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MAIN10ANCE

SINTESI
I Sacri Monti: Patrimonio Comune Di Valori, Laboratorio Per La Conservazione Sostenibile Ed Una Migliore Fruibilità Turistica Dei Beni Culturali.
Tradizione e innovazione non rappresentano solo i due estremi di un concetto ideologico, ma sono due modi di guardare il mondo, di rapportarsi ai prodotti culturali realizzati dall’uomo grazie al suo ingegno. Tradizione e innovazione riguardano in primo piano il principale prodotto umano: la cultura.
E’ da questo assunto che nasce il progetto di cooperazione transfrontaliera: "I Sacri Monti: patrimonio comune di valori, laboratorio per la conservazione sostenibile ed una migliore fruibilità turistica dei beni culturali" (acronimo MAIN10ANCE). Un progetto che riporta l’attenzione verso il sapere costruttivo tradizionale e l’impiego di materiali e maestranze locali analizzando e riscoprendo i complessi monumentali, realizzati a cavallo tra il XVI e XVIII secolo.
Il progetto di cooperazione mira a mettere a punto un metodo di lavoro e strumenti operativi in grado di guidare le committenze, gli enti di gestione, di controllo e i professionisti a sviluppare un piano di conservazione programmata del patrimonio culturale improntato sui princìpi della sostenibilità, con una visione a lungo termine degli interventi previsti e ottimizzando le risorse disponibili; inoltre, nell'ambito del progetto saranno avviati alcuni cantieri sperimentali dove diagnostica avanzata, soluzioni tecniche innovative e tradizione saranno coniugati in buone pratiche per la manutenzione.
Infine il partenariato analizzerà il fatto che i Sacri Monti, attraverso le rappresentazioni in essi contenute, riuscirono a porre la comunità locale al centro del modello comunicativo non solo catturandola figurativamente ma coinvolgendola. Un effetto del passato che oggi si è perso e che ci si interroga su come riattivare, proponendo metodi e strumenti in un’ottica di valorizzazione di contesto anche per una maggior fruibilità turistica.
Il progetto di cooperazione coordinato dai due capofila Università del Piemonte Orientale (IT) e Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (CH), vanta il supporto italiano dei partner: Ente di Gestione dei Sacri Monti, Politecnico di Torino, Centro per la Conservazione e il Restauro della Venaria Reale, Regione Piemonte e Confartigianato Imprese Piemonte Orientale; sul versante svizzero del Canton Ticino: Ufficio dei Beni Cultuali e Dipartimento della Logistica del Cantone Ticino.
MAIN10ANCE è dunque un ambizioso e alquanto articolato progetto culturale di promozione, ricerca, formazione e informazione, attraverso il quale - il partenariato ne è convinto - rileggendo il passato con nuovi occhi è possibile innovare, perché dai luoghi simbolo della tradizione giungono a noi preziosi insegnamenti che attendono di essere colti e sviluppati. E’ giunta l’ora di ri-imparare a innovare!

https://main10ance.eu/


DURATA PROGETTO
36 mesi

DATA INIZIO
29/5/2019

DATA FINE
28/5/2022


ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.2 - Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni

AZIONE
A) Sviluppo di iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale (materiale e immateriale).


GRUPPI TARGET
Gli enti di gestione, di controllo e di valorizzazione per i beni culturali, associazioni di categoria del settore turistico, di protezione ambientale, promozione del territorio e conservazione delle tradizioni locali, ordini professionali che operano nei settori del progetto e i professionisti, le imprese e gli artigiani (in particolare le giovani generazioni) che operano nel settore della conservazione e manutenzione di beni artistico-architettonici e del costruito tipico locale, o impegnati nella valorizzazione delle risorse del territorio e interessati ad accrescere le proprie conoscenze e competenze. Ricercatori operativi nelle università partner e più in generale in quelle dell’Area di Programma, interessati ai temi della conservazione intesa come un insieme di azioni coordinate sul patrimonio culturale, slegate dalla logica dell’intervento puntuale eseguito sulla base di singole emergenze o di finanziamenti dedicati ma teso a sviluppare una cultura della cura e della pianificazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio, nonché persone che svolgono tali attività in enti e istituzioni di ricerca a titolo professionale o per accrescimento personale. Studenti delle università partner e più in generale dell’Area di Programma, in particolare dei corsi di studio attinenti le discipline trattate nel progetto o ad esse correlate. Le comunità locali dei territori transfrontalieri interessati dalle azioni di progetto, docenti e insegnanti, pubblico generico, turisti occasionali e frequentatori abituali delle zone ad alto valore culturale, naturalistico e ambientale, associazioni locali legate al territorio, in quanto il progetto mira alla valorizzazione sostenibile delle risorse ambientali e culturali mediante l’uso efficiente delle risorse, con l’effetto di accrescere l’attrattività dell’area.

STAKEHOLDER
I principali stakeholder sono già tutti membri del partenariato: dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti agli istituti di ricerca (Politecnico ed Università, SUPSI, Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale") ai rappresentanti delle attività artigianali locali, alle autorità pubbliche (Regione Piemonte, Ufficio Beni culturali e Servizio Logistica del Canton Ticino ed i rappresentanti dei vari comuni che siedono nell’organo direttivo dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti). I partner rappresentati nel consorzio costituiscono quindi stakeholder chiave e rappresentativi dell’area del programma e la loro unione e complementarietà risulta fondamentale per garantire solide basi nella fase di studio e implementazione del progetto, nonché nella disseminazione dei risultati conseguiti e nella promozione della loro replicabilità. Un importante stakeholder che sarà coinvolto nel progetto è la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici. Nel caso fossero individuati altri stakeholder, MAIN10ANCE faciliterà la partecipazione attiva e il loro coinvolgimento attraverso l'organizzazione di riunioni periodiche per promuovere il processo di condivisione e discutere di diverse soluzioni di tutela e valorizzazione dei beni culturali e la loro fattibilità nel contesto transfrontaliero.

PARTNER DI PROGETTO
Università del Piemonte Orientale / Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana / Regione Piemonte / Ente di Gestione dei Sacri Monti / Politecnico di Torino / Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale" / CONFARTIGIANATO IMPRESE PIEMONTE ORIENTALE / Ufficio beni culturali / Cantone Ticino

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Cio che differenzia i Sacri Monti piemontesi istituiti in aree protette rispetto ad altri simili complessi e conferisce loro specifici compiti di tutela, conservazione e valorizzazione, è riconducibile alla particolare tipologia amministrativa e gestionale, improntata a criteri di organizzazione e programmazione degli interventi conservativi e migliorativi. Ciascun Sacro Monte e dotato di una serie di strumenti di pianificazione territoriale come il piano d’area, che stabilisce le regole e prevede i possibili sviluppi in campo urbanistico e infrastrutturale, il piano di assestamento forestale, mirato a ripristinare la situazione botanico-vegetazionale originaria della zona, il piano naturalistico, che tende alla stabilita e al miglioramento delle condizioni della fauna selvatica esistente. L’attuazione dei principi contenuti in questi studi pianificatori e affidata al Consiglio direttivo di ciascuna area protetta, formato dai rappresentanti della popolazione locale. In aggiunta, il progetto MAIN10ANCE propone un modello di ottimale conservazione dei beni culturali dei Sacri Monti (utile anche per gli altri beni culturali ecclesiastici e civili) che richiede l’adozione di strumenti di gestione ambientale e di certificazione ecologica dei prodotti e soluzioni innovative finalizzate a ridurre le pressioni ambientali, mirando prioritariamente al riutilizzo dei materiali originali (ad es. la pietra e il legname per i manti di copertura) e al recupero degli scarti per altre lavorazioni, quali selciati, canaline in pietra, marciapiedi perimetrali. Si prevederà l’integrazione dei materiali antichi solo nella misura strettamente necessaria tramite ricerca e recupero di materiale proveniente da tetti di edifici civili locali smantellati e rifatti, quasi a chilometro zero.
Le procedure indicate per prevenire il degrado futuro dei beni culturali interessati prenderanno a modello tecniche antiche locali, talora molto efficaci, come nel caso degli intonaci delle pareti esposte a nord, reperite attraverso lo studio dei documenti d’archivio e delle visite pastorali dei vescovi, tecniche di minor impatto di quelle moderne e che fanno uso di materiali reperibili in prossimità, ad esempio convogliando le acque meteoriche senza uso di cemento o impermeabilizzazione del suolo o restaurando gli intonaci antichi, ricorrendo a tecniche e materiali locali anche previa autorizzazione al limitato utilizzo di sabbie prelevate dai vicini corsi di acqua.
In generale l’adozione per la conservazione dei beni culturali di un modello mirato alla prevenzione di nuovo degrado ridurrà l’impiego di materiali nuovi e lo scarto di quelli vecchi, limitando consumo di risorse naturali, trasporti e conseguente inquinamento, accumulo di detriti etc. e contenendo i costi, ottemperando in pieno alle indicazioni del Rapporto Ambientale del PO di cooperazione transfrontaliera di utilizzare le risorse naturali in modo responsabile e durevole.
Il modello proposto per la conservazione del contesto ambientale dei beni culturali, a partire dalla realtà dei Sacri Monti in cui l’ambiente è parte integrante di questi particolari beni, prevede la reintroduzione di essenze locali (alberi e arbusti), di facile attecchimento e ben integrate nel paesaggio circostante.
Anche l’uso di strumenti tecnologici digitali per la valorizzazione turistica rientra fra le scelte di sostenibilità ambientale del progetto.
Infine, l’organizzazione di eventi prevedrà, ove possibile, l’adozione di soluzioni verdi, come il basso consumo di materiali e l’uso prodotti riciclabili.


CAPOFILA ITALIA
Università del Piemonte Orientale

CAPOFILA SVIZZERA
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 2.002.898,8
CHF 200.000,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.713.252,12
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 228.445,55



WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
2) COORDINAMENTO E GESTIONE

L'obiettivo principale del WP1 è quello di garantire l’attuazione del progetto MAIN10ANCE in maniera organizzata ed efficiente, in accordo con la proposta progettuale, attraverso un effettivo coordinamento tra i partner, in modo da coordinare i compiti e la tempistica per fornire il loro contributo alle attività progettuali come da programma, per gestire le contingenze in caso di problemi, e assicurarsi che il progetto sia implementato in modo efficace e la qualità dei risultati sia elevata e soddisfi le aspettative del Comitato di sorveglianza del Programma INTERREG V-A Italia-Svizzera 2014-2020. Il coordinamento e la gestione a livello operativo sono compiti del capofila italiano che garantirà il completamento del progetto, coordinerà la reportistica, controllerà gli avanzamenti tecnico e finanziario e assicurerà l'adozione di provvedimenti per anticipare ed evitare o rilevare e risolvere i problemi. Il capofila di progetto coordinerà le riunioni del Comitato di pilotaggio del progetto, la comunicazione interna, la ripartizione e l’attuazione delle attività tra i partner. Ogni partner avrà la responsabilità individuale e collettiva per il completamento delle attività nel rispetto dei documenti di progetto e degli standard di qualità, e identificherà al proprio interno un responsabile di progetto e un team di lavoro, incaricati di condurre le attività a livello locale. Sarà istituito un Comitato di Pilotaggio del progetto (composto da almeno un rappresentante per partner) responsabile del progetto nel suo complesso e delle decisioni strategiche, per garantire il coordinamento e la conformità del piano di lavoro e delle attività del progetto e per controllare regolarmente i risultati dell'attuazione. Per garantire il raggiungimento di risultati di alta qualità, in tempo e nel rispetto dei vincoli del budget di progetto, il partenariato, nella fase iniziale del progetto, elaborerà un piano di lavoro dettagliato, ivi comprese le procedure per il controllo qualità e le regole per la comunicazione interna, contenente anche un documento-quadro di valutazione finanziaria e delle attività, ed un documento contenente l'analisi dei rischi e la strategia di risposta agli stessi. Il monitoraggio interno e la valutazione saranno attività sistematiche anche sulla base del monitoraggio degli indicatori proposti e sulla base dell’avanzamento di spesa da parte di ciascun partner. Sarà inoltre creato un sistema di comunicazione interna flessibile che prevede, oltre alle comunicazioni telefoniche e via email, la creazione di un cloud storage per facilitare lo scambio di informazioni tra i partner e per consentire loro di caricare e scaricare dati e informazioni rilevanti per il progetto in modo semplice.

3) COMUNICAZIONE
La comunicazione è cruciale per aumentare l'impatto del progetto sui territori interessati, le attività del WP2 hanno dunque l’obiettivo di far conoscere le attività del progetto e i risultati accessibili al di fuori del partenariato, e di promuovere gli output progettuali a lungo termine. Nell’ambito di questo WP saranno pianificate e implementate le attività per comunicare i risultati del progetto in modo da massimizzarne l’impatto tanto nell’area programma quanto in un ambito più vasto. Durante la fase di avvio del progetto UNIUPO nominerà un Communication Manager (CM) con il compito di sviluppare il piano di comunicazione nonché di coordinarne l’attuazione e saranno individuati i referenti per le attività di comunicazione presso ognuno dei partner coinvolti. Sarà sviluppata una strategia di comunicazione che descriverà i compiti e i processi principali che tutti i partner dovranno svolgere. L'importanza della strategia di comunicazione risiede nel facilitare un processo di condivisione delle conoscenze e di dialogo tra partner e l’esterno attraverso un piano di comunicazione, promozione e relazioni media, con l’obiettivo di informare le principali parti interessate e il grande pubblico riguardo lo scopo e il contenuto del progetto. Per creare un'immagine unificata del progetto la strategia di comunicazione includerà anche lo sviluppo di elementi di design unificati ed allineati con il logo del Programma INTERREG V-A Italia-Svizzera 2014-2020. È previsto l’utilizzo dei seguenti canali di comunicazione: media tradizionali (stampa, giornali, riviste tematiche), media online, sito web del progetto e sito web del Programma, social media. Per quanto riguarda la presenza on-line, il pilastro principale sarà il sito web contenente informazioni sul progetto stesso e, come i recenti sviluppi indicano, i social media, che sono un luogo cruciale per raggiungere un pubblico differenziato in diversi settori. Il progetto creerà quindi social media account (Facebook, Linkedin, Twitter) per diffondere notizie presso un ampio pubblico. Sarà strutturata anche un'attività di relazioni media per promuovere il progetto, e la comunicazione con la stampa locale e regionale sarà sviluppata da ciascun partner, tutti i progressi del progetto saranno condivisi periodicamente attraverso comunicati stampa. Inoltre, saranno preparati pieghevoli, brochures, poster e altri materiali promozionali di progetto e saranno realizzati storytelling (raccolta informazioni, testi, immagini) che raccontano i Sacri Monti ed il loro contesto naturale, con la finalità di informare e divulgare la conoscenza di un bene culturale che diventa anche un prodotto turistico, racconta un territorio e la sua identità, valorizza il prodotto conferendo un valore aggiunto di notevole attrattività, diventando strumento di promozione, comunicazione, commercializzazione. Ai fini del rispetto degli obblighi di informazione e comunicazione previsti dal Programma e dai Regolamenti europei, il Capofila italiano dovrà alimentare la piattaforma comune che l’AdG realizzerà sul sito del Programma e tutti i beneficiari dovranno partecipare a tutte le attività di comunicazione del progetto, anche in assenza di quote di budget da loro dedicati alle azioni informative. Partner responsabile: Confartigianato Piemonte Orientale.

4) MESSA A PUNTO DI UN METODO DI LAVORO PER ATTUARE UN PIANO DI CONSERVAZIONE PROGRAMMATA DEL PATRIMONIO CULTURALE E AMBIENTALE
L'obiettivo del WP 3 è mettere a punto un metodo di lavoro e strumenti operativi in grado di guidare le committenze, gli enti di gestione e di controllo e i professionisti a sviluppare un piano di conservazione programmata del patrimonio culturale improntato sui princìpi della sostenibilità, con una visione a lungo termine degli interventi previsti e ottimizzando le risorse disponibili. Un piano di conservazione programmata prevede in modo unitario l’insieme degli interventi sui singoli beni (conservazione preventiva, monitoraggio e manutenzione, interventi di conservazione e restauro) e sull’ambiente che li circonda in modo da fornire una guida per una cura del patrimonio culturale costante e regolare nel tempo. Esistono già diversi esempi in questo campo ma si tratta spesso – considerati i temi complessi che vengono affrontati – di strumenti parziali e operativamente complicati, che scoraggiano il loro uso da parte degli enti che dovrebbero invece beneficiarne. Il WP3 si propone quindi l’obiettivo di sviluppare strumenti semplici, agili ed efficaci che incentivino il loro reale utilizzo. Il WP3 prenderà in considerazione i dati amministrativi e gestionali dei Sacri Monti, il sito e il contesto ambientale, gli edifici storici presenti e le opere d’arte in essi contenute. Il metodo di lavoro e gli strumenti operativi forniranno delle procedure per:1 – valutare lo stato di fatto ponendo in evidenza le necessità e le urgenze (analisi dei rischi),2 – acquisire i dati utili per una migliore comprensione dei fenomeni in corso (studi diagnostici, ricerche e rilievi),3 – programmare le opere di conservazione preventiva (comprensive di monitoraggio e manutenzione), gli interventi conservativi e di restauro da eseguire,4 – regolare la raccolta e la gestione dei dati (documentazione) per facilitare accesso e condivisione in funzione delle attività di pianificazione e controllo (tramite piattaforma GIS o metodologia BIM per esempio),5. – ottimizzare le risorse disponibili (monetarie, materiali, umane).Quanto messo a punto nel WP3 sarà sviluppato, verificato e migliorato attraverso l’applicazione su diversi casi studio durante il WP4 (per temi specifici) e durante il WP 7 (per la realizzazione di piani unitari di conservazione programmata) per arrivare a fine progetto a validare il metodo e gli strumenti proposti che saranno resi disponibili e utilizzabili anche in altri contesti con caratteristiche simili (edifici religiosi, cappelle, apparati decorativi). Partner responsabile: Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.

5) INTERVENTI DIAGNOSTICI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI STORICI, DELLE OPERE D’ARTE IN ESSI CONTENUTE E DEL CONTESTO AMBIENTALE, E CANTIERI SPERIMENTALI
L’obiettivo primario di questa fase del progetto consiste nell’avvio di interventi diagnostici sullo stato di conservazione degli edifici storici e delle opere d’arte in essi contenute e alla definizione di linee guida per la mitigazione dei rischi di degrado e riduzione degli effetti sulle opere e superfici. Si tratterà di impostare un metodo di intervento finalizzato a garantire la migliore conservazione e a prevenire un ulteriore degrado, tramite sistemi di monitoraggio dell’ambiente di conservazione, anche attraverso la sperimentazione concreta di soluzioni tipo di intervento per porre rimedio alle diverse problematiche e urgenze di conservazione emerse, attraverso cantieri sperimentali. Il protocollo di intervento sarà definito a partire dall’analisi dello stato di fatto, dalla diagnostica legata alle cause del degrado dei manufatti, dall’individuazione degli interventi necessari a seguito della definizione del livello di urgenza e priorità, grazie al coinvolgimento delle competenze interdisciplinari che costituiscono il gruppo di progetto. Saranno effettuati interventi di diversa natura a partire dai test metodologici sulle diverse superfici, che si concretizzeranno con pronti interventi su aree estese e bisognose di intervento, restauri completi di manufatti (sculture prese in esame a campione) e attività circoscritte a singole manifestazioni del degrado.Tali interventi saranno sperimentati non solo sui beni architettonici, ma anche sul contesto ambientale, perchè la vegetazione è elemento fondante del paesaggio, ma è anche fattore di interferenza con la buona conservazione del bene culturale e può costituire un problema per la sicurezza dei visitatori. Partner responsabile: Ente di Gestione dei Sacri Monti.

6) LE FIGURE PROFESSIONALI “STRATEGICHE” NEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE: CENSIMENTO, FORMAZIONE, ANALISI E DEFINIZIONE DELLE POSSIBILI CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE E LORO IMPATTO
La tipologia costruttiva e decorativa, i materiali e le tecniche utilizzati , che accomunano i due versanti delle Alpi, rendono necessario disporre, per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di maestranze esperte nelle tecniche tradizionali e di figure tecniche e artigiane – regolamentate e non regolamentate - specializzate e all’uopo formate per una prima lettura delle cause del degrado, un primo monitoraggio e per dirigere e operare sui cantieri di manutenzione degli edifici (tetti, intonaci, drenaggi, ecc), figure da affiancare al restauratore che interverrà sull’apparato decorativo.Con questo WP il progetto provvederà quindi: alla individuazione delle figure (regolamentate e non regolamentate) “strategiche” per la manutenzione e la conservazione dei beni culturali e loro censimento sulla base delle competenze specifiche acquisite (soprattutto quelle non regolamentate); realizzazione di percorsi formativi specialistici relativi ai temi trattati dal progetto (piano di manutenzione e cantieri sperimentali) con visita diretta ai cantieri nelle fasi più salienti; studio e elaborazione di proposte di certificazione delle competenze individuate come “strategiche” con particolare attenzione a quelle non regolamentate e ai requisiti necessari per operare in un cantiere dedicato alla conservazione dei beni culturali. La finalità è molteplice: il fare artigianale diventa prodotto turistico, racconta un territorio e la sua identità, diventa strumento di promozione e comunicazione per ravvivare la memoria e documentare lavorazioni a rischio di scomparsa. Partner responsabile: Confartigianato Piemonte Orientale.

7) DEFINIZIONE DI STRATEGIE PER LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, LA VALORIZZAZIONE TURISTICA E LA PROMOZIONE.
Questo WP mira a “chiudere il cerchio” dell’azione di valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dai Sacri Monti attraverso un’attività di promozione TURISTICA che sia auto sostenibile e in linea con il piano di manutenzione programmata che troverà piena definizione nel WP7. Con questo WP si intende dunque elaborare piani di sviluppo locale sostenibili che aumentino l'impatto economico e sociale delle attività di valorizzazione E PROMOZIONE TURISTICA del patrimonio culturale. Partendo dal dato di fatto che i beni culturali sono sempre inseriti in un contesto naturale, economico e sociale, e ne fanno parte in modo inscindibile, al punto di essere diventati un tassello importante nello sviluppo economico e territoriale di una comunità, l’attività del WP6 seguirà un approccio integrato, coinvolgendo le comunità locali, definendo e testando strumenti di partecipazione a livello locale in una prospettiva dinamica e produttiva. La valorizzazione sostenibile degli asset propri dei Sacri Monti migliorerà l'attrattiva dei territori e aumenterà la consapevolezza delle risorse da parte delle comunità locali. Le attività del WP consentiranno ai partner di realizzare piani di valorizzazione E PROMOZIONE TURISTICA del patrimonio culturale rappresentato dai Sacri Monti che possano essere un driver per il territorio in cui i beni culturali sono localizzati, attraverso un modello innovativo di valorizzazione e promozione che aumenti l'impatto economico e sociale dei beni culturali e abbia effetti di spill-over sul territorio, un metodo in grado di sviluppare le potenzialità del territorio transfrontaliero attraverso un approccio sistemico: analisi del contesto a livello economico, socio-culturale e ambientale - raccolta di dati qualitativi e quantitativi attraverso la ricerca sul campo - analisi delle interazioni esistenti - ridefinizione delle connessioni esistenti - creazione di nuove connessioni tra attori locali. Attraverso la struttura di cooperazione transfrontaliera sarà adottato il metodo di valorizzazione partecipativo alle peculiarità dei Sacri Monti, incoraggiando alleanze strategiche tra i principali attori delle comunità locali per realizzare una strategia di marketing territoriale replicabile anche in altri contesti in modo da promuovere e proteggere il patrimonio naturale e culturale e migliorare l'identità del territorio di confine italo-svizzero. Partner responsabile: Università del Piemonte Orientale.

8) PIANO DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA
L'ultimo WP ha l’obiettivo di utilizzare quanto sviluppato in precedenza sia per definire un programma pluriennale di interventi che garantisca l’ottimale conservazione dei siti e delle opere in essi contenuti, che possa fungere da modello per qualsiasi bene facente parte del patrimonio culturale, con diversi gradi di approfondimento e sviluppo in funzione dei dati disponibili e delle necessità individuate, sia per permetterne l’applicazione all’interno della normativa regionale e cantonale. Il WP7 rappresenta la fase di chiusura del ciclo di apprendimento operativo e politico: i partner adatteranno gli strumenti, i metodi e i processi sviluppati in MAIN10ANCE sui loro territori, adeguandoli alle linee politiche in collaborazione con gli organi amministrativi locali o regionali. La possibilità di realizzare concreti piani di conservazione programmata permetterà di elaborare e verificare la operatività e la bontà del metodo, e trasformarlo in nuove opzioni operative, contribuendo a colmare il divario tra i meccanismi e le soluzioni esistenti per la conservazione, promozione e valorizzazione dei beni culturali e le reali esigenze dei territori. Inoltre il WP7 affronta il basso attivismo delle autorità pubbliche regionali o locali per assicurare un adeguato finanziamento del patrimonio attivando piani di azione per conseguire cambiamenti organizzativi nel modo in cui viene programmata e finanziata la manutenzione del patrimonio culturale pubblico. Partner responsabile: Politecnico di Torino.

 

FINANZIAMENTO IV AVVISO

Le attività del progetto MAIN10ANCE II mirano a valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale rappresentato dai Sacri Monti attraverso azioni di divulgazione, promozione e diffusione rivolte sia alle nuove generazioni, in particolare agli studenti dei licei e degli istituti secondari di secondo grado a indirizzo tecnico afferenti al territorio, sia ai professionisti e agli attori coinvolti nel mantenimento dei beni stessi. Saranno coinvolte le comunità a livello locale attraverso la definizione di strumenti di partecipazione attiva: workshop, laboratori e momenti di formazione supportati dai prodotti del progetto MAIN10ANCE. In particolare, il progetto integrativo intende lavorare su quattro aree precise di intervento: 1) incontri formativi da svolgersi presso alcuni istituti scolastici del territorio con tre eventi finalizzati all’utilizzo dei kit digitali multimediali e, con riferimento ai contenuti di metodo e agli approfondimenti confluiti nelle schede didattiche del Volume “Dal rilievo al progetto di conservazione programmata sostenibile. Materiali, tecniche, strumenti” (output del precedente progetto MAIN10ANCE I) alla redazione di elaborati propedeutici alla partecipazione a un Campus laboratoriale presso il Sacro Monte di Domodossola, con riferimento a un caso studio pratico; 2) organizzazione di un evento divulgativo per la sensibilizzazione sulle positive ricadute che possono derivare dalla progressiva adozione e gestione di Piani di Conservazione programmata per Beni di riconosciuto interesse e per beni del patrimonio diffuso; 3) formazione sulle funzionalità e sull’interfaccia della piattaforma MAIN10ANCE (P_26) per la definizione di un piano di conservazione programmata; 4) convegno sui rischi e sulla gestione della sicurezza arborea in area vasta ed extraurbana, ovvero sulla gestione dei patrimoni arborei in situazioni in cui è presente un uso pubblico del territorio (P_19). Il progetto integrativo coinvolgerà a livello transfrontaliero gli stakeholder con problematiche di gestione e conservazione analoghe a quelle dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti con lo scopo di divulgare il modello innovativo di promozione messo a punto nel progetto originario, che non solo consente di porre in campo prassi operative condivise per la cura del patrimonio materiale, ma che può permettere di aumentarne l'impatto culturale e sociale e con particolare riferimento alla “scalabilità” dei prodotti (cioè alla possibilità di adeguare, caso per caso, il metodo e gli strumenti al bene di interesse, anche in ragione delle risorse disponibili).

In particolare, le macro-attività del WP/progetto integrativo sono:

- Attività 1: Formazione e divulgazione con il coinvolgimento degli istituti scolastici e dei professionisti; l’attività proposta prevede l’organizzazione di tre eventi da svolgersi in presenza presso tre degli istituti coinvolti nella consegna dei kit multimediali (uno per ciascuna delle Province di afferenza) con un percorso di formazione propedeutico alle successive attività applicative laboratoriali (P_2 Campus);

- Attività 2: Formazione per adozione della Piattaforma MAIN10ANCE. L’attività consiste nell’organizzazione di attività seminariali on-line rivolte in particolare a funzionari e amministratori di beni (Enti di Gestione, Curia ecc.), ma anche a professionisti e in generale a proprietari di beni connotati da valori di tipicità;

- Attività 3: Pratiche di gestione dei patrimoni arborei in situazioni in cui è presente un uso pubblico del territorio tramite l’organizzazione di un convegno che si sviluppi come tavola rotonda e che riunisca il più ampio ventaglio di soggetti pubblici e privati, al fine di porre a confronto le esperienze portate avanti da ciascuno nel tempo;

- Attività 4: Stand istituzionale di progetto che sarà organizzato presso il più importante evento convegnistico del Nord-Ovest rivolto a professionisti e a privati su riqualificazione, recupero, ristrutturazione e mantenimento dei beni edili; grazie allo stand i partner di progetto avranno la possibilità di presentare i risultati delle ricerche e delle analisi condotte durante lo svolgimento del progetto MAIN10ANCE.

 

Durata: 9 mesi
Partner: il Capofila, Università del Piemonte Orientale, e tutti i partner del progetto originario (Ente di Gestione dei Sacri Monti; Politecnico di Torino; Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale"; Confartigianato Imprese Piemonte Orientale) ad eccezione di Regione Piemonte.

 

FESR
165.707,16 €

Stato
18.011,42 €

Contributo
183.718,58 €

Autofinanziamento
12.401,54 €

Budget Totale
196.120,12 €


 

ULTERIORE FINANZIAMENTO IV AVVISO
 

Il progetto MAIN10ANCE IV Avviso 2023 intende divulgare ulteriormente il metodo e il modello elaborati con il progetto MAIN10ANCE per la redazione di piani di conservazione programmata e programmi di manutenzione integrati attraverso interventi dimostrativi su alcuni casi studio più semplici individuati nell’area di cooperazione, ossia su alcuni beni del patrimonio architettonico e artistico di pubblica proprietà dislocati sul territorio del Comune di Novara. Tali interventi sperimentali si intendono propedeutici ad un utilizzo esteso da parte degli Uffici Tecnici degli enti locali del territorio, le cui esigenze operative sono differenti, sebbene parzialmente sovrapponibili a quello proprie dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti, con riferimento al quale è stato sviluppato il progetto originario. Gli interventi sperimentali saranno realizzati con il supporto delle imprese artigiane associate in Confartigianato Restauro ed il coordinamento del Laboratorio SintesiLab, centro di competenze che ha sede presso il Politecnico di Torino, dipartimento DISEG.
Le attività, articolate in un unico WP, consistono nella organizzazione di 5 Workshop, da svolgersi nel territorio del Comune di Novara, per la costruzione di un piano di manutenzione e conservazione programmata da attuare per 5 casi di studio scelti tra gli esempi di statuaria e monumenti presenti nel territorio cittadino che connotano ambienti e spazi urbani di interesse e decoro della città, ma per i quali è evidente la difficoltà a condurre una azione di controllo e manutenzione continua e costante.
Ciascuna delle cinque giornate prevede la preparazione della documentazione e dei supporti digitali necessari per l’allestimento di altrettante schede nell’ambito della piattaforma 4MAIN10ANCE. 
In particolare, quattro giornate prevederanno: individuazione di un caso di studio, rilievo critico e rilievo speditivo con strumenti a tecnologia Lidar, mappatura dei degradi, caratterizzazione del manufatto, compilazione di una scheda anagrafica secondo il modello Artifact Viewer della piattaforma 4MAIN10ANCE; inserimento dei dati sulla piattaforma 4MAIN10ANCE. È prevista una giornata per la sintesi dei risultati prodotti e per la integrazione sulla piattaforma. Le attività in forma di seminario e le elaborazioni dei dati avverranno presso la sede di Confartigianato di Novara.
È previsto il coinvolgimento attivo e integrato di differenti figure, in particolare:
- tecnici restauratori, funzionari delle Amministrazioni interessate (Ufficio Tecnico, funzionari di Soprintendenza);
- professionisti e artigiani del restauro;
- 4 e 5 classi degli istituti tecnici di formazione secondaria di secondo grado già coinvolti nelle attività del progetto Main10ance e Main10ance IV Avviso, che potranno dare continuità al percorso avviato rafforzando le proprie competenze.
Tra i risultati attesi vi è il completamento della piattaforma denominata 4MAIN10ANCE, già ideata e sperimentata grazie ai progetti MAIN10ANCE e MAIN10ANCE IV Avviso, piattaforma digitale integrata GIS-BIM-Data Base ed interamente basata sul web e open source. Tale strumento è pensato per l’avvio di programmi virtuosi di conservazione programmata ed è utile per la manutenzione, gestione e per la valorizzazione sostenibile di siti anche complessi; inoltre, si caratterizza per la possibilità di essere applicata secondo differenti scale (adattandosi così a differenti casi di studio, in rapporto con le specifiche risorse economiche e strumentali) e con differenti livelli di approfondimento nel tempo. Infine, la piattaforma risponde all’esigenza di strutturare un archivio efficace per la documentazione dei monitoraggi (ambientale e strutturale, per esempio) e per la valutazione del comportamento nel tempo di soluzioni applicative sperimentali e per la loro validazione e replicabilità.


Durata: 4 mesi 
Partner: partecipa il Capofila, Università del Piemonte Orientale, e
- Politecnico di Torino;
- Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale";
- Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
Non partecipano Regione Piemonte ed Ente di Gestione dei Sacri Monti. 


FESR
32.034,56 €

Stato
4.192,25 €    

Contributo 
36.226,81 €    

Autofinanziamento
1.687,20 €    

Budget Totale
37.914,01 €