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PARCHI VERBANO TICINO

SINTESI
Il Lago Maggiore, Il Fiume Ticino Sublacuale E Le Aree Naturali Protette. Verifica E Sperimentazione Di Scenari Di Gestione Sostenibili E Condivisi.
Il Lago Maggiore e il Fiume Ticino sono corpi idrici condivisi tra Italia e Svizzera, di rilevante interesse ambientale, con la presenza di numerose aree protette; essi costituiscono anche un’importante risorsa idrica per l’acqua potabile, l’irrigazione e la produzione di energia idroelettrica, oltre a esercitare una forte attrazione turistica.
Il carattere transfrontaliero e le esigenze spesso contrastanti dei diversi fruitori rendono molto complessa ma di rilevante importanza la gestione condivisa di questa risorsa, i cui primi esempi risalgono agli anni ’50.
Questo progetto vuole dare un contributo concreto alla definizione di strategie di gestione ambientale realizzabili, sostenibili, condivise ed esportabili in contesti analoghi dell’area EUSALP.
Oggetto del progetto sarà la gestione dei livelli del lago e la qualità dell’ambiente circostante, con particolare riferimento alle aree naturali protette, anche sul fiume Ticino a valle del lago. Fra le specificità di questa sfida vi è il coinvolgimento diretto dei gestori delle aree protette e del consorzio regolatore dei livelli del lago, oltre ai centri di ricerca del territorio; ciò consentirà di superare i limiti conoscitivi e di relazione sino a oggi spesso presenti.
Il progetto porterà quindi, quale principale cambiamento, alla definizione strumenti condivisi per una gestione sostenibile che riduca i conflitti d’uso, con un effetto positivo concreto sui fruitori, sulla biodiversità e la salute degli ecosistemi coinvolti.


DURATA PROGETTO
48 mesi

DATA INIZIO
19/6/2019

DATA FINE
18/6/2023


ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.1 - Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica

AZIONE
A) Elaborazione di modelli sperimentali e progetti pilota, programmi e strategie comuni per la gestione integrata e sostenibile nonché per il ripristino della continuità morfologica e della funzionalità ecosistemica dei corsi d’acqua.


GRUPPI TARGET
Il progetto prevede l’organizzazione di eventi e la creazione di un sito web volti a divulgare i contenuti del progetto e i risultati raggiunti. La popolazione dell’area di progetto è quindi uno dei target cui si rivolge, in un’ottica di sensibilizzazione nei confronti di temi quali lo sfruttamento sostenibile della risorsa idrica e la gestione ecocompatibile del territorio, e di consapevolezza degli effetti transfrontalieri della governance del proprio territorio.
È inoltre prevista l’organizzazione di giornate formative su tematiche ambientali connesse con il progetto, dedicate ai professionisti che si occupano di gestione e monitoraggio ambientali e alle Guardie Ecologiche Volontarie che operano nell’area di progetto.
Infine, l’organizzazione di attività divulgative per i ragazzi delle scuole dell’area di progetto permetterà di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza ecologica degli ambienti acquatici e la necessità di promuoverne la tutela.
La definizione di linee guida per l’ individuazione di uno schema di gestione dei livelli che tenga conto anche della fruibilità delle spiagge del lago è invece un’attività indirizzata ai turisti. Al tempo stesso, saranno tenute in considerazione le esigenze delle attività agricole che utilizzano le acque del Ticino per l’irrigazione, che sono quindi anch’esse target di progetto.
Infine, è l’ambiente stesso uno dei target del progetto, che beneficerà della migliorata governance e degli interventi di riqualificazione.
A beneficiare indirettamente dei risultati del progetto saranno gli enti gestori delle aree naturali e della risorsa idrica in altri territori dell’area EUSALP, che potranno sfruttare questo progetto come modello per impostare analoghe strategie di gestione. Inoltre, la popolazione dell’area e i turisti godranno del beneficio che il progetto apporterà all’ambiente, in termini di tutela degli habitat e della biodiversità, ed in termini paesaggistici.

STAKEHOLDER
Il progetto coinvolge numerosi soggetti in qualità di stakeholder, di seguito elencati.
Gli enti derivatori delle acque del fiume Ticino, in particolare: il Consorzio Bonifica Est Ticino Villoresi -ETV, il Consorzio di irrigazione e bonifica Est Sesia -AIES ed ENEL Green Power -EGP, saranno interessati dai risultati del progetto, in quanto le modalità di gestione dei deflussi dal lago, sulle quali verte il progetto, hanno effetti sulle portate rilasciate dal lago nel Ticino e di conseguenza sulla disponibilità idrica per gli utilizzatori in quest’area.
Gli operatori turistici (es albergatori, gestori di spiagge) saranno interessati dai risultati del progetto, in quanto la gestione dei livelli del lago ha effetti sul grado di esposizione/allagamento delle spiagge lacustri, e quindi sulla possibilità di fruizione delle stesse. Inoltre, gli interventi di riqualificazione ambientale proposti e l’individuazione di un sistema di gestione dei livelli che tuteli gli ambienti naturali possono favorire l’attrazione per forme di turismo ambientale. I cantieri navali per il ricovero, rimessaggio, vendita e noleggio di imbarcazioni potranno essere a loro volta interessati dal progetto in relazione ai suoi effetti sul turismo.
I fruitori delle aree naturali protette potranno beneficiare di ambienti di migliore qualità e accessibilità.
I pescatori sportivi e professionisti sono portatori di interesse per quanto riguarda le azioni di raccolta dati riguardanti il successo riproduttivo dell’ittiofauna e gli effetti che la regolazione dei livelli può esercitare sull’ittiofauna.
La provincia di Varese sarà interessata dai risultati del progetto in quanto ente gestore delle aree Rete Natura 2000 sulla porzione lombarda del lago.
Le province di Verbano Cusio Ossola, Novara, Varese e il Canton Ticino, in quanto enti amministrativi territorialmente coinvolti.
Lo Stato italiano e la Confederazione svizzera, quali promotori e garanti dell’accordo internazionale sulla regolazione delle acque.

PARTNER DI PROGETTO
ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DEL TICINO E DEL LAGO MAGGIORE / Fondazione Bolle di Magadino / Università degli Studi dell'Insubria / Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca sulle acque IRSA / Riserva Naturale Pian di Spagna Lago di Mezzola / PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO / Consorzio del Ticino

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il progetto presentato è finalizzato alla definizione di un sistema di gestione della risorsa idrica e delle aree naturali che garantisca la tutela dell’ambiente. Pertanto, i risultati di progetto saranno essi stessi soluzioni finalizzate a ridurre le pressioni ambientali, così come le attività di progetto sono esse stesse strumenti atti alla individuazione delle soluzioni.
La presenza nel partenariato degli stessi gestori della aree naturali protette, che peraltro sono i diretti responsabili/esecutori delle attività operative previste, rappresenta ulteriore garanzia di piena sostenibilità ambientale degli intervento proposti, non solo in termini di risultati attesi ma anche di modalità realizzative.


CAPOFILA ITALIA
ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DEL TICINO E DEL LAGO MAGGIORE

CAPOFILA SVIZZERA
Fondazione Bolle di Magadino


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.972.362,04
CHF 216.016,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.676.507,72
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 295.854,31

 


WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto ParchiVerbanoTicino nasce dall’esigenza, espressa da numerosi soggetti del territorio, di cooperare ai fini di definire un sistema di regolazione del Lago Maggiore e del Fiume Ticino efficiente e sostenibile anche in termini ambientali, con particolare riferimento alle aree di maggiore rilevanza naturalistica. La preparazione del progetto pone quindi le sue radici in una serie di incontri tenutisi ben prima dell’emanazione del bando, anche a seguito di un provvedimento dell’Autorità di Bacino del F. Po della primavera del 2015 che ha intrapreso un percorso per definire nuove possibili regole di gestione dei livelli del lago, e si ispira al superamento di criticità rimaste aperte anche a seguito di progetti di cooperazione pregressi (Interreg Italia-Svizzera 2007-2013 STRADA 2.0.). Particolare attenzione è stata posta in fase preliminare dai due capofila nella costruzione del partenariato, assicurandosi la partecipazione ed il pieno coinvolgimento innanzitutto dell’ente gestore della regolazione del lago, cioè il Consorzio del Ticino, la cui presenza è garanzia di concretezza ed applicabilità gestionale dei risultati finali, nonché degli enti di ricerca del territorio, per la particolare natura degli approfondimenti conoscitivi previsti, per i quali sono indispensabili consolidate basi scientifiche ,unite ad una profonda conoscenza del territorio. Il progetto presentato è stato redatto sulla base di quanto emerso dai partner e discusso durante questi incontri. Questo WP ha visto il quindi coinvolgimento di tutti i partner di progetto ed è articolato in due attività. La prima ha visto lo svolgimento di incontri preparatori a cui hanno partecipato tutti i soggetti del partenariato, dopo la consultazione e la verifica con i principali stakeholder del territorio. La seconda riguarda la stesura del testo del progetto ed è stata condotta a cura dal capofila italiano che ha coordinato, con la condivisione del capofila svizzero, la raccolta dei contributi di ogni partner ai fini di una loro sintesi omogenea rispetto alla formulazione prevista dai documenti di bando.

2) COORDINAMENTO E GESTIONE
I soggetti capifila IT e CH assumono il ruolo di coordinamento nelle attività del progetto per garantire: 1- piena rispondenza ai contenuti progettuali 2- l’elevata qualità dei prodotti tecnici 3- un efficace indirizzo alla governance ambientale come risultato delle attività di tipo tecnico 4- un impatto positivo del progetto sulla sensibilità ambientale della popolazione e degli stakeholder anche tramite un’efficace attività di divulgazione e formazione. I soggetti capifila svolgono inoltre attività di coordinamento di tipo economico-amministrativo. I componenti del partenariato si occupano delle diverse attività in base alle proprie specifiche competenze ed esperienze pregresse, come di seguito elencato. Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore (capofila IT): attività di coordinamento e gestione (WP1), supervisione nelle attività di studio degli effetti della variazione dei livelli (WP3 e WP4), indirizzo, progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale lungo le sponde del lago (WP6), supporto alla governance (WP7). Fondazione Bolle di Magadino (capofila CH): attività di coordinamento e gestione (WP1), attività connesse allo studio dei canneti e dell’avifauna ad essi legata (WP3 e WP4), pianificazione e realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale (WP6), supporto alla governance (WP7). Parco Lombardo della Valle del Ticino: attività legate alla valutazione degli effetti della gestione dei livelli sul fiume Ticino (WP5), supporto alla governance (WP7). Consorzio del Ticino: oltre a svolgere fisicamente la funzione di regolazione dei livelli, si occuperà della raccolta di dati idrologici (WP3) e di attività connesse al rilevamento di alcune componenti ambientali (WP4) e di supporto alla governance (WP7). Università degli Studi dell’Insubria: attività connesse allo studio di indicatori biologici sul lago (WP4) e alla valutazione degli effetti della gestione delle portate del fiume Ticino (WP5). CNR-ISE: attività di ricerca legate definizione di indicatori di qualità bastati su invertebrati e molluschi lacustri (WP4) e fluviali (WP5). Riserva Naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola: attività connesse allo studio dei canneti e dell’avifauna a essi legata (WP4). Questo soggetto, sebbene esterno rispetto all’area geografica del bacino del Ticino, è stato incluso nel partenariato in quanto gestore di aree naturali con caratteristiche simili a quelle di alcune aree presenti sul lago Maggiore, ma non influenzate dalla gestione dei livelli dell’acqua e quindi utili come siti di riferimento. Inoltre, quest’area comprende una zona Ramsar, quindi di particolare importanza per quanto riguarda l’avifauna migratoria. Tutti i soggetti del partenariato parteciperanno inoltre alle attività di comunicazione interna al partenariato (WP1) ed esterna (WP2). Per le attività elencate, i soggetti potranno usufruire del supporto dato da esperti esterni. Questo WP comprende quattro attività, finalizzate a garantire il raggiungimento dei risultati attesi dal progetto ed una buona performance di spesa. La prima attività sarà finalizzata alla creazione dell’organigramma di progetto (che sarà il prodotto dell’attività). Sarà coordinata dal capofila italiano, ma coinvolgerà tutti i partner. La seconda vedrà il coinvolgimento di tutti i partner di progetto, riguarderà lo scambio informativo interno al partenariato ed avrà come prodotto i verbali degli incontri. La terza attività sarà condotta dai soggetti capifila e sarà finalizzata all’elaborazione dei rapporti di esecuzione e monitoraggio sulle attività. La quarta attività riguarderà la rendicontazione economica, sarà condotta dai capifila ed avrà come prodotto l’insieme dei documenti di rendicontazione. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento di tutti i risultati attesi del progetto in quanto garantirà dal punto di vista organizzativo e delle verifiche la riuscita del progetto nel suo complesso.

3) COMUNICAZIONE
La Strategia di Comunicazione del progetto ParchiVerbanoTicino pone le basi su tre obiettivi fondamentali: (1) diffondere una conoscenza corretta ed approfondita del sistema Maggiore-Ticino, delle sue caratteristiche naturali e gestionali; (2) informare la cittadinanza sulla cooperazione transfrontaliera attuata tramite il progetto e sull’importanza di una sua continuità nel tempo per garantire una gestione condivisa e sostenibile della risorsa idrica; (3) informare riguardo i risultati della cooperazione stessa (e quindi del progetto) e i risvolti che questi possono generare sulla gestione della risorsa idrica. Per perseguire questi obiettivi, è prevista la realizzazione di attività dedicate a quattro tipologie di soggetti target: i ragazzi, ai quali saranno dedicate attività divulgative in collaborazione con le scuole del territorio di progetto; il personale tecnico, amministrativo e volontario degli enti del territorio, a cui saranno dedicate alcune giornate formative con lo scopo di accrescere la conoscenza a livello professionale delle tematiche ambientali legate al progetto; la cittadinanza, che sarà invitata a partecipare ad eventi di presentazione del progetto e alla quale sarà dedicata la produzione di materiale informativo; il “grande pubblico”, cui sarà rivolta la creazione del sito di progetto. Il raggiungimento di questi gruppi target tramite le attività comunicative rappresenta un passo fondamentale per garantire la sostenibilità sul lungo periodo dei risultati di progetto, e consentire quindi lo sviluppo di un approccio sostenibile e condiviso alla gestione della risorsa idrica e degli ambienti naturali nell’area di progetto. Questo WP comprende sette attività, che vedranno un impegno particolare da parte del capofila italiano, sebbene ognuno dei partner sarà coinvolto in almeno una attività. La prima attività, svolta dal capofila italiano, prevedrà la redazione di un piano di comunicazione quale prodotto dell’attività. La seconda riguarderà l’organizzazione di attività divulgative dedicate ai ragazzi e sarà svolta dall’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore e dal Parco Lombardo della Valle del Ticino. La terza sarà svolta da tutti i partner e avrà come prodotto delle giornate formative rivolte a personale tecnico-amministrativo che si occupa di tematiche ambientali e gestionali nell’area di progetto. La quarta riguarderà la produzione di materiale informativo cartaceo e sarà svolta dal capofila italiano. La quinta avrà come prodotto un documentario video e sarà svolta dal capofila italiano. La sesta avrà come prodotto il sito web di progetto e sarà svolta dal capofila italiano. L’ultima riguarderà l’organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento del risultato atteso dal progetto di sensibilizzazione della cittadinanza e delle amministrazione nei confronti del tema della gestione sostenibile delle risorse idriche e della tutela degli ambienti acquatici, in coerenza con l’Obbiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica), a cui vuole rispondere il progetto.

4) VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLA VARIAZIONE DEI LIVELLI ATTRAVERSO INDICATORI DISPONIBILI
La regolazione dei deflussi dal lago tramite la diga della Miorina influisce direttamente sul livello dell’acqua del lago, quindi il naturale regime idrologico dei livelli del lago risulta modificato e, a sua volta, può determinare effetti su numerose componenti dell’ecosistema lacustre, in particolare sulle comunità riparie. Questi effetti sono stati oggetto di analisi già all’interno di studi pregressi, ed in particolare, per quanto riguarda l’area di progetto, all’interno dei Progetti Interreg III e IV (Strada 2.0). Tramite il progetto STRADA 2.0, in particolare, è stato individuato, su base bibliografica e di giudizio esperto (con particolare riferimento ad esperienze pregresse maturate all’interno delle Bolle di Magadino), un pool di indicatori, la cui attuale applicazione è visibile, su richiesta per gli addetti ai lavori, in un apposito geoportale. Scopo di questo WP è la selezione critica, l’applicazione e, laddove necessario, il perfezionamento, di indicatori efficaci, tra quelli già proposti negli studi pregressi. La fase di validazione e perfezionamento, tramite apposite campagne di raccolta di dati ambientali a supporto, appare necessaria ai fini di un loro utilizzo condiviso, in quanto gli indicatori individuati nel progetto STRADA 2.0 non erano basati su rilievi in territorio italiano e alcuni di essi risultavano classificati come “da confermare”. Una particolare attenzione sarà rivolta ai livelli del lago per le stagioni primaverile ed estiva, poiché in questo periodo sono massimi i conflitti d’uso, in quanto coincidono le massime portate in ingresso al lago, la massima la richiesta idrica a valle (poiché all’utilizzo idroelettrico si aggiungono i massimi utilizzi irrigui) e la massima intensità di fruizione turistica sulle rive del lago. A questo scopo, si terrà conto anche della sperimentazione dei livelli, attualmente in corso e il cui termine è previsto, al momento, per la fine del 2018, che interessa proprio queste stagioni. Gli indicatori adottati all’interno di questo WP saranno utilizzati all’interno del WP7 per definire uno schema che sia di supporto alla governance del sistema, garantendo la tutela dell’ecosistema lacustre. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento di uno dei risultati attesi del progetto (la definizione di una strategia di gestione sostenibile della risorsa idrica), nonché dell’ Obbiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica). Questo WP si articola in tre attività, che saranno svolte dai capofila italiano e svizzero e dal Consorzio del Ticino. La prima attività riguarda la raccolta di dati idrologici, che sono il primo e più diretto indicatore degli effetti (fisici) della gestione dei livelli. Prodotto di questa attività saranno i dati raccolti e resi disponibili per le altre attività del progetto. La seconda attività riguarda l’applicazione di indicatori selezionati dai risultati del progetto STRADA e avrà come prodotto un report tecnico. La terza riguarda la verifica dell’efficacia su alcuni degli stessi indicatori e l’eventuale perfezionamento delle modalità del loro utilizzo ed avrà come prodotto un report tecnico. In particolare si prevedono attività conoscitive in campo relative all’Habitat di Interesse comunitario cod. 3130, rappresentato da zone litorali temporaneamente sommerse, in funzione dell’andamento dei livelli, ed al successo riproduttivo di alcune specie di uccelli e di pesci, che per la loro attività di riproduzione frequentano la fascia litorale e sono quindi potenzialmente influenzate dalle modalità di regolazione dei livelli del lago.

5) VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DEI LIVELLI SUL SISTEMA LAGO ATTRAVERSO NUOVI INDICATORI
Considerate le premesse già illustrate nel WP precedente, scopo di questo WP è la selezione di nuovi indicatori ecologici per la valutazione dello schema di gestione dei livelli del lago, durante il periodo di gestione ordinaria della Miorina, poiché è noto che durante gli eventi di piena lo sbarramento risulta completamente abbattuto e l’andamento dei livelli risulta determinato esclusivamente dal rapporto fra le portate in ingresso e quelle in uscita. I nuovi indicatori si distingueranno da quelli già disponibili perché riguardano ambiti di ricerca scientifica originali e pensati ad hoc. Per raggiungere questo obiettivo, saranno condotte attività di monitoraggio su diverse componenti biologiche, alcune già testate a livello europeo su altri laghi, che permetteranno di valutare gli effetti sugli ecosistemi delle aree spondali della gestione dei livelli oggi in essere e di possibili alternative. Anche in questa attività, come nella precedente, una particolare attenzione sarà rivolta ai livelli del lago per le stagioni primaverile ed estiva. Gli indicatori sviluppati all’interno di questo WP saranno adoperati all’interno del WP7 per definire uno schema che sia di supporto alla governance del sistema, garantendo la tutela dell’ecosistema lacustre. Tra le attività previste, il rilievo della vegetazione igrofila, oltre che per la valutazione degli effetti della regolazione dei livelli, potrà dare spunto per la definizione di scelte di pianificazione relativamente al recupero/ampliamento di aree naturali interessate da allagamenti. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento di uno dei risultati attesi del progetto (la definizione di una strategia di gestione sostenibile della risorsa idrica), nonché dell’ Obbiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica). Questo WP si articola in cinque attività diverse. Le prime quattro attività riguardano gli effetti del sistema di gestione dei livelli sulle biocenosi del Lago Maggiore e saranno svolte da: Consorzio del Ticino, Fondazione Bolle di Magadino, Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, e CNR-ISE. Le attività proposte avranno carattere sperimentale, con l’intento di valutare gli effetti della gestione delle acque sulla biodiversità litorale, alcune di esse anche in relazione alle condizioni ambientali in cui sono eseguiti. L’ultima attività riguarda lo studio del lago di Mezzola come sistema di riferimento non regolato ed esterno da utilizzare per valutare comparativamente il grado di alterazione ecologica dovuta alla gestione dei livelli nel Lago Maggiore. Questa attività sarà svolta dall’ente di gestione della Riserva Naturale del Pian di Spagna – Lago di Mezzola. Come fase iniziale di ogni attività si prevede la raccolta e la riorganizzazione delle informazioni già disponibili relative all’oggetto dell’attività. La raccolta di informazioni si baserà innanzitutto sull’importante patrimonio conoscitivo dei soggetti proponenti e dei partner di progetto, che da anni sono coinvolti nello studio e nella gestione dell’area di interesse. Inoltre, sarà condotta un’attenta ricerca bibliografica nella letteratura scientifica di settore. I prodotti delle attività saranno dei report tecnici contenenti i risultati delle indagini ecologiche e la descrizione degli indicatori definiti.

6) VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DEI LIVELLI SUL SISTEMA FIUME ATTRAVERSO NUOVI INDICATORI
Il sistema di regolazione dei deflussi dal lago influisce direttamente sul livello e sul volume d’acqua presente all’interno del lago stesso e quindi sulla disponibilità idrica a valle della diga della Miorina, che deve garantire la tutela dell’ambiente fluviale, oltre agli usi delle acque (innanzi tutto per l’irrigazione). Una scarsa disponibilità idrica può avere come effetto nel fiume la presenza di portate minime (pari al solo Deflusso Minimo Vitale) per periodi prolungati, con potenziali effetti negativi sull’ecosistema fluviale. Durante l’estate la probabilità che ciò avvenga è più elevata in quanto coincidono temporalmente la minima disponibilità idrica (magra estiva naturale) e la massima necessità di acqua per l’irrigazione. Scopo di questo WP è la selezione di indicatori per la valutazione della sostenibilità ecologica per il fiume Ticino dello schema di gestione dei rilasci in essere e di sue possibili variazioni, con particolare riferimento a: 1) la disponibilità di volumi/portate estive per la mitigazione di magre particolarmente prolungate; 2) i tempi di esecuzione delle manovre di apertura delle paratoie per la variazione dei livelli e quindi delle portate nel fiume. Per raggiungere questo obiettivo saranno condotte attività di studio su diverse componenti biologiche e parametri ambientali del fiume Ticino, con particolare riferimento al tratto immediatamente a valle del lago Maggiore, che permetteranno di valutare gli effetti ecologici del presente schema di gestione dei livelli e di differenti schemi di rilascio. Gli indicatori sviluppati all’interno di questo WP e i risultati della loro applicazione saranno poi utilizzati all’interno del WP7 per definire uno schema che sia di supporto alla governance del sistema, ai fini della tutela dell’ecosistema fluviale. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento di uno dei risultati attesi del progetto (la definizione di una strategia di gestione sostenibile della risorsa idrica), nonché dell’Obbiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica). Il WP si articola in quattro attività. La prima riguarda l’installazione di sonde fisse, oggi non presenti, per la misura di parametri fisici delle acque e l’analisi dei dati raccolti tramite le sonde. Sarà svolta dal Parco Lombardo della Valle del Ticino e dall’Università degli Studi dell’Insubria. La seconda riguarda lo studio degli effetti ecologici della gestione dei rilasci sui macroinvertebrati bentonici, con verifica della presenza di una specie target di bivalve (Microcondylaea bonellii, in lista rossa IUCN e a rischio estinzione); sarà svolta dall’Università degli Studi dell’Insubria e dal CNR-ISE. La terza riguarda lo studio degli effetti ecologici della gestione dei rilasci sull’habitat acquatico e la quarta il loro effetto sulle specie ittiche, studiandone anche geneticamente una scelta in quanto di rilevante interesse conservazionistico (il barbo comune, specie tipica di fiumi planiziali, inserita nell’All.II della Dir.Habitat e nella lista rossa IUCN come vulnerabile per la presenza dell’alloctona barbo europeo). Entrambe le attività saranno svolte dall’Università dell’Insubria. Tutte le attività di questo WP avranno come prodotti report tecnici contenenti i risultati delle indagini condotte e la descrizione degli indicatori definiti. Come fase iniziale di ogni attività si prevede la raccolta e la riorganizzazione delle informazioni già disponibili relative all’oggetto dell’attività. La raccolta di informazioni si baserà innanzi tutto sull’importante patrimonio conoscitivo reso disponibile dai soggetti proponenti ed i partner di progetto, che da anni sono coinvolti nello studio e nella gestione dell’area di interesse. Inoltre, saranno utili i risultati di altri progetti condotti in ambito ambientale nell’area di interesse (ad esempio il “Progetto di sperimentazione del Deflusso Minimo Vitale sul fiume Ticino e di verifica degli effetti ecologici prodotti”).

7) PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE
Nell’ambito di una gestione complessiva delle aree naturali lacustri appare opportuno, parallelamente all’ottimizzazione della regolazione dei livelli, mettere in atto interventi di riqualificazione ambientale volti al miglioramento dello stato di conservazione di ambienti naturali che risentono della regolazione del lago ma che, negli anni, sono stati sottoposti ad ulteriori molteplici perturbazioni. Scopo di questo WP è la progettazione e la realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale mirati alla tutela di ambienti perilacuali di particolare pregio. In particolare, si prevedono interventi all’interno di tre riserve naturali, poste sulle rive del lago, denominate “Fondo Toce”, “Canneti di Dormelletto” e “Bolle di Magadino”. Le aree sono soggette a due differenti problematiche, sulle quali si intende agire: il progressivo interramento/riduzione dei canneti e la diffusione di specie vegetali alloctone invasive. L’interramento è un fenomeno legato alla naturale evoluzione degli ambienti palustri; tuttavia processi antropici quali l’arricchimento in nutrienti delle acque e l’alterazione dei naturali regimi idrologici tendono a velocizzare questo processo, che, a lungo termine, porta all’evoluzione di queste cenosi elofitiche verso comunità terrestri. Per fronteggiare questa problematica si prevedono interventi di sfalcio dei canneti per la rimozione della biomassa epigea, con particolare attenzione a non intaccare la capacità rigenerativa dei canneti e a minimizzare lo stress nei confronti dell’avifauna ad essi legata. Si prevedono inoltre interventi di consolidamento/ampliamento del canneto in aree in cui appare diradato o frammentato, tramite piantumazione. Gli interventi riguarderanno aree che presentano differenti condizioni di distanza dal lago e differenti tempi di allagamento in funzione della quota; ciò consentirà di cogliere la relazione con la gestione del lago. La diffusione di specie vegetali alloctone invasive è una delle principali cause di riduzione della biodiversità e alterazione della funzionalità degli ecosistemi, in quanto provoca la banalizzazione delle comunità e conseguentemente degli habitat. Si prevedono interventi di contenimento/eradicazione di specie come Apios americana e Pueraria lobata, particolarmente invasive e segnalate all’interno delle riserve. Data l’estrema attualità di queste problematiche, non sono disponibili ad oggi indicazioni dettagliate e complete sulle possibilità di intervento per la loro risoluzione; gli interventi proposti avranno pertanto un carattere sperimentale, con l’intento di testare differenti modalità di intervento e di valutarne gli effetti in relazione alle condizioni ambientali in cui sono eseguiti. La messa a punto delle migliori tipologie di intervento rappresenta non solo un beneficio per le aree di intervento, ma un utile riferimento metodologico per l’intera area EUSALP. Questo WP contribuirà al raggiungimento di uno dei risultati attesi del progetto (miglioramento della gestione delle aree naturali), nonché dell’ Obbiettivo Specifico 2.1 (Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica). Gli interventi non saranno soggetti a Valutazione di Incidenza, in quanto finalizzati al miglioramento della naturalità delle aree coinvolte. Questo WP si articola in cinque attività. La prima prevede la progettazione e direzione ai lavori e avrà come prodotto i documenti progettuali. La seconda, terza e quarta attività riguardano rispettivamente la realizzazione di interventi di: sfalcio dei canneti, contenimento di specie vegetali alloctone, ripristino della continuità dei canneti. La quinta riguarda il monitoraggio dell’efficacia degli interventi e la stesura di un documento di buone prassi, in cui saranno tradotte in chiave manualistica le prassi sperimentate, ai fini di fornire un riferimento per le possibili modalità gestionali della vegetazione delle zone umide del lago Maggiore e più in generale dell’area EUSALP.

8) SUPPORTO ALLA GOVERNANCE
Le numerose attività in cui è articolato il progetto ParchiVerbanoTicino permetteranno di raccogliere dettagliate ed importanti informazioni riguardo ai rapporti tra la gestione dei livelli del Lago Maggiore e lo stato di salute degli ecosistemi del lago stesso e della porzione di fiume Ticino a valle, nonché agli interventi a supporto utili alla migliore gestione di questi stessi ambienti. L’utilizzo di questi risultati per una efficace e consapevole governance ambientale presuppone che tutte queste informazioni siano tradotte in indicazioni semplici e sintetiche per i soggetti impegnati nella definizione delle modalità di gestione del lago, in funzione degli usi in essere e dei possibili effetti sulle diverse componenti ambientali coinvolte. Scopo di questo WP è quindi la valorizzazione delle informazioni raccolte nell’ambito dei precedenti WP3, 4, 5 e 6 e il loro utilizzo per proporre linee guida che siano di supporto alla governance ambientale nell’area di interesse. Questo WP si articola in due attività. La prima consiste nel realizzare una sintesi dei risultati dei precedenti WP (in particolare WP3, 4 e 5) che metta in luce i migliori indicatori degli effetti ambientali della gestione, emersi dalle attività svolte, e il loro possibile uso ai fini della definizione di regole per la gestione dei livelli del lago. Questa attività si presenta al tempo stesso complessa e di particolare rilievo poiché le citate attività presentano un forte contenuto tecnico-scientifico, quindi anche forme e linguaggi fortemente specialistici, oltre che una naturale disomogeneità legata alla differenza dei tematismi ed ai diversi gruppi di lavoro impegnati. Questa attività sarà svolta dai due capifila. La seconda attività prevede, sulla base dei risultati della prima, la definizione di indirizzi gestionali per la governance ambientale e sarà svolta congiuntamente dal capofila italiano, dal capofila svizzero e dal Parco Lombardo della Valle del Ticino, che rappresentano gli enti preposti alla governance ambientale dell’area di interesse, con il contributo del Consorzio del Ticino riguardo la fattibilità tecnica degli indirizzi proposti. I prodotti del WP saranno pertanto un documento di sintesi critica dei risultati dei WP 3, 4 e 5 ed un documento di linee guida a supporto della governance. In base a quanto esposto, appare chiaramente come questo WP necessiterà in modo particolare di cooperazione transfrontaliera per essere attuato e, a sua volta, genererà i presupposti per la prosecuzione della cooperazione anche dopo la fine del progetto, tramite la definizione linee guida per la corretta gestione dei livelli del lago a fini ambientali, che prevedrà il coinvolgimento di soggetti di entrambe le nazioni. Inoltre, poiché la una gestione ambientalmente sostenibile richiede, come già spiegato, di tenere conto degli effetti ecologici sia sul lago che sul fiume a valle, questo WP permetterà di integrare i risultati delle attività riguardanti il lago con quelli delle attività relative al fiume, valorizzando così il contributo dei diversi partner coinvolti nel progetto. I risultati di questo WP e dell’intero progetto forniranno alle Regioni Lombardia e Piemonte, nonché all’Autorità di Distretto del Po e al Cantone Ticino una base conoscitiva esaustiva per le decisioni gestionali più opportune. Questo WP contribuirà quindi al raggiungimento di due dei risultati attesi del progetto (la definizione di una strategia di gestione sostenibile della risorsa idrica e il miglioramento della gestione delle aree naturali), nonché dell’ Obbiettivo Specifico 2.1.