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Azioni
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WAW

SINTESI
Women At Work
La sfida lanciata dal progetto WaW, Women at Work è l’inclusione sociale di 60 donne accompagnate al recupero del proprio benessere e dignità. In 24 mesi saranno realizzati servizi socio-educativi innovativi che coinvolgeranno le donne e le loro famiglie in un dialogo continuo con i social worker per provocare una spinta al cambiamento nei territori Interreg (No, Va, Lc, Co, Mb e Ticino) e per realizzare un benessere sobrio e sostenibile.
La mission di WaW è la valorizzazione di un bene riscontrabile anche in quei contesti più disagiati di società, nella certezza che ogni problema sociale si palesa solo quando si perde la possibilità di una soluzione. Obiettivi specifici di WaW saranno:
L’autonomia di 60 donne fragili sulle 200 intercettate, che realizzeranno dei “Job Life”, momenti costruttivi di abilità e competenze personali.
Verrà svolta una ricerca sui target di riferimento utilizzata anche dalla Rete degli Stakeholder di progetto. Tutte le attività saranno spinte da una Comunicazione Integrata, sia tradizionale che social.
L’approccio transfrontaliero con gli operatori Svizzeri Ticinesi sarà garantita dalla costruzione comune di itinerari “ad personam” su entrambe le frontiere. Per le famiglie si prevedono dei laboratori “Family Job”.
L’innovatività del progetto sta anche nella formazione di 10 nuovi social workers, e alla promozione di 2 nuovi gruppi A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) che “seguiranno” le donne anche all’uscita da WaW.
L’idea di lavoro che viene così realizzata con WaW, non si esaurisce nell’occupazione: al soggetto inattivo è proposto un percorso di responsabilità (per esempio accudire un figlio o amministrare i soldi in famiglia). La rete degli stakeholder favorirà l’inserimento lavorativo. Tra i benefici è prevista anche la creazione di 2 laboratori stabili di sartoria e ortofrutta, con innovazioni tecnologico-informatiche e supporto delle community care.


DURATA PROGETTO
26 mesi

DATA INIZIO
2/11/2020

DATA FINE
28/1/2023


ASSE
ASSE 4 - SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ

OBIETTIVI
4.1 Incremento delle soluzioni condivise per migliorare l'accessibilità dei servizi sociali di interesse generale sui due lati della frontiera, in particolare a vantaggio delle fasce maggiormente vulnerabili o a rischio di discriminazione

AZIONE
A) Iniziative per accrescere la qualità e la fruibilità dei servizi sociali e sanitari


GRUPPI TARGET
WAW influirà su una popolazione di circa 1 milione e 800 mila ab. la cui parte interessata al progetto sarà prevalentemente di donne tra i 18 e i 65 anni fragili o a rischio di marginalizzazione - sul versante ITA si focalizzerà un target di età al massimo di 40 a.; sul vers. CH, dove l’invecchiamento è più acuto, si considera fino a tutta età lavorativa). Stimato a circa 300 mila soggetti, tale segmento negli ultimi 10 anni ha manifestato sui 2 versanti un disagio con l’aumento di domanda alle strutture psichiatriche e una fuga da studio e lavoro (Meno 44 mila occupati, e di questi 42mila sono donne. Vd. dati Istat marzo 2019: rallenta così la riduzione del gap occupazionale tra uomini e donne degli ultimi anni) e una grave diminuzione della vita attiva anche in Italia (vd. Ist. Toniolo, 2016). Come si evince anche dai dati sulla salute nel Canton Ticino, risultati dall’indagine pubblicata da Osservatorio Svizzero della Salute (OBSAN) su incarico del Dipartimento della Sanità del Cantone, il consumo di alcol, tabacco, medicamenti è molto aumentato negli ultimi anni in particolare tra la popolazione femminile con una costante diminuzione della percentuale della salute delle donne rispetto agli uomini, addirittura dai 15 agli over 65. Le donne nel 28 % dei casi dichiarano più degli uomini (23.2%) di soffrire di disagi psicologici medi e gravi (vd. UST-ISS, 2012). Inoltre l’isolamento per la marginalità di piccoli e micro comuni e lo smodato uso di web e social portano a situazioni di solitudine che acuiscono i fenomeni degenerativi. Il welfare italiano e svizzero agisce nei target fragili con un’ottica troppo assistenziale quando problemi e bisogni sono cronicizzati, con una ripercussione economica negativa sulle sue risorse rendendo i servizi un’assistenza quasi a fine vita. WAW affronta questa sfida coinvolgendo una rete di famiglie, social worker, Enti come ATS ex Asl, Ospedali, Scuole, sindacati, imprese, movimenti femministi, Centri aiuto a donne, gruppi AMA

STAKEHOLDER
L’area in cui opererà Women At Work è popolata da un’alta presenza di associazioni, onlus, gruppi di volontariato, stakeholder pubblici e privati. I partner di WAW in questi ultimi decenni si sono legati alle reti di volontariato dei territori (delle province di LC, VA, NO, MB, MI e del Canton Ticino) sviluppando rapporti proficui e duraturi. A tali stakeholder i partner si riferiranno per la buona riuscita di WAW. Tale attività è coerente con le politiche sociali di Reg. Lombardia e Reg. Piemonte (vd. piano obiettivi delle relative Giunte) e con le politiche sociali collegate alla Legge della famiglia del Cantone Ticino. A ciò si aggiungono le politiche sociali e le politiche attive per il lavoro realizzate da comuni ed enti provinciali dei territori di cui si occupa WAW. Le cooperative partner mantengono rapporti stabili coi Centri per l’Impego del territorio e coi sindacati per l’avvio di donne in uscita dalle community care al mondo del lavoro. Gli stakeholder aumenteranno l’efficacia delle attività di comunicazione lungo i 24 mesi di WAW e di disseminazione nella parte conclusiva di esso. Sono stati attivati contatti con i seguenti stakeholder di area Interreg: 1) SUPSI, Manno (CH); 2) Ufficio della formazione continua e dell'innovazione, Breganzona (CH); 3) Comune di Castellanza e Piano di Zona (VA); 4) Amico Charly Onlus, Milano (MI); 5) ATS della Brianza, Lecco (MB e LC); 6) Uff. di Piano di Lecco (LC); 7) Comun. Montana della Valsassina, Barzio (LC); 8) Comune di Seregno (MB); 9) Ats Insubria, Varese (VA); 10) Comune di Busto Arsizio (VA); 11) Soc. Coop. Sim-Patia, Valmorea (CO); 12) Fondaz. OTAF di Sorengo (CH); 13) Fondaz. Diamante, Manno (CH); 14) Legautonomie Lombardia, Milano (MI); 15) Centro per l’impiego di Novara (NO); 17) Centro per l’impiego di Lecco (LC)); 18) Centro per l’impiego di Busto Arsizio (VA); 19) OCST (CH); 20) Ufficio Servizi educativi per il lavoro, Prov. di Lecco (LC); 21 Consorzio Servizi Olgiatese (CO); 22) Aiep, Aldesago (CH).

PARTNER DI PROGETTO
IL SENTIERO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE / Clinica Santa Croce SA / ISTITUTO PER LA RICERCA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA / FORMAZIONE INSERIMENTO LAVORATIVO ORIENTAMENTO SERVIZI SOCIETA'COOPERATIVA / LA CLESSIDRA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE / Glab Sagl / Università Cattolica del Sacro Cuore / EMMAUS COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS / MONZA

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
-


CAPOFILA ITALIA
IL SENTIERO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

CAPOFILA SVIZZERA
Glab Sagl


VALORE TOTALE DEL PROGETTO
€ 1.127.297,19
CHF 162.336,00
CONTRIBUTO PUBBLICO FESR
€ 985.612,48
CONTRIBUTO PUBBLICO NAZIONALE ITALIANO
€ 4.500,00

 


WORKPACKAGES

1) PREPARAZIONE DEL PROGETTO
2) COORDINAMENTO E GESTIONE

La GOVERNANCE del progetto è affidata al capofila italiano, Il Sentiero scs che: a) metterà a frutto la sua esperienza di partecipazione a un progetto del programma Interreg e quella maturata negli anni di gestione di una rete di COMMUNITY CARE di diversi territori e regioni; b) si potrà avvalere del personale interno – tecnico e gestionale – della partnership e anche di consulenti esterni costituendo un apposito TEAM OFFICE composto da Project Manager e da altre figure: Referente per la rendicontazione (il referente per la comunicazione – tipica risorsa componente di un Team Office, sarà individuato dal partner La Clessidra), Referente del monitoraggio delle attività; a questi si affianca anche la Segreteria Centralizzata. In base a tutto questo, seguendo la logica del Project Cycle Management e in conformità al cronoprogramma elaborato congiuntamente, il Capofila: a) coordina, monitora e rendiconta periodicamente le attività dei partner anche attraverso il contributo offerto da una CDP - Cabina di Regia; b) tiene i rapporti con l’autorità di gestione del programma Interreg, in modo da aggiornarla degli stati di avanzamento e delle soluzioni congiunte per risolvere eventuali criticità. La partnership composita e variegata nei territori - 1 Cantone, e 5 Province (Ticino, Novara, Varese, Lecco, Monza, Milano) - e nell’ambito di azione sui target (accoglienza di donne anche con figli; presa in carico di adulti in difficoltà; attuazione di politiche sociali; attività di ricerca sociale; sviluppo di soluzioni tecnologiche) e nello status giuridico (enti pubblici, privati non profit e for profit) necessita di una governance condotta secondo una logica sussidiaria che tutti gli enti possiedono, come documentato dalle loro esperienze. Da ciò, col supporto del CDP - Cabina di regia – composta dai responsabili legali dei partner - che si riunisce 2 volte all’anno, un TEAM OFFICE convocato nei 24 mesi almeno 50 volte e affiancato dagli addetti all’amministrazione della partnership (8 riunioni), conseguirà un empowerment complessivo, vera condizione per l’inclusione dei target e della crescita professionale degli operatori dei partner, coinvolti sia in uno scambio di buone prassi sia, e soprattutto, nella condivisa impostazione che il lavoro dei social worker raggiunge effetti reali se valorizza le capacità dei target. lI PROJECT MANAGEMENT presidia le attività progettuali; un referente coordina i rendicontatori dei partner per la RENDICONTAZIONE CENTRALE con un modello di performance della spesa che invia settimanalmente a capofila e TO, gestisce la rendicontazione in Siage e le richieste dell’Adg. Un referente presidia il MONITORAGGIO fisico congiunto dell’avanzamento dei WP. Un’altra risorsa coordinerà LE RICERCHE e il rapporto con RETE e STAKEHOLDER. Ogni Wp ha 2 partner di riferimento, 1 per versante, secondo una matrice di responsabilità; la SEGRETERIA operativa centralizzata sui partner Il Sentiero e La Clessidra opera in favore del TO e della Rete, si riunisce su richiesta del TO, si avvale dell'ORGANIGRAMMA del personale interno dei partner. Il monitoraggio periodico congiunto (oltre e contestuale a quello con Siage), in coerenza con la metodologia del PCM, ha REPORT SEMESTRALI per verificare gli stati di attuazione dei 5 WP sui due versanti. I monitoraggi fisico delle azioni e rendicontativo dell’avanzamento del progetto, in ultima istanza presidiato dal CDP, permettono di attuare i meccanismi di correzione su 1.tempi, 2.budget, 3.risorse umane. Previsti monitoraggio e rendicontazione finali alla chiusura di WAW.

3) COMUNICAZIONE
GLAB CH e Clessidra ITA eseguono un elaborato piano di comunicazione (vd. allegato) che definisce le attività di quella 1) INTERNA che, rivolta a partner, personale di progetto, target: a) informa sugli obiettivi di WAW; b) accresce il senso di appartenenza ad esso; c) informa sulle responsabilità e sulle mansioni degli operatori coinvolti attraverso l’organigramma interno, report e newsletter periodici, social media, veicola i messaggi caratterizzanti le azioni progettuali; 2) ESTERNA che, agendo in una logica proattiva (andando ai target, famiglie e comunità di riferimento, sociale, istituzioni e stakeholder), evidenzierà come nel tessuto sociale i problemi siano latenti e necessitino di ipotesi risolutive. In concreto la comunicazione di WAW ideerà e concretizzerà una fusione attraverso un software di GLAB capace di interagire coi siti web e i social media. Tutto questo consentirà ai partner di coinvolgere e seguire il soggetto fragile “in uscita” dentro la rete sociale per sostenerlo anche a distanza. La comunicazione interna e quella esterna veicoleranno – oltre a dati, informazioni, eventi, ricerche – anche due concezioni all’origine dell’impostazione generale del progetto: a) il lavoro che non si esaurisce nella sola occupazione; b) il soggetto è in partenza dotato di risorse per uscire dal disagio. Il PIANO DI COMUNICAZIONE presenta: a) un approccio orientato alla soluzione dei problemi del DISAGIO che la comunicazione può contribuire a risolvere: sono rese note tanto le situazioni di rischio quanto l’offerta dei servizi del progetto come risposta risolutiva al bisogno di INCLUSIONE- integrazione, comprendente le principali misure di informazione e comunicazione destinate ai TARGET DELLE PROVINCE di VA, CO, LC, MB NO, MI, e Canton Ticino, agli stakeholder intesi come moltiplicatori delle informazioni, alla popolazione intera che si stima in oltre 1.8 mil. di persone per gli impatti più “vasti”; b) una descrizione dei materiali disponibili in formati accessibili alle persone fragili; c) le risorse umane (esterne ed interne) che saranno responsabili dell’attuazione delle misure di informazione e comunicazione; d) le modalità per le misure di informazione e comunicazione, compreso il SITO WEB; e) l’indicazione di come le misure di informazione e comunicazione saranno valutate in termini di visibilità del messaggio, delle azioni operative, degli eventi; f) un aggiornamento semestrale che riporti le attività di informazione e comunicazione da svolgere nel segmento successivo. DESTINATARI A. INTERNI: I) 60 persone del personale interno dei 9 partner per creare coesione, collaborare alla mission del progetto, motivazione; II) donne trattate direttamente nella WP 4 per renderli parte attiva e non passiva delle azioni: 80 (loro familiari: almeno 150). B. ESTERNI - beneficiari potenziali ed effettivi: 2000 donne intercettate direttamente dai servizi – popolazioni locali in rapporto coi target: 30.000 (categorie a rischio di esclusione discriminazione, loro famiglie, persone attive nel volontariato) – Stakeholder come moltiplicatori delle informazioni: operatori delle imprese sociali e delle associazioni del terzo settore: 30 (a partire dai 22 con cui ci sono relazioni) - Gruppi target specifici selezionati (Università, Scuole, Enti di formazione, oratori, centri diversi) - Mass media tradizionali e digitali - Opinion leader (blogger, giornalisti, ricercatori e accademici) - Famiglie e comunità che beneficeranno di una maggior offerta di servizi a sostegno della conciliazione delle responsabilità di vita e lavoro.

4) RICERCA TRANSNAZIONALE
Il tema importante e comune ai due versanti del disagio delle donne richiede attività di ricerca dettagliate e articolate in due filoni. A) Il primo condotto da IRS – e poi da Glab per l’elaborazione dei dati – è focalizzato sul TARGET DONNE ITALIA E SVIZZERA e in esso si prevedono tre azioni: 1) ANALIZZARE NEI DUE TERRITORI CARATTERISTICHE E BISOGNI DEL TARGET del progetto, e punti di forza e criticità dei modelli di intervento per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in condizione di grave marginalità per problematiche sanitarie e sociali, implementati nei due territori (utilizzando anche molte fonti già profilate e pubblicate). Il contesto transfrontaliero consente un interessante confronto tra esperienze per mettere in luce i differenti approcci e le modalità operative implementate ed individuare delle buone prassi. 2) PORRE A CONFRONTO DUE DIVERSI SCENARI NEI DUE CONTESTI ITALIA E SVIZZERA: a) i COSTI SOCIALI COMPLESSIVAMENTE STIMABILI degli interventi personalizzati sperimentati nei territori intesi a promuovere il reinserimento lavorativo del target di riferimento; b) a fronte dei COSTI SOCIALI COMPLESSIVI (in un range tra un minimo e un massimo sulla base di quanto emerge da studi internazionali sul tema) che si possono ipotizzare IN CASO DI NO-ACTION, derivanti dal possibile aggravamento delle condizioni sociali e sanitarie deli target legati al permanere in una condizione di dipendenza dal sistema dei servizi, in assenza di un intervento personalizzato destinato specificamente al reinserimento lavorativo. In base agli apprendimenti derivanti dalle buone pratiche individuate nei territori e dagli scambi transfrontalieri tra operatori e dalla analisi dei costi-opportunità tra i modelli analizzati si arriverà a proporre un POSSIBILE MODELLO DI INTERVENTO capace di tenere insieme una pratica giudicata efficace dagli operatori ed efficiente in termini di costo-opportunità. 3) ANALIZZARE RISORSE E OPPORTUNITÀ di reinserimento lavorativo dei target nei due mercati del lavoro locali, individuando nicchie di lavoro occupabili e competenze (a bassa qualificazione) scoperte (utilizzando anche fonti scientificamente autorevoli e già esistenti). Con quanto emerso dalle buone pratiche individuate nei territori e dagli scambi transfrontalieri tra operatori, si arriverà a PROPORRE ALCUNI POSSIBILI PERCORSI ATTIVABILI nei contesti del mercato del lavoro locale sulla base delle opportunità che possono offrire. B- Il secondo filone (SOCIAL WORKER), condotto da Università Cattolica con la successiva collaborazione di GLAB (con elaborazione dati) e di Filos (Novara), si concentra sui social worker con: 1 focus group, 2 meeting, 3 alcune interviste individuali, in particolare con figure rappresentative del settore. Essendo questi soggetti la LEVA privilegiata nell’affronto dei problemi e nella conduzione verso le soluzioni, si rende necessario: a) MAPPARE E PROFILARE la presenza di operatori (social w.) nei territori di interesse; b) individuare - oltre alla mera gestione amministrativo-sociale - INTERVENTI di: 1.“curing”- guarire (quando possono) e 2. “caring” (migliorare il vivere); 3) si andrà poi a verificare quali di questi interventi sono “condotti con spirito relazionale, basati su una partecipazione degli interessati alla costruzione del proprio destino” e quindi alla produzione di capitale sociale. e quali no; 4) Si evidenzieranno i focus per svolgere un’attività formativa adeguata agli operatori incentrata sul caring. WAW punta al coinvolgimento di 20 operatori tra pubblico e privato che attraverso momenti formativi-esperienziali giungano a un NUOVO APPROCCIO ai problemi. Glab elaborerà i risultati delle due ricerche e ne curerà la diffusione nel sito web e nei social componendo organicamente in un unico prodotto di pregio i risultati. Per la diffusione sono previsti quindi due eventi pubblici, uno per versante, che saranno ai livelli politico, amministrativo gestionale.

5) AT WORK FOR JOB
WP 4 – AT WORK FOR JOB, cuore del progetto e del tutto transazionale si articola in: 1 LAB. JOB, con LABORATORI di GRUPPO - in sinergia col personale dei partner e stakeholder locali (imprese, associazioni, sindacati) guidati da consulenti, artigiani, professionisti - di a) CUCINA, b) SARTORIA, c) ORTOFRUTTICOLO e SENSIBILIZZAZIONE AL CONSUMO KM 0, d) SERVIZI ALLA PERSONA- (vd. attività). Azione svolta da Coop. Emmaus (NO) e Clinica S. Croce (CH) col supporto di Filos (NO), Il Sentiero (LC), La Clessidra (VA) che opereranno una SELEZIONE e un FILTRO per almeno 50 soggetti fragili; 2 “I-JOB” – LAVORO SU DI ME svolto da Sentiero, Clessidra e S. Croce-Glab, articolato in ITINERARI individuali e/o a micro-gruppi che dopo una valutazione sui target giungono a un PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE (PEI) per apprendere abilità sociali, tecniche, informatiche, domestiche (vd. attività). Questi saranno valutati con prudenza dai partner per il rischio di fallimento dovuto alle fragilità, il che è una sfida cui la direzione apicale della partnership dedicherà particolare attenzione. Coinvolti 30 soggetti target; 3 FAMILY JOB, azione condotta da Sentiero e S. Croce attraverso anche focus group con 20 familiari dei target per l’affronto di elementi di criticità – a volte originati dalla famiglia stessa (vd. attività). Ciò porterà a sinergie tra i partner ed evidenzierà il valore socio-educativo dell’azione; 4 “APP” LAB - con lo sviluppo in Cant. Ticino di un’APP per smartphone per una “RELAZIONE TERAPEUTICA ONLINE” tra a) paziente psichiatrico-donna, b) terapeuta, c) specialista informatico che in base ai bisogni progetterà la soluzione informatica-APP per attivare un centro di ascolto e pronto soccorso. Una parte sarà online per arrivare al contatto telefonico e, nel caso, al ricovero (vd. attività). Partner: Clinica S. Croce, Glab, Il Sentiero, La Clessidra. Coinvolti 30 soggetti; 5 AVVIAMENTO JOB E MONITORAGGIO, azione con a) focus group di entrata e verifica per ACCOMPAGNAMENTO E APPROCCIO al mondo del lavoro per i target e b) di verifica per OPERATORI guidata da Filos e Comune di Monza coi loro CENTRI PER L’IMPIEGO ACCREDITATI regionalmente. Obiettivo del laborat.: non necessariamente risolvere subito il problema occupazionale dei target, ma CREARE CONDIZIONI per l’approccio al lavoro in cui non sono entrati o da cui sono usciti e si concretizzerà in colloqui, relazioni con imprese e sindacati, rapporti con la rete-stakeholder. Per gli operatori di Sentiero, Clessidra, Coop. Emmaus il focus group sarà di verifica sull’esito dei colloqui svolti dai target da loro inviati. In Cant. Ticino Filos collaborerà con l’Ufficio della formazione continua e dell'innovazione (Cantone) per due incontri per l’approccio al lavoro per i target di S. Croce. Il referente del MONITORAGGIO del Team Office svolgerà una verifica semestrale con una check-list per i casi di successo o di eventuale criticità. Al laborat. parteciperanno 60 target e 20 operatori. Avendo WAW come obiettivo generale l’inclusione anche lavorativa di 80 soggetti, questo lab. MIRA A 60 CASI di successo: per gli altri bisogna prudentemente prevedere abbandoni o situazioni di incompatibilità con l’ambiente lavorativo; 6 RETE STAKEHOLDER – AMA, azione condotta nelle 3 aree lombarda (Sentiero, Clessidra, IRS, Univ. Catt.), piemontese (Emmaus, Filos), ticinese (S. Croce, Glab). La rete, per l’accordo tra 9 partner, almeno 10 stakeholder e 1 gruppo AMA per territorio, sarà una nuova entità guidata da un coordinatore parte del Team Office e individuerà imprese, CCIAA, sindacati, operatori per le politiche attive, associazioni (es. Telefono Donna) e gruppi per la parità di genere avvalendosi anche di rapporti con gli AMA - auto mutuo aiuto, strutture di piccolo gruppo, a base volontaria, finalizzate al mutuo aiuto e al raggiungimento di particolari scopi. Sarà un’azione volta all’obiettivo generale dell’inclusione dei target, anche di quelli dimessi dai partner e a rischio di marginalità.

6) CONCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ
CONCLUSIONE – Al completamento delle attività progettuali si prevedono: 1) la DIFFUSIONE E DISSEMINAZIONE, coinvolgendo la rete-stakeholder, delle RICERCHE sociali sui target e sugli operatori e i RISULTATI ottenuti dal progetto con un evento pubblico per ogni versante; 2) il CONSOLIDAMENTO di quanto si è realizzato in via sperimentale. La conclusione di WAW sarà il momento privilegiato della verifica del percorso di 24 mesi che si riverserà interamente nella sostenibilità di progetto. Attraverso l’emergere in ambito convegnistico degli ESITI DEI PERCORSI (target intercettato: 300; target trattato: 80) di inclusione verranno palesemente individuati e proposti i nuovi sviluppi che i WP avranno capitalizzato supportati dalle attività di ricerca. La quasi totalità dei target (su 80 soggetti) sarà aiutata nell’APPROCCIO AL MONDO DEL LAVORO. 20 SOCIAL WORKER acquisiranno un know-how dal loro coinvolgimento nel progetto, incrementeranno la QUALITÀ DEI SERVIZI in cui operano professionalmente, matureranno una nuova relazione con i partner di WAW permetterà loro di indirizzare nuovi soggetti fragili secondo la nuova impostazione da WAW. Le RETI già esistenti nei territori e molto attive socialmente subiranno un impatto significativo che le proietterà in una logica proattiva durante il corso del progetto, a diffondersi ancor più capillarmente portando a sistema il patrimonio acquisito, rappresentando quindi per tutta la società un valore riconoscibile e fruttuoso. Le ricerche daranno indicazioni agli amministratori sulle politiche sociali da attuare sui territori. SOSTENIBILITÀ – La sostenibilità sarà una conseguenza pratica del punto precedente. A) La SOLIDITÀ ECONOMICA del management e la CONDUZIONE STRATEGICA dei partner di WAW sono la prima garanzia che l’investimento realizzato da WAW proseguirà nella mission aziendale dei singoli partner: i nuovi servizi-laboratori potranno essere stabilizzati e messa a sistema costituendo a) NUOVI FILONI DI IMPRESA SOCIALE e b) aumentando L’OFFERTA PER I SERVIZI SOCIALI locali, già clienti delle community care. B) Inoltre la possibilità per soggetti dimessi ed eventualmente ancora a rischio di fruire ancora dei servizi dei partner dimostrerà come WAW sarà un proficuo investimento per le intere comunità dei territori. C) Potranno essere attuati NUOVI ACCORDI DI COLLABORAZIONE tra partner con la RETE STAKEHOLDER per la prosecuzione delle attività svolte nel progetto. Un contributo strategico e innovativo sarà lo stabilizzarsi delle RELAZIONI ORGANICHE CON GRUPPI AMA, a cui le community care offriranno spazi e strumenti, facilitando il recupero di soggetti già trattati ma ancora a rischio o ricaduti in situazioni di fragilità.

 


MODULO AGGIUNTIVO COVID (MAC)

Sono previsti interventi di miglioramento della strategia di inserimento delle donne fragili nel mondo del lavoro attraverso:
- la riconversione dovuta all’emergenza Covid della produzione sartoriale per rispondere alla crisi;
- l’attività di formazione a distanza per tutti gli operatori italiani e svizzeri dei partners WAW, sia gli operatori sanitari che si recano in cooperativa per i controlli e i tamponi, sia gli operatori-educatori, tutor, psicologi e amministrativi che necessitano di strumenti di uso personale e di una formazione adeguata.

Partner coinvolti nel MAC:
FILOS Formazione

 

FINANZIAMENTO IV AVVISO

Attraverso un approccio transfrontaliero si prevede di realizzare azioni di messa a disposizione delle ricerche realizzate coinvolgendo indirettamente e direttamente la totalità del partenariato. Dopo aver focalizzato le buone pratiche emerse si realizzeranno sinteticamente 3 AZIONI:
- Lab. CAPITAL "aperto" a 2 stakeholder svizzeri per trasferire le alte competenze per la gestione di una comunità integrata (educativa-terapeutica);
- DIFFUSIONE dei dati della ricerca emerse nelle e per le Comunità a favore degli enti pubblici dei territori coinvolti nel progetto: Comuni e ATS;
- COMUNICAZIONE e DIFFUSIONE dei risultati emersi nei Laboratori attraverso alimentazione dei SOCIAL, sito web e convegnistica tradizionale.
Tutte e 3 le azioni saranno condotte contemporaneamente al lavoro delle Comunità portato avanti dagli specialisti quali psichiatri, psicologi.


Durata: 9 mesi
Partner coinvolti:
IL SENTIERO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
LA CLESSIDRA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE


FESR
182.732,49 €

Stato
0,00 €

Contributo
182.732,49 €

Autofinanziamento
32.246,91 €

Budget Totale
214.979,00 €