SINTESI
Cross Border SkillMatch: Ottimizzare Domanda E Offerta Di Lavoro Nello Spazio Transfrontaliero Insubrico.
Gli squilibri sul mercato del lavoro e le carenza di figure e competenze professionali in grado di soddisfare i fabbisogni delle imprese rappresentano una debolezza strutturale del sistema economico insubrico, che le accelerazioni generate da globalizzazione e digitalizzazione trasformano in sfida cruciale. Da un lato, si riscontrano una debole strategia di posizionamento internazionale, insufficienza di competitività e di capacità d’innovazione, scarsa integrazione tra imprese e profonde disparità di sviluppo sul territorio; dall'altro, si rilevano esclusione strutturale dal mondo del lavoro, dumping salariale e sostituzione occupazionale: come conseguenze chele imprese, persone e territorio devono fronteggiare, in quanto generatori di tensioni, disagi, diffidenze e atteggiamenti di chiusura.
Il Progetto SkillMatch-Insubria opera su un contesto articolato, al quale concorrono attività imprenditoriale, capacità d’innovazione, creazione di valore e competitività, oltre che creazione e salvaguardia di impiego, riduzione delle disparità regionali e consolidamento del sistema transfrontaliero. La questione è affrontata fornendo dati e scenari (WP3), analisi degli s/equilibri (WP4) e azioni specifiche e di sistema, soprattutto lungo la filiera istruzione-formazione-lavoro (WP5).
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DURATA PROGETTO
59 mesi
DATA INIZIO
18/10/2018
DATA FINE
17/9/2023
ASSE
ASSE 1 - COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE
OBIETTIVI
Obiettivo specifico 1.1 - Maggiore collaborazione transfrontaliera tra imprese e altri attori dello sviluppo
AZIONE
A) Azioni di sistema, ossia volte a creare condizioni di contesto che facilitino la collaborazione transfrontaliera tra imprese.
GRUPPI TARGET
Il Progetto SkillMatch Insubria opera concretamente e strategicamente in funzione delle imprese e delle loro reti, degli attori locali e a favore degli abitanti dell’area siano essi già occupati o che vorrebbero lavorare. La disponibilità di risorse umane qualificate e di un sistema formativo in grado di costruire le competenze richieste è infatti un fattore pre-competitivo fondamentale.
Tra i destinatari indiretti figurano anche le aree relativamente periferiche, i sistemi economici locali e regionali e l'intero territorio, che grazie al progetto si rafforza in termini economici e identitari.
Gruppi target sono imprese nei comparti tradizionali o a bassa intensità tecnologica e MPMI con difficoltà a riposizionarsi sui mercati (che si potranno avvantaggiare della partnership con altre imprese -cross- fertilization - e con l’introduzione di competenze professionali di medio-alto livello); imprese di comparti ad alto valore aggiunto (che si potranno giovare delle azioni e delle iniziative che saranno organizzate; altri interlocutori, che potranno tarare i servizi offerti in funzione delle esigenze del sistema produttivo e socioeconomico (Amministrazioni Pubbliche, Camere di Commercio, Associazioni di categoria e sindacali, Centri per l’impiego, Agenzie Formative, Università e Centri di ricerca ecc.)
STAKEHOLDER
I partner di SkillMatch Insubria hanno puntato sull’ascolto dei bisogni e delle indicazioni degli operatori locali per definire un progetto che fosse pienamente calato sulle necessità e specificità dell’area di cooperazione. Si tratta quindi di un processo molto partecipativo con i principali attori del territorio, fortemente orientato ai risultati e in particolare al cambiamento che si intende conseguire.
Nello specifico, sul fronte svizzero sono stati coinvolti i seguenti attori: Dipartimento Finanze e Economia, Dipartimento dell’Educazione della Cultura e dello Sport, Ufficio di Statistica del Cantone Ticino, Delegato del Cantone per i rapporti transfrontalieri, Associazione Industrie Ticinesi, Camera di Commercio del Cantone Ticino, Sindacati Organizzazione Cristiano Sociale Ticino e UNIA, Fondazione AGIRE, Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale. Sul fronte lombardo sono stati coinvolti i seguenti attori: Associazioni di imprese, Camere di Commercio di Varese, Como e Lecco, Consorzi Export, Parchi Tecnologici, Ufficio Scolastico Regionale, Confindustria, oltre a imprese interessate a innovazione e internazionalizzazione e sensibili al reclutamento di nuove e rare competenze professionali.
Inoltre è stata coinvolta la Regio Insubrica, come livello di cooperazione istituzionale transfrontaliera, per utilizzare la sua esperienza e la sua capacità di mobilitare diversi attori in una logica di sistema.
Le CCIAA di Varese e Como hanno formalmente manifestato sostegno a questo progetto.
PARTNER DI PROGETTO
UNIVERSITA' CARLO CATTANEO - LIUC / Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana / PTSCLAS / Cantone Ticino / Università degli Studi dell'Insubria
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La sostenibilità ambientale è condizione implicita ma anche conseguenza diretta di un progetto fondato sul concetto di crescita intelligente, che tende a produrre non solo sviluppo qualitativo ma anche crescita quantitativa, con riduzione dell'impatto ambientale, sostenibilità socioeconomica, programmazione, responsabilità. Tutto questo grazie a competenze coinvolte da istituzioni, università, centri di ricerca, sindacati, imprese, in un territorio in cui lo stress ambientale è alto e crescente. Analogamente, la possibilità di utilizzare i mondi virtuali, nonché le nuove tecnologie ICT per la costruzione e l’implementazione degli obiettivi del progetto determineranno una riduzione degli impatti ecologici e del carico ambientale.
CAPOFILA ITALIA
UNIVERSITA' CARLO CATTANEO - LIUC
CAPOFILA SVIZZERA
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana
VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 969.441,95
CHF 1.156.000,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 778.798,63
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 50.134,51
WORKPACKAGES
1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
Inquadramento logico: Le forze, debolezze, opportunità e minacce dell’area insubrica (SWOT) e gli obiettivi del Programma di cooperazione Italia-Svizzera rappresentano la tela di fondo su cui si prepara il progetto. L’identificazione dello specifico ambito d’intervento, dei beneficiari diretti e indiretti, delle finalità, va a coinvolgere gli attori del territorio con l’obiettivo di fare del progetto un veicolo di risposte concrete, efficaci e sostenibili in un ambito pertinente e rilevante per l’area e i suoi territori. Su questi punti fermi si definiscono l’approccio e i metodi di lavoro, da cui si determina il mix di competenze che il partenariato di progetto metterà in campo per rispondere agli obiettivi del progetto stesso. Obiettivi 1.Informare, attivare e ascoltare gli attori del territorio 2.Costituire il partenariato di progetto 3.Formulare e sottoporre il progetto Caratteristiche: L’intendimento di base del progetto, ossia quello di operare in funzione di bisogni concreti del territorio – governandoli e orientandoli - per garantire un superamento delle debolezze, ha richiesto innanzitutto di chiamare direttamente in causa i principali attori dello sviluppo sui due lati della frontiera, secondariamente di costituire un partenariato di progetto, competente, motivato e disposto ad assumersi i compiti e gli oneri finanziari dello stesso, infine di formulare il progetto in tutte le sue componenti (obiettivi, attività, prodotti, budget e piano) e di inoltrarlo nei tempi e nei modi richiesti dal Programma.
2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Inquadramento logico: Il coordinamento e la gestione di un progetto complesso e caratterizzato dalla collaborazione tra partner di diversa natura, sui due lati della frontiera, e dal coinvolgimento di vari attori esterni, in una logica di processo partecipativo, richiede un sistema di pianificazione, monitoraggio, comunicazione interna e coordinamento articolato su due livelli: uno interno con carattere operativo, l’altro strategico rispetto ai soggetti esterni da coinvolgere. Le aree di maggiore criticità sono: -nel carattere partecipativo transfrontaliero del progetto -nella diversità delle normative -nelle differenze di orientamento culturale e di obiettivi strategici delle organizzazioni partner -nella varietà di modelli operativi degli attori coinvolti. Per fare fronte alle criticità, dal punto di vista della gestione operativa, si tratta di predisporre idonei meccanismi organizzativi e gestionali. Dal punto di vista strategico verranno strutturate modalità per coordinare e gestire le relazioni e il coinvolgimento/coordinamento degli attori esterni al progetto (nel caso specifico, in primis imprese e attori dello sviluppo, istituzionali e non, pubblici e privati), affinché possano contribuire al progetto, beneficiarne direttamente, farsi promotori di un’estensione (nello spazio e nel tempo) delle buone pratiche sviluppate e dell’uso dei prodotti realizzati e acquisire una capacità alla cooperazione. Obiettivi 4.Assicurare la gestione e il coordinamento delle attività e la realizzazione degli obiettivi di progetto in una logica di sostenibilità e replicabilità delle azioni intraprese 5.Predisporre e operare un monitoraggio costante dell’andamento del progetto e delle azioni intraprese 6.Sostenere il coinvolgimento nel progetto delle imprese e degli attori dello sviluppo e favorire la cooperazione tra di essi 7.Assicurare capacity building in ottica transfrontaliera Caratteristiche: La gestione operativa è volta ad accertare con regolarità lo stato di avanzamento delle attività, valutare i risultati parziali conseguiti, nonché verificare eventuali difficoltà di realizzazione delle fasi e reagire prontamente. Si concretizza con la nomina del Comitato di pilotaggio e del Gruppo ristretto di monitoraggio, nonché attraverso riunioni plenarie del team di progetto: -Il Comitato di pilotaggio è uno strumento a sostegno della gestione del progetto, per la pianificazione e il controllo delle attività, il coordinamento efficace di tutte le componenti e il raggiungimento degli obiettivi. -Il Gruppo ristretto svolge attività di monitoraggio puntuale attraverso incontri di norma mensili, Skype o in persona tra i Capofila italiano e svizzero e i responsabili dei WP per valutare l’andamento delle attività e individuare eventuali criticità. -Le riunioni plenarie del team coinvolgono tutti i collaboratori e gli esperti coinvolti nel progetto in funzione delle esigenze emergenti, allo scopo di aggiornare e riallineare tutti i collaboratori del progetto. Si aggiunge l’attivazione del sistema intranet articolato su più livelli con funzioni di coordinamento interno, gestione documentale e supporto al lavoro in team. La gestione strategica è realizzata con il contributo del Comitato istituzionale di accompagnamento che, grazie all’azione di coordinamento con gli attori del territorio, risponde all’esigenza di integrare il sistema degli attori per creare le condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi di progetto e, in particolare, agli interventi di (ri)allineamento della domanda e dell’offerta di lavoro nell’area. Relazioni con altri WP: Il coordinamento e la gestione riguardano tutti i WP, perciò la struttura organizzativa si basa su due dimensioni: da un lato le linee di coordinamento per WP facenti capo a un referente che presidia il raggiungimento degli obiettivi specifici, dall’altro la gestione delle risorse umane afferenti alle organizzazioni partner per il conseguimento degli obiettivi generali del progetto.
3) COMUNICAZIONE
La capacità analitica e strategica richiesta dalla complessità del progetto determinano un coinvolgimento attivo di imprese e istituzioni del territorio (attori di sviluppo). Da un lato, per acquisire informazioni e, dall’altro, in quanto sono i beneficiari finali (insieme all’intero sistema socioeconomico insubrico) degli output di progetto, che saranno chiamati a mettere in pratica i cambiamenti necessari per un miglior allineamento di domanda e offerta di lavoro. La scelta di realizzare un progetto operativo su una porzione del territorio insubrico (Ticino e province lombarde dell’area, WP5) e l'idea di sviluppare azioni che assicurino replicabilità e sostenibilità sociale e ambientale sono condizioni che impongono un impegno comunicativo per informare tutti gli attori del territorio. In questa logica, la comunicazione deve essere strumento di capacity building e di empowerment degli attori e delle istituzioni del territorio e gli output del progetto devono diventare patrimonio dell’intera area. La comunicazione servirà infine a creare condizioni di ascolto e dialogo per favorire la cooperazione transfrontaliera e promuovere la fiducia tra le parti: per questo, azioni di comunicazione saranno organizzate su entrambi i territori italiano e svizzero.
Obiettivi
1. Assicurare una comunicazione esterna e interna in grado di supportare tutte le fasi di progetto
2. Assicurare la diffusione degli output di progetto, sensibilizzando i pubblici target sul tema degli squilibri del mercato del lavoro
3. Rafforzare la cooperazione transfrontaliera e attenuare diffidenze tra gli operatori dei due lati della frontiera
La varietà delle funzioni della comunicazione (raccolta d’informazioni, diffusione, sensibilizzazione, ascolto e gestione di progetto) richiede la formulazione di un piano di comunicazione strategico e operativo, con relativo sistema di monitoraggio. Esso si declina in attività centrali a livello di intero progetto e in attività specifiche a ogni WP/Attività e conseguentemente elabora prodotti centrali e specifici per WP.
Attenzione sarà posta alla sensibilità del tema nei rapporti transfrontalieri, alla pluralità di strumenti e canali comunicativi, sia in relazione all’eterogeneità dei destinatari sia all’efficacia, per favorire una visione condivisa della problematica.
Relazioni con altri WP: La comunicazione crea le premesse per la raccolta di dati (WP3 e Attività 5.1); garantisce la diffusione dei prodotti, generando sensibilizzazione, capacity building e empowerment nel territorio. Internamente, la comunicazione costituisce un elemento della gestione di progetto (WP1).
4) RACCOLTA E VALIDAZIONE DATI TRANSFRONTALIERI
Nel corso degli ultimi decenni, globalizzazione e innovazione hanno cambiato e stanno cambiando sempre più velocemente le modalità con cui le imprese producono e commercializzano beni e servizi e rimodulano l’organizzazione interna del lavoro. Si tratta di trasformazioni che determinano rapidi mutamenti nella domanda di profili professionali e di competenze da parte delle imprese a fronte di sistemi formativi che spesso faticano a tenere il passo. a ciò si aggiunga la scarsa attenzione riservata e alla formazione continua che limita l’adeguamento in itinere delle competenze possedute dagli occupati. Emerge di conseguenza anche nel contesto locale insubrico uno squilibrio (mismatch) tra profili e competenze di cui le imprese hanno necessità e quelli disponibili sul mercato o presenti negli organici delle imprese stesse. Per elaborare politiche e attuare misure mirate a risolvere il fenomeno specifico dell’area è necessario conoscerlo in modo approfondito e monitorarlo nel tempo. Risulta evidente infatti l'esigenza di disporre di un efficace sistema statistico sul mercato del lavoro insubrico e sugli squilibri di cui soffre. Un sistema statistico che deve essere sufficientemente articolato nelle variabili osservate e indicatori prodotti, avere un alto livello di affidabilità, un elevato dettaglio territoriale, un orizzonte non solo di breve ma anche di medio periodo, essere replicabile periodicamente, per monitorare l’impatto delle politiche implementate. Il WP3 si inquadra in questa logica e intende rispondere alle esigenze esposte articolandosi in tre attività principali.
Obiettivo
Dati per monitorare, capire e agire. In questo senso, il WP3 intende mettere a disposizione dati e scenari relativi ai fabbisogni delle imprese in termini di profili di competenze, all’offerta di lavoro e alle situazioni di (s)equilibrio. Ciò a beneficio degli attori del territorio, ma anche come input essenziali per supportare la parte analitica del progetto e l’ideazione e la realizzazione delle azioni concrete nei comparti/filiere selezionati (WP4 e WP5). Gli obiettivi del WP3 pertanto sono:
1.Elaborare un quadro conoscitivo analitico e completo sul tema degli s/equilibri tra domanda e offerta di lavoro e dei fabbisogni occupazionali delle imprese nell’area insubrica.
2.Elaborare scenari che possano fungere da strumento di allerta per mitigare i potenziali disequilibri sul mercato del lavoro e favorire i diversi attori nella presa di decisione.
3.Sviluppare e validare strumenti utili al monitoraggio e alla valutazione dei fenomeni in oggetto.
Caratteristiche
Il WP3 opererà in tre direzioni (per tre attività):
-Valorizzazione dei dati esistenti sui due lati della frontiera in una logica transfrontaliera e l’elaborazione di indicatori di s/equilibrio (Attività 1);
-Rilevazione di dati (e loro messa a disposizione), sui fabbisogni e sugli s/equlibri di personale in ingresso e in uscita nel mercato del lavoro (Attività 2);
-Definizione di scenari di domanda e offerta di lavoro e di s/equilibri, tramite interazione con panel di esperti di settore e modellizzazioni previsionali dei dati raccolti (Attività 3).
Relazione con altri WP
Le attività del WP3 si collocano nell’ambito del quadro concettuale di riferimento realizzato dal WP4 (Attività 1) e si baseranno sull’analisi storica e di contesto elaborata in WP4 (Fase 2.2). I dati prodotti concorreranno e in parte valideranno l’analisi degli s/equilibri occupazionali sviluppata in WP4 (Fasi 2.3 e 2.4); supporteranno il WP5 e il Comitato istituzionale di accompagnamento nell’identificare i comparti e le filiere strategici e i profili professionali e le competenze sui quali focalizzare gli interventi.
5) ANALISI S/EQUILIBRI TRA DOMANDA E OFFERTA
L'incedere accelerato del progresso tecnologico e la globalizzazione stanno avendo profonde ripercussioni sul mercato del lavoro, le imprese e le persone. Quando persone e sistemi formativi non riescono a rispondere ai cambiamenti delle esigenze delle imprese in termini di profili,. si determina un disallineamento tra competenze offerte e richieste (skill mismatch), con ripercussioni sulla crescita economica e la produttività del lavoro e che è causa di disoccupazione strutturale e stimolo alla migrazione e influenza le scelte aziendali di (de)localizzazione territoriale.
Per ragioni legate alla prossimità e alle condizioni poste da quello che si può definire un mismatch istituzionale, legislativo, politico e culturale tra due Stati, le regioni di frontiera vivono situazioni e dinamiche particolari con profonde ripercussioni sul mercato del lavoro. In questo senso, la frontiera che separa il Ticino dalle province italiane di confine ha da sempre posto a confronto territori vicini e facilmente accessibili ma caratterizzati da sistemi politici, sociali e imprenditoriali spesso molto diversi. Da ciò hanno origine rapporti di vicinato complessi e instabili, condizionati dall’evoluzione della regolamentazione di tali relazioni e scambi (da ultimo l’Accordo sulla libera circolazione delle persone con le recenti decisioni popolari in Svizzera volte a reimpostare le regole). I risultati si misurano in flussi di manodopera frontaliera, con le conseguenze sui sistemi di origine (ad es. brain drain, indicatori occupazionali con valori preoccupanti) e di destinazione (ad es. sostituzione o complementarità occupazionale, dumping salariale, discriminazione (Losa et al., 2012)), di smarcamento dai sistemi economici nazionali (Bednarz et al., 2011) e di tensioni e disagi che portano a diffidenze, atteggiamenti protezionistici e di chiusura.
L’area insubrica, con particolare riguardo ai suoi sistemi produttivi e mercati del lavoro, è pure chiamata a gestire gli effetti di fenomeni quali la globalizzazione, la digitalizzazione, l’invecchiamento della popolazione, le migrazioni e la flessibilizzazione del lavoro (d’ora in poi denominati macro trends).
Le politiche, le strategie e gli interventi (economici, industriali, del lavoro, della formazione/orientamento) oltre a rappresentare un ulteriore elemento di squilibrio, non possono astrarsi dal contesto di frontiera e dai flussi che fortemente la contraddistinguono, per non rischiare di risultare inadatte e inefficaci, proprio a causa delle interrelazioni e potenziali esternalità che tracimano da una regione all’altra.
La comprensione di queste realtà e e di queste dinamiche è condizione imprescindibile per gestire sfide e opportunità e per ridare slancio alla capacità di fare rete, promuovere l’innovazione e un sistema transfrontaliero competitivo e al tempo stesso socialmente ed ecologicamente sostenibile.
Obiettivo
Il WP4 ha l’obiettivo di elaborare analiticamente il quadro conoscitivo completo sul tema degli s/equilibri tra domanda e offerta di lavoro e dei fabbisogni occupazionali delle imprese nell’area insubrica.
Caratteristiche
Il quadro risulterà da uno sforzo analitico e interpretativo fondato sull’uso di dati secondari e studi preesistenti. Si fonderà su situazioni ed evoluzioni passate e presenti e si proietterà nell’orizzonte futuro del contesto definito dai macro trends in atto (rivoluzione 4.0, globalizzazione, invecchiamento della popolazione, ecc.).
Relazioni con altri WP
Il WP4 crea il quadro conoscitivo entro il quale si svilupperanno le analisi settoriali e le azioni concrete del WP5 e troveranno giustificazione la raccolta dati e l’elaborazione di scenari del WP3. Input diretti da altri WP verso il WP4 sono: per la Fase 4.2.3 dai WP3 e WP5, e per la Fase 4.2.4 dal WP5. Output diretto del WP4 per il WP5 è la rassegna di politiche e buone pratiche di allineamento prodotta nella Fase 4.2.5.
6) (RI)ALLINEARE DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO
La competitività del sistema transfrontaliero e le condizioni per lo sviluppo d’impresa, d’innovazione e di valore aggiunto, nonché la costruzione di un contesto socioeconomico e culturale capace di governare tali processi, dipendono dalla disponibilità territorialmente decentralizzata di risorse umane e competenze. La scarsa aderenza dei sistemi formativi ai bisogni in continua evoluzione delle imprese, il brain drain che caratterizza l’area insubrica, i valori preoccupanti d’indicatori occupazionali, il carattere strutturale della disoccupazione e di altre forme di esclusione dal lavoro (sottoccupazione, sovraqualificazione), i fenomeni di dumping salariale e di sostituzione occupazionale richiamano la necessità d’intervenire per ridurre gli squilibri e garantire coesione sociale e una risposta efficace ai bisogni delle imprese. Tutto ciò ha estrema importanza in relazione ai macro trends che impattano l’area.
Intervenire sugli squilibri tra domanda e offerta di lavoro è cruciale non solo per la competitività del sistema e delle sue componenti ma anche per realizzare una crescita che sia intelligente e sostenibile, nonché un’occupazione che includa anche le aree discoste. Entrambe sono essenziali per ridurre le disparità regionali, favorendo una maggiore apertura alla collaborazione.
Il sistema delle politiche e delle offerte formative e la filiera istruzione-formazione-lavoro rappresentano il campo d’intervento di questo progetto, da un lato poiché proprio lì l’analisi SWOT del PC ha evidenziato chiare debolezze e ambiti essenziali d’intervento (scarsa aderenza dell’offerta formativa alla domanda e visibilità dell’offerta, insufficiente utilizzo delle formazione continua e tendenza alla centralizzazione dell’offerta), dall’altro perché la logica di rete promette significativi benefici, grazie alle possibilità di fare massa critica, sfruttare le complementarietà sui due lati, godere delle economie di scala e rafforzare i sistemi di competenze.
Obiettivi
Il WP5 mira a identificare, sperimentare e implementare interventi di (ri)allineamento tra domanda e offerta di lavoro, di soluzione degli squilibri e di risposta ai bisogni delle imprese del territorio. Obiettivi specifici sono:
1.Indagare, in comparti e filiere strategici, le dinamiche concrete di s/equilibrio e le strategie messe in atto, con particolare riferimento alla dimensione transfrontaliera, al ricorso alla formazione e/o ai mercati esterni del lavoro
2.Fare emergere opportunità e buone pratiche per la gestione e la soluzione delle situazioni di squilibrio a livello d’imprese, istituzioni e territorio, e assicurarne l’appropriazione da parte del sistema di attori
3.Ideare, sperimentare e implementare interventi specifici e di sistema per allineare domanda e offerta di lavoro, facendo leva sull’adeguamento dell’offerta formativa ai bisogni delle imprese; interventi che siano sostenibili nel tempo e suscettibili di un’applicazione generalizzata all’intera area.
Caratteristiche
Il WP5 opererà secondo l’approccio della ricerca-azione su comparti e filiere strategicamente rilevanti per lo sviluppo e la competitività dell’area. La loro selezione sarà funzionale agli obiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile e sarà operata coinvolgendo il Comitato istituzionale di accompagnamento, così da assicurare una scelta coerente con le strategie di sistema e le politiche settoriali.
Relazioni con gli altri WP.
Il WP5 è il punto focale del progetto. Dati, analisi e scenari dei WP3 e WP4 troveranno qui, oltre che ambito di verifica e approfondimento, la concretizzazione in azioni funzionali agli obiettivi dell’Asse 1 e dell’intero PC. Le attività degli altri WP forniranno input per delimitare il campo di analisi settoriale e di sviluppo di azioni. Input diretto alla Fase 5.3 è la rassegna di azioni e buone pratiche della fase 4.2.5.