SINTESI
REACtion: REti Di Assistenza Comunitaria Per La Fragilità.
Il progetto REACtion si propone di consentire all’anziano di trascorrere la vecchiaia in salute e a casa propria, grazie a un sistema integrato di assistenza al domicilio anche attraverso l’uso di tecnologie, che integra il supporto di tutta la comunità, una rete locale di servizi socio-sanitari e la presenza dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC).
I destinatari del progetto sono gli anziani over 65 anni, i caregiver e gli Infermieri di Famiglia e Comunità (IFeC) operanti nei Comuni della Casa della Salute di Santhià, dei Distretti sud e urbano di Novara, per il versante italiano, e dei Distretti di Locarno e della Vallemaggia per il versante svizzero.
A partire da un’analisi di contesto condotta congiuntamente tra i partner e gli stakeholder, sarà possibile definire un modello di stratificazione dei bisogni socio-sanitari a cui associare strategie di azione specifiche di intervento, comuni ai due lati della frontiera, che prevedano un ruolo di coordinamento in capo all’IFeC. A sostegno dell’implementazione di modalità di lavoro comuni tra gli IFeC, sarà progettato ed erogato un percorso formativo nell’ambito dell’educazione sanitaria. L’aggiornamento delle competenze, la definizione congiunta di strumenti di valutazione e l’ausilio di nuove tecnologie al domicilio dell’anziano, impatteranno positivamente sulle capacità di self-management individuale e famigliare.
Email di progetto: reaction.project@uniupo.it
DURATA PROGETTO
25 mesi
DATA INIZIO
1/12/2020
DATA FINE
11/1/2023
ASSE
ASSE 4 - SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ
OBIETTIVI
4.1 Incremento delle soluzioni condivise per migliorare l'accessibilità dei servizi sociali di interesse generale sui due lati della frontiera, in particolare a vantaggio delle fasce maggiormente vulnerabili o a rischio di discriminazione
AZIONE
A) Iniziative per accrescere la qualità e la fruibilità dei servizi sociali e sanitari
GRUPPI TARGET
I destinatari degli interventi del progetto REACtion sono gli anziani over 65enni e gli Infermieri di Famiglia e Comunità (IFeC) che, attraverso un incremento delle loro competenze e la creazione di una rete di prossimità, contribuiranno a potenziare la capacità di risposta dei territori ai bisogni socio-sanitari delle persone anziane. La logica è quindi parallela: da un lato le attività rivolte all’anziano e dall’altro le attività rivolte all’IFeC.
I gruppi target sono stati identificati all’interno di precisi contesti territoriali: per l’ASL di Vercelli, Comuni serviti dalla Casa della Salute di Santhià, per l’ASL di Novara il Distretto Urbano e il Distretto Sud e per ALVAD i Comuni dei Distretti di Locarno e della Vallemaggia.
STAKEHOLDER
Gli stakeholder primari del progetto sono le ASL (partner di progetto), gli Enti gestori dei servizi socio-sanitari (partner di Progetto per il versante svizzero e stakeholder primari per il territorio italiano) e i Medici di Famiglia. Gli stakeholder secondari sono le Università (partner di Progetto), le Farmacie territoriali, le Associazioni di pubblica utilità, di promozione sociale e di volontariato. Sono stati individuati quali stakeholder di terzo livello le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), gli Hospice, i Centri Diurni, le Associazioni dei comuni e le Fondazioni di comunità. Inoltre, le attività progettuali prevedono il coinvolgimento indiretto di Parrocchie, Pro loco e Circoli ricreativi.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La proposta progettuale non include l’adozione di soluzioni o strumenti, quali ad esempio sistemi di gestione ambientale e/o di certificazione ecologica dei prodotti e/o delle attività turistiche o
soluzioni innovative finalizzate a ridurre le pressioni ambientali e co-innovazione di processo e/o di prodotto.
CAPOFILA ITALIA
Università del Piemonte Orientale
CAPOFILA SVIZZERA
ALVAD - Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio
VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 709.065,45
CHF 280.757,02
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 602.705,63
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 106.359,82
WORKPACKAGES
1) COORDINAMENTO E GESTIONE
L’attività del WP1 è finalizzata ad assicurare il corretto coordinamento tecnico e amministrativo e il management della transnazionalità, attraverso una serie di fasi integrate e ricorsive, che coinvolgano tutti i partner.
Per l’attività di gestione, controllo e monitoraggio sono previste procedure e strumenti specifici: controllo del flusso di lavoro rispetto al piano definito, con aggiornamenti almeno semestrali rispetto all’avanzamento fisico, amministrativo e finanziario; analisi quantitativa, operativa, finanziaria; verifica interdipendenze e sovrapposizioni tra le diverse attività (organizzazione e realizzazione di riunioni di coordinamento nazionali e transazionali, monitoraggio e integrazione tra aspetti logistici, tecnologici, organizzativi e di processo); controllo dell'andamento del progetto anche in termini di consumo risorse, dei costi, delle procedure di gestione della documentazione e per la rendicontazione delle spese conformi alle disposizioni comunitarie e alle norme specifiche adottate dal capofila, e modalità operative di raccordo con il partner esterno (Università di Torino) che compone il partenariato.
2) COMUNICAZIONE
Il WP2 è finalizzato a pianificare la comunicazione di Progetto, in linea con quanto previsto nelle “Linee guida per l’informazione e la comunicazione”. Tutti i partner parteciperanno alle attività di comunicazione e faranno riferimento al Capofila italiano, responsabile della comunicazione per tutto il partenariato.
Il WP si articola in due attività:1) la realizzazione del piano di comunicazione e 2) l’organizzazione della comunicazione di progetto: eventi e attività digitali.
3) ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE E DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE DI AZIONE
Il WP è articolato in più fasi: la prima fase prevede l’adozione di una metodologia condivisa di raccolta dati sui bisogni socio-sanitari dell’anziano fragile, dei servizi erogati dai partner pertinenti all’ambito di progetto. La seconda fase riguarda la raccolta dei suddetti dati nei contesti territoriali interessati dal progetto REACtion. Nella terza fase è prevista l’analisi dei dati che metterà a confronto le diverse realtà territoriali, integrandole con quanto già raccolto nella fase preliminare. Lo scopo di queste prime fasi è la rilevazione uniforme dei dati dei servizi e un’analisi delle modalità di attivazione, della copertura/adesione delle attività erogate e di conseguenza delle reti assistenziali a sostegno della domiciliarità dell’anziano fragile nel suo contesto di vita, che possono essere supervisionate dall’IFeC. Inoltre, queste attività consentiranno di mettere in luce eventuali problematiche comuni sui due versanti e buone pratiche implementate. Successivamente, tutti i partner collaboreranno per decidere i principali bisogni espressi e comportamenti a rischio dell’anziano su cui impostare le strategie di intervento sperimentali.
4) IMPLEMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI SPERIMENTALI
Il WP è dedicato alla formazione degli Infermieri di Famiglia e Comunità e all’implementazione degli interventi sperimentali. Si definiscono interventi sperimentali le strategie di azione precedentemente individuate, supportate dallo sviluppo della rete e dall’applicazione di dispositivi tecnologici. Pertanto, il WP prevede più fasi che si sovrappongono durante l’arco temporale del Progetto REACtion.
Una fase prevede l’attivazione di corsi formativi comuni rivolti agli Infermieri di Famiglia e Comunità (IFeC) che lavorano su entrambi i lati della frontiera, al fine di acquisire competenze specifiche nell’ambito dell’educazione sanitaria rivolta agli anziani e di adottare strumenti condivisi di monitoraggio delle abitudini di vita della popolazione target. Un ulteriore fase riguarda lo sviluppo della rete, condizione fondamentale per la buona conduzione del progetto e strumento di intercettazione e risposta precoce alle condizioni di fragilità. La costruzione di una rete di sostegno all’anziano si realizzerà coinvolgendo i servizi attivi sul territorio e le reti informali di aiuto.
L’implementazione di nuove tecnologie, utilizzate nell'ambito dell'infermieristica di famiglia e comunità, permetterà di supportare: a) l'attivazione della rete locale b) il monitoraggio dell'anziano ad domicilio al fine di monitorare abitudini e comportamenti a rischio per la salute c) l'innovazione della pratica professionale.
5) VALUTAZIONE DI PROGETTO
L'attività di valutazione avrà come obiettivi: il rispetto del cronoprogramma, degli obiettivi iniziali stabiliti in fase progettuale e il raggiungimento dei risultati ottenuti dai partner, individuando criticità e fattori positivi funzionali al miglioramento del progetto, l'impatto della sperimentazione nei territori e la sostenibilità degli interventi.
MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)
Scopo del modulo aggiuntivo, alla luce delle complessità emerse con la pandemia COVID-19, è la ridefinizione delle esigenze dei professionisti sanitari nelle dinamiche di relazione di cura con l’anziano fragile. Il primo step sarà identificare i bisogni formativi e professionali emersi, grazie all’attività di analisi, e successivamente verrà progettata ed erogata la formazione dedicata agli operatori socio-sanitari per rendere più efficace la comunicazione virtuale e ridurre gli effetti del distanziamento. Centrale nella formazione sarà il serious game, un ambiente di simulazione virtuale creato ad hoc per far esercitare i professionisti in sicurezza, ricreando esperienze di pratica quotidiana; il contesto di gioco sarà “il quartiere”. L'Università degli Studi di Torino curerà la parte di valutazione delle attività, in continuità con REACtion.
Partner coinvolti nel MAC:
Università degli Studi del Piemonte Orientale (Capofila ITA)
ALVAD - Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio (Capofila CH)
Università degli Studi di Torino
FINANZIAMENTO IV AVVISO - OVERBOOKING
La nuova proposta ha l’obiettivo di valorizzare e consolidare alcune attività in corso sul progetto REACtion e sul WP covid, dando in questo modo continuità all'intervento sulla popolazione anziana in particolare nell’area vercellese, grazie al ruolo degli infermieri di famiglia e comunità coinvolti sul progetto.
In particolare, gli Infermieri di Famiglia e Comunità (IFeC) saranno impegnati in due attività:
- consolidamento nell’utilizzo dei dispositivi tecnologici
Alcune delle famiglie mononucleo individuate in seguito all’analisi di rilevazione dei bisogni territoriali, sono venute a mancare e, a causa di ciò, si rende necessario estendere territorialmente la sperimentazione anche al di fuori dei comuni afferenti la Casa della Salute di Santhià, coinvolgendo un maggior numero di IFeC per far si che tutti i dispositivi acquistati dall’azienda grazie al contributo del progetto REACtion (n.35) siano implementati sugli utenti.
- consolidamento delle attività sulle reti
Durante l’epoca post pandemica, gli IFeC hanno sviluppato un modello di presa in carico basato sull’attivazione di reti informali, un sistema che mira all' operatività della rete ma che è risultato in alcuni casi labile. La nuova proposta intende: a) consolidare l’attivazione di risorse informali a seconda della necessità della persona, ad esempio tramite la realizzazione e divulgazione di materiale informativo, e b) supportare anche un approccio orientato all’attivazione formale di risorse, dandone visibilità e assicurando una rete di servizi più stabile, ad esempio tramite la realizzazione di nuove convenzioni tra enti.
Sempre in territorio vercellese, il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’UPO, Capofila di progetto, ha in programma la realizzazione di due attività:
- evento di public engagement sul tema della solitudine, individuato da ASL VC come prioritario per il proprio territorio per sensibilizzare maggiormente l’utenza su un problema evidenziato in seguito all’analisi del contesto conclusa nei primi mesi di REACtion;
- la realizzazione dei laboratori di alfabetizzazione digitale per anziani, che hanno riscosso grande successo di partecipazione in territorio novarese.
L’Università degli Studi di Torino continuerà l’attività di valutazione di progetto.
Tutte le attività pianificate in territorio vercellese o novarese saranno aperte alla partecipazione di ALVAD, capofila svizzero del progetto REACtion.
Durata: 9 mesi
Partner: partecipazione del Capofila italiano Università del Piemonte Orientale e dei partners italiani ASL Vercelli e Università di Torino.
Contributo
93.145,36 €