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LIVING ICH

SINTESI
Strumenti Transfrontalieri Di Governance Per La Salvaguardia E La Valorizzazione Del Living Intangible Cultural Heritage (ICH).
Il patrimonio culturale immateriale (Intangible Cultural Heritage, ICH) rappresenta un fattore importante per il mantenimento e la conservazione della diversità culturale ed è garanzia di uno sviluppo duraturo (UNESCO 2005). Comunità e amministrazioni pubbliche locali svolgono un ruolo essenziale nella salvaguardia di questo patrimonio, poiché lo mantengono in vita, trasmettono e valorizzano. Una corretta governance, strutturata, inclusiva e partecipativa, rende possibile questi processi. Contrasta inoltre il deterioramento e la perdita dell’ICH, una tendenza che si evidenzia in alcune comunità di confine a causa: della scarsa consapevolezza del valore dell’ICH; nonché del mancato coordinamento nella governance dei patrimoni condivisi a livello transfrontaliero. Living ICH affronta queste sfide coinvolgendo società civile e amministrazioni pubbliche, aumentando, attraverso momenti di confronto, la consapevolezza sulla governance dell’ICH e raccogliendo le loro istanze (WP4 e WP5). Su questa base, elabora e fornisce una formazione alle amministrazioni pubbliche locali (WP5 e WP6) finalizzata ad aumentare la conoscenza degli strumenti di governance disponibili a tutti i livelli (mappati nel WP3) e a come applicarli nelle aree studio, esemplificandolo con scenari di governance. Il progetto lavora concretamente sulla governance dei patrimoni culturali immateriali come elemento chiave per renderli vivi (Living Intangible Cultural Heritage) e driver di sviluppo per la comunità transfrontaliera.


DURATA PROGETTO
27 mesi

DATA INIZIO
19/10/2020

DATA FINE
31/12/2022


ASSE
ASSE 5 - RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE TRANSFRONTALIERA

OBIETTIVI
5.1 Accresciuta collaborazione, coordinamento e integrazione tra Amministrazioni e portatori di interessi per rafforzare la governance transfrontaliera dell'area

AZIONE
A) Iniziative di rafforzamento della capacity building della PA e dell'integrazione tra le comunità

GRUPPI TARGET
I gruppi target delle attività di progetto sono:
le comunità di pratica dei saperi transfrontalieri individuate, le organizzazioni direttamente collegate e la società civile (cittadini, associazioni culturali e associazioni di categoria, ONG, UNPLI centri di formazione professionali, ecc.);
gli amministratori pubblici, sia “policy makers” che “administrative officers” e in particolare quelli impegnati a livello municipale e locale;
il personale di altri enti pubblici, enti privati ed enti economici tematicamente collegati alla governance e valorizzazione del patrimonio culturale (musei, ecomusei, parchi, GAL, fondazioni, Camere di commercio, Unioncamere, ecc.). O enti dello stesso tipo impegnati per lo sviluppo locale e l’animazione del territorio.
I maggiori beneficiari diretti delle attività saranno gli attori sopra descritti localizzati nelle tra aree studio transfrontaliere, i quali saranno direttamente coinvolti nelle attività di animazione di comunità, tavoli di confronto e momenti di formazione .
Destinatari indiretti:
il progetto raggiunge ed interessa anche comunità, amministratori pubblici e personale di altri enti confacenti alla tematica della governance transfrontaliera del patrimonio culturale immateriale al di fuori dalle aree studio. Questi rappresentano i destinatari indiretti del progetto. Essi possono beneficiare dei contenuti e materiali pubblicati sulla piattaforma intangiblesearch.eu, inventario dell’ICH alpino, e venire informati sui risultati del progetto durante la conferenza finale internazionale. Di particolare interesse per questo gruppo sono il Dossier interdisciplinare multilingua (prodotto 3.1.1) e il vademecum sulla governance (Prodotto 6.2.1).

STAKEHOLDER
Gli stakeholders nelle aree studio di Living ICH sono:
a) le comunità di pratica dei saperi transfrontalieri individuate, sia la parte organizzata in associazioni che non;
b) Le amministrazioni pubbliche locali, sia livello politico che amministrativo;
c) il personale di altri enti pubblici, privati ed economici tematicamente collegati alla governance e valorizzazione del patrimonio culturale (musei, ecomusei, parchi, GAL, fondazioni, Camere di commercio, Unioncamere, ecc.) o non direttamente coinvolti sul tema dell’ICH, ma nello sviluppo locale e animazione di comunità.
d) il personale delle amministrazioni pubbliche di livello non locale, ma responsabile delle politiche culturali e collegate al tema del patrimonio culturale immateriale.
a), b) & c) rappresentano anche i target group diretti del progetto e vengono coinvolti nei tavoli di confronto, animazione di comunità e momenti di formazione. Nelle aree studio individuate tramite un’analisi preliminare la partnership è in contatto con gli stakeholders del territorio (p. es. gruppi di azione locale, ecomusei, comunità montane, parchi naturali ecc.). Questi sono stati informati sulla tematica e attività di progetto che possono coinvolgerli. Alcuni di essi hanno già formalizzato, tramite lettera di supporto, il proprio sostegno e volontà a partecipare e a coinvolgere la propria rete, fatta di contatti già consolidati con i gruppi a), b) & c) dell’area.
Il gruppo d) non rappresenta uno dei target group diretti di progetto, ma stakeholders importanti. Il lavoro di Living ICH a livello locale è premessa per possibili azioni a livello amministrativo superiore. La conferenza finale internazionale prevede di invitarlo. I contatti di Regione Lombardia e Regione Autonoma Valle d’Aosta e le loro competenze sulle procedure delle PA svolgono qui un ruolo rilevante; così come Polo Poschiavo con il suo mandato nel territorio dei Grigioni e del Ticino e i suoi vasti contatti con il settore amministratore pubblico svizzero.

PARTNER DI PROGETTO
Polo Poschiavo / EUROPAEISCHE AKADEMIE BOZEN AUF ITALIENISCH "ACCADEMIA EUROPEA DI BOLZANO " AUF LADINISCH "ACADEMIA EUROPEICA BULSAN" AUF ENGLISCH "EUROPEAN ACADEMY OF BOZEN-BOLZANO" / Regione Lombardia / Regione Autonoma Valle d'Aosta

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Le attività del progetto affrontano indirettamente la sfida del mantenere intatto e riqualificare ambiente e paesaggio, attraverso il miglioramento della governance dell’ICH. Grazie alle attività congiunte previste e alla riattivazione di sapere transfrontaliero tramite formazione ed aumento di consapevolezza, si contribuisce a tramandare stili di vita e tecniche di costruzione e produzione che operano in armonia con la natura e sono auspicabili nel lungo termine. Questo garantisce un’economia sostenibile, un paesaggio tradizionalmente diversificato e l’uso estensivo delle risorse ambientali.

CAPOFILA ITALIA
EUROPAEISCHE AKADEMIE BOZEN AUF ITALIENISCH "ACCADEMIA EUROPEA DI BOLZANO " AUF LADINISCH "ACADEMIA EUROPEICA BULSAN" AUF ENGLISCH "EUROPEAN ACADEMY OF BOZEN-BOLZANO"

CAPOFILA SVIZZERA
Polo Poschiavo


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 705.332,77
CHF 120.039,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 599.532,37
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 105.799,92

 


WORKPACKAGES


1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
2) COORDINAMENTO E GESTIONE

Questa fase orizzontale e continua comprende il coordinamento di tutte le attività del progetto, garantendo output di qualità, adeguati meccanismi di comunicazione ed il rispetto della scadenze tecniche e finanziarie. I risultati attesi per questa azione sono: - Coordinamento e gestione del progetto al fine di garantire che gli obiettivi e gli output seguano le scadenze programmate e siano coerenti con le risorse finanziarie. - Interazione con i responsabili/referenti del bando, e comunicazione tempestiva degli output e della documentazione di progetto attraverso i report tecnici e i report finanziari. - Monitoraggio costante di risultati e prodotti del progetto e revisione del raggiungimento dei traguardi intermedi previsti, attraverso gli indicatori predefiniti. Eurac Research coordina la comunicazione interna riguardo alla parte amministrativa e finanziaria e riguardo al WP di cui è lead. I partner responsabili di ciascun WP gestiscono la comunicazione all’interno del partenariato rispetto alle attività collegate. L’istituzione responsabile di ciascun WP supervisiona la qualità degli output, così come assicura il rispetto delle scadenze. Il lead partner contribuisce allo svolgimento di questi compiti.

3) COMUNICAZIONE
Oltre a quanto indicato in adesione, fare riferimento alla Raccomandazione indicata nella lettera di comunicazione di Ammissione a finanziamento: "Le attività di comunicazione presentano forti carenze sul piano della strutturazione e della pianificazione, oltre ché dell'individuazione dei target e del conseguente adattamento dei messaggi e dei media da utilizzare alle specifiche di ogni gruppo di destinatari. Si chiede di realizzare un piano di comunicazione che preveda eventi sui due lati della frontiera, perlomeno all'avvio del progetto ed alla sua conclusione, oltreché momenti di lavoro per concretizzare l'intenzione manifestata nella descrizione del progetto, ovvero "coinvolgendo società civile e amministrazioni pubbliche".

4) PATRIMONI CULTURALI IMMATERIALI TRANSFRONTALIERI E STRUMENTI DI GOVERNANCE
Il WP3 vuole porre le basi per i processi di awareness raising e capacity building per amministrazioni pubbliche e comunità per la governance dei patrimoni culturali intangibili transfrontalieri. L’identità di un luogo viene trasmessa anche attraverso il patrimonio culturale immateriale, che appartengono alla comunità che la abita, e la cui salvaguardia e valorizzazione è affidata alla comunità stessa, l’unica che ne può permettere la sopravvivenza e la trasmissione. Questi beni immateriali combattono il rischio di appiattimento delle diversità culturali conseguente alla globalizzazione, concorrono al rafforzamento del senso di appartenenza delle comunità e rappresentano un potenziale interessante per lo sviluppo di una microeconomia a livello locale. La gestione e valorizzazione di questi beni transfrontalieri è da effettuarsi quindi in maniera molto oculata e consapevole, con il coinvolgimento attivo delle comunità locali detentrici di questo prezioso patrimonio e attraverso i più opportuni strumenti di governance. Nell’ambito del WP3, sono previsti i seguenti momenti operativi, quali attività di base e preliminari a qualsiasi altra azione: · Identificazione dei principali strumenti di governance e politiche di scala attualmente disponibili a vari livelli per la governance dei patrimoni culturali immateriali delle comunità transfrontaliere: UNESCO, sovranazionale, nazionale, regionale e locale (A. 3.1) Designazione definitiva delle aree studio transfrontaliere e mappatura del loro patrimonio culturale immateriale. Le aree studio vengono selezionate in primo luogo tra le aree già precedentemente contattate e interessate a lavorare sulla tematica, firmatarie di lettere di supporto. Sono stati contattati gli enti intermediari del territorio e a stretto contatto sia con le amministrazioni pubbliche dell’area che con le comunità. Si lascia aperta l’opportunità di aggiungere altre aree interessate. L’esperienza della partnership ha infatti evidenziato che la consapevolezza circa la rilevanza del patrimonio culturale immateriale non sia ancora percepita uniforme in tutte le aree transfrontaliere. Per questo motivo, è bene poter considerare eventuali aree che potrebbero avvicinarsi alla tematica prima dell’inizio del progetto. La mappatura dei patrimoni culturali intangibili nelle aree studio inizia dalla definizione dei criteri (p.es. quali filiere di saperi coinvolgere, a seconda delle specificità delle aree studio) e delle metodologie della ricerca. La mappatura utilizza strategie di indagine eterogenee (p. es. diverse fonti di informazione secondarie o osservazione diretta) per coprire i tratti distintivi dei territori individuati, le peculiarità delle comunità che vi abitano, e le pratiche che ne derivano e identificare le relative problematiche. Si presta particolare attenzione all’autenticità del patrimonio censito, talvolta manipolato o snaturato per destare stupore nello spettatore sprovveduto. In particolare, intangiblesearch.eu é una piattaforma permanente dell’”ICH” alpino, strumento community-based attivo dal 2015 e in continua implementazione, raccoglie e da visibilità a questa ricerca, primo step per un processo di awareness raising. In particolare, RL coordina un’azione di “Partecipatory WEB” dedicata all’implementazione tecnologica di nuove funzionalità per la partecipazione delle comunità e alla creazione di una sezione “Governance” sulla piattaforma. (A. 3.2) Individuazione dei patrimoni culturali intangibili transfrontalieri più rilevanti nelle aree studio (1 o 2 per area studio) su cui concentrare le successive attività e dei loro attuali metodi di governance. L’attività prevede di individuare i patrimoni più rilevanti e le attuali modalità di governance formali ed informali attuate dai soggetti locali e sovralocali in tema di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale nelle aree studio, nonché le politiche di governance già attuate dalle amministrazioni per la salvaguardia del bene individuato.

5) PARTECIPAZIONE IN DIALOGO: COINVOLGIMENTO ATTIVO DELLA SOCIETÀ CIVILE NELLA SPERIMENTAZIONE DI PROCESSI PER LA SALVAGUARDIA DEI PATRIMONI CULTURALI IMMATERIALE DELLE COMUNITÀ TRANSFRONTALIERE
Come in adesione. Verificare rapporti delle Attività con il WP2.

6) GOVERNANCE DELIBERATIVO - PARTECIPATIVA: ORGANIZZAZIONE DI PERCORSI DI AWARENESS BUILDING PER I POLICY MAKER IN ASCOLTO DELLA SOCIETÀ CIVILE
Come in adesione. Verificare rapporti delle Attività con il WP2.

7) CAPACITY BUILDING PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E SCENARI DI GOVERNANCE “LIVING ICH+”
Come in Adesione.

 


MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)

Il patrimonio culturale agroalimentare, uno dei focus del progetto Living ICH, è stato colpito dalla pandemia di COVID in modi molto diversi: basti pensare alle frontiere chiuse, ai mercati alimentari e ai festival cancellati e a un'industria gastronomica e alberghiera in totale isolamento. Allo stesso tempo, come altre espressioni del patrimonio culturale immateriale, esso è soprattutto una fonte di resilienza, ispirazione e solidarietà in tempi di crisi. Quali sfide hanno dovuto affrontare i piccoli produttori in quanto "custodi" di questo patrimonio culturale? Quali lezioni hanno imparato gli amministratori pubblici locali? In che misura le esperienze di entrambi i gruppi possono essere utili per altri casi di crisi? Le lezioni apprese durante la pandemia saranno documentate per prepararci meglio a crisi future.
Il modulo è strutturato in 3 fasi:
- fase 1: raccogliere e documentare le esperienze legate alla pandemia dai piccoli produttori e dagli amministratori pubblici in ognuna delle regioni pilota. Coinvolgeremo vari livelli di amministratori dai due lati della frontiera: sindaci, assessori comunali e regionali e funzionari;
- fase 2: invitare gli amministratori pubblici contattati nella fase 1 ad un incontro transfrontaliero di capacity building (uno per regione pilota) della durata di un giorno. Ogni incontro sarà moderato da un facilitatore professionista e sarà organizzato secondo il formato del knowledge café: guest esperti di tematiche chiave ed amministratori dialogheranno insieme al fine di scambiare esperienze, conoscere i diversi punti di vista e imparare gli uni dagli altri. Le informazioni raccolte in questo contesto - bisogni, spunti e suggerimenti - supporteranno la redazione di linee guida. La partecipazione di amministratori locali, regionali e di funzionari servirà ad aprire un dialogo all'interno di diverse istanze locali e assicurare la messa in pratica delle linee guida;
- fase 3: redigere delle linee guida sotto forma di un "piano di emergenza per la conservazione e la (ri)vitalizzazione del patrimonio culturale immateriale agro-alimentare" che forniranno esempi volti ad ispirare possibili strategie per gestire situazioni di crisi. Un professionista parteciperà agli incontri, prenderà nota delle proposte fatte dai partecipanti ai tavoli e darà il suo supporto durante la compilazione delle linee guida. La fase di redazione sarà coordinata da Eurac Research.


Partner coinvolti nel MAC:
Accademia europea di Bolzano, Regione autonoma Valle d’Aosta, Regione Lombardia