SINTESI
Le Miniere Intorno Al Mont Vélan.
Il territorio di Ollomont, Valpelline e Vollèges è stato in passato oggetto di un’importante attività mineraria e metallurgica che ha lasciato tracce indelebili di cultura materiale e immateriale che rischia di essere dimenticata. La salvaguardia di tale patrimonio non può che passare attraverso la sua valorizzazione turistica di qualità, soluzione comune e, al contempo, critica a causa dell’ingente sforzo finanziario richiesto. A fronte di tale fabbisogno, nel 2017 istituito dall’ONU “anno del turismo sostenibile”, MIMonVE si fa promotore della messa a sistema di un’offerta turistica mineraria durevole quale valore aggiunto allo sviluppo del territorio INTERREG.
L’obiettivo del progetto è favorire la valorizzazione del patrimonio minerario del territorio aumentandone l’attrattività a favore di turisti e residenti, attraverso:
- il recupero e la musealizzazione di 2 gallerie e di 2 aree di trattamento minerario
- la concezione e la messa in rete di 2 itinerari e 3 percorsi didattici
- l’ideazione di un modello congiunto di offerta turistica culturale, improntata su un approccio ludico alla didattica
- la concezione di una strategia turistica integrata di sviluppo che garantisca la redditività dell’offerta e favorisca la rivitalizzazione del territorio interessato
- la realizzazione di un innovativo Laboratorio di archeometallurgia spedelle Alpi a scopo scientifico-didattico.
DURATA PROGETTO
51 mesi
DATA INIZIO
3/7/2019
DATA FINE
30/9/2023
ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE
OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.2 - Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni
AZIONE
A) Sviluppo di iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale (materiale e immateriale).
GRUPPI TARGET
Effetti diretti:
1. Turisti-Famiglie con bambini (0-14): dall’analisi di contesto (Font: Uff. turistico regionale, 2017), si registrano 8.581 visitatori annui a Ollomont e 23.283 a Valpelline in diminuzione (estati 2016-2017: -18,72% Ollomont e -16,20% Valpelline). Dai dati comunali di Vollèges il turismo si attesta su 4.300 presenze annue. Grazie all’offerta mineraria, si stima di aumentare e fidelizzare il turismo nazionale e internazionale con un aumento del 5%
2. Disabili visivi: fidelizzazione del target a Valpelline e apertura a Ollomont e Vollèges del segmento, che solo in Valle d’Aosta conta 200 persone
3. Scuole: gli alunni di 9-10 anni (tot. 40) di Valpelline e Vollèges saranno direttamente coinvolti nei test del WP7; nel medio periodo, si stimano effetti sulle scuole del comprensorio transfrontaliero (+30 contatti)
4. Popolazione locale: i residenti dei 3 comuni (tot 2.764) fruiranno dei risultati di salvaguardia materiale e immateriale del proprio patrimonio
5. Guide: associazioni di guide (140 iscritti) di varie tipologie saranno direttamente coinvolte per la formazione del WP6 (20 partecipanti)
6. Esperti, Fondazioni, Università in ambito minerario e archeologico e archeometallurgico: coinvolti negli studi e nei risultati ottenuti grazie al laboratorio del WP7 (+15)
Effetti indiretti:
1. Operatori economici locali: aumento dell’indotto delle strutture ricettive (tot. 14) e degli esercizi commerciali (tot. 13) locali, nonché l’insediamento di nuove attività
2.Grande pubblico: le azioni di comunicazione producono effetti indiretti su persone genericamente interessate agli aspetti culturali dell’area INTERREG (+300.000)
3. Associazioni locali: tramite l’azione di messa in rete, si stima un aumento di iniziative delle 9 realtà associative
4. Amministratori locali/gestori di siti minerari: la metodologia di sviluppo sostenibile minerario potrà nel medio periodo produrre effetti sugli amministratori di realtà alpine caratterizzate dal patrimonio minerario (+5)
STAKEHOLDER
In fase di progettazione, nell’agosto 2016, in occasione di un evento dedicato a Manzetti e alle miniere, i Comuni di Valpelline e Ollomont hanno presentato l’idea progettuale alla popolazione, agli operatori economici (ristoratori, negozianti e albergatori), alle guide locali e alle associazioni locali, con un ritorno di estrema disponibilità, in particolare da parte delle associazioni, a essere direttamente coinvolti dalle azioni di progetto.
La cooperativa sociale C’era l’acca (competente in materia di disabilità visiva) è stata contattata per condividere il contenuto del WP5 e i Volontari del Soccorso della Valpelline si sono resi disponibili a svolgere le prime opere di disboscamento nell’area delle Fonderie nell’ottobre 2017.
Il Comune di Vollèges, dal suo canto, mantiene i contatti con gruppi speleologici svizzeri, con l’associazione Centre Nature du Mont Chemin e con la fondazione Tissières di Martigny che hanno espresso l’interesse a essere implicati nel progetto.
I Comuni valdostani di St. Marcel, Cogne e Brusson, inseriti nel Parco Minerario, sono stati informati da RAVA circa il dossier MIMonVE, al fine di garantire il successivo coordinamento delle azioni di promozione del patrimonio minerario regionale.
Infine sono stati presi i primi contatti con gli archeologi valdostani che hanno manifestato un forte interesse a essere informati e coinvolti nell’attività di realizzazione del Laboratorio archeometallurgico nonché a intraprendere, al termine del progetto, collaborazioni attive con il futuro gestore selezionato.
PARTNER DI PROGETTO
UNITE DES COMMUNES VALDÔTAINES GRAND-COMBIN / COMUNE VOLLEGES / Regione Autonoma Valle d'Aosta / Comune di Ollomont / Comune di Valpelline
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Gli interventi proposti da MIMonVE non impattano in modo negativo sull’ambiente se non in modo molto debole e indiretto per via della maggiore presenza di visitatori. Si prevede in ogni caso che le manutenzioni dei sentieri siano realizzate secondo criteri di ingegneria naturalistica e che i materiali utilizzati per la realizzazione dei percorsi ludico-didattici siano naturali o realizzati con materiale riciclato. Il monitoraggio delle miniere (radon e acque) dal lato italiano è obbligatorio ed è un’attività svolta da ARPA e dalla Polizia Mineraria (sotto la vigilanza di RAVA) dal momento in cui le gallerie di Ollomont entreranno a far parte del Parco minerario; mentre, dal lato svizzero, è direttamente il Comune di Vollèges che effettua controlli regolari.
CAPOFILA ITALIA
UNITE DES COMMUNES VALDÔTAINES GRAND-COMBIN
CAPOFILA SVIZZERA
COMUNE VOLLEGES
VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.955.000,00
CHF 360.000,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.661.750,00
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 293.250,00
WORKPACKAGES
1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
L’importante patrimonio minerario delle Alpi è un bene inestimabile dal punto di vista materiale ed immateriale destinato a scomparire se venissero a mancare gli interventi pubblici di finanziamento. Il turismo di tipo culturale sta crescendo costantemente e i primi dati di affluenza del turismo legato alla visita delle miniere del Parco minerario della Valle d’Aosta (Brusson nel 2017 più di 10.000 visitatori, St Marcel nel 2017 più di 2.200 visitatori, Cogne nel solo mese di Agosto 2017 più di 1.630 visitatori), così come l’interesse per il Sentier des Mines dal lato svizzero ne sono un chiaro segno. Il partenariato intende cogliere questa opportunità di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio minerario attraverso lo sviluppo turistico durevole. A seguito di un'attenta analisi, di vari sopralluoghi, di riunioni interpartenariali e di incontri di sensibilizzazione con le associazioni e gli operatori interessati dei due lati della frontiera, il partenariato congiuntamente ha deciso di sviluppare il progetto sui seguenti aspetti: apertura al pubblico della miniera di Ollomont e apertura di una nuova galleria nelle miniere di Mont Chemin; creazione di un itinerario “Sentier du Cuivre” dal lato italiano mettendo in coerenza tratti di sentieri già presenti ma privi di un fil rouge conduttore, valorizzando i punti d’interesse culturale già esistenti e introducendone di nuovi, sempre connessi alla tematica mineraria e metallurgica; messa in valore attraverso opere di musealizzazione puntuali e maggiore promozione del “Sentier des Mines” dal lato svizzero; focus sugli aspetti emozionali, ludici e didattici: questi aspetti sono cruciali per garantire una maggiore attrattività dei territori visitati - in particolare per le scuole e le famiglie - ma anche per garantire la fidelizzazione dei turisti; promozione della conoscenza storica e scientifica della tecnologia metallurgica alpina attraverso l’insediamento di un Laboratorio innovativo di archeometallurgia sperimentale a Ollomont sfruttando le conoscenze già presenti dal lato svizzero e valorizzando gli aspetti didattici grazie alla dimostrazione dal vivo della fusione dei metalli. Nel corso dei mesi di settembre e ottobre 2017, il progettista incaricato da Ollomont e Valpelline ha supportato il partenariato nella redazione della proposta di progetto e nella predisposizione del dossier di candidatura. Complessivamente sono stati realizzati n. 5 sopralluoghi, n. 1 riunione con gli Affari europei - RAVA, n. 8 riunioni con i partner per lo sviluppo congiunto del dossier.
2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Il Capofila beneficiario sarà responsabile del management del progetto; in base alle Convenzioni sottoscritte rispettivamente con l’Autorità di Gestione e con i partner, garantirà il coordinamento e l’efficace gestione delle attività mantenendo regolari contatti con il partenariato, monitorando gli avanzamenti fisici e finanziari, rispettando scadenze e modalità per l’elaborazione dei rapporti di avanzamento e per i rimborsi dei versamenti FESR. Per semplificare la condivisione dei documenti, il Capofila adotterà strumenti di cloud storage per il monitoraggio dei WP, l’osservanza del cronoprogramma, la raccolta dei deliverable e la documentazione amministrativa. In linea con le regole di Programma, sarà costituito in seno al progetto un Comitato di Pilotaggio, dotato di un regolamento interno nel quale saranno definite le clausole necessarie a una corretta gestione del progetto. Con funzioni di decision making, coordinamento, indirizzo strategico e controllo, il CoPil fungerà da supporto al Capofila. Nello specifico, il CoPil avrà i seguenti compiti: -prendere atto della Convenzione, dare avvio alle attività e costituire il Team di progetto - identificare modalità e scadenze interne per la raccolta dei dati di monitoraggio e per la verifica dell’avanzamento delle azioni - vigilare sull’esecuzione del progetto in tutte le sue fasi, secondo tempi e modalità previsti dal cronoprogramma e dalla Convenzione - proporre le misure necessarie ad attuare e accelerare l'esecuzione degli interventi - monitorare l’avanzamento finanziario e verificare lo stato delle rendicontazioni delle spese nel rispetto delle modalità e tempistiche previste dal Programma - approvare le proposte di modifica del progetto, provvedendo ad inoltrarle all’AdG tramite il Capofila - vigilare sulle azioni di informazione, diffusione e pubblicità del progetto - stabilire, anche su proposta del Team di progetto, le procedure e le modalità secondo le quali verranno attuate le singole azioni del progetto compreso il metodo e i criteri operativi; - promuovere incontri tecnici e tematici tra i partners di concerto con il Team di progetto - assicurare la coerenza delle azioni locali con il valore transfrontaliero - mantenere i contatti e rinforzare la rete di stakeholder. Il CoPil si riunirà due volte all’anno. In seno al CoPil verrà inoltre costituito il Team di progetto, con l’individuazione minima di un Project Manager, un responsabile finanziario e un responsabile della comunicazione. I nominativi del Team di progetto, le coordinate bancarie e la localizzazione della documentazione di progetto saranno inseriti nella Convenzione di partenariato. Vista la complessità del progetto, per ogni WP, si prevede di costituire i seguenti sottogruppi di lavoro: Infrastrutture e allestimenti: WP3 e 4 Percorsi ludico-didattici: WP5 Strategia di sviluppo turistico: WP6 Laboratorio archeometallurgico: WP7 Il Team di progetto si riunirà minimo semestralmente; in ogni caso il Team e i sottogruppi si coordineranno costantemente e prevedranno riunioni ogni qualvolta risulterà necessario. Per la gestione amministrativa e finanziaria, un sottogruppo sarà dedicato a: - controllo delle procedure di appalto e alla completezza dei documenti a supporto dei giustificativi di spesa e di pagamento di ciascun partner: si prevede di organizzare un incontro specifico di parte italiana di informazione sulle disposizioni più rilevanti del D.Lgs 50/2016 e sugli step da seguire a livello amministrativo (check list di autovalutazione delle procedure) - controllo delle dichiarazioni di spesa e relativi stati di avanzamento - tenuta dei rapporti (e redazione della documentazione richiesta) con le Autorità di Gestione, Certificazione, Audit nonché con i controllori di primo livello e il Segretariato.
3) COMUNICAZIONE
Grazie alle capacità, ai mezzi di divulgazione anche oltre l’area di cooperazione (sia a livello nazionale che internazionale) e alla collaborazione con il Dipartimento turismo, la Struttura attività estrattive, gestione dei rifiuti e tutela delle acque è il partner più titolato per gestire le attività del WP2. Tutti i partner partecipano peraltro al WP con l’apporto del loro personale interno per il trasferimento delle informazioni utili alla redazione dei contenuti in merito all’avanzamento di progetto e dei contenuti di rilevanza locale. RAVA sarà responsabile di: 1. realizzazione di una carta grafica per un’identità visiva e di strumenti comuni di comunicazione: - logo INTERREG e banner dei loghi nel rispetto delle regole di Programma - template e modelli grafici comuni (powerpoint, word) poster/pannello informativo di progetto, obbligatorio da Programma per ogni partner - ideazione, grafica e stampa di 3 kakemonos da dedicare a Valpelline, Vollèges e Ollomont - locandine (benché il progetto punti su una comunicazione dematerializzata si prevede di realizzare un numero minimo di cartacei per la promozione degli eventi) e roll up - un video promozionale dei siti minerari di progetto (30min circa). Si stima di realizzare il video in francese con sottotitoli italiani e inglesi. 2. gestione del dossier de presse e della comunicazione sul web: - minimo 5 comunicati stampa, eventuali articoli su giornali locali, regionali e cantonali - gestione dei social network (es.facebook, Instagram, YouTube..) e contatti con i siti web di interesse - progettazione e realizzazione di una sezione web sui siti istituzionali dei partner e promozione sulla piattaforma di Programma 3. organizzazione di eventi di promozione dedicati: - n. 2 lanci di progetto a livello locale, rivolti principalmente agli stakeholder e alla popolazione dei rispettivi territori interessati: l’evento valdostano sarà organizzato da RAVA e quello svizzero da Vollèges - adesione alla Giornata della cooperazione territoriale europea tramite l’organizzazione di un evento che coinvolga in particolare stakeholder istituzionali - inaugurazione del Laboratorio di archeometallurgia con il coinvolgimento di esperti, università e fondazioni specializzate - chiusura del progetto dedicato al grande pubblico e alle istituzioni 4. organizzazione di un Educational Tour a beneficio di giornalisti/blogger del settore e tour operator, nonché invio di newsletter ai media per la redazione di articoli e reportage sul patrimonio minerario valorizzato. Al fine di promuovere nella maniera più efficace le attività e i risultati di progetto, RAVA assicura il mantenimento dei contatti con: - associazione “ Innocenzo Manzetti”, curatrice della Sala espositiva dedicata all’inventore presso il Centro Saint-Benin di Aosta (il centro espositivo è di proprietà di RAVA) al fine di promuovere l’attività di valorizzazione dell’idrovora di Manzetti nella sezione di Balme di Ollomont presso il museo stesso e creare nuove sinergie. Tale promozione risulta particolarmente rilevante in quanto, delle numerose invenzioni di Manzetti, l’idrovora risulta una delle poche a essere concretamente visitabile (cfr. WP4) - associazione “Centre Nature du Mont Chemin” di Vollèges per la valorizzazione degli itinerari e i test turistici (WP3 e 6) fondazione Tissières-Musée des Sciences de la Terre di Martigny per la promozione delle offerte ecoturistiche e didattico-culturali (cfr. WP6 e 7) - Politecnico di Torino - Dipartimento Architettura e Design per gli studi già effettuati sul complesso minerario di Ollomont/Valpelline (cfr. WP4) - enti pubblici interessati dal patrimonio minerario, in particolare i Comuni di Cogne, Saint-Marcel e Ollomont le cui miniere sono parte del “Parco minerario” - Museo Archeologico Regionale (MAR) e Parco archeologico-Museo dell’area megalitica di St. Martin de corleans di Aosta e CAST - Centro di Archeologia sperimentale di Torino (cfr. WP7).
4) CREAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ITINERARI MINERARI
L’obiettivo del WP3 è favorire l’attrattività dei punti notevoli minerari tramite il loro collegamento in itinerari e di rendere partecipe il visitatore dell’antico patrimonio minerario per aiutarlo a leggere i territori attraversati. Dal lato italiano verrà creato il “Sentier du Cuivre” che attraverserà i territori di Valpelline e Ollomont e collegherà i punti notevoli minerari e non, attualmente scollegati o collegati senza coerenza. Dal lato Svizzero si tratterà di valorizzare il “Sentier des Mines” già esistente migliorandone la fruibilità. Il Sentier du Cuivre sarà percorribile anche in bici e con passeggini (un’icona sarà identificabile sulla segnaletica). La partenza sarà dall’Office du Tourisme di Valpelline (dotato di parcheggio) o dalla biglietteria presso la sala di Maison Grimpe (dedicata all’arrampicata indoor, con parcheggio disponibile) di Ollomont. Le tappe sono, immaginando di partire da Valpelline: 1 - accoglienza presso all’Office du Tourisme di Valpelline (video del WP6) 2 - discesa verso l’area pic-nic delle Fonderie (parcheggio esistente, aggiunta di barbecue in pietra) 3- nuova passerella pedonale sul torrente Buthier (per il collegamento del sentiero rispettando ecosostenibilità e sicurezza) 4 - antiche Fonderie di Valpelline (messa in sicurezza e piccola scenografia) 5 - antica opera di presa del ru Pompillard 6 - nuovo parco giochi tematico sulle miniere 7 - nuovo percorso tematico “5 - 1” accessibile a disabili non vedenti 8 - chiesa parrocchiale 9 - museo dell’alpinismo di Valpelline (nuova sezione dedicata alle miniere) 10 - ex-centralina idroelettrica delle miniere di Valpelline 11 - cappella Madonna delle nevi 12 - Museo della Fontina e centro visitatori presso la Cooperativa “Latte e Fontina” di Valpelline 13 - accoglienza presso la Maison Grimpe di Ollomont 14 - ex idrovora di Manzetti nella sezione di Balme (messa in sicurezza e scenografia) 15 - nuovo percorso ludico-didattico minerario di Ollomont 16 - percorso all’interno della miniera di Ollomont (messa in sicurezza delle gallerie) 17 - nuovo Laboratorio di archeometallurgia Anche il Sentier des Mines è percorribile in bici e con passeggini. L’accoglienza sarà presso una sala messa a disposizione dal Comune allestita con un video didattico e con una collezione di minerali di Mont Chemin; la partenza è invece localizzata al Col des Planches. Le tappe sono: 1 - biglietteria di Vollèges ( video, allestimento collezione minerali, già dotata di parcheggio) 2 - Col des Planches (modello in ferro già esistente del rilievo di tutto il Valais) 3 - miniera di piombo argentifero della Mine de la Crettaz 4 - visita libera della galleria Hubacher nella miniera di fluorite 5 - percorso “5-1” accessibile ai disabili non vedenti 6 - nuovo allestimento museale a cielo aperto dell’area di Chez Larze 7 - nuovo percorso nella galleria della miniera di magnetite di Chez Larze no. 2 8 - ex-cava di marmo bianco 9 - cuvettes glaciaires du Goilly Lungo i due itinerari saranno installati pannelli didattici che riporteranno informazioni storiche, l’uso dei metalli estratti e riferimenti sulla tecnologia passata e presente. Tutti i pannelli avranno QR code riportanti la mappa dell’itinerario, uno che rimanderà alla traduzione in francese/italiano e in inglese e un altro che rinvierà alle pagine web di informazioni sulle visite. Lungo l’itinerario italiano saranno inoltre previsti pannelli informativi e la segnaletica del sentiero riportante i loghi di progetto, l’icone di percorribilità a piedi, in bici e con passeggini. La pannellistica dell’itinerario svizzero, già dotato di cartelli didattici, sarà costituita da nuovi pannelli di promozione del progetto e delle realizzazioni sulle aree d’intervento, dotati di QR code (come sopra). Le strutture di accoglienza (punto informativo e/o biglietteria) saranno gestite a livello comunale, anche con la collaborazione delle associazioni, e garantiranno la tenuta degli elenchi di visitatori.
5) ALLESTIMENTI SCENOGRAFICI
L’obiettivo del WP4 è illustrare al visitatore il patrimonio minerario dismesso presente sui 3 siti nel modo più economico e attrattivo possibile. Per poter apprezzare il patrimonio minerario composto da rovine, resti industriali disseminati e “buchi” nella montagna, è necessario acquisire un minimo di conoscenze per rendere più godibile la visita e la lettura dei territori interessati. La nozione di “museo” è ormai percepita come poco attraente in particolar modo per il target Famiglie con bambini; in alternativa all’ideazione di classici musei espositivi, MIMonVE propone la progettazione di allestimenti outdoor da realizzarsi presso i luoghi del passato minerario, in grado di far “vivere” concretamente il patrimonio lungo l’itinerario. Al fine poi di evitare la creazione di piccoli musei che difficilmente risultano redditizi e sostenibili finanziariamente, il progetto prevede la diffusione della conoscenza del territorio nel modo più libero possibile, ossia senza la necessità di una guida (ad eccezione delle visite in galleria). Tali allestimenti non richiedono l’esborso finanziario tipico dei musei (personale, elettricità, riscaldamento, pulizie, sistemi antincendio, materiale di consumo) ma solo costi estremamente ridotti di manutenzioni di piccola entità. È altresì indispensabile caratterizzare l’offerta mineraria nei due Paesi interessati e nel seno stesso del Parco minerario valdostano che include già le miniere di Cogne di Saint Marcel e di Brusson. I punti di forza del WP4 sono l’apertura delle miniere di Ollomont al pubblico e gli allestimenti museali esterni di Vollèges, pensati proprio in virtù del principio di specificità. Alla luce della tipologia di gallerie della miniera di Ollomont (strette, labirintiche e prive di macchinari d’epoca), i percorsi di visita saranno improntati sul concetto ludico di “avventura” in coerenza con il target scelto, “Scuole” e “Famiglie con bambini”. Salvo la rimozione delle macerie e la messa in sicurezza di alcuni tratti di gallerie, le miniere interessate non saranno sede di ulteriori lavori; non prevedendo alcun tipo di illuminazione (con risparmio economico e di impatto ambientale), le gallerie saranno percorribili ma solo alla luce delle frontali dei caschi dei visitatori stessi. Saranno concepiti un primo percorso, con lo scopo di spiegare la miniera e di familiarizzare il pubblico con il sottosuolo e un secondo, fortemente innovativo, c.d. “percorso al buio”, che permetta ai visitatori di provare le emozioni tipiche del buio totale (perdita orientamento, ricostruzione delle immagini dal parte del cervello, distorsione della percezione del tempo, potenziamento degli altri sensi oltre la vista,ecc) spegnendo semplicemente le lampade frontali. I visitatori saranno posti nelle stesse condizioni (ovviamente per un tempo nettamente inferiore) degli astronauti che si allenano in grotta (progetto CAVES dell’ESA). Il percorso al buio permetterà anche di organizzare delle visite congiunte tra vedenti ed ipovedenti in cui i ruoli di guida si invertono a secondo del percorso. La miniera sarà inoltre messa a disposizione del CNSAS e del corpo SAF dei VVFF per esercitazioni. Nello stesso modo, dal lato svizzero, data la tipologia di gallerie (brevi e basse, resti in esterno molto disseminati) e l’aspetto prevalentemente storico delle miniere di Mont Chemin (miniere sfruttate dai Merovingi nel V secolo fino al 1945) la musealizzazione prevista punterà sugli aspetti emozionali legati al passato ricostruendo un tipico campo minerario come si presentava all’epoca agli imbocchi delle numerose miniere di Mont Chemin.
6) ALLESTIMENTI LUDICO-DIDATTICI
L’obiettivo del WP5 è completare l’offerta turistica prettamente legata all’aspetto culturale delle miniere con una possibilità di rilassamento per i visitatori e residenti (famiglie con bambini, scuole e disabili) di tipo permanente, ripetibile e gratuito. Questa tipologia di offerta è molto carente nei Comuni interessati dal progetto, in particolare a Ollomont e Valpelline i quali non hanno risorse proprie per realizzarla. Il progetto coglie l’occasione del tema minerario per colmare queste debolezze attraverso la progettazione e la realizzazione di un parco giochi a tema “Miniera”, due percorsi sensoriali accessibili (“5-1”) e un percorso ludico-didattico. I parchi giochi, essenziali per la crescita psico-motoria dei bambini, sono un luogo di aggregazione, per bambini e genitori, che dovrebbe essere accessibile a tutti. Questa cultura è piuttosto carente in Valle d’Aosta, al contrario dei Paesi di origine dei turisti stranieri (prevalentemente belgi e olandesi) che sono una parte molto importante dei visitatori di Ollomont e Valpelline. I percorsi accessibili sensoriali, denominati “5 meno 1”, improntati sul mondo minerario perseguono vari scopi complementari tra i quali l’integrazione sociale tra bambini disabili e normodotati si rivela il principale. Il percorso permetterà di insegnare in modo ludico cosa significa svolgere attività banali senza l’uso della vista (attraversare una strada, bere ad una fontana, salire e scendere pochi gradini, buttare rifiuti in un cestino,ecc), consentirà ai bambini normodotati di imparare come aiutare un ipovedente e alle associazioni già molto presenti sul territorio di usufruire del percorso per la formazione dei loro operatori. Far lavorare in modo ludico normodotati e ipovedenti abbatte le barriere di una forma di discriminazione, di ignoranza e di diffidenza purtroppo ancora molto presenti. Le progettazioni su Vollèges e Valpelline saranno volontariamente distinte in modo da poter essere confrontate e capitalizzeranno il modello del progetto ALCOTRA di Mines de Montagne (Modèle d’accessibilité et de confort d’usage) integrandolo sulla base delle specificità da ambo i lati della frontiera. Il percorso ludico didattico, infine, ha per scopo di rendere meno noiosa la breve camminata di avvicinamento verso l’entrata in miniera di Ollomont, ma anche di preparare i bambini alla visita. Grazie a questi allestimenti si favorirà la crescita e la fidelizzazione dei turisti (introducendo nella mente degli stessi che “c’è qualcosa da fare”), nonchè il tempo di permanenza, con relative maggiori ricadute economiche sul territorio. Il progetto infine promuoverà le relazioni tra i bambini, turisti e residenti, e incrementerà il grado di soddisfazione delle famiglie. Al fine di verificare l’affluenza e il gradimento dei turisti e residenti, fruitori dei percorsi, dei questionari di qualità e soddisfazione saranno diffusi presso le strutture di accoglienza e presso gli operatori economici che vorranno aderire all’iniziativa; in particolare sarà richiesta la collaborazione al bar/pizzeria, presso l’area verde di Valpelline adiacente ai percorsi, e futuro gestore/manutentore dell’area (in occasione del prossimo appalto di gestione, il Comune inserirà nel capitolato tali impegni al fine di garantire la durabilità delle realizzazioni).
7) STRATEGIA INTEGRATA DI SVILUPPO TURISTICO MINERARIO
L’obiettivo del WP6 è di ottenere la sostenibilità finanziaria delle realizzazioni nella fase successiva di gestione senza attingere a ulteriori finanziamenti pubblici. La strategia integrata di sviluppo turistico minerario analizzerà il maggior numero di componenti di sostenibilità e redditività possibili al fine di risultare vero valore aggiunto allo sviluppo durevole del territorio INTERREG. Oltre alla specificità mineraria si terrà conto che il lato italiano è caratterizzato da un notevole patrimonio culturale poco o per niente valorizzato dal punto di vista turistico, mentre dal lato svizzero il patrimonio è più valorizzato, peraltro in seno a un Comune a bassa intensità turistica, che risente della concorrenza di Martigny e Verbier. Entrambi i territori presentano un bacino di utenza non ancora sfruttato. Il WP6 include: 1. in un’ottica di rispetto dei principi del turismo ecosostenibile, sarà realizzata una progettazione turistica mineraria basata su: analisi e studio del contesto e dei target modalità di comunicazione turistica ideazione di offerte turistiche tematiche strategia di gestione: tariffazione, reciprocità, business plan, convenzione pubblico/privato, modello pedagogico, formazione, messa in rete locale, questionario di soddisfazione e controllo di qualità, accessibilità e confort d’usage. I modelli del progetto ALCOTRA “Mines de Montagne” -accessibilité et confort d’usage, business plan, convention entre propriétaires et gestionnaires, modèle pédagogique et didactique, questionnaire d’auto-évaluation, formation- saranno capitalizzati, adattati e integrati con le specificità locali. 2. Il modello didattico, con lo scopo di promuovere il tema metallurgico presso le scuole attraverso una didattica di facile accesso, proporrà strumenti di conoscenza adeguati alle classi che parteciperanno ai test dell’offerta. Il modello si ispirerà all’esperienza svizzera in tema di visite scolastiche al Mont Chemin, del museo “Sciences de la Terre” di Martigny e, sul fronte italiano, a quelle del CAST di Torino e delle miniere del Parco minerario. La messa in rete delle associazioni e degli operatori economici locali (attività ricettive, esercizi commerciali) è indispensabile per uno sviluppo durevole. Il coinvolgimento attivo nel corso del progetto di: associazioni di professionisti del turismo “Amici dell’Habbé Henry” (associazione storico-culturale) “Volontari del soccorso di Valpelline” le cooperative e associazioni per disabili: “Partecipare conta”, “C’era l’acca”, “Forrest Gump” Nordic walking Grand-Combin Proloco di Ollomont “Centre Nature du Mont Chemin” Gruppo speleo CAI garantirà la condivisione dei punti di forza e di debolezza nonché delle opportunità che, a progetto terminato, potranno essere colte dagli operatori stessi (in termini di gestione e collaborazione future) per mantenere il territorio vitale. 3. Una promozione turistica mirata è indispensabile per raggiungere il target prefissato su un territorio generalmente non incluso nei circuiti turistici abituali. La promozione sarà progettata sulla base delle risultanze della progettazione turistica in termini di modalità e target da raggiungere. 4. La formazione transfrontaliera, destinata ai professionisti del turismo (guide turistiche, della Natura, escursionistiche, di mountainbike, alpine) valorizzerà le reciproche esperienze esistenti sul lato italiano (ipovedenti di Valpelline, visite in miniera di St Marcel, Brusson, Cogne) e svizzero (conoscenza mineraria della fondazione Tissières, la didattica scientifica del Musée de la Terre, la gestione attuale del Sentier des Mines). 5. Infine alla luce della specificità della strategia, il sistema di offerta turistica sarà testato al fine di verificarne la bontà e di correggere eventuali errori prima di cederne la gestione, che dovrà essere resa operativa in brevissimi tempi al fine di rendere sostenibile finanziariamente il progetto. Saranno previsti test transfrontalieri a target Scuola e Famiglie.
8) LABORATORIO DI ARCHEOMETALLURGIA SPERIMENTALE
L’obiettivo del WP7 è di dotare la Valle d’Aosta di un Laboratorio di archeometallurgia sperimentale sfruttabile per tutti i studiosi della metallurgia antica dell’arco alpino e di avere a disposizione uno straordinario strumento didattico per tutti i visitatori. Il Laboratorio è un chiaro bisogno espresso da tutti i partners in quanto: a) l’aumento dell’interesse del pubblico per il patrimonio minerario richiede una didattica non solo descrittiva ma anche dimostrativa b) la conservazione corretta del patrimonio minerario alpino non può prescindere dalla sua conoscenza scientifica c) l’archeologia stessa sta procedendo a passi di giganti verso la verifica delle ipotesi generalmente ammesse per mezzo di prove sperimentali di fattibilità tecnica con i mezzi tecnici dell’epoca d) costituirebbe una ricaduta importante in termini di immagine, di conoscenza scientifica, di attrazione turistica e di scambio transfrontaliero, di creazione di laboratori didattici innovativi e di aumento dei visitatori (turisti, scuole e specialisti). Il Laboratorio oltre agli aspetti innovativi legati alla ricerca archeometallurgica svolta in comune tra svizzeri ed italiani sarà una attrazione unica in quanto i visitatori e le classi potranno assistere alla fusione dei metalli in diretta. Il Laboratorio sarà realizzato all’aria aperta sotto una tettoia lungo il sentiero che porta alla miniera tra Maison Grimpe di Ollomont e l’inizio del percorso-ludico didattico, l’area è di proprietà del comune, accessibile con mezzi motorizzati e facilmente alimentabile in corrente elettrica. Potranno essere coinvolti il Museo di Archeologia di Aosta, la sopraintendenza della Valle d’Aosta, il Centro di Archeologia Sperimentale di Torino (museopreistoriavaie.it) e il Musée des Sciences de la Terre - Fondation Tissières di Martigny. Il focus principale sarà sulla metallurgia del rame (i.e stoccaggio dei minerali cupriferi, lavaggio, arricchimento, arrostimento, riduzione e raffinazione, fusione del rame e delle sue leghe come il bronzo, colata in stampi aperti e bivalve, rifinitura dei getti, laminazione del bronzo, modellazione del bronzo) e del ferro (i.e stoccaggio dei minerali ferrosi, lavaggio, arricchimento, arrostimento, riduzione del ferro e produzione del blumo, forgiatura del blumo e produzione del blocco di ferro, modellazione del blocco di ferro per forgiatura). Lo scopo scientifico è quello di per verificare le ipotesi di fabbricazione di manufatti metallici, di interpretare resti provenienti dagli scavi confrontandoli con quelli costruiti al giorno d’oggi con le stesse tecniche e di ricostruire i movimenti di popolazioni secondo le tecniche che possedevano. Pensiamo per esempio all’importanza del laboratorio per gli studi sui merovingi del Vallese o sui Salassi dell’età del ferro che hanno caratterizzato tutta la storia antica della Valle d’Aosta.