SINTESI
La Voce Della Terra: Canti E Riti Della Tradizione
Il progetto pone il proprio fondamento nella dichiarazione UNESCO sulla promozione del Patrimonio Culturale Immateriale quale componente vitale delle culture tradizionali ed essenziale fattore d’identità.
La attua sul territorio prealpino dell’area di cooperazione (area Valsassina, Valvarrone, Valle San Martino e San Pietro al Monte in Italia e area del Mendrisiotto, Bellinzonese e Alto Ticino in Svizzera), una regione che costituisce un “paesaggio culturale” omogeneo, caratterizzato, fra l’altro, da un patrimonio importante di ritualità sacra e profana: le grandi processioni, i carnevali, i riti agricoli, le feste liturgiche, sono qui le realtà più vitali della civiltà tradizionale, tenacemente sopravvissute ai mutamenti socio-economici, nelle quali le comunità si riconoscono come tali. Il canto e la musica sono l’elemento sempre presente in questi contesti, filo rosso che unisce passato e presente, sacro e profano, giovani e anziani.
Il progetto valorizza nel suo insieme il ciclo annuale delle ritualità come punto di forza per attrarre l’interesse di un turismo di qualità; ne mette in rilievo una selezione rappresentativa mediante iniziative specifiche di sostegno anche rivolte alla popolazione locale e alle scuole; anima il territorio nel periodo estivo e autunnale con iniziative culturali e spettacolari, specialmente musicali, sui temi della ritualità e del canto tradizionale suscitando l’interesse a partecipare alle ritualità viventi che avvengono nel corso dell’anno. La realizzazione di un prodotto turistico innovativo nella prospettiva di un’offerta integrata di beni e servizi nello spazio di cooperazione è parte essenziale del percorso previsto.
https://www.vocate.provincia.lecco.it/
DURATA PROGETTO
18 mesi
DATA INIZIO
1/8/2018
DATA FINE
31/1/2020
ASSE
ASSE 2 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE
OBIETTIVI
Obiettivo specifico 2.2 - Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni
AZIONE
A) Sviluppo di iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale (materiale e immateriale).
GRUPPI TARGET
Beneficiari diretti del progetto sono: Amministrazioni locali, Comunità locali, Scuole, Operatori culturali, Operatori turistici, Donne (per azione formazione accoglienza).
Le Amministrazioni locali saranno direttamente coinvolte attraverso un’attività di affiancamento, formazione e messa in rete di esperienze e competenze, finalizzata allo sviluppo di un percorso condiviso di protezione e tutela del patrimonio culturale immateriale rituale e musicale. A tal fine verranno realizzati momenti di incontro e Tavoli di confronto (WP 3). Inoltre è prevista un'importante attività di sensibilizzazione nei confronti delle comunità locali per rinforzarne la partecipazione al processo identitario e per affrontare il delicato tema dell'integrazione cultura immateriale-turismo.
Particolare attenzione è poi riservata alla comunità scolastica con gli studenti fruitori di storytelling e di esperienze di didattica attiva per la realizzazione di output di progetto quali: mappe interattive multimediali, libri tematici multimediali, video turistici.
Il progetto si rivolge anche agli operatori culturali, quali musei ed enti gestori del patrimonio culturale tradizionale ed etnografico in quanto prevede azioni di valorizzazione del patrimonio musicale tradizionale e dei contesti rituali all’interno dei principali musei delle tradizioni locali dell’area, grazie anche ad allestimenti interattivi e all’utilizzo di nuove tecnologie (WP 3). Verranno inoltre coinvolti tutti gli operatori e le associazioni culturali che promuovo iniziative legate al tema della ritualità sacra e profana, attraverso specifiche azioni di marketing culturale (WP4).
Gli operatori turistici saranno beneficiari di specifiche azioni e definiranno, attraverso “call di aggregazione” (WP 5) percorsi/pacchetti turistici a partire dagli appuntamenti di festa sacra e profana che caratterizzano i territori, coinvolgendo le realtà produttive e i musei etnografici.
Destinatari indiretti del progetto saranno i turisti ai quali verranno offerti servizi per vivere un soggiorno "autentico" in chiave esperienziale.
STAKEHOLDER
La composizione del partenariato, caratterizzata per la presenza di enti pubblici e privati, con precise e specifiche competenze nell’ambito della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e della promozione e valorizzazione turistica, hanno consentito di individuare un ampio ventaglio di stakeholder da coinvolgere nelle varie fasi di implementazione del progetto per assicurare una sua efficace implementazione. Molti di questi stakeholder sono all’interno delle reti di collaborazione dei partner di progetto e sono già stati sensibilizzati rispetto agli obiettivi e risultati di progetto. Alcuni tra i principali stakeholder sono già stati contattati e hanno condiviso l’impianto progettuale proposto. Tra questi, ad esempio, i partner tecnici (Archivio di etnografia e storia sociale di Regione Lombardia, Centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona), i Comuni di Premana e Tremenico per gli allestimenti museali sensoriali in Italia e i Comuni di Riva San Vitale e Morbio in Svizzera per la valorizzazione delle tradizioni viventi, oltre a tour operator italiani e svizzeri specializzati nell'ambito del turismo culturale e religioso.
PARTNER DI PROGETTO
Provincia di Lecco / Cantar di Pietre / Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera / Fondazione Luigi Clerici / Fondazione"Monastero Santa Maria del Lavello" / Mendrisiotto Turismo / Fondazione Processioni storiche / Comune di Mendrisio
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Non sono previsti strumenti in quanto il progetto non comporta impatti fisici sul territorio e i flussi turistici previsti non sono tali da impattare negativamente sulle risorse ambientali. Il progetto prevede infatti la messa in rete nell'area di cooperazione del comune patrimonio culturale immateriale legato alle ritualità sacre e profane. Le ritualità sono distribuite durante l'intero arco dell'anno (in parte legate al calendario liturgico) e i flussi turistici generati non sono circoscritti all'attuale periodo di alta stagione ma puntano a destagionalizzare le presenze, incentivando gli arrivi nei periodi in cui si registra una bassa affluenza.
Il progetto non ha riflessi inoltre sul consumo del suolo con conseguente perdita della qualità paesaggistica del territorio poiché le infrastrutture esistenti sono in grado di supportare i movimenti turistici previsti e si incentiva un'accoglienza di tipo familiare.
Dal punto di vista dell'impatto sulla mobilità saranno privilegiate modalità di trasporto collettivo (es. treno+navetta).
CAPOFILA ITALIA
Provincia di Lecco
CAPOFILA SVIZZERA
CANTAR DI PIETRE
VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 632.343,00
CHF 165.085,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 529.116,25
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 71.738,39
WORKPACKAGES
1) COMUNICAZIONE
Obiettivo dell’attività di comunicazione è garantire adeguata visibilità del progetto, assicurare la diffusione dei suoi risultati e prodotti sui territori coinvolti e favorire il coinvolgimento dei destinatari diretti ed indiretti. L’attività di comunicazione e diffusione che verrà condotta durante tutto il periodo di svolgimento dell’intervento, oltre a garantire la diffusione degli obiettivi di progetto e fornire indicazioni all’esterno sullo stato di avanzamento delle singole attività, si pone l’obiettivo di valorizzare le attività progettuali e i risultati raggiunti, insistendo ai vari livelli su cui agisce il progetto e coinvolgendo attivamente e in modo mirato i gruppi beneficiari destinatari diretti e indiretti dell’intervento progettuale. Per tale ragione, la strategia comunicativa, individuata in uno specifico Piano di Comunicazione e Valorizzazione, svilupperà un variegato set di strumenti di comunicazione e diffusione, da quelli più tradizionali, quali brochure, newsletter, a quelli più moderni di diffusione telematica (pagine web, attivazione social ecc9, in considerazione dei diversi obiettivi del progetto e dei differenti target che si vuole di volta in volta coinvolgere e sensibilizzare. Ciascuno strumento comunicativo previsto perseguirà uno specifico obiettivo comunicativo, sarà rivolto ad un target mirato e il Piano di Comunicazione indicherà, per ciascuno di essi, la tempistica rispetto alle attività di progetto, la durata dell’intervento di comunicazione e l’ampiezza del raggio di comunicazione. Tra i soggetti target delle azioni di comunicazione, oltre al grande pubblico rappresentato dalle comunità dei territori coinvolti, verrà riservata particolare attenzione agli studenti delle scuole e più in particolare ai giovani dell’area di cooperazione e ai turisti. ll beneficiario responsabile delle attività di comunicazione è il capofila di parte italiana, il quale ad avvio progetto, elaborerà, all’interno del Piano di Comunicazione, la strategia comunicativa volta a declinare dettagliatamente i differenti strumenti di comunicazione previsti sulla base della relazione che necessariamente intercorre tra obiettivo, target, messaggio da veicolare e tempi di comunicazione. Il coordinamento dell’attività di comunicazione, prevista all’interno del presente WP, attraverso l’individuazione dei ruoli tra i partner, la specifica declinazione delle azioni di comunicazione e delle modalità per la loro realizzazione, consentirà di massimizzare gli effetti della promozione del progetto.
2) VALORIZZAZIONE DEI CONTESTI RITUALI E DELLA MUSICA QUALI ATTRATTORI DEL TERRITORIO
Il panorama rituale del territorio di cooperazione annovera un numero sorprendente di sopravvivenze festive sacre e profane che rappresentano l'eredità più tenacemente vitale della civiltà contadina e alpina. Sulla base delle ricerche condotte negli ultimi decenni e, in particolare, di recenti campagne d'indagine e documentazione sulla componente musicale dei riti condotte anche con il supporto di finanziamenti regionali, con le quali il progetto si pone in diretta continuità, viene effettuata una ricognizione d'insieme della realtà esistente. All'interno di quanto censito viene quindi effettuata una selezione fondata su tre criteri: la rappresentatività della festa, la sua vitalità e la sua potenziale forza d'impatto a livello turistico culturale. Ciò consente sia di rafforzare la conoscenza e la partecipazione a manifestazioni che godono già di una certa notorietà quantomeno territoriale e di attrarre l'attenzione su feste rituali di rilevante interesse e potenzialità, ma quasi del tutto sconosciute al pubblico, come lo straordinario Carnevale di Sueglio. Si tratta di un'operazione complessa che non può essere effettuata dall'esterno, ma richiede la condivisione e la cooperazione dei portatori della tradizione, degli organizzatori locali e delle comunità titolari, che saranno coinvolte anche al fine di rafforzare il senso di identità, la consapevolezza dell'importanza del patrimonio di cui sono detentori, la necessità di valorizzarlo correttamente. Un'azione articolata è specificamente dedicata alle nuove generazioni con progetti per le scuole: i ragazzi attraverso una didattica inclusiva attiva, saranno accompagnati nell’attività di lettura delle tradizioni con l’opportunità di rivisitare le ritualità con l’utilizzo di nuove tecnologie. Particolarmente significativa è l'attenzione ai musei, in particolare quelli etnografici, allo scopo di supplire a una sorprendente lacuna: la mancata presenza di elementi visuali e sonori atti a documentare e divulgare la dimensione rituale, canora e musicale della civiltà tradizionale, che ne rappresenta uno degli aspetti più caratterizzanti e di forte impatto sul visitatore odierno. E’ necessario dotare alcuni musei di strumentazioni sensoriali adeguate a renderli depositari e custodi del patrimonio culturale immateriale: quando si tratta di mettere in mostra tale patrimonio, l’esposizione non è più basata sull’oggetto ma sul senso. Le tradizioni possono pertanto essere adeguatamente rappresentate e rese tangibili con l’aiuto di mezzi audiovisivi per fare in modo che i visitatori possano esperire la vitalità del patrimonio culturale. Le principali tradizioni viventi dell’area di progetto che saranno prese in considerazione (cfr. attività A3.1) sono: Cavalcata e Canto dei Tre Re a Premana (IT) Tre Re a Esino Lario (IT) Cavalcata dei Re Magi a Castel san Pietro e Novazzano (CH) Sagra Beato Manfredo Settala, eremita sul monte S. Giorgio (Patrimonio Mondiale dell'UNESCO) a Riva San Vitale (CH) Processione di Sant’Agata a Tremenico (IT) Carnevale a Sueglio (IT) Sagra di S. Giuseppe a Ligornetto (CH) Settenario - Via Matris – Processioni della settimana Santa a Mendrisio candidate ufficiali ai beni immateriali culturali UNESCO (CH) Processione Corpus Domini a Premana (IT) e Mendrisio (CH) Festa SS. Pietro e Paolo a Civate (IT) Festa della Madonna di Bondo a Vestreno (IT) Festa di Santa Maria dei Miracoli a Morbio (CH) Festa della Madonna della Neve e Processione in Val Biandino a Introbio (IT) Past sugli alpeggi a Premana (IT) Processione di San Rocco a Cremeno (IT) Festa della Madonna del Lavello a Calolziocorte (IT).
3) MARKETING DEL PRODOTTO CULTURALE
Il WP si propone di rendere più visibile il patrimonio immateriale - in particolare il ciclo delle ritualità - quale motore di vitalità culturale, di promozione del territorio e sviluppo socio-economico. Vengono realizzate iniziative finalizzate ad attirare interesse sulla straordinaria persistenza di eventi tradizionali che rappresentano quanto di più autentico e coinvolgente il territorio ha oggi da offrire. Un focus particolare viene riservato alla valorizzazione delle manifestazioni religiose e devozionali, e di ritualità profane legate all’ordine dei Servi di Maria come promotori della tradizione fra Lombardia e Ticino, un tempo presenti a Calolziocorte e a Mendrisio. Sulla dorsale del calendario rituale si inseriscono attività congiunte di alta qualità e forte impatto su un pubblico vasto: oltre a quella dei residenti e dei turisti abituali, si intende infatti suscitare un’ampia partecipazione di persone “nuove”, incentivate da una programmazione integrata di appuntamenti musicali nella quale l’evento rituale, artistico, culturale costituisce l’occasione di una vera e propria scoperta del territorio nel senso lato del termine. Questa modalità, che porta a vivere un’esperienza coinvolgente a molteplici livelli, appare necessaria per ottenere un ‘posizionamento’ significativo nell’interesse del pubblico, al quale giunge oggi un eccesso di proposte in ampia parte indistinguibili: si crea così un’immagine nuova del territorio e del suo patrimonio attraverso la nuova offerta culturale capace di incidere in maniera significativa sull’area interessata. Per ampliare il pubblico di riferimento saranno fornite condizioni di accesso e fruizione adeguate ai diversi segmenti della domanda culturale e pertanto verranno adottati differenti strumenti di comunicazione, alcuni di taglio informativo divulgativo, altri di carattere storico-scientifico (pubblicazione di approfondimento culturale, docu-film nello stile del racconto per immagini, materiale informativo non specialistico). Viene realizzato anche un articolato programma transfrontaliero di eventi (concerti, spettacoli e visite guidate) incentrato sui temi forti della ritualità e finalizzato a emozionare il visitatore, suscitando interesse a partecipare alle tradizioni viventi secondo i ritmi costituitivi del calendario annuale delle tradizioni. Le ritualità rimangono radicate e caratterizzate dal contesto storico-culturale che le ha generate, ma gli strumenti di marketing ne aumentano le potenzialità andando a intercettare nuovi fruitori. Il 2018 sarà l’anno europeo del patrimonio culturale. Le attività di marketing del progetto sono perfettamente in linea con le finalità di tale celebrazione in quanto valorizzano il patrimonio culturale dell’area e rafforzano il senso di appartenenza dei suoi cittadini. Si intende pertanto aderire alle iniziative che metteranno in campo il Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo in Italia e l’Ufficio federale della cultura della Confederazione svizzera.
4) REALIZZAZIONE PRODOTTO E MARKETING TURISTICO
Il settore del turismo nell’area di cooperazione può candidarsi a svolgere un ruolo centrale di volano dello sviluppo, rivestendo un’importanza maggiore di quanto gli stessi operatori non sospettino, seppure non rappresenta l’attività principale del territorio. Si tratta di andare oltre modelli ormai superati (turismo stanziale di lunga durata) e riconvertire la propria offerta in funzione delle nuove esigenze delle domanda. Il prodotto turistico “leisure”, relax e svago di montagna è ovunque in declino a fronte di un generale cambiamento dei gusti dei consumatori-turisti ed è pertanto necessario proporre offerte che rendano la vacanza un’esperienza stimolante, partendo dalla notevole dotazione di risorse primarie e assemblando beni e servizi in maniera originale e accattivante. L’evoluzione del prodotto relax, che costituisce il tradizionale prodotto di riferimento per l’area, come dimostrano gli alti valori della permanenza media nel periodo estivo (presenza di famiglie e turismo “silver”), può indirizzarsi verso il prodotto culturale in un territorio che offre interessanti contributi per quanto riguarda gli aspetti del patrimonio immateriale. Si tratta di mettere a sistema esperienze già presenti in forma frammentata o valenza territoriale circoscritta, per creare un prodotto culturale basato sul rapporto autentico fra turista e territorio, un rapporto “partecipato” che gli consenta di immergersi nelle tradizioni, nei riti e negli eventi che caratterizzano univocamente l’identità del luogo. Nell’area di cooperazione il turismo è stato spesso separato dalle risorse culturali che venivano considerate solo come elemento addizionale alla motivazione del viaggio. Oggi invece sono proprio le risorse nascoste e autentiche che connotano la vacanza e rendono unica una destinazione. E’ necessario quindi che le realtà di operatori presenti sul territorio trovino sinergie e attivino meccanismi di rete per portare sul mercato il nuovo prodotto culturale legato alla riscoperta e valorizzazione delle ritualità dell’area. Dovranno essere predisposti pacchetti turistici a partire dai percorsi innestati sulle principali forme di ritualità sacra e profana, tuttora espressione vivente del paesaggio culturale dell’area di cooperazione. Questo processo è tuttavia delicato in quanto deve avvenire tenendo ben presente la sostenibilità, in chiave “culturale” oltre che ambientale, del turismo che si punta ad attrarre. La comunità e gli operatori del territorio devono maturare la consapevolezza delle opportunità legate al “riuso” turistico del patrimonio immenso di conoscenze, saperi, usanze, tradizioni di cui sono portatori. Il turismo può aiutare a rivitalizzare le tradizioni e a riappropriarsi di aspetti importanti del codice culturale di un luogo, considerato che questi aspetti sono attraenti per il cliente di una destinazione; la comunità deve essere aperta ad accogliere il turista e consentirgli di vivere la tradizione in chiave esperienziale. Accanto all’attività di sensibilizzazione delle comunità, nel corso delle quali sarà affrontato anche il tema del rapporto cultura-turismo, è prevista un’attività di formazione di potenziali operatori nel settore dell’accoglienza (cfr.A5.3), un’accoglienza di tipo familiare che ben si coniuga con il turismo in chiave esperienziale che si punta ad attrarre. Realizzato sulla base di queste premesse il prodotto deve essere adeguatamente promosso, attraverso un’attività di marketing che utilizza diversi strumenti innovativi di intervento per permettere a quest’area di posizionarsi nel circuito del turismo di riferimento: quello del turismo culturale, oltre che religioso, caratterizzato dalla propensione ai viaggi brevi e ripetuti durante l’anno e dall’interesse per vacanze “attive”. Particolare attenzione sarà rivolta ad intercettare gli operatori della filiera verticale (tour operator), attraverso la realizzazione di educational e la partecipazione a fiere di settore.
FINANZIAMENTO IV AVVISO - OVERBOOKING
L’iniziativa LE VOCI DELLA TERRA: RICORDARE È IL FUTURO, si propone di completare e valorizzare il lavoro sulla ritualità tradizionale sviluppato con il progetto VO.CA.TE, richiamando i portatori della tradizione, il pubblico e gli amministratori alla ripresa dell’attività dopo la forzata interruzione dovuta all’epidemia Covid-19. Le azioni proposte corrispondo a quattro livelli di intervento e di destinatari.
Il primo livello si rivolge ad amministratori, portatori della tradizione, associazioni, con una tavola rotonda/workshop per fare il punto su quanto fatto nel corso del progetto e discutere come svilupparlo, offrendo supporto di idee, materiali ed esperienze. Il secondo livello si rivolge al pubblico generalista e al turismo culturale, con un programma di spettacoli, concerti e rappresentazioni legate ai temi portanti delle ritualità tradizionali locali e della loro storia (campane, riti, liturgia, canto spontaneo, devozione, storie e leggende popolari ecc.), favorendo la riscoperta di luoghi e patrimoni culturali anche con il coinvolgimento di gruppi locali. Di tipo culturale è il terzo livello, costituito da un ciclo di conferenze nel periodo primaverile che approfondisce alcuni argomenti legati alla cultura tradizionale con il coinvolgimento di alcuni degli esperti autori dei saggi raccolti nel volume “La voce della terra”, pubblicato nell’ambito del progetto VOCATE. Le scuole e i musei sono i destinatari della quarta tipologia di intervento: con l’obiettivo di trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza della cultura tradizionale, sono offerti alle scuole dei voucher comprendenti trasporto e visita guidata agli enti del Sistema Museale della Provincia di Lecco che conservano materiali relativi alla ritualità tradizionale e alla civiltà contadina e alpina della quale essa è espressione.
Durata: 9 mesi
Partner: Partecipa il Capofila Provincia di Lecco.
Contributo
99.138,00 €