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GOVERNATI-VA

SINTESI
RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE TRANSFRONTALIERA ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI COMPETENZE E MODELLI DI GOVERNO LOCALE.
Un’accresciuta capacità delle Amministrazioni comunali di attuare programmi e azioni di governance territoriale e di cooperazione tra Italia e Svizzera, condividendo buone pratiche e basi di conoscenza e sviluppando programmazioni congiunte. E’ quanto si propone di ottenere il progetto “GovernaTIVA”, che nel triennio 2018-2021 interesserà un’area geografica fortemente interconnessa per storia, cultura, economia: il Varesotto e il Canton Ticino.
L’incremento della capacità di governance interistituzionale e territoriale dei Comuni è infatti una condizione indispensabile per favorire azioni di cooperazione tra le due parti del confine, a vantaggio dello sviluppo economico e sociale delle comunità locali.
Il contesto attuale evidenzia tuttavia alcune criticità una limitata conoscenza reciproca tra gli attori pubblici e privati dei due lati del confine, una preminenza di amministrazioni locali piccole e frammentate, una non piena assimilazione di competenze di governance da parte dei decisori politici e del personale pubblico.
Il progetto GovernaTIVA, attraverso una analisi di contesto accurata, la costruzione di infrastrutture di conoscenza, la condivisione di buone pratiche, l’accompagnamento di processi di governance della mobilità e dell’innovazione, la costituzione di condizioni per rendere sostenibili i risultati attesi, intende ridurre le criticità rilevate consolidando il ruolo di regia degli enti locali nella programmazione di azioni sovracomunali e transnazionali.


DURATA PROGETTO
42 mesi

DATA INIZIO
19/7/2019

DATA FINE
18/1/2023


ASSE
ASSE 5 - RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE TRANSFRONTALIERA

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 5.1 - Accresciuta collaborazione, coordinamento e integrazione tra Amministrazioni e portatori di interessi per rafforzare la governance transfrontaliera dell’area

AZIONE
A) Iniziative di rafforzamento della capacity building della PA e dell’integrazione tra le comunità.


GRUPPI TARGET
Il progetto si rivolge in modo particolare ai Comuni e alle Unioni di Comuni del Canton Ticino e del Varesotto e agli stakehoher dei territori coinvolti:
- il target in ambito istituzionale è costituito da 115 enti municipali sul versante svizzero e 139 su quello italiano, che saranno tutti invitati a partecipare e ad essere protagonisti in alcune delle attività (le ricerche previste nel WP 3 Analisi di contesto e le analisi del WP 4 Governance della Mobilità e del WP 5 Governance dell’Innovazione) e che saranno beneficiari di molte attività del WP 6 Diffusione e Sostenibilità per quanto riguarda ad esempio azioni di capacity building e di generazione e fruizione di alcuni prodotti come il sistema informativo per la conoscenza dei territori o il deposito delle buone pratiche di governance interistituzionale e territoriale;
- in ambito sociale ed economico verranno coinvolte Associazioni imprenditoriali e lavorative, Scuole, Associazioni di cittadini, Imprese che costituiscono i partner necessari delle azioni di governance attivate dai Comuni e tutti gli altri Stakeholder che saranno direttamente sollecitati dalle azioni progettuali o che saranno beneficiari indiretti di territori in grado di costituirsi come attori collettivi attorno alla regia di Comuni singoli e associati.
- in senso più ampio i destinatari indiretti delle attività programmate saranno i cittadini e le imprese del Canton Ticino e del Varesotto che potranno fruire dei vantaggi di una P.A. locale maggiormente in grado di attivare progetti e di costruire reti di relazioni finalizzate allo sviluppo e all’attrattività territoriale.
Potranno trarre vantaggio dai risultati del progetto – oltre che i partner - anche le istituzione sovraordinate e le agenzie di sviluppo territoriale delle due aree geografiche, in quanto un incremento delle capacità di public governance e di governance territoriale dei Comuni e degli stakeholder locali può conferire più forza ed efficacia alle loro politiche.

STAKEHOLDER
I 2 Capofila Comune di Varese e USI hanno coinvolto come partner di progetto gli esponenti maggiormente significativi degli stakeholder territoriali, in quanto ANCI Lombardia sul versante italiano, e SEL su quello Ticinese sono riferimenti istituzionali dei Comuni e aggregazioni municipali sui 2 versanti. La scelta di inserirli nel progetto è stata progettata allo scopo di coinvolgere il maggior numero di Enti pubblici, migliorando così la possibilità di riuscita delle azioni di governance, superando l'idea iniziale di inserire come partner direttamente singoli Comuni (v. Manifestazione di Interesse), che peraltro avevano da subito dimostrato la compresnsione dell'importanza della loro partecipazione e mantengono interesse a sviluppare le azioni.
Anci e Sel inoltre hanno aperti canali di comunicazione istituzionale significativi con i livelli di governo apicali dei 2 territori, Regione, sul versante italiano ed Cantone, su quello ticinese, importante per la definizione di accordi transfrontalieri condivisi.
Oltre a questi importanti riferimenti i Capofila hanno intessuto rapporti con la Provincia di Varese, soggetti privati e rappresentativi del tessuto economico territoriale (Camera di Commercio, ERSL) in quanto interlocutori significativi e fondamentali rispetto ai temi di governance che il progetto intende sviluppare.
Riteniamo che un partnernariato così rappresentativo potrà inoltre sviluppare ulteriori reti di partecipazione a beneficio degli obiettivi di progetto.

PARTNER DI PROGETTO
VARESE / Università della Svizzera italiana / ANCI LOMBARDIA / Associazione PPP Svizzera / Sezione degli enti locali (SEL)

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il progetto include l’adozione di tre strumenti tecnologici ed analitici che prevedono l’analisi degli inquinati attraverso la simulazione degli spostamenti con certificazione Copert4 per le certificazioni ISO 14001-EMAS.
Il sistema di tracciamento OD-presenza – provenienza e destinazione permette di avere dati certificati con analisi in real time e su base 30 gg precedenti per provenienza e destinazione.
La parte dell’APP social ed analisi comportamentale è unica al mondo validata dal RINA per le certificazioni della riduzione degli inquinanti derivanti da spostamenti ISO 14064.
I software di mobilità simulano in maniera wintowin e AREA le propensioni al cambiamento delle analisi derivanti dalle survey e pianificano le misure più adatte per l’intero territorio analizzato.


CAPOFILA ITALIA
Comune di Varese

CAPOFILA SVIZZERA
Università della Svizzera italiana


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.034.898,45
CHF 85.150,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 879.663,68
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 155.234,77



WORKPACKAGES 

1) COMUNICAZIONE
La strategia di comunicazione, che ha come obiettivo di garantire al progetto il necessario supporto in termini di visibilità e consenso nei territori di pertinenza, prevede da un lato una forte attività “centrale” nella definizione delle linee guida e degli strumenti, dall’altro la ricerca del massimo coinvolgimento in prima persona dei partecipanti nelle varie fasi, intesi non solo come destinatari dell’informazione, ma anche come produttori di informazione. Si intende infatti, tramite il coinvolgimento attivo degli attori, creare consenso diffuso e facilitare il dialogo, costruendo così un’immagine del progetto molto concreta e legata alle realtà locali interessate, proprio in quanto non si vorrebbe creare una fredda presentazione senza attori, ma un intreccio di “storie” di coloro che lo realizzano. Più nello specifico il piano di comunicazione verrà concepito in modo tale che, sin dalle prime fasi del progetto, possa coinvolgere beneficiari e destinatari (diretti e indiretti) e sviluppare il dialogo attivo attraverso azioni di regia e governo degli strumenti di comunicazione, anche social, coinvolgendo: cittadini svizzeri e italiani con particolare focus su quelli coinvolti direttamente dalle scelte amministrative e politiche degli enti protagonisti del progetto; amministrazioni locali dei territori interessati e i relativi dipendenti; stakeholder pubblici, privati e associativi dei territori e i relativi dipendenti e collaboratori; istituzioni regionali/cantonali e i relativi dipendenti; media, con particolare attenzione ai media locali, e influencer presenti sul territorio. Per questa ragione si è ipotizzato di basare la strategia di comunicazione su tre elementi fondamentali: un elevato uso degli strumenti social, la creazione di una redazione diffusa e il coinvolgimento degli uffici stampa già presenti sul territorio. L’utilizzo simultaneo di diversi canali può più facilmente raggiungere un pubblico molto ampio e variegato pur in un territorio circoscritto. Per sviluppare una comunicazione radicata sulla realtà territoriale è importante che nello studio del target si abbia come obiettivo il coinvolgimento non solo dell’”istituzione” ma anche della “persona”, perché è la persona che, tramite la propria attivazione diretta, può innescare una conversazione virtuosa volta a coinvolgere il territorio in modo dialogante e credibile. La comunicazione accompagnerà il progetto per tutta la sua durata triennale, articolandosi in diverse fasi temporali: il momento preparatorio, il lancio, la fase iniziale, la fase di continuità, la chiusura. Le attività di questo WP sono state congegnate in modo da predisporre canali e strumenti e di attuare le forme di comunicazioni previste mano a mano che il progetto svilupperà attività e risultati. Per questo il piano di comunicazione, e il team che lo gestirà, sarà fortemente integrato: da un lato con il Piano di progetto e con la struttura organizzativa interna del progetto (Comitato di pilotaggio, Team di gestione del progetto, Project Manager e Program Manager) per avere in tempo reale tutti gli aggiornamenti necessari sull’andamento delle attività nel loro insieme; dall’altro lato con i sotto-progetti e i Responsabili di WP, che forniranno indicazione ai comunicatori sui momenti salienti delle attività da svolgere e in corso, sui prodotti di volta in volta rilasciati, sugli attori istituzionali e sociali e sui pubblici coinvolti. I contenuti che alimenteranno piattaforma web, canali social, redazioni diffuse, media, influencer verranno elaborati in stretto dialogo tra Team di comunicazione e Responsabili di WP, in accordo con il Project Manager, e serviranno sia per preparare il terreno ad accogliere azioni e prodotti delle singole attività dei WP, sia a informare sui risultati raggiunti e sulle fasi successive del progetto i pubblici che costituiranno di volta in volta il target da raggiungere. Particolare attenzione verrà riservata all’utilizzo del sito web e di altri canali.

2) ANALISI DI CONTESTO
Se la fase di preparazione ha consentito di delineare punti di forza e di debolezza e aree di bisogno su cui orientare le attività progettuali, si tratta ora di incrementare la conoscenza delle dimensioni centrali per il progetto e di cominciare a condividere sui due lati del confine italo-svizzero linguaggi, approcci, prassi operative, conoscenze e competenze in una duplice prospettiva di benchmarking (confronto tra le esperienze) e di benchlearning (possibilità di replicare con successo le buone pratiche). Il WP Analisi di contesto sarà pertanto finalizzato a: confrontare i quadri normativi svizzeri e italiani che regolano le logiche di cooperazione, di public governance e di governance territoriale, catalogando gli strumenti a disposizione degli attori pubblici e privati per favorire lo sviluppo economico e sociale dell’area interessata al progetto; analizzare e descrivere le esperienze di governance già concluse e in fase di attuazione, e costruire un deposito delle “buone pratiche” con particolare riferimento ai due ambiti privilegiati di osservazione del progetto: la mobilità e l’innovazione (riferimento in Canton Ticino all’esperienza del Comune Innovativo promosso dall’IFC DECS in collaborazione con partner privati); effettuare una rilevazione sulla “capacità di governo locale” dei Comuni, in coerenza con le specificità dei territori coinvolti nel progetto, per misurare la qualità dell’azione amministrativa sotto il profilo della governance e della cooperazione interistituzionale, evidenziando i gap di competenza particolarmente critici; rilevare la capacità dei Comuni e degli stakeholder territoriali di utilizzare gli strumenti finanziari messi a disposizione dai sistemi istituzionali e amministrativi svizzeri e italiani per attrarre risorse economiche private per le politiche pubbliche, sperimentando modalità di PPP coerenti con i modelli sviluppati da Associazione PPP Suisse e logiche di finanza sociale (servizi educativi, sociali e culturali) oggetto di una riflessione da parte di ANCI Lombardia (seminario aprile 2017) e di un confronto all’interno dei progetti Interreg Alpin Space (crowdfunding, finanza di impatto);delineare l’architettura, i contenuti e le modalità operative di un sistema di raccolta dati per l’analisi del territorio e delle sue caratteristiche demografiche, sociali, economiche, infrastrutturali come base conoscitiva per sviluppare processi di cooperazione transfrontaliera a partire dalla condivisione e dall’accessibilità a informazioni rilevanti e continuamente aggiornate. La diffusione dei risultati della rilevazione delle capacità di governo locale dei Comuni e dei modelli di governance in atto potrà favorire: il coinvolgimento di attori pubblici e privati interessati a migliorare la qualità della governance pubblica nelle fasi successive del progetto; la presa d’atto da parte dei Comuni dei punti di forza e dei limiti della propria azione, stimolandoli a sviluppare competenze e azioni partecipate di governo locale, anche in forma associata. La ricostruzione del quadro normativo e degli strumenti partecipati di programmazione e la predisposizione di un sistema di conoscenza delle variabili territoriali si ritengono indispensabili sia per orientare le attività progettuali successive sia per poter meglio apprezzare, alla fine del progetto, gli ouptut realizzati e il beneficio generato nei territori interessati, pur nella consapevolezza che l’incremento della capacità di governance non si presta a misurazioni quantitative esaustive. Per le attività di questo WP, che hanno un carattere trasversale, sovracomunale e transfrontaliero, si farà ricorso anche alle competenze specialistiche di esperti esterni agli enti partner che dovranno contribuire anche all’internalizzazione delle competenze per renderle sostenibili nel tempo. IN FASE DI RIMODULAZIONE -Le azioni comprese nel WP3 saranno recuperate instaurando sinergie con il progetto Stich Asse 5 (capofila Polis e cantone Ticino).

3) GOVERNANCE DELLA MOBILITÀ
Il territorio del Canton Ticino e del Varesotto è interessato da intensi flussi di mobilità connessi alle attività lavorative, di studio e di turismo con problematiche infrastrutturali, di trasporto e di governo dei sistemi di gestione dei flussi transfrontalieri. Alcuni numeri possono dimensionare l’ambito di intervento: una mobilità giornaliera transfrontaliera di oltre 65.000 lavoratori, una mobiltà interna di oltre 250.000 persone sul suolo Svizzero e 750.000 su territorio Italiano. A questi flussi è associata un alto livello di inquinamento il che comporta che le politiche di mobilità devono porre in primo piano l’aspetto della sostenibilità ambientale. Attivando reti stabili di confronto e collaborazione tra le Amministrazioni e stakeholder dei due lati della frontiera e coinvolgendo una significativa porzione della popolazione dei due territori sarebbe possibile individuare soluzioni condivise per meglio governare tali flussi e assicurare accessibilità e collegamenti sostenibili a tutti gli abitanti della regione alpina. Per rendere possibili politiche di governo locale della mobilità efficaci e sostenibili sarà essenziale la cooperazione tra i vari attori del territorio che dovrà comprendere soggetti istituzionali quali gli Enti Locali Lombardi e Cantonali e le Associazioni di categoria ed estendersi al concorso di altri stakeholder e dei cittadini. Questa cooperazione avrà una base affidabile nella disponibilità di informazioni ampie e continuamente aggiornate su presenze sul territorio, flussi di mobilità, mezzi utilizzati e multimodalità, motivazioni, comportamenti, orientamenti e preferenze nella gestione degli spostamenti, impatto ambientale stimato (calcolo emissione CO2 con metodologie certificate Iso 14001-14064-EMAS). Il progetto sarà quindi in grado di generare un quadro comune di informazione a supporto della governance dell’area insubrica anche per aspetti, quali gli effetti di inquinamento o la necessità di supportare meglio soluzioni di mobilità smart, che potrebbero diventare particolarmente critici in futuro. Al tempo stesso le attività proposte (in particolare quelle che prevedono l’utilizzo di un’APP di analisi dei comportamenti) incentiveranno e favoriranno la partecipazione attiva dei cittadini stimolando comportamenti virtuosi (ad esempio carsharing, car pooling, bike sharing) accrescendo al tempo stesso la consapevolezza dei benefici che possono essere in tal modo recati all’ambiente . Anche la legittimazione e la sostenibilità dell’azione amministrativa in tema di mobilità potrà trarre beneficio dalle attività e dai prodotti nel seguito delineati. Più precisamente, con questo WP si intende, attraverso l’impiego di tecnologie innovative: sviluppare l’analisi dei flussi di mobilità del territorio (C. Ticino e Varesotto) per punti di Origine e Destinazione (OD); fare l’analisi dei comportamenti di mobilità e attivare il coinvolgimento social di una vastissima platea di cittadini del territorio orientandone i comportamenti di trasporto verso modalità sostenibili; sviluppare un’analisi sulla capacità di attuazione delle misure di miglioramento della mobilità da parte degli Enti locali e stimolare un approccio alle politiche e agli interventi di mobilità basato sui principi della governance multilivello con il supporto dalla base informativa di cui ai due punti precedenti; mettere a disposizione un sistema informativo condiviso utilizzabile per definire le politiche e realizzare iniziative di cooperazione transfrontaliera. I risultati attesi dalle attività e prodotti di questo WP sono: la promozione e il monitoraggio di una mobilità smart in grado di migliorare la qualità della vita; la formulazione di strategie congiunte, politiche e iniziative pilota per una mobilità sostenibile con la partecipazione attiva dei cittadini; la possibilità di attivare percorsi di capacity building e collaborazione interistituzionale per gli Enti Pubblici del territorio sulle tematiche della mobilità.

4) GOVERNANCE DELL’INNOVAZIONE
Una delle sfide più importanti che gli Enti Locali stanno affrontando è rappresentata dalla “governance dell’innovazione”. Le nostre società sono immerse nel processo di digital transformation: intelligenza artificiale, big data, Internet of Things, robotica stanno modificando radicalmente non soltanto i prodotti, rendendoli intelligenti e interconnessi, ma anche i modelli di business e le dinamiche competitive globali e locali. Come pure pervadono la vita quotidiana, trasformando le nostre case in “smarthome”, oppure la cura delle nostra salute con la Healtech e con i dispositivi sanitari wearable. Application di tutti i tipi abilitano e supportano viaggi, acquisti, pagamenti, investimenti finanziari, divertimento, fruizione culturale, apprendimento e così via. Sul piano locale, le città hanno da tempo avviato processi di innovazione riferiti al filone delle “Smart Cities & Communities”, con numerose e significative esperienze di applicazione delle soluzioni digitali al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, in ambiti quali l’energia, la mobilità, l’illuminazione pubblica, l’ambiente, la sicurezza, la relazione e le transazioni con i cittadini. Sempre sul piano locale si sono avviate esperienze di e-governance, vale a dire di innovazione sociale “dal basso” e di democrazia inclusiva basate sul web e sui canali social; come pure si è agito sugli Open Data per migliorare la trasparenza dell’amministrazione pubblica ed anche per costituire piattaforme di conoscenza utili al miglioramento del benessere dei cittadini e della competitività delle imprese.I Comuni, in questo percorso di trasformazione, possono porsi in due modi diversi: - con un ruolo passivo, di adattamento progressivo ai cambiamenti che avvengono per iniziativa dei tanti attori dell’innovazione, reagendo di volta in volta alle sollecitazioni esterne; - con un ruolo attivo di guida del cambiamento su scala locale e di regia degli stakeholder che, opportunamente coordinati e integrati, possono costituire un ecosistema in grado di favorire e accelerare lo sviluppo di un territorio. In questo caso i Comuni si trovano a dover costituire un’adeguata governance dell’innovazione e a considerare l’opportunità, date le limitate dimensione degli enti locali su entrambi i versanti della frontiera svizzero-italiana, di associarsi tra di loro in aree territoriali più vaste e con gli stakeholder di riferimento attraverso coalizioni pubblico-private. Il progetto si propone pertanto di studiare strumenti e modelli di governance dell’innovazione che i Comuni e le coalizioni di attori territoriali hanno già posto in essere e di delineare forme di coordinamento transfrontaliero che possano favorire il governo delle trasformazioni in atto allo scopo di: condividere le conoscenze e analizzare le esperienze in atto relative al processo più generale di digital transformation nelle aree del Canton Ticino e del Varesotto, attorno a tre ambiti che interessano lo sviluppo delle comunità amministrate: Smart cities & communities, Innovazione sociale, E-democracy. avviare un team di lavoro transfrontaliero con riferimento ad almeno uno dei tre ambiti di innovazione considerati, con il coinvolgimento dei Comuni e degli stakeholder territoriali per tracciare nuovi modelli e strumenti di governance e accompagnare fasi operative sul campo per sperimentare forme e strumenti di partecipazione di stakeholder e cittadini;verificare i risultati e validare le buone pratiche emerse, traendo indicazioni per la sostenibilità delle azioni intraprese a livello locale e sul ruolo degli enti locali nel potenziamento dei processi di innovazione ritenuti prioritari su base locale. Si potranno così delineare delle linee guida per la costituzione di forme di governance e di cooperazione transfrontaliera efficaci, finalizzate a favorire lo sviluppo dei territori considerati facendo leva sulle potenzialità dell’innovazione tecnologica su base digitale.

5) DIFFUSIONE E SOSTENIBILITA’
Il lavoro di analisi e ridefinizione dei modelli di governance transfrontaliera e i processi di sensibilizzazione e coinvolgimento di attori pubblici e privati in diverse fasi del progetto rischiano di disperdere il valore che presumibilmente sapranno generare se non si predispongono accorgimenti e soluzioni per: favorirne la sostenibilità nel tempo rafforzando l’orientamento dei Comuni al miglioramento continuo delle capacità di public governance e di governance territoriale a supporto della cooperazione transfrontaliera; estendere ad altri ambiti territoriali i frutti replicabili del lavoro fatto, nella consapevolezza che le esperienze non si possono imitare e applicare tout court in contesti diversi, ma che possono ispirare e accelerare l’attivazione di processi di governance in altri territori anche esterni all’area di cooperazione. Per conseguire questi scopi sarà necessario mettere in atto una serie di attività che, combinate tra di loro attraverso un’azione di sistema, possano rafforzare, unitamente alle specifiche azioni previste dal WP Comunicazione, durata dei risultati e degli effetti prodotti. La presenza nel partenariato di soggetti con compiti istituzionali e formativi può certamente facilitare la sostenibilità ed anche la diffusione dei risultati generati, in quanto: sul versante svizzero USI e SEL possono direttamente intervenire nei processi di governance territoriale avanzando proposte di modifica del quadro della regolazione condivise non soltanto con la controparte oltre frontiera, ma anche con stakehokder e cittadini e possono altresì, anche con il supporto di AITI, realizzare percorsi di comunicazione e di formazione virtuosi per il loro territorio; sul versante italiano Anci Lombardia, per la mission associativa che la contraddistingue e per il ruolo di stakeholder istituzionale del sistema regionale lombardo, unitamente al Comune di Varese con la propria dotazione di esperienze e competenze, può analogamente influire nei processi di produzione e modificazione del quadro normativo e garantire l’attivazione dei propri canali di informazione e formazione. Per essere efficace la fase di diffusione deve saldarsi strettamente, come già accennato, alle attività di comunicazione del progetto e deve collocarsi non soltanto in coda alle fasi attuative programmate – anche se qui gioca un ruolo fondamentale e decisivo – ma anche lungo il percorso. La sostenibilità nel tempo e la estensione in altri ambiti territoriali degli output e degli outcome conseguiti può essere potenziata se l’azione di diffusione comincia già nel corso dell’attuazione del progetto attraverso in particolare l’attività di capacity buinding. Ma non solo. Le dimensioni limitate dei Comuni su entrambi i versanti della frontiera e la conseguente scarsità di ruoli e competenze di governo locale inducono a delineare ruoli e modalità organizzative in gestione associata in grado di sostenere e potenziare nel tempo le competenze e le modalità operative acquisite durante lo svolgimento del progetto. Analogamente si tratterà di mantenere nel tempo le infrastrutture di conoscenza progettate nelle fasi precedenti del progetto per l’analisi territoriale, arricchendole in questo ultimo step degli elementi emersi anche dalle attività di lavoro sul campo e determinandone modalità e regole di accesso e fruizione da parte degli attori territoriali. Infine un fattore rilevante per la valorizzazione degli investimenti fatti nel progetto sarà anche rappresentato dalle infrastrutture di collaborazione previste nel WP Comunicazione tra soggetti pubblici e privati sul versante svizzero e italiano attorno al portale della governance transfrontaliera (possibile evoluzione del sito del progetto) e fruendo del centro multimediale realizzato a Varese che potranno costituire, opportunamente integrati tra di loro, le basi di una piattaforma collaborativa per gli enti locali e gli stakeholder dell’area insubrica di pertinenza del progetto.

 

 

FINANZIAMENTO IV AVVISO - OVERBOOKING

Il nuovo progetto ha come obiettivo il rafforzamento delle competenze di governance territoriale e di cooperazione transfrontaliera del personale pubblico e degli stakeholder dei piccoli Comuni montani e Comunità Montane italiane e dei piccoli Comuni svizzeri, allo scopo di delineare possibili linee di intervento partecipato per fronteggiare lo spopolamento e l’impoverimento delle aree montane e di individuare forme di cooperazione tra territori italiani e svizzeri per lo sviluppo dei piccoli Comuni. Si intende delineare una metodologia partecipativa ed effettuare una prima sperimentazione di azioni inclusive orientate alla costituzione di reti e alla responsabilizzazione degli attori locali, pubblici e privati, nell’attivazione di processi multi-attore di sviluppo territoriale in due territori montani contigui separati dalla frontiera: la Comunità montana Valli del Verbano nel Varesotto, che comprende 33 Comuni, quasi tutti di piccole dimensioni, in una vasta area territoriale che dal Lago Maggiore si inerpica fino al confine svizzero, con capoluogo Luino; i Comuni delle valli che si affacciano sul versante opposto della frontiera in Cantone Ticino: Centovalli (Comune unico), Onsernone (Comune unico), Valle Maggia, Val Rovana e la Lavizzara (Comune unico). La scelta di identificare delle aree geograficamente limitrofe e connotate da una diffusa presenza di piccoli Comuni montani può facilitare il confronto e l’apprendimento reciproco tra attori pubblici e privati che operano sui due lati della frontiera, dando immediata continuità ai filoni di cooperazione già attivati con il progetto GOVERNATIVA.


Durata: 9 mesi
Partners: ANCI Lombardia; il Capofila italiano non partecipa al 4° Avviso.


Contributo
134.998,65 €