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Azioni
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INCLUDI

SINTESI
Dislessia E Disabilità L’inclusione Non Ha Frontiere.
Raccogliendo l’invito della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, obiettivo del progetto è quello di contribuire a sostenere l’effettiva inclusione sociale dei ragazzi con DSA e delle persone con disabilità e il miglioramento della loro qualità di vita.
Il progetto si concentra su tre obiettivi principali: inclusione scolastica e lavorativa dei dislessici tramite migliore apprendimento delle lingue straniere; inclusione delle persone con disabilità tramite migliore e più inclusiva organizzazione dei servizi sociosanitari e socio-educativi, culturali e ricreativi esistenti; scambio di buone pratiche tra i due territori sul tema di una più efficace inclusione dei DSA e dei disabili in ambito scolastico, sociosanitario ed educativo.
La prospettiva inclusiva affrontata da progetto sfida le Istituzioni e i Servizi le loro regole organizzative e progettuali, la cultura ed i modus operandi che quotidianamente vengono attuate dagli operatori. Il progetto infatti intende ricercare e sperimentare ipotesi d’azione, strumenti metodologici di valutazione e progettazione, in grado di sostenere e produrre - all’interno del sistema dei servizi sociosanitari e socio-educativi - processi organizzativi e culturali innovativi e di riflesso effetti migliorativi in termini di qualità della vita, inclusione sociale, partecipazione della persona con disabilità o DSA nel proprio progetto di vita, anche se in situazioni complesse.
Il progetto ha come risultati: la creazione di una effettiva cultura inclusiva condivisa nei due territori e all’interno delle diverse organizzazioni che si occupano di disabilità e di dislessia; l’innovazione in una prospettiva inclusiva, dell’organizzazione, dell’accesso, della fruizione e della qualità dei servizi socio-sanitari e socio-educativi, culturali e ricreativi esistenti; la produzione di effetti migliorativi in termini di qualità della vita, inclusione sociale e partecipazione della persona con disabilità e dislessia nel proprio progetto di vita; effettivo contrasto al rischio di discriminazione e marginalità che colpisce le fasce di popolazione particolarmente vulnerabili e le loro famiglie.

http://www.includi.eu


DURATA PROGETTO
46 mesi

DATA INIZIO
8/3/2019

DATA FINE
7/1/2023

ASSE
ASSE 4 - SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 4.1 - Incremento delle soluzioni condivise per migliorare l’accessibilità dei servizi sociali di interesse generale sui due lati della frontiera, in particolare a vantaggio delle fasce maggiormente vulnerabili o a rischio di discriminazione

AZIONE
A) Iniziative per accrescere la qualità e la fruibilità dei servizi sociali e sanitari.

GRUPPI TARGET
Il progetto complessivo si rivolge alla rete delle istituzioni, dei servizi e degli operatori della disabilità e della dislessia, al mondo della scuola, della formazione professionale e della formazione al lavoro, alle persone con disabilità e ai loro famigliari, alle comunità territoriali.
In particolare, le diverse aree d’intervento del progetto vedranno come beneficiari una rete diffusa di attori:
Persone e giovani con disabilità, giovani con dislessia e loro famiglie attraverso le azioni che avranno come oggetto d’attenzione:
a. La Qualità di Vita (matrici ecologiche, progetti inclusivi);
b. L’inclusione sociale e la partecipazione attiva alle scelte di vita (es: linee guida auto-valutazione del servizio, progetti inclusivi);
c. L’inclusione scolastica e lavorativa (processi inclusivi nella scuola, alternanza scuola lavoro, isole formative,);
d. La sperimentazione di nuovi approcci per l’apprendimento linguistico per evitare che gli studenti con dislessia, se non adeguatamente supportati nell’apprendimento delle lingue straniere, rischino di non poter accedere alle opportunità connesse all’“internazionalizzazione” del loro mondo;
e. La Vita indipendente (buone prassi, costruzione di uno strumento metodologico per la progettazione e gestione di percorsi finalizzati);
2. Società:
a. Trasferimento dei risultati a scuole, aziende, istituzioni, servizi specialistici (attività di disseminazione e moltiplicazione delle competenze e delle buone prassi,) con un coinvolgimento diretto e indiretto di insegnanti, scuole, operatori sociali e sanitari, dirigenti dei servizi a livello cantonale e regionale, esperti a livello universitario;
b. Sperimentazione dei modelli di “apprendimento inclusivo”, “Matrici Ecologiche della Qualità di Vita” e “Autovalutazione della Capacità Inclusiva dei Servizi” all’interno di diversi contesti istituzionali e scolastici, con l’elaborazione di nuove linee guida finalizzate a sostenere la Qualità di Vita, l’Inclusione Sociale, Lavorativa e Scolastica, la Vita Indipendente.
c. Scambio di esperienze territoriali, sovra territoriali, interregionali Italia-Svizzera (formazione/confronto di buone prassi tra operatori e tra istituzioni), con coinvolgimento diretto di scuole, insegnanti, organizzazioni del privato sociale, dirigenti pubblici, esperti a livello universitario e socio sanitario.
3. Organizzazioni:
a. Miglioramento del servizio in termini inclusivi: Cantone Ticino, Regione Lombardia, scuole del territorio, servizi socio sanitari a livello transfrontaliero, aziende.
b. Valorizzazione strumenti di co-progettazione tra organizzazioni-famiglia-istituzioni (linee guida per la progettazione inclusiva e la qualità di vita, co-progettazione del servizio, strumenti metodologici per la vita indipendente) per il pubblico di tutte le organizzazioni interessate.

STAKEHOLDER
Sono stati attivati contatti e relazioni (molti di questi attori hanno partecipato alla preparazione del progetto) con diversi attori:
1. In Italia le scuole del territorio di Gallarate: ISIS "Da Vinci - Pascoli", Istituto Comprensivo Statale "De Amicis", ISIS Andrea Ponti, Istituto Comprensivo "Ponti", Istituto Statale di Istruzione Superiore ISIS Gadda-Rosselli, Istituto Superiore Giovanni Falcone, Istituto Comprensivo Gerolamo Cardano. La rete delle associazioni ANFFAS lombarde (31 Associazioni ANFFAS della Lombardia che aggregano, a loro volta, oltre 3000 soci).
2. In Svizzera: Istituto Miralago (Brissago) per la cura e l'educazione di bambini colpiti da paralisi cerebrale e minorati cerebrali, con particolare riguardo ai bambini di famiglie bisognose; Comune di Lugano, Servizio di sostegno pedagogico nelle Scuole comunali; Ospedale Civico di Lugano. Importantissimi, per la coerenza con politiche regionali, sono i membri del Gruppo Operativo del Cantone, GO3 “ Cura e qualità di vita negli istituti LISPI” ( Gruppo voluto dal Consiglio di Stato Ticinese e che ha valore consultivo per il Dipartimento della Sanità e Socialità) di cui fanno parte, oltre ad Atgabbes e Pro Infirmis: ATIS: Associazione Ticinese Istituti Sociali, l’associazione raggruppa tutti gli istituti e le strutture che ricevono un finanziamento pubblico in base alla Legge Cantonale LISPI ( Legge sull’integrazione socio professionale degli invalidi); SUPSI/ DEASS, Dipartimento della formazione continua; Dipartimento Sanità e Socialità/Ufficio Cantonale degli Invalidi che ne è il Coordinatore; Associazione Cerebral Svizzera, associazione che si occupa delle persone con paralisi cerebrale e delle loro famiglie, con azioni di politica sociale, di promozione approccio inclusivo e con servizi di consulenza e corsi di formazione.

PARTNER DI PROGETTO
GALLARATE / atgabbes associazione ticinese di genitori ed amici dei bambini bisognosi di educazione speciale / Università Cattolica del Sacro Cuore / ANFFAS LOMBARDIA ONLUS / Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valle Olona / Pro Infirmis Ticino e Moesano / Cantone Ticino / Cantone Ticino

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Le azioni che il nostro progetto può garantire riguardano ogni accorgimento possibile per la riduzione o il contenimento delle emissioni di CO2 nel corso dello svolgimento delle attività:
-mobilità sostenibile prevedendo per tutti gli spostamenti transfrontalieri e regionali l'uso di mezzi pubblici e del treno;
-il minimo consumo di risorse evitando ogni spreco;
-l'uso massiccio delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per le comunicazioni tra i partner, il coordinamento del progetto, la produzione di tutti gli strumenti didattici e di collaborazione previsti.


CAPOFILA ITALIA
Comune di Gallarate (VA)

CAPOFILA SVIZZERA
atgabbes associazione ticinese di genitori ed amici dei bambini bisognosi di educazione speciale


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.235.063,29
CHF 123.936,30
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.053.724,42
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 153.738,87


WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
i partner di progetto hanno lavorato congiuntamente alla preparazione dei contenuti e dei documenti di progetto avvalendosi anche della collaborazione di un consulente esterno. Le attività hanno riguardato numerosi incontri e riunioni di lavoro sia in Italia che Svizzera e elaborazione di documenti scritti di progetto. I partner hanno inoltre partecipato al laboratorio organizzato a Manno ad aprile 2017.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Le attività di coordinamento del progetto vengono garantite dal capofila che tramite la figura di un project manager esterno di progetto provvederà a coordinare le attività di ciascun partner e assicurare che i tempi di realizzazione siano rispettati. Il project manager di progetto: -presiederà il comitato di gestione scientifica del progetto composto da un coordinatore interno a ciascun partner, il comitato di gestione si incontrerà almeno due volte l'anno, in Italia e in Svizzera; -vigilerà sull'esatta esecuzione delle attività di progetto verificando il rispetto del timetable dato; -organizzerà e implementerà le attività di comunicazione previste, sito web, conferenze, video e pubblicazioni; -seguirà le varie fasi di reportistica e rendicontazione di progetto esercitando un puntuale controllo sulla spesa e sulla corretta rendicontazione della stessa; -vigilerà sulla corretta esecuzione della valutazione finale del progetto.

3) COMUNICAZIONE
Creazione di una serie di strumenti di comunicazione volti a far conoscere il progetto al pubblico transfrontaliero ed europeo. Il piano di comunicazione si basa su strumenti semplici ed efficaci. La creazione di un sito web che descriverà il progetto, le sue attività, i suoi partner, calendario attività ed eventi pubblici previsti, rassegna stampa e collegamento ai social network di supporto che verranno attivati. Nello stesso tempo il sito ospiterà la piattaforma web di supporto alla didattica inclusiva che ospiterà tutti gli strumenti didattici creati in forma elettronica e sarà utilizzato per il networking transfrontaliero tra scuole e insegnanti. La realizzazione di una pubblicazione finale descrittiva del progetto e dei suoi risultati complessivi. Convegni ed eventi sul territorio transfrontaliero. Produzione di un video documentario del progetto in forma breve e lunga.

4) CONOSCERE I PROBLEMI E LE MIGLIORI PRASSI PER LA COSTRUZIONE DI UN MODELLO TEORICO E METODOLOGICO DI INTERVENTO
Le attività si concentrano sulla conoscenza dello stato dell'arte rispetto a due temi: 1. le migliori prassi per l'inclusione scolastica e l'indipendenza nell'apprendimento per i ragazzi dislessici: conoscere i problemi rilevati nell’insegnamento delle lingue straniere agli studenti con dislessia e le pratiche di insegnamento delle lingue straniere rivolte a studenti con dislessia applicate nelle scuole secondarie (campione di scuole transfrontaliere). 2. la ricerca e la conoscenza delle migliori prassi per la vita indipendente delle persone con disabilità intellettiva: lasciare la casa dei genitori, vivere da soli o costruire nuove forme di convivenza, è per la generalità delle persone uno degli obiettivi principali di vita, rappresentando il passaggio all’età adulta e un momento significativo per l’affermazione della propria identità. Per le persone con disabilità, soprattutto se intellettiva, questo passaggio presenta diversi elementi di criticità, perché questo momento evolutivo è generalmente loro negato in quanto reputato impossibile - al di là di una reale valutazione - oppure avviene in maniera improvvisa nel momento in cui si trova a mancare, spesso in modo traumatico, il nucleo d’origine. In quest’ultimo caso, la persona con disabilità intellettiva si ritrova, a volte ancora giovane, a vivere in strutture residenziali non scelte o sconosciute, senza aver ancora elaborato o sperimentato il distacco dai genitori e vede in poco tempo rivoluzionata la propria vita, con la perdita dei suoi riferimenti, siano essi persone che spazi di vita, oggetti e abitudini. Negli ultimi anni, anche a seguito dell’avvento della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, si sta affacciando una nuova logica nel pensare la residenzialità per le persone con disabilità intellettiva, immaginando soluzioni che non si fermino all’intervento di emergenza, ma che consentano di pensare anticipatamente a un percorso per prepararsi a staccarsi dal nucleo d’origine, in un’ottica di costruzione del progetto di vita della persona. Tale orientamento punta a garantire dei percorsi che, oltre a rispondere a un’esigenza abitativa, porti attenzione alle reali esigenze delle persone con disabilità, ai bisogni di dignità, relazione, affettività, autonomia ed emancipazione, insiti in ogni persona poiché elementi costitutivi della propria identità. Questa nuova visione, può aprire scenari interessanti, permettendo di togliere la disabilità da un indifferenziato temporale in cui si trova solitamente inserita, riconoscendone finalmente l’adultità.

5) METTERE A PUNTO INDICAZIONI METODOLOGICHE DI INTERVENTO E STRUMENTI DIDATTICI E DI LAVORO
Negli ultimi anni le riflessioni sui sistemi scolastici e la loro qualità hanno orientato l’attenzione sui processi inclusivi e sulla necessità di un’autovalutazione da parte delle scuole e dei loro insegnanti. Ne è prova in Italia la Circolare Ministeriale del 6 marzo 2013 che fa un esplicito riferimento alla valutazione della qualità inclusiva della scuola in relazione ai “risultati” educativi. In questa direzione e come esito viene definito il Piano Annuale per l’inclusione (PAI) la cui costruzione richiede il concorso di tutti gli insegnanti con il supporto del gruppo di lavoro per l’inclusione, nel quale trovano la presenza anche i genitori. In questo senso il pacchetto di lavoro si muove in tre direzioni: 1. Mettere a punto indicazioni didattiche e relativi materiali che gli insegnanti dovranno applicare per strutturare un insegnamento efficace delle lingue straniere da indirizzare agli studenti con dislessia; 2. Mettere a punto strumenti teorici e metodologici che consentano agli insegnanti l'autovalutazione di rilevare, leggere, comprendere in quale misura i processi educativi, organizzativi e didattici possono essere definiti inclusivi e quali scelte assumere per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione e all’apprendimento di tutti gli alunni e studenti; 3. Mettere a punto strumenti teorici e metodologici che consentano di comprendere come si strutturi il rapporto tra familiari delle persone con disabilità e servizi che li accolgono e, da un altro punto di vista, di immaginare quali interventi siano possibili per favorire una migliore collaborazione famiglie-servizi o famiglie-scuola.

6) FORMARE GLI INSEGNANTI E GLI OPERATORI DEI SERVIZI
Gli strumenti metodologici e operativi messi a punto con il wp4 vengono ora diffusi tra insegnanti e operatori sociali tramite una serie di attività formative specifiche. Da un lato verranno formati gli insegnanti affinché siano in grado di applicare le indicazioni didattiche innovative elaborate per sostenere l'apprendimento dei ragazzi con dislessia. Dall'altro verranno attivati percorsi formativi per gli operatori e i servizi a livello transfrontaliero.

7) VALIDARE LE INDICAZIONI METODOLOGICHE, DIDATTICHE E GLI STRUMENTI OPERATIVI TRAMITE ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE
Si procede infine a validare le indicazioni didattiche e gli strumenti operativi prodotti attraverso un’indagine sperimentale con campioni di beneficiari (studenti, operatori sociali, gestori dei servizi, insegnanti e genitori).



MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)

Sono previsti interventi volti a contrastare le difficoltà create dall’emergenza Covid sulla attività della didattica a distanza tramite due azioni:
1. Intervento massiccio di tutor con livello di conoscenza della lingua inglese non inferiore al C1 per affiancare e aiutare i docenti delle scuole con gli studenti più fragili anche attraverso la piattaforma per la didattica online che supporta il progetto; si prevede pertanto l'erogazione di almeno 250 unità di formazione/potenziamento/recupero per piccoli gruppi gestita da 5 borsisti linguisti esperti.
2. Organizzazione settimanale, sia in presenza (quando sarà possibile) che a distanza di workshop per favorire il dialogo e lo scambio interpersonale e colloquiale in lingua inglese proprio per favorire la ricostruzione di relazioni sociali e nel contempo i processi formativi.

Partner coinvolti nel MAC:
Comune di Gallarate (Capofila)

 

FINANZIAMENTO IV AVVISO

Il progetto di capitalizzazione intende rinforzare i KIT didattici già creati e in fase di sperimentazione con nuove proposte aggiuntive in grado di fornire al maggior numero di insegnanti ed educatori le competenze di base e avanzate per utilizzarli e promuoverli nella didattica inclusiva sia a scuola che a casa.

Si propongono, quindi, due azioni tra loro correlate per garantire una maggiore diffusione del KIT didattico già creato e per valutare possibilità di adattarlo ad altre materie di studio oltre la lingua inglese come l’italiano e la matematica.

- Videopillole ad accesso libero per formazione insegnanti e tutor sull’utilizzo dell’applicativo di realtà virtuale e degli atelier creativi;

- Approfondimento della ricerca per l’uso dei kit su altre materie scolastiche oltre l’inglese.

La libera fruizione delle videopillole consentirà una maggiore diffusione dei KIT in Cantone Ticino dove di fatto sono al momento poco conosciuti a causa della pandemia che non ha consentito agli insegnanti di seguire adeguatamene le formazioni erogate nell'autunno 2021.

 

Durata: 9 mesi
Partners: partecipazione del Capofila Comune di Gallarate e del partner italiano Università Cattolica del Sacro Cuore.

 

FESR
109.726,50 €

Stato
14.751,00 €

Contributo
124.477,50 €

Autofinanziamento
4.612,50 €

Budget Totale
129.090,00 €