere che GeTRI è un'azione di un piano organico e più ampio. Con ciò gli obiettivi specifici della strategia proposti sono: -attivazione dei soggetti operativi nel settore trasporto inerti (+ governance), stimolando l'interesse verso sistemi di trasporto su ferro con messaggi che dimostrano la maggiore efficienza ed il vantaggio economico del trasporto inerti via treno, la possibilità di creare nuove economie più circolari -ottenere la collaborazione delle istituzioni per la diffusione del sistema GeTRI in altre realtà regionali, svizzere nonché in altri contesti di cooperazione europea con messaggi che dimostrano i benefici di semplificazione e di riduzione costi derivati dall'aumento delle connessioni intermodali -sviluppare nei cittadini una percezione del lavoro positivo che Italia e Svizzera stanno facendo per ridurre il traffico veicolare e in particolare dei camion che trasportano inerti La strategia pertanto intende rivolgersi ai seguenti target: -imprese e altri operatori economici (es. produttori/riciclatori inerti, aziende trasporto gomma/ferro, gestori infrastrutture ferroviarie, ecc.) -istituzioni coinvolte nella pianificazione strategica e nella gestione/controllo trasporto merci (Regioni, Province, Cantoni, Comuni, enti doganali e di controllo, ecc.) -grande pubblico (cittadini, pendolari frontalieri ecc.) Nella strategia di comunicazione è prevista la definizione di una brand identity che permetterà di affermare le attività di GeTRI come un servizio “transfrontaliero” per lo sviluppo del trasporto sostenibile degli inerti e perché no, nell’ottica di una capitalizzazione futura del progetto, anche di altri materiali. Gli strumenti previsti saranno di: -comunicazione online (sito web/social network per informare e servire tutti gli operatori e istituzioni del settore del trasporto transfrontaliero inerti) -comunicazione scritta e visiva (brochure/linee guida/libro/articoli scientifici per fornire strumenti ed informazioni tecniche e per promuovere il progetto agli operatori/istituzioni settoriali; manifesti/locandine presso le principali dogane con il Cantone Ticino per sensibilizzare il grande pubblico) -comunicazione video con brevi spot per promuovere e attirare l’attenzione del grande pubblico Per l’implementazione della strategia si prevede un’attività di approfondimento/condivisione dove verrà in primo luogo approvata dal CdP la strategia definitiva e la brand identity e successivamente valutate/approvate, di volta in volta, le “bozze” degli strumenti di comunicazione. Come previsto dal WP1 la predisposizione, implementazione, gestione e monitoraggio di tutti gli strumenti di comunicazione sarà condotta dalla Provincia di Varese tramite competenze interne e con figure esterne specializzate in comunicazione. Il CdP valuterà altresì l’efficacia e l’efficienza degli strumenti attraverso i report di monitoraggio tecnico. I singoli partner forniranno i contenuti sulle loro attività ad ARS Ambiente che avrà il compito di predisporre e fornire i testi per tutti strumenti di comunicazione. LIUC farà da supervisore scientifico.

4) VERIFICA DELLE NORME E ANALISI ATTUALE FILIERA GESTIONE INERTI TRA ITALIA E SVIZZERA
Il WP3 ha l'obiettivo principale di indagare l’intera filiera della gestione degli inerti nel territorio al fine di acquisire elementi conoscitivi di natura tecnica ed economia sulla gestione e trasporto di inerti e conseguenti ipotesi pianificatorie di mobilità sostenibile. Il responsabile del WP3 è Canton Ticino, in qualità di capofila svizzero, per le sue competenze trasversali sui temi che riguardano la filiera di gestione degli inerti. Come punto di partenza saranno quindi analizzate le norme, leggi, regolamenti e linee guida che regolano la gestione degli inerti nel territorio transfrontaliero e in particolare gli scambi tra le due frontiere. Sarà poi analizzata l’intera filiera e in particolare: i principali attori coinvolti, le modalità organizzative della logistica e trasporto inerti con i principali punti di origine e destinazione dei materiali e le modalità operative utilizzate per il riciclo e smaltimento dei rifiuti inerti. Il WP3, primo tra WP prettamente tecnici e progettuali, rappresenta quindi un’analisi dello stato di fatto necessaria e fondamentale tesa ad evidenziare i punti di forza e debolezza della filiera di gestione degli inerti e mettere in luce gli eventuali elementi ostativi, dal punto di vista normativo e della governance, ma anche dal lato pratico-operativo, per il raggiungimento degli obiettivi di progetto. Ne emergeranno, di conseguenza, le modifiche normative necessarie e le opportunità di miglioramento da proporre agli attori istituzionali e non. Inoltre tutti gli elementi individuati e analizzati nell'analisi e i dati estratti dalle banche dati confluiranno in una mappatura geo-referenziata, continuamente aggiornabile, che sarà la base della modellizzazione oggetto del WP4 e resa disponibile nel sito internet di progetto. Nel dettaglio, l’analisi riguarderà: - aspetti normativi e regolamentativi sui rifiuti inerti e recupero degli inerti a livello europeo, nazionale, regionale e cantonale; - analisi dei soggetti operanti nella filiera (autotrasportatori, società di servizi ferroviari, cave di inerti, discariche per inerti, impianti di riciclo e frantumazione) in Regione Lombardia e in Svizzera; - analisi dei punti di origine e destinazione dei materiali: centri di produzione di inerti vergini, cave e recuperatori, punti di destino in Lombardia e in Svizzera anche attraverso l'analisi delle banche dati già esistenti in Regione Lombardia e in Svizzera; - organizzazione della filiera logistica e del trasporto e quantità movimentate in Regione Lombardia e in Svizzera; - modalità operative di riciclo e smaltimento degli inerti in Regione Lombardia e in Svizzera. Tutte le analisi previste dal WP saranno supportate dal lavoro del tavolo di confronto con gli stakeholders dove, attraverso un confronto periodico con i vari soggetti partecipanti (istituzioni, associazioni, aziende, ecc.), si raccoglieranno informazioni e si analizzeranno i processi e la governance del settore. Il Tavolo di confronto con gli stakeholders sarà mantenuto attivo per tutto il progetto e, oltre ad un supporto alle analisi, sarà sede per la promozione diretta dei risultati di progetto e lo sviluppo di nuovi attività per il futuro. Nel WP3, oltre al Cantone Ticino, anche gli altri soggetti del partenariato avranno dei ruoli specifici per: -analisi delle normative Regione Lombardia, si coordinerà con le due Province e il Cantone Ticino. ARS Ambiente redarrà, tramite incarico esterno, il report; -analisi filiera produzione inerti vergini, ARS condurrà le analisi raccogliendo le informazioni dai partner istituzionali con un supporto tecnico - scientifico da parte di LIUC; -analisi filiera riciclo inerti, ARS condurrà il lavoro avvalendosi delle competenze tecniche dei partner istituzionali -georeferenziazione, la Divisione Ambiente del Cantone Ticino realizzerà, mediante incarico esterno, la mappa della filiera degli inerti e del relativo sistema di trasporto. ARS curerà il trasferimento dati allo sviluppatore del GIS.

5) IMPLEMENTAZIONE DI UNA NUOVA LOGISTICA DEL TRASPORTO E DESTINO DEGLI INERTI
Il WP4 è il vero cuore del progetto, poiché ha come esito finale la modellizzazione del sistema di trasporto degli inerti intermodale ferro-gomma che sarà proposto come soluzione alternativa e più ambientalmente ed economicamente sostenibile rispetto al sistema tradizionale di trasporto degli inerti ancora incentrato sull'uso degli autocarri pesanti che contribuiscono all'eccessivo traffico ed inquinamento presso le frontiere tra Italia e Svizzera. Nel WP4 saranno per prima cosa condotte le necessarie indagini specifiche che costituiranno, insieme ai dati raccolti nel WP3, la base su cui costruire il modello operativo intermodale ferro-gomma e in particolare: l'analisi della filiera dell'autotrasporto di inerti vergini in Lombardia e Ticino e dei percorsi stradali prevalenti e dei varchi doganali e di passaggio dei trasporti di inerti e l'analisi del sistema del trasporto merci ferroviario e identificazione dei terminal intermodali potenziali e degli instradamenti ferroviari; valutazione di fattibilità, identificazioni delle BAT sulla logistica degli inerti e per la realizzazione di centri intermodali per gli inerti; studio, confronto e armonizzazione delle norme e procedure doganali. Tra i prodotti previsti dal WP, vi saranno quindi dei report tecnici di analisi e valutazione dello stato attuale del trasporto di inerti vergini e rifiuti, delle BAT sulla logistica degli inerti e della fattibilità tecnico-economico del trasporto intermodale . Sarà inoltre elaborata un'ipotesi di armonizzazione delle procedure doganali al fine di rendere il più fluido possibile il flusso dei materiali e l'applicabilità del modello operativo proposto sempre nel rispetto delle esigenze di controllo delle Autorità Doganali dei due Paesi. Output finale del WP4, che raccoglie tutto quanto sinora elaborato, sarà lo “Studio di fattibilità tecnico-economico del trasporto intermodale”, basato su una modellizzazione il cui obiettivo sarà quello di ottimizzare le rotte e i carichi del trasporto su ferro-gomma, valutare la sufficienza e la localizzazione dei centri intermedi di stoccaggio e scarico, la necessità di prevederne di nuovi e l’eventuale localizzazione ottimale. La modellizzazione consentirà di condurre simulazioni che terranno conto di diversi scenari e opzioni organizzative, gestionali e logistiche alternative. Di ogni combinazione ne sarà verificata la fattibilità operativa ed economica, saranno individuati i break-even e le eventuali incentivazioni da mettere in campo rivolte ai diversi settori della filiera per favorirne l'implementazione. La gestione del WP sarà in carico all'Università LIUC che svilupperà le varie attività previste grazie alle sue competenze interne sui temi della logistica e del trasporto e ad alcune collaborazioni esterne specifiche per seguire le indagini sulla filiera logistica trasporto inerti su gomma e treno, la redazione del relativo report: lo studio di fattibilità tecnico/economica del modello operativo di trasporto intermodale sostenibile degli inerti. Il Cantone Ticino avrà un ruolo fondamentale per quanto concerne l'individuazione delle BAT da applicare nel nuovo modello di trasporto intermodale proposto e nella stesura del report tecnico trasporto intermodale e sostenibile inerti. Inoltre ,insieme a Regione Lombardia, si coordinerà per l'armonizzazione delle procedure doganali da applicare alla nuova logistica degli inerti. FSS Cargo, con le proprie competenze interne, seguirà lo sviluppo della componente trasporto ferroviario del modello logistico. ARS Ambiente e gli altri partner avranno un ruolo di supporto tecnico, trasmissione dati e informazioni.

6) ANALISI LCA E ANALISI DEGLI EFFETTI AMBIENTALI E ESTERNALITÀ
Il WP5 permette di simulare e misurare i principali effetti ambientali che saranno conseguibili con l'applicazione del modello operativo proposto per il trasporto intermodale degli inerti. Il WP permetterà, attraverso l'individuazione di possibili scenari, di verificare quali-quantitativamente i benefici transfrontalieri introdotti attraverso nuove ipotesi di mobilità sostenibile degli inerti. La responsabilità del WP è in capo a Provincia di Varese, che in particolare si occuperà di assegnare incarichi esterni per la redazione degli studi previsti. ARS Ambiente avrà un ruolo di raccordo, in particolare rispetto alle analisi di stato effettuate nel WP 3. In particolare si prevede di applicare l'analisi e confronto LCA (Life Cycle Assessment, valutazione del ciclo di vita), condotta con riferimento a procedure riconosciute a livello internazionale e opportunamente codificate, per verificare i vantaggi complessivi del sistema intermodale in confronto con il trasporto inerti su gomma in termini di ciclo di vita sulle principali categorie di impatto connesse alle azioni di progetto (quali il riscaldamento globale, la tossicità umana, la formazione di smog fotochimico ed il consumo di risorse, emissioni atmosferiche). I potenziali impatti ambientali verranno stimati per entrambi i sistemi (sistema attuale e sistema alternativo) e confrontati tra loro. Parallelamente si prevede l’elaborazione di uno studio di impatto ambientale che analizzerà le tendenze comunitarie e internazionali in materia di trasporto merci; analizzerà i potenziali impatti ambientali delle azioni di progetto in considerazione delle condizioni preliminari del contesto transfrontaliero in cui si inserisce. Le componenti ambientali indagate saranno in particolare: rumore, mobilità e traffico, qualità dell'aria, emissioni climalteranti. Saranno inoltre stimate le esternalità di progetto, ovvero i costi associati ai principali effetti “collaterali” dovuti alle attività di trasporto (congestione, gli incidenti, l’inquinamento atmosferico, il rumore e l’impatto sui cambiamenti climatici, etc.). Infine sarà identificato il sistema di monitoraggio ambientale (indicatori, ruoli, risorse e tempi). Un primo monitoraggio sarà eseguito sulla base dei risultati del caso pilota. Il WP interagirà con il WP6 da cui attingerà dati reali per alimentare i sistemi di simulazioni sia LCA che ambientali.

7) ANALISI E RACCOLTA DATI DA UN CASO PILOTA DEL TRASPORTO INERTI INTERMODALE
Il WP6 permetterà la capitalizzazione dei risultati di un'esperienza operativa su scala reale di trasporto intermodale di inerti nel territorio di progetto, in risposta all’obiettivo specifico di progetto “Sviluppare e sperimentare un modello operativo e di governance per la gestione del trasporto intermodale sostenibile degli inerti”. La responsabilità del WP è in capo ad ARS ambiente che ha seguito sin dalle prime fasi la costruzione del progetto e ha pianificato collaborazioni necessarie all’implementazione delle azioni previste. Infatti, il WP6 sarà sviluppato identificando soggetti coinvolti nel trasporto di inerti ed altri materiali similari su ferro con modalità intermodale (ad esempio il trasporto degli inerti di scarto della galleria di base del Gottardo, oppure trasporti di altri materiali sfusi per edilizia o alimentare come tondini in ferro, mattoni, zucchero, granaglie, etc.). In dettaglio il WP6 si occuperà di un'analisi completa della filiera logistica del caso pilota che sarà effettuata da LIUC mediante incarico esterno. Verrà altresì effettuata un'analisi dei costi del caso pilota per alimentare il modello di analisi e simulazione del progetto GeTRI previsto nel WP4. Infine saranno raccolti elementi utili per alimentare il WP5 e le relative analisi LCA e ambientali (in particolare il monitoraggio).

8) SVILUPPO DI UN SISTEMA INFORMATIVO PER LA TRACCIABILITÀ DEL TRASPORTO DI INERTI IN TEMPO REALE
Il WP7 si configura come il motore operativo dell’interno progetto che raccoglie tutte le esperienze e dati progettuali in un applicativo utile a trasferire a tutti gli stakeholder i risultati dell'intero progetto e permette di monitorare e analizzare i cambiamenti operativi introdotti dal progetto anche in una logica a medio-lungo termine. Anche questo WP risponde all’obiettivo specifico di progetto “Sviluppare e sperimentare un modello operativo e di governance per la gestione del trasporto intermodale sostenibile degli inerti”. Regione Lombardia, responsabile del WP, si occuperà della realizzazione di un sistema di software condiviso tra Lombardia e Cantone Ticino per la simulazione del trasporto intermodale (a partire quindi dai dati raccolti sia dai WP di studio - WP3, WP4 e W5 - che dall'analisi del caso pilota – WP6), anche in confronto con quello solo su gomma, e soprattutto consentirà il monitoraggio dei flussi e lo scambio di informazioni tra Italia e Svizzera. Il sistema informatico, totalmente web-based, sarà studiato dal punto di vista delle funzionalità e dell'algoritmo, direttamente da Regione Lombardia per consentire la massima Integrazione con il sistema regionale SITT – Sistema Informativo Trasporti Transfrontalieri, mentre sarà sviluppato dal punto di vista informatico dal Cantone Ticino (tramite incarico esterno), che avrà l’obiettivo di garantire la possibilità di interazione tra i differenti protocolli informatici presenti sui due versanti e agevolare, quanto più possibile, il flusso delle informazioni. Il sistema permetterà nel dettaglio la tracciatura satellitare dei mezzi con possibilità di monitorare gli spostamenti in tempo reale, via web, attraverso l’accesso a profili di utenza dedicati e attivabili dalle Autorità di controllo, e suo test. Il sistema sarà realizzato definendo requisiti hardware tali da garantire l'impiego facilitato di hardware esistenti come smartphone. Il sistema sarà testato con un test pilota su un panel di aziende appositamente identificate. Nel WP7 è infine prevista la definizione di un protocollo operativo per l'introduzione progressiva del sistema per i flussi di inerti e definizione di regolamenti per renderlo obbligatorio, oltre che un protocollo transfrontaliero condiviso per garantire la manutenzione/gestione del sistema a fine progetto.

 


FINANZIAMENTO IV AVVISO


Le attività di diffusione/capitalizzazione dei risultati raggiunti dal progetto originario proposti sono:
1) aggiornamento della mappatura degli stakeholder italiani e svizzeri con estensione del territorio geografico, per la presentazione dei risultati del progetto; impiego del simulatore creato dal progetto con stakeholder selezionati (cave, trasportatori, hub
logistici, etc.) e raccolta dati statistici; redazione di articoli scientifici e divulgativi;

2) Istituzione di un Tavolo di confronto sulla bozza di "Protocollo di intesa trasporto inerti" elaborato dal progetto;

3) Partecipazione a fiere workshop ed eventi per la diffusione dei risultati.

Le attività proposte integrano e permettono di rafforzare i messaggi chiave e diffondere adeguatamente i risultati agli stakeholder del progetto, non sufficientemente coinvolti a causa della Pandemia.

 

Durata: 9 mesi
Partner: Università Carlo Cattaneo LIUC; ARS Ambiente. Il Capofila Provincia di Varese ha presentato la domanda a nome del partenariato ma non partecipa al 4° Avviso.

 

FESR
147.766,39 €

Stato
0,00 €

Contributo
147.766,39 €

Autofinanziamento
26.076,42 €

Budget Totale
173.842,81€