SINTESI
Spluga 2.0: Cooperazione E Innovazione Per Lo Sviluppo Di Una Micro Area Alpina.
Riportare in vita le emozioni del passato grazie alla multimedialità dei tempi moderni: come fosse un Grand Tour 2.0, il progetto vuole salvaguardare e ripristinare il patrimonio storico e culturale delle aree alpine attraverso percorsi emozionali, creare emozioni per integrare l’offerta tradizionale ed incrementare l’attività dell’area anticipando le tendenze di un turismo sempre più esperienziale.
Lo scambio di conoscenze e know-how tra Region Viamala e Valchiavenna sarà fondamentale per rivitalizzare la microarea alpina dello Spluga, in linea con la strategia Eusalp, attraverso lo sviluppo di politiche integrate per contrastare la rarefazione del tessuto produttivo, turistico ed insediativo.
Al termine delle operazioni di realizzazione del progetto sarà possibile percorrere la Via Spluga accompagnati dalle audioguide Izi.Travel e magari utilizzare il servizio di e-bike, fermarsi ad ammirare il paesaggio informandosi attraverso cabine telefoniche dismesse trasformate in infopoint, dondolarsi sul Ponte Tibetano che attraversa la Caurga della Rabbiosa, attraversare la Galleria delle Valanghe sulla slitta elettrica come fosse l’antico Corriere di Lindau o fermarsi a visitare l’antico Mulino di San Giacomo Filippo.
Emblema della collaborazione sarà l’antica Dogana di Montespluga per favorire e sponsorizzare innovazioni e tecnologie e valorizzare l’antico percorso, ripristinando l’importanza commerciale e culturale del Passo Sublime: guardare al futuro percorrendo le vie antiche.
DURATA PROGETTO
39 mesi
DATA INIZIO
5/7/2020
DATA FINE
30/9/2023
ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE
OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.2 - Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni
AZIONE
A) Sviluppo di iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale (materiale e immateriale).
GRUPPI TARGET
Per quanto concerne i destinatari diretti, il progetto prevede un effetto di breve/medio periodo anzitutto sul pubblico fruitore del tracciato e della strada veicolare: ovvero i turisti (269.975 presenze totali nelle due aree, di cui 177.961 in Valchiavenna e 92.014 in Region Viamala) che usufruiranno dei servizi creati. Intende inoltre conseguire efficaci risultati comunicativi nei confronti di quel pubblico occasionale, rappresentato da cittadini, adulti o comunque residenti in generale. La cooperazione ed i tavoli di lavoro identificano, quali beneficiari diretti delle attività svolte, le imprese (per l’indotto generato), gli enti locali, le associazioni e gli studenti che saranno coinvolti nella realizzazione del progetto, soprattutto nelle diverse attività di cooperazione e scambi. Destinatari indiretti delle azioni del progetto saranno: tutte le risorse umane presenti sul territorio, ovvero la popolazione alpina dell’area dello Spluga (che conta una popolazione complessiva pari a 35.931 abitanti, di cui 22.743 in Valchiavenna e 13.188 in Region Viamala), il cui mantenimento (o incremento sul territorio) resta l’obiettivo primario delle attività svolte.
I principali destinatari del progetto sono gli escursionisti della Via Spluga che percorrono l’itinerario di trekking, i turisti o i passanti che attraversano il passo sulla carrozzabile (utenti motorizzati). Il percorso della Via Spluga, infatti, parte da Thusis, affianca la A13 e si interseca con il percorso del Grand Tour of Switzerland offrendo un interessante processo di cross marketing con elevate capacità attrattive.
Attraverso l’utilizzo di strategie e mezzi di comunicazione mirati si potranno ampliare i target di riferimento, diversificando le proposte per portare a conoscere, o a voler conoscere, la Via Spluga ad un nuovo pubblico.
STAKEHOLDER
Il progetto vede la partnership di diversi attori: amministrazioni locali (12 soggetti, 6 italiani e 6 Svizzeri, di cui 3 associazioni turistico culturali, 7 enti locali e 2 sovralocali), operatori turistici e culturali ed impianti sciistici. Ciascuno di loro, in base alle proprie competenze, svolgerà azioni specifiche in maniera congiunta o complementare al fine di raggiungere gli obiettivi del progetto.
Oltre ai partner, per la buona riuscita del progetto, sono stati coinvolti gli stakeholder di entrambi i territori: consorzi turistici e associazioni culturali, nonché la Skiarea di Splugen Rheinwald e la Skiarea Valchiavenna per la realizzazione del Comprensorio sciistico transfrontaliero e l’organizzazione e la gestione del trasporto di collegamento dei due versanti durante la chiusura invernale del passo. Sono state inoltre coinvolte, e continueranno ad esserlo, le scuole e le imprese dei due versanti per la realizzazione di momenti di confronto e scambi di know-how, oltre ad operatori specifici del settore turismo e cultura che in partnership, come prestatori di servizi o anche solo in appoggio, svolgeranno la loro attività di promozione e marketing a supporto del progetto.
Il progetto si propone di riaffermare il fondamentale ruolo economico e socioculturale che la strada e il passo Spluga (uno dei più ricchi di storia delle nostre montagne) hanno avuto sul territorio; si darà così origine ad una microarea alpina che condivide la storia e la cultura comune che hanno impresso nella popolazione locale e nel territorio una forte caratterizzazione identitaria alpina con specifiche caratteristiche e peculiarità.
Il ruolo degli stakeholder sarà finalizzato al raggiungimento degli obiettivi che, partendo dalla rete territoriale transfrontaliera, intendono contrastare il fenomeno di depauperamento dell’area dal punto di vista demografico, migliorando il livello della qualità della vita dei residenti attraverso la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali.
PARTNER DI PROGETTO
CHIAVENNA / VALCHIAVENNA / Comune di SAN GIACOMO FILIPPO / MADESIMO / REGIONE VIAMALA / Comune di Rheinwald / Comune di Andeer / Comune di Thusis / CAMPODOLCINO / VIAMALA TOURISMUS / Cultura Viamala / CONSORZIO DELLE FRAZIONI CORTI ED ACERO
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
non rilevante
CAPOFILA ITALIA
MADESIMO
CAPOFILA SVIZZERA
REGIONE VIAMALA
VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.664.620,00
CHF 162.000,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 1.414.927,00
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 242.193,00
WORKPACKAGES
1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
La Via Spluga, che va da Chiavenna a Thusis, nata 12 anni fa da un finanziamento INTERREG della CM Valchiavenna, oggi è un itinerario di trekking affermato e inserito nei circuiti alpini come modello di prodotto turistico organizzato e contestualizzato nel territorio. Gestito da entrambe le aree (Italia e Svizzera) attraverso la promozione di pacchetti turistici, registra numerosi passaggi annui. Negli ultimi anni si è verificato un calo dei transiti, riflesso anche sulla contrazione di presenze turistiche, e tale criticità è stata affrontata dai partner in sedi istituzionali durante tavoli di lavoro, nei quali è stato discusso l’avvio di politiche integrate finalizzate a rivalutare la ricchezza del patrimonio ambientale e paesaggistico puntando sull’integrazione cultura-ambiente, sul rafforzamento della collaborazione e innovazione. Nei tavoli di concertazione sono emerse anche numerose problematiche comuni, tipiche della marginalizzazione delle aree alpine, rispetto al rapido sviluppo dei mercati globali: chiusura invernale del passo Spluga, calo delle presenze turistiche nelle stazioni sciistiche, invecchiamento e spopolamento dei territori. In risposta a tali criticità si intende promuovere l’integrazione dei sistemi turistici transfrontalieri e della filiera turistica, per creare un’immagine univoca ben rappresentata dalla via Spluga (filrouge della cooperazione) valorizzandola come Microarea alpina dello Spluga, patrimonio comune di storia, cultura e tradizione locale. Partendo dalle criticità evidenziate attraverso la logica di “fare sistema”, le amministrazioni locali, le associazioni, le 2 skiarea, le associazioni culturali e i consorzi di promozione turistica hanno avviato tavoli di confronto ponendosi come obiettivo la collaborazione transfrontaliera per il superamento di confini e differenze tra sistemi, la creazione di bacini di gravitazione per l’economia e i servizi, la riduzione della funzione dei confini ad un livello esclusivamente amministrativo e, nel lungo termine, lo spostamento dell’attuale situazione di marginalizzazione delle varie aree di confine ad una posizione interna all’Europa. Questa cooperazione coinvolge tutti i settori: casa, lavoro, tempo libero, cultura, rapporti sociali, trasporti e ambiente; nell’iniziativa la cooperazione è focalizzata sull'aspetto storico-culturale e su ciò che è oggi il territorio dell’area transfrontaliera. A tal fine sono stati organizzati diversi incontri transfrontalieri (luglio 2015 Splugen; 2016: 19 maggio Montespluga, luglio e ottobre Splugen; 2017: 1 febbraio Chiavenna, 6e7 marzo Chiavenna e Madesimo, 11 maggio e, 4 luglio Thusis, 4 agosto Chiavenna, 10 agosto Montespluga, 20 settembre Splugen, 4 e 13 ottobre Chiavenna) promossi da Madesimo e Region Viamala che hanno coinvolto enti su entrambi i fronti e ad ogni livello (statale, regionale e comunale), affidando il ruolo di filo conduttore della strategia al Passo Sublime, per storia e peculiarità ambientali e culturali. La fattibilità del progetto è data dalla condivisione degli obiettivi e dall’idea di costruire una cultura della cooperazione che coinvolga enti locali, sistema scolastico, sistema imprenditoriale e sistema culturale. L’analisi prevista affiancherà l’attività di progetto e consentirà di identificare i margini di sviluppo del settore turistico puntando su integrazione, diversificazione economica delle aree rurali e rafforzamento della collaborazione. La logica di sistema sarà promossa e sostenuta attraverso la cooperazione per fronteggiare il mercato globale e salvaguardare le microrealtà alpine. Con questi obiettivi sono stati coinvolti Region Viamala e CM Valchiavenna (enti sovralocali), i comuni di Madesimo, San Giacomo Filippo e Chiavenna, Thusis, Splugen e Ander, oltre a Viamala Turism, cultura Viamala, il Consorzio turistico Valchiavenna, Skiarea Valchiavenna e Skiarea Splugen Tambò. I tavoli di lavoro hanno consentito di creare una strategia di sviluppo e di condividere il progetto.
2) COORDINAMENTO E GESTIONE
Qualità, efficacia ed efficienza sono il presupposto del successo del progetto attuabili attraverso un’attenta gestione e coordinamento dei partner; il monitoraggio sistematico in itinere, dall’avvio alla conclusione, è lo strumento che garantisce il raggiungimento degli obiettivi assunti. Con tale obiettivo si organizzerà un gruppo di lavoro operativo con i partner per poter seguire e coordinare le attività del progetto e gli adempimenti burocratici previsti dalla gestione. Metodologia di lavoro: l’attività di monitoraggio e valutazione assume un approccio partecipato basato sull’autovalutazione e prevede il coinvolgimento diretto e attivo di tutti i soggetti per stimolare il confronto e l’azione collaborativa, e sviluppare l’adattamento alle costanti esigenze emergenti. Obiettivi specifici: condurre in modo efficace il progetto e prepararne la prosecuzione delle attività; assicurarne l’efficace ed efficiente svolgimento su tutti gli aspetti (tecnici, amministrativi, economico-finanziari); animare il territorio facilitando le azioni di cooperazione tra i partner. La direzione del progetto sarà assunta dai capofila, coadiuvati da figure tecniche esperte nel settore. La struttura di coordinamento prevede: TAVOLO DI COOPERAZIONE di carattere istituzionale, composto dai capofila e dai rappresentanti dei partner, che assicurerà l’attuazione della strategia individuata; TAVOLO DI LAVORO, composto dai soggetti coinvolti con il supporto di tecnici estensori delle singole attività operative, che si assicurerà della realizzazione delle singole azioni fino al raggiungimento dell’obiettivo ultimo del progetto. Il TAVOLO DI COOPERAZIONE è lo strumento identificato per la gestione del progetto, sede decisionale della strategia progettuale che individuerà le scelte operative per l’attuazione e il raggiungimento dei risultati attesi; sarà l’effettivo attuatore dell’azione di coordinamento e gestione del progetto e svolgerà in particolar modo le seguenti attività: • coordinare i partner nello svolgimento delle singole azioni di loro competenza e nelle azioni congiunte; • garantire lo scambio di informazioni e il confronto all’interno del partenariato anche a livello transfrontaliero; • mantenere tra i partner un senso di appartenenza al progetto e responsabilizzarli attraverso una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno; • individuare e attivare eventuali azioni correttive in base ai risultati del monitoraggio in itinere; • individuare e attuare eventuali azioni a risoluzione dei problemi emergenti durante il progetto; • mantenere i rapporti tra i partner e con le Autorità del Programma Interreg. IL TAVOLO DI COOPERAZIONE darà continuità agli incontri transfrontalieri preliminari al fine di mettere a punto la strategia per la realizzazione della Micro Area Alpina dello Spluga. A tal fine prevede anche la collaborazione tra scuole ed imprese per uno scambio e un confronto tra operatori attivi. Il TAVOLO DI LAVORO si impegnerà a: • prevedere momenti per verificare lo stato di attuazione delle azioni; • monitorare l’avanzamento del progetto e individuare insieme al TAVOLO DI COOPERAZIONE eventuali meccanismi correttivi al fine di raggiungere degli output indicati e la qualità dei risultati; • verificare il cronoprogramma monitorando il rispetto delle tempistiche previste organizzando incontri periodici con i partner; Il MONITORAGGIO è parte integrante ed essenziale del processo di attuazione; ha lo scopo di misurare e verificare la realizzazione dei progetti, e di valutarne gli impatti in termini quantitativi e qualitativi. Il monitoraggio del progetto, che sarà svolto dal TAVOLO DI LAVORO, prevede la raccolta metodica delle informazioni e dei dati relative alle diverse azioni di progetto sia attraverso banche dati esistenti, sia attraverso indagini ad hoc ed interviste sul campo, e consentirà una verifica costante degli indicatori di realizzazione individuati per ciascuna attività di progetto nonché degli output.
3) COMUNICAZIONE
Un punto di forza del Progetto, coerente con il valore transfrontaliero dell’INTERREG, è l’opportunità di realizzare incontri, confronti e scambi fra i 12 partner: le azioni di comunicazione sono coordinate dai 2 capofila, attraverso azioni specifiche, con la partecipazione ed il sostegno degli altri partner. Il progetto è fortemente legato al territorio e ai rapporti esistenti fra persone, istituzioni ed operatori economici, culturali e turistici a livello transfrontaliero e, come tale, interpreta storia e testimonianze culturali della valle, confermando il millenario rapporto fra le popolazioni di frontiera consolidato negli ultimi anni, grazie anche ad Interreg e cooperazioni fra le istituzioni. Per ottenere una partecipazione interessata e propositiva del territorio sono previste modalità di informazione e comunicazione targettizzate, garantendo a tutti l’accesso alle informazioni relative al progetto. La strategia di comunicazione prevede la definizione di strategie comunicative basate su un utilizzo coordinato della grafica INTERREG e l’identificazione degli stakeholder con funzioni chiave per la realizzazione delle attività. Verranno inoltre definite le modalità di diffusione dell’informazione attraverso i vari strumenti ed i media, individuando le modalità sulla base del mezzo di diffusione utilizzato e valutandone effetti, impatti e benefici. I target individuati sono: cittadinanza locale e turistica; stakeholder del territorio; associazioni di categoria, organizzazioni non governative; attori dell’informazione. La presente attività intende valorizzare il progetto sensibilizzando la rete degli attori locali e i potenziali utilizzatori, realizzare proposte per promuovere le due destinazioni turistiche in maniera condivisa, favorire l’incontro e la condivisione di obiettivi da parte degli attori territoriali del comparto turistico e commerciale valorizzandone il partenariato ed assicurandosi il sostegno/confronto con gli stakeholder. L'attività di comunicazione si articolerà in diverse fasi e modalità operative: restyling dei siti web istituzionali con format INTERREG nelle pagine di promozione progetto; progettazione e stampa di brochure di progetto; organizzazione di eventi tematizzati (es. Ampliamento del Bregaglia Trail, Spluga Trail, commemorazione dei 200 anni della strada del Donegani); workshop e incontri specifici sul territorio; organizzazione dell’evento finale per il progetto; realizzazione e produzione di gadget e materiali promozionali/informativi on line ed offline. Particolare attenzione sarà rivolta ai i social media: da ricerche di mercato emerge che gli utenti della rete rappresentano oltre il 60% della popolazione italiana e oltre l’80% della popolazione svizzera (in età superiore agli 11 anni - fonte: We are social). Il piano di comunicazione prevede l’adozione di entrambi i territori della Piattaforma IZI.TRAVEL integrata dalla tecnologia VLAN HOT SPOT. Gli strumenti informativi e le azioni di promozione del progetto saranno realizzati in maniera condivisa e coordinata a livello transfrontaliero, utilizzando una comunicazione bilingue. La promozione e la comunicazione saranno coordinate sia a livello nazionale che transfrontaliero da tutti i partner. L’attività prevede inoltre l’uso di servizi di traduzione ed interpretariato per consentire una diffusione bilingue degli strumenti di comunicazione e favorire agevolmente la comprensione nel corso dei seminari e degli scambi programmati. Destinatari delle attività di comunicazione sono i cittadini residenti, i turisti, le fasce fragili della popolazione, gli operatori del territorio (imprese turistiche e non) e del trasporto, le pubbliche amministrazioni locali ed i media. In conclusione le attività del presente WP riguardano: diffusione degli output del progetto attraverso i media (social network, web e stampa); realizzazione di eventi; diffusione dei risultati offline on line, per consentire l’accesso alle informazioni a tutti i target.
4) NUOVO MODELLO DI GOVERNANCE TURISTICA TRANSFRONTALIERA
Il Passo dello Spluga è uno dei valichi alpini più ricchi di storia delle nostre montagne, è ubicato nel cuore delle Alpi (lungo 1200km, è equidistante da Nizza e dal bassopiano ungherese) e racconta secoli di storia di reti e relazioni. Il progetto si propone di riaffermare il ruolo fondamentale che la strada e il valico dello Spluga (o “Passo Sublime” per il passaggio di illustri personaggi) ebbero nell’area in ambito economico e socio-culturale. Il Passo Spluga collega altresì due importanti comprensori sciistici: quello della Valchiavenna con 50 km di piste e di Splugen/Rheinwald, nel Canton Grigioni sul versante nord del Passo Spluga, con 30 km di piste. Per secoli il valico dello Spluga è stato una delle più importanti vie commerciali e di transito dell’arco alpino. Con la costruzione della A13 e la chiusura invernale del passo dello Spluga le relazioni economiche, un tempo intense, sono gradualmente diminuite. Il Progetto si pone come finalità la rivitalizzazione della cooperazione transfrontaliera, la conoscenza e il confronto delle problematiche e la sostenibilità delle politiche di sviluppo locale che, al fine di garantire un futuro anche alle nuove generazioni, devono puntare sul miglioramento della qualità della vita, su uno sviluppo economico diversificato, su uno sviluppo umano centrato sulla promozione culturale e sullo sviluppo delle risorse umane. Pertanto gli interventi sono orientati alla promozione di iniziative di confronto e di cooperazione fra le diverse culture dell’area, con particolare attenzione alla valorizzazione delle culture locali e alla loro capacità di evoluzione, di adattamento alle trasformazioni della società moderna e all’integrazione fra istituzioni, società ed economia. Con questo WP si intende realizzare un modello di governance congiunta per la costituzione della Micro Area Alpina dello Spluga attraverso confronti e scambi di conoscenze tra attori istituzionali, economici e del mondo della formazione, ma anche attraverso la messa in rete degli attrattori turistico-culturali locali. In sinergia con lo sviluppo del percorso di trekking turistico della Via Spluga, si vuole sviluppare un network di cooperazione tra gli abitanti della Val San Giacomo (Valchiavenna) e della Regione Viamala, sia in ambito politico e sociale che in ambito economico. Le attività previste sono: INCONTRI E SCAMBI: 1. Incontri regolari e scambi tra rappresentanti delle autorità politiche delle due aree per definire azioni e sfide comuni; 2. Incontri, esposizioni e fiere per mettere in rete l’economia, l’artigianato, il settore agroalimentare, i servizi e le imprese agricole sul territorio transfrontaliero. In collaborazione con il settore agricolo e turistico vengono create nuove offerte nell’ambito del patrimonio enogastronomico; 3. Progetti congiunti nell’ambito di esposizioni, concerti, visite guidate e pubblicazioni tra organizzazioni culturali, a sud e a nord del passo dello Spluga; 4. Progetti di scambio, settimane sportive, eventi comuni di scuole. Lo svolgimento di progetti comuni nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento professionale, scambi e stage professionali reciproci e approfondimento contemporaneo delle conoscenze linguistiche. Creazione di eventi sportivi transfrontalieri (ultra-maratona da Thusis a Chiavenna o viceversa). Organizzazione di conferenze sul futuro del passo, sfide e prospettive. Organizzazione di seminari e dibattiti anche sulle prospettive per le donne come classe dirigente in ambito politico, economico, ecc. ITINERARI TURISTICI TRANSFRONTALIERI, anche legati al progetto pilota. PROGETTO PILOTA DI COMPRENSORIO SCIISTICO TRANSFRONTALIERO.
5) PROMOZIONE E MARKETING 2.0
Il progetto assume l’obiettivo di incrementare e destagionalizzare i flussi turistici, mediante una strategia che integri l'offerta tradizionale con nuovi prodotti (legati soprattutto ad un turismo esperienziale), oltre a rilanciare la cultura e le tradizioni alpine, attraverso proposte integrate sostenibili, eventi e manifestazioni condivise e supportate dalla multimedialità. Il progetto prevede la messa in rete e la diffusione dei contenuti storici e culturali che caratterizzano il territorio transfrontaliero coinvolto, attraverso nuove forme di gestione, nuove offerte e nuovi prodotti turistici estesi a tutta l’area transfrontaliera, conferendo all’intero territorio un’immagine omogenea (micro regione alpina dello Spluga) e assegnando proprio alla “cooperazione transfrontaliera” un punto di forza da promuovere nei mercati turistici internazionali. Le azioni previste: ASCOLTA CHE MERAVIGLIA: progettare, sulla base del sistema «IZI.TRAVEL», la messa in scena della Via Spluga per trasmettere informazioni su storia e cultura del luogo, mediante l’uso di un nuovo strumento o canale apprezzato dagli utenti mediatici moderni. Attraverso Izi.Travel sarà possibile allestire lungo il percorso delle audioguide. Questo innovativo modo di visitare i luoghi mediante una piattaforma di comunicazione internazionale, ma anche i musei e le loro storie attraverso una piattaforma aperta, globale e gratuita, si basa sulla volontà di portare in vita gli elementi della cultura e della storia, promuovendo contemporaneamente l’attività degli operatori turistici e rendendo le visite entusiasmanti ed istruttive per ogni genere di turista. La Via Spluga fungerà da tracciato pilota. WLAN-HOT-SPOTS LUNGO LA VIASPLUGA. Creazione di accessi (isole di comunicazione) distribuite in modo mirato lungo il percorso. Ad una prima fase di definizione dei luoghi scelti lungo la Via Spluga per l’installazione degli Hot Spot WLAN, saranno integrati Infopoint che colleghino la via Spluga al mondo digitale. Per la creazione di questi Hot Spot WLAN saranno riutilizzate vecchie cabine telefoniche di Swisscom (per la Svizzera) che fungeranno anche da Infopoint, con l’obiettivo di diventare dei piccoli punti di attrazione (Eyecatcher); è ancora allo studio la medesima soluzione sul versante italiano. REALIZZAZIONE DI MATERIALE ON LINE E OFF LINE per la promozione del progetto, ma soprattutto degli eventi e delle attività svolte in itinere. I GRUPPI TARGET principali del WP sono gli utenti della Via Spluga e della strada del passo dello Spluga, per i quali si offrono interessanti possibilità di cross marketing: attraverso l’utilizzo di strategie e mezzi di comunicazione differenziati e mirati si potrà poi raggiungere target più ampi e diversificati (popolazione, turisti, istituzioni, scuole, associazioni culturali, enti di promozione turistica, operatori turistici ed economici in generale) per portarli a conoscere, o a voler conoscere, la Via Spluga. Le finalità del WP saranno: attrazione aggiuntiva per escursionisti ed esploratori motorizzati dell’area dello Spluga; modalità innovativa di trasferimento delle conoscenze e quindi sensibilizzazione aggiuntiva del gruppo target affine al patrimonio culturale delle regioni coinvolte e rafforzamento del legame emozionale; maggiore informazione e visibilità dell’offerta della Via Spluga; aumento delle frequenze sul percorso escursionistico con l’aumento dei pernottamenti e, in generale, del valore aggiunto. La strategia di promozione sarà individuata e sviluppata congiuntamente; le promozioni saranno veicolate, oltre che dai partner stessi, anche attraverso i consorzi e le organizzazioni di promozione turistica sui due lati della frontiera. A supporto dell’azione, attuata in forma congiunta, verrà realizzato e diffuso materiale informativo (off-line ed on-line, locandine, etc.) da distribuire sia attraverso gli operatori del settore (alberghi, ristoranti, pubblici esercizi, etc.) sia tramite enti locali ed associazioni.
6) LA VIA SPLUGA
Il “fil rouge” della comunità alpina della Valle di Giust è rappresentato dalla Via Spluga, un sentiero escursionistico-culturale che da secoli unisce Thusis e Chiavenna, così come il popolo grigionese, reto-romancio, walser e lombardo. Essendo una delle più importanti vie commerciali e di transito nell’area alpina, nella Regione Viamala e in Valchiavenna il percorso del passo dello Spluga ha sempre rappresentato un’importante risorsa economica per la popolazione. Oggi il passo dello Spluga è un percorso apprezzato da viaggiatori, escursionisti e visitatori che percorrono le strade dei passi alpini. Dal 2001, da un progetto INTERREG, è stato promosso il percorso escursionistico storico della Via Spluga che ha portato a una valorizzazione del turismo SLOW e del trekking, generando valore aggiunto in tutta l’area; è citato nel panorama alpino come modello di prodotto turistico organizzato e rispettoso dell‘ambiente. La Via Spluga, lunga 65 km, parte da Thusis (720m), attraversa la gola della Viamala fino a Splügen (1457m), risale ai 2115m del Passo Spluga, e scende attraverso la Val San Giacomo fino ai 333m di Chiavenna. Nello specifico il progetto mira a valorizzare il percorso storico attraverso progetti di carattere culturale, sviluppando l’uso della Multimedialità per offrire al visitatore un’autentica esperienza del passo dello Spluga e per far vivere l’emozione dei transiti alpini, delle esperienze del passaggio di personaggi illustri e della vita in queste aree. L’obiettivo è quello di creare un percorso virtuale che conduca i visitatori a fruire di luoghi interattivi multisensoriali, esplorando l’interazione tra persone e tecnologia, suoni e rumori per realizzare un viaggio nel tempo. Gli interventi previsti: REGION VIAMALA, STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA VALORIZZAZIONE DELLA GALLERIA DELLE VALANGHE costruita nel 1843 e lunga 312 metri, situata poco sotto il passo sul versante nord. Dopo la II Guerra Mondiale, nei mesi invernali, lo Spluga rimase chiuso e la galleria delle valanghe venne affiancata dalla nuova strada e lasciata in stato di abbandono. In qualità di monumento di importanza nazionale, tra il 2006 e il 2010 è stata risanata e restaurata dal Cantone e dalla Confederazione, destinandone una parte a spazio espositivo; la restante parte sarà oggetto dello studio. L’ipotesi prevede la presentazione multimediale con effetti speciali nell’ambito dell’attraversamento, utilizzando ad esempio una slitta elettrica al posto della carrozza. Madesimo, RIQUALIFICAZIONE DOGANA DI MONTESLPLUGA. Costruita fra il 1818 e 1823, ha caratteri tipici dell’edilizia amministrativa militare austriaca ottocentesca. Il valore architettonico e storico culturale è dato dalla struttura stessa e dall’originaria destinazione d’uso quale testimonianza dei traffici. La valorizzazione del bene consiste nella creazione di un polo museale e di uno spazio da adibire a fini formativi legati al tema della montagna, della cultura e del turismo (eventi culturali e mostre, rappresentazioni teatrali, concerti, proiezioni di filmati, convegni e seminari). MUVIS-il corriere di Lindau: inserendo all’interno del museo una Carrozza si riproporrà un filmato del Corriere di Lindau, che per secoli ha costituito un regolare mezzo di trasporto per merci e posta tra Milano e Lindau. Campodolcino-Italia, REALIZZAZIONE DI UN PONTE TIBETANO SULLA Via Spluga, che per i numerosi ponti di collegamento lungo il tracciato può essere definita anche via dei Ponti: ponti della Traversina, ponti della gola della Via Mala, ponte romanico di Campodolcino. San Giacomo Filippo-Italia, RIQUALIFICAZIONE DELLE GROTTE DI SAN GUGLIELMO, dove l’eremita Guglielmo da Orenga concluse la sua vita nel secolo XI. San Giacomo Filippo-Italia, ANTICO MULINO in fazione Lirone, testimone della necessità dei piccoli nuclei di essere autosufficienti, sia per l’alimentazione che per le costruzioni, e dell’ingegno dell’uomo in quanto costituito da un’unica ruota, alimentata dal torrente Liro.