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Condividere idee, sviluppare progetti

Condividere idee, sviluppare progetti

Il Programma intende facilitare l’incontro tra organizzazioni ed enti su tematiche di interesse transfrontaliero: se stai cercando interlocutori con cui confrontarti circa le opportunità che vorresti cogliere compila la scheda allegata, descrivendo il rapporto di collaborazione desiderato, ed inviala all’email massimo_delloro@regione.lombardia.it.

La tua richiesta verrà pubblicata in questa pagina e sarà nostra cura agevolarne la divulgazione anche tramite gli organismi del Programma.
 

ANNUNCI

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Regione Lombardia, Protezione Civile

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Massimo Caldera massimo_caldera@regione.lombardia.it 02-67652447

Obiettivo specifico del Programma 
OS 2.4 O ISO 1.B       

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
In vista delle Olimpiadi invernali del 2026 si vuole accrescere la capacità di governance di eventi naturali di portata locale (nevicate abbondanti e valanghe, in primis, e altri fenomeni naturali quali frane di crollo, colate detritiche, processi alluvionali torrentizi) che possono colpire le infrastrutture (strade, ferrovie), potenziando attraverso la cooperazione transfrontaliera le capacità di condivisione delle informazioni in tre fasi distinte:
- durante il monitoraggio e la previsione a scala locale dei fenomeni tra i tecnici incaricati;
- durante il processo decisionale tra i soggetti coinvolti necessario all’attuazione delle misure gestionali di riduzione del rischio;
- tra i soggetti attuatori delle misure gestionali ed il pubblico nonché i portatori d’interesse le cui attività imprenditoriali rischiano di essere influenzate dai provvedimenti.
Si intende individuare gli scenari di rischio, potenziare la rete di monitoraggio (nivometri, termometri, radar, geofoni, ecc.) e migliorare lo scambio di dati.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Istituzioni del Canton Grigion
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
NSTITUT AGRICOLE REGIONAL - L’Institut Agricole Régional è una Fondazione di diritto privato con socio unico la Regione Autonoma Valle d’Aosta. Dal 2017 lo IAR ha come attività prevalente la ricerca ed è iscritta nello schedario dell’Anagrafe Nazionale delle Ricerche. L'attività di ricerca della fondazione si incentra sulla sperimentazione in campo agroalimentare, anche in riferimento alle esigenze di tutela ambientale e di difesa del territorio proprie dell'ambiente di montagna, e di innovazione di prodotto e di processo secondo le esigenze delle PMI del settore. A questo scopo, negli anni la fondazione si è dotata di laboratori all’avanguardia in cui lavorano ricercatori esperti che effettuano ricerca applicata alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari della Valle d’Aosta, alla realizzazione di nuovi prodotto/processi e alla risoluzione di problematiche ad essi relative. Lo IAR ha partecipato, in qualità di capofila o di partner, a numerosi progetti europei finanziati.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Luca Vernetti-Prot – Responsabile UdR Valorizzazione prodotti di origine animale – l.vernetti@iaraosta.it – cell. +393477722589 - +390165 215896
Sabina Valentini – Responsabile UdR Laboratori di Analisi – s.valentini@iaraosta.it – cell. +393478836228 – tel. +390165 215807

Obiettivo specifico del Programma 
O.S. 1.1 (Asse 1) Sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
-Sviluppare sistemi analitici basati sulle scienze –omiche da applicare nell’ambito delle filiere agroalimentari (in particolare nella filiera lattiero-casearia), al fine di tutelare la qualità e la sicurezza delle produzioni. Sviluppo di tecnologie IOT per la raccolta e l’analisi dei dati.
-Preservare e valorizzare la biodiversità delle produzioni attraverso sistemi di tracciabilità certificati con tecnologie digitali.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
MPMI del settore agroalimentare territorio svizzero, enti territoriali CH.

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
NSTITUT AGRICOLE REGIONAL - L’Institut Agricole Régional è una Fondazione di diritto privato con socio unico la Regione Autonoma Valle d’Aosta. Dal 2017 lo IAR ha come attività prevalente la ricerca ed è iscritta nello schedario dell’Anagrafe Nazionale delle Ricerche. L'attività di ricerca della fondazione si incentra sulla sperimentazione in campo agroalimentare, anche in riferimento alle esigenze di tutela ambientale e di difesa del territorio proprie dell'ambiente di montagna, e di innovazione di prodotto e di processo secondo le esigenze delle PMI del settore. A questo scopo, negli anni la fondazione si è dotata di laboratori all’avanguardia in cui lavorano ricercatori esperti che effettuano ricerca applicata alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari della Valle d’Aosta, alla realizzazione di nuovi prodotto/processi e alla risoluzione di problematiche ad essi relative. Lo IAR ha partecipato, in qualità di capofila o di partner, a numerosi progetti europei finanziati.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Sabina Valentini – Responsabile UdR Laboratori di Analisi – s.valentini@iaraosta.it – cell. 3478836228 – tel. 0165 215807

Obiettivo specifico del Programma 
O.S. 1.1 (Asse 1) Sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
- valorizzare gli scarti delle coltivazioni agricole e agroalimentari di montagna per convertirli in molecole bioattive e/o formulati ad alto valore aggiunto, in un’ottica di economia circolare e riduzione degli sprechi;
- messa a punto di nuovi prodotti nell'ambito salute umana e difesa delle piante (nutraceutico, cosmeceutico e/o fitofarmaco) a partire dagli scarti delle filiere orticole, frutticole, vitivinicole e lattiero-casearie.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Siamo alla ricerca di un partner svizzero interessato all’argomento e che possa fare da capofila:
- PMI del settore agroalimentare;
- aziende farmaceutiche/nutraceutiche;
- aziende produttrici di fitofarmaci.

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Parco Orobie Valtellinesi
Parco Regionale sito in Provincia di Sondrio, esteso su circa 44.000 ettari, si estende indicativamente da quota 1200 a 3000 m, include e gestisce 12 siti di Rete Natura 2000. 

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Dott.ssa Betti Claudia Ufficio segreteria
Email: segreteria@parcorobievalt.com
Tel. 0342 211236

Obiettivo specifico del Programma 
O.S. 2.7 
Contribuire alla protezione della biodiversità sviluppando attività formative ed educative coordinate per sensibilizzare i responsabili politici e i decisori locali ad implementare strategie transfrontaliere di tutela e valorizzazione sostenibile del potenziale attrattivo dell’ambiente alpino.
Favorire azioni di mantenimento della biodiversità, con particolare riferimento alle formazioni boschive.

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Il progetto vuole arrivare alla definizione di modelli di gestione attiva di habitat forestali alpini, superando l’attuale dualismo fra gestione economica e non gestione per esigenze di tutela naturalistica.
Approfondendo le conoscenze scientifiche degli habitat forestali, sia di conifere che di latifoglie, individuando la consistenza di specifiche specie target e andando a modulare delle azioni che permettendo un utilizzo sostenibile della risorsa bosco/legno.
Nel contempo fornire chiavi di lettura per la pianificazione di settore (Piani di Assestamento Forestale o similari) a livello di singole proprietà aziendali (comunali o private).
Il partenariato italiano coinvolge alcuni soggetti gestori dei siti Rete Natura 2000 della provincia di Sondrio che hanno significativi ambiti boscati.


Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Soggetti gestori di aree boscate pubbliche o private.
Soggetti svizzeri impegnati nello sviluppo della Rete Smeraldo o comunque interessate ad affrontare il tema della gestione di are forestali di elevato pregio naturalistico, cercando un equilibrio fra una gestione economicamente sostenibile del bene bosco e la sua tutela.

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Osservatorio culturale del Cantone Ticino; Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale; Divisione della cultura e degli studi universitari; Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
L’Osservatorio culturale costituisce un sistema informativo aperto e collaborativo, che studia, monitora e promuove il settore culturale favorendo la fruizione, la diffusione e la valorizzazione dei patrimoni culturali, materiali e immateriali, come pure della lingua e della cultura italiana in Svizzera.
Fra i vari progetti seguiti spicca la Guida letteraria della Svizzera italiana, un’iniziativa che vuole portare nuovi sguardi sul territorio della Svizzera italiana, attraverso le parole degli scrittori e dei poeti che lo hanno interpretato e che si coniuga in varie applicazioni; mappa letteraria, mappe tematiche e fascicoli distrettuali. 
Esempi di mappatura http://guidaletteraria.ti.ch 

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Daniele Menenti, daniele.menenti@ti.ch,  +41 918143670 

Obiettivo specifico del Programma    
Asse 4 Promuovere il turismo nei territori del programma; OS RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale.

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Allestimento di una piattaforma digitale letteraria insubrica sulla base delle mappe letterarie già presenti e dei nuovi materiali che verranno inseriti sulla piattaforma sia dalla parte svizzera, sia da quella italiana. La ricerca dei materiali sarà demandata in principio alle biblioteche presenti sul territorio o ad altri portatori di interesse. Istituzioni che si occuperanno anche della valorizzazione e della mediazione dei materiali tramite iniziative di vario genere. Una piattaforma insubrica permetterà di mappare le incidenze letterarie in maniera più completa fornendo uno strumento di conoscenza, di mediazione e di comunicazione transfrontaliere in ambito letterario, culturale e turistico.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Organizzazioni turistiche dell’area di cooperazione, Piemonte, Lombardia, Enti Culturali
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
RTI Consorzio Turistico Val d’Ayas Monte Rosa 

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Marco Vallino info@valdayas-monterosa.com +39 3484458175

Obiettivo specifico del Programma 
Asse 2 Protezione della Natura, biodiversità e infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento O.S. 2.7 Incentivare la realizzazione  di soluzioni condivise basate sulla natura e infrastrutture verdi per migliorare la qualità ambientale e la qualità della vita, anche nelle aree urbane secondo modelli condivisi nei due versanti della frontiera.
Asse 4 Promuovere il turismo nei territori del programma; OS RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale.

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Vogliamo sviluppare un metodo normativo per declinare e realizzare sui territori alpini dei percorsi per mountain bike sfruttando i percorsi esistenti, adattando dove necessario e creando così una rete di percorsi che ci aiutino a sviluppare questo settore dell’economia turistica in forte espansione che necessità di norme, segnaletica, mappature e percorsi dedicati. Sviluppare quindi una forte spinta verso la destagionalizzazione e creando alternative all’economia locale di fronte al cambiamento climatico. Aiutare altresì alla gestione della natura e dell’inquinamento stimolando e promuovendo la mobilità slow su due ruote sia come abitudine degli abitanti che come pratica turistica, contribuendo così alla tutela dell’ambiente. Gli interventi potrebbero inoltre aiutare e contribuire con opere legate alla tutela del suolo e del degrado.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Enti Locali del Vallese, altri enti svizzeri interessati al mercato mountain-bike


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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Comune di Ayas 

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Marco Vallino info@valdayas-monterosa.com +39 3484458175

Obiettivo specifico del Programma   
Asse 4 Promuovere il turismo nei territori del programma; OS RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
La nostra idea consiste nello sviluppo di un museo diffuso tra la Val d'Ayas e il Vallese (Sion) legati da una storia comune, caratterizzata da percorsi storici, lingue e rapporti economici, il patrimonio da valorizzare con la stessa metodologia è sia materiale che immateriale.  Il progetto risponde al bisogno specifico dei territori di alta montagna di ridefinirsi nel panorama turistico, di trovare alternative ai tradizionali mercati turistici di riferimento oltre che per valorizzare un patrimonio transfrontaliero e comunicarlo nella sua unicità. Obiettivi specifici, sviluppo della ricerca contenutistica, creazione mappe e pannelli (segnaletica cartellonistica). Creazione contenuto interattivo fruibile sul territorio come racconti e storie sonore collegate ai punti di interesse del museo diffuso.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Enti Locali del Vallese, enti culturali svizzeri
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Comune di Val Masino, Il comune (Val Màsin in dialetto valtellinese) conta poco meno di 900 abitanti distribuiti sulle tre frazioni più importanti e tutt’ora abitate in valle: Cataeggio, sede del Comune di Val Masino, quindi Filorera dal quale si accede alla Valle di Preda Rossa e infine San Martino, luogo di accesso alla Riserva Naturale della Val di Mello e alla Foresta Regionale dei Bagni di Masino.
Un territorio interamente montano, dalle caratteristiche di straordinaria bellezza e fascino, dal punto di vista turistico, escursionistico ed alpinistico è infatti tra la frazione di Filorera e quella di San Martino che si trova il più grande monolite d’Europa, il Sasso Remenno o Preda di Remenno - la préda -, attrezzata come palestra di arrampicata.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
sindaco2022@comune.valmasino.so.it

Obiettivo specifico del Programma 
OS 4.6 (Asse 4) Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile
OS 2.7 (Asse 2) Protezione della natura, biodiversità e infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Il progetto punta a creare una rete fra le Amministrazioni, gli operatori, le imprese e le associazioni dei territori coinvolti che porti alla crescita dei settori legati alla tutela dell’ambiente, all’accoglienza e all’ospitalità, al turismo, in particolare legato al turismo “lento” e a quello “silver”.
Il progetto si propone, attraverso il bando Interreg, di promuovere una strategia unitaria di valorizzazione dei territori mettendo in rete una vasta offerta potenziale (cultura, storia, tradizione, enogastronomia, paesaggio, sport...) ma non ancora espressa e frammentaria.
Obiettivi:
1 - aumentare e destagionalizzare i flussi turistici in quei territori, che pur montani, non vedono la presenza di piste da sci o si trovano in posizioni marginali rispetto a mete più famose, puntando in particolare su un target “Silver”;
2 – tutelare e valorizzare i patrimoni naturali attraverso attività sportive (arrampicata, trekking, escursioni, bike, etc…) o attraverso offerte turistiche innovative (percorsi di Forest Therapy, passeggiate con animali etc..)
3 – contrastare lo spopolamento offrendo opportunità formative e lavorative innovative ai giovani attraverso lo scambio di buone prassi in termini di formazione e introduzione al lavoro.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Comuni; Imprese turistiche; Parchi e riserve naturali; Enti di formazione; Associazioni sportive


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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Centro studio e conservazione opere d’arte Piccolo Chiostro s.r.l.
Start up scientifica innovativa nel campo della conservazione e restauro delle opere d’arte in convenzione con l’Università degli Studi di Pavia.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Direttore tecnico prof. Mario Colella tel. 3396287903
centroconservazione@piccolochiostro.it
https://restauropiccolochiostro.com/

Obiettivo specifico del Programma 
OS 4.6 (Asse 4) Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile
Sostenere la messa in rete di istituti e luoghi della cultura e promuovere lo storytelling transfrontaliero del cultural heritage

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
La creazione di un Master universitario transfrontaliero innovativo sulla conservazione del patrimonio storico artistico di Italia e Svizzera.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Musei, Collezioni d’arte, Parchi archeologici, siti Monumentali, Università, Scuole, Centri di formazione e enti locali.
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
ARS ambiente Srl, società di consulenza ambientale in Gallarate (VA).
Provincia di Varese e ARS ambiente collaborano attivamente su tematiche ambientali anche grazie a progetti Interreg di successo che hanno visto reciprocamente coinvolti i 2 Enti (PIT Modus Riciclandi, Progetto GeTRI, etc.).

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Dr. Giorgio Ghiringhelli, CEO ARS ambiente Srl, ghiringhelli@arsambiente.it, tel.+39 340 5861394

Obiettivo specifico del Programma 
OS 2.7 (Asse 2) Protezione della natura, biodiversità e infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Progetto integrato transfrontaliero di riduzione dei rifiuti urbani, affrontando il consumo eccessivo di beni e materiali, l’usa e getta, le scarse strategie di riutilizzo o riparazione, etc. Le macro-fasi di progetto saranno:
1) Mappatura delle iniziative di riduzione in Italia e Svizzera (studio)
2) Piano di riduzione transfrontaliero (progetto)
3) Messa a terra di buone pratiche di riduzione rifiuti (realizzazione di esempi operativi)
Opportunità per il territorio transfrontaliero: progettare e testare soluzioni tecniche innovative per ridurre l'inquinamento causato dalle attività umane ed economiche nel territorio di confine. Rafforzare la collaborazione transfrontaliera per la definizione di politiche condivise di contenimento delle fonti inquinanti. 
Risultati: meno rifiuti, ottimizzazione la loro gestione, potenziale per la creazione di nuove catene di valore interregionali, creazione di posti di lavoro, anche nel terzo settore

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Comuni
Associazioni ambientaliste
Enti coinvolti nella gestione di beni usati
Associazioni terzo settore
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
La LIUC – Università Cattaneo (www.liuc.it) nasce a Castellanza (VA) nel 1991 per iniziativa dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. All’interno dell’ateneo, sono presenti alcuni centri di competenza, fra cui il Green Transition Hub, che rappresenta il centro di competenza d’ateneo sulle tematiche della sostenibilità, dell’economia circolare e della transizione ecologica (www.greenhub.info).

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Alessandro Creazza, Professore associato di logistica e supply chain management, direttore del Green Transition Hub – Indirizzo mail: acreazza@liuc.it, Telefono +39 333 9905519

Obiettivo specifico del Programma 
Il progetto si inserisce nell’Asse 3 “OS 3.2 Integrazione delle reti di trasporto e rafforzamento della mobilità intermodale e sostenibile”. 

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
L’idea alla base del progetto Interreg proposto, partendo dai risultati del Progetto GeTRI, è quella di sviluppare uno studio con sperimentazione pilota di nuovi sistemi e servizi di trasporto merci in grado di facilitare lo “shift modale”, ovvero il trasferimento da strada a rotaia del traffico veicolare transfrontaliero – indagando le tipologie di merceologie attualmente scambiate su strada fra Svizzera e Italia, individuando quelle tipologie che ben si prestano al trasferimento su rotaia e sviluppando una piattaforma di scambio dati e matching di domanda e offerta in grado di massimizzare attraverso l’intelligenza artificiale le possibilità di generazione di volumi di traffico spostabili da strada a rotaia. 
Le opportunità sono decongestionare il traffico stradale delle aree transfrontaliere, incrementare la sostenibilità dei flussi di trasporto merci e generare valore economico incrementando la capacità di attrazione dei flussi merci e dei terminali intermodali delle zone transfrontaliere.
Le criticità principali riguardano l’interoperabilità dei flussi merci ferroviari tra i due versanti e l’omogenizzazione delle procedure, lo sfruttamento delle infrastrutture e eventuale adeguamento.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Operatori del trasporto stradale, ferroviario, e intermodale 
Spedizionieri internazionali
Amministrazioni pubbliche locali (specialmente in Svizzera)
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
MTM S.r.l. è una PMI biotecnologica finalizzata a migliorare le condizioni di vita dei cittadini attraverso lo studio e la ricerca soprattutto nei settori biomedico e agroalimentare. Ad oggi, MTM è un’azienda specializzata nello studio di modelli matematico-statistici, casi d’uso e nella ricerca, sviluppo e produzione di software per il settore biomedico, a cui vengono applicate le tecnologie di stampa 3D e Realtà Virtuale.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Sede legale: Via Giovanni Durando, 38 – 20158 Milano
Email: info@mtmsrl.eu
Telefono: (+39) 02 911 57714

Obiettivo specifico del Programma 
OS 1.1 (Asse 1) Sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Le competenze scientifiche in ambito medicale e informatico consentiranno un trasferimento tecnologico che agevolerà la formazione di nuovi posti di lavoro in entrambi i paesi e la creazione di una rete di conoscenze interdisciplinari tra le due nazioni per sviluppare know-how in un settore in forte crescita come quello della stampa 3D per il medicale. Questo favorirà lo sviluppo di un network che permetta la veloce diffusione a tutte le realtà inerenti al settore medicale del territorio interessato dal programma.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Realtà territoriali del settore medicale (ospedali, centri di ricerca, fablab specializzati, imprese del settore medicale).
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Techinnova S.p.A. nasce nel 2007 come società di consulenza per aziende. A partire dal 2009 diviene un centro di ricerca e trasferimento tecnologico (CRTT) certificato QUESTIO dalla Regione Lombardia e dal Ministero dello Sviluppo italiano e dal 2015 è Incubatore di Startup Innovative certificato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMIT). Da allora assiste il processo di creazione di progetti di R&S, di ottimizzazione dei comparti produttivi, di networking e di commercializzazione di aziende ad alta tecnologia.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Sede legale: Via Giovanni Durando, 38 – 20158 Milano
Email: segreteria@techinnova.eu / comunicazione@techinnova.eu
Telefono: +39 02 911 57714
Cellulare: +39 351 786 6600

Obiettivo specifico del Programma 
OS 1.1 (Asse 1) Sviluppo e rafforzamento delle capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Le competenze scientifiche in ambito Life Science, AgriTech, New Materials, IoT, Artificial Intelligence & Cybersecurity consentiranno un trasferimento tecnologico che agevolerà la formazione di nuovi posti di lavoro in entrambi i paesi e la creazione di un network di competenze territoriali internazionale che sappia affrontare le principali sfide di ricerca e sviluppo in modo sinergico e cooperativo. 

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Un network di PMI organizzato a livello transnazionale e che coinvolga fablab, startup e stakeholder che possano beneficiare dei servizi dell’incubatore o offrire prestazioni alle realtà incubate.
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
La Provincia del Verbano Cusio Ossola è un ente territoriale di governo di area vasta, che rappresenta gli interessi generali della sua comunità territoriale e ne coordina lo sviluppo locale.
In virtù della propria specificità montana, riconosciuta dalla legge, e delle difficoltà oggettive che questa specificità comporta nella gestione dei servizi pubblici e nella programmazione territoriale per lo sviluppo economico sociale e infrastrutturale, nonché sociale, sportivo e culturale del territorio montano, all’Ente è conferito un maggior ruolo di governo, ad esempio nell’ambito della cooperazione transfrontaliera.

Dati di contatto
Consigliere delegato Magda Verazzi, tel. 0323 4950204, verazzi@provincia.verbania.it
Dirigente Opere Pubbliche Antonella Costa, tel. 0323 495011, costa@provincia.verbania.it

Obiettivo specifico del Programma 
OS 3.2 (Asse 3) Integrazione delle reti di trasporto e rafforzamento della mobilità intermodale e sostenibile
Miglioramento e modernizzazione del sistema dei trasporti e della logistica garantendo sostenibilità, interconnessione, evoluzione tecnologica anche nelle aree periferiche di confine per facilitare ulteriormente le relazioni transfrontaliere

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Sviluppare un sistema integrato di mobilità sostenibile e intermodale che, partendo dalle connessioni ferroviarie transfrontaliere, consenta a residenti e turisti di muoversi su tutto il territorio senza dover utilizzare le auto private per gli spostamenti. Treno, bici, navigazione, intersezione con la mobilità pubblica locale: questi i quattro assi da interconnettere integrando i sistemi di prenotazione esistenti con i servizi erogabili attraverso le nuove piattaforme tecnologiche per mobilità e turismo. Il tutto all’interno di un sistema locale di imprese parte di un circuito sul modello “club di prodotto”.
Obiettivi: a) incentivare le forme di mobilità alternative all’automobile implementando tecnologie e applicazioni ICT per il monitoraggio e l’organizzazione dei servizi di mobilità, attraverso sistemi di monitoring comuni, b) favorire la scelta di mezzi alternativi all’auto, anche grazie alla creazione di percorsi specifici per la mobilità elettrica e a basso impatto.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Soggetti istituzionali del territorio (Comuni, Fondazione Comunitaria del VCO, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte), Provincia di Novara, Provincia di Vercelli, Provincia di Varese, Canton Ticino, Cantone Vallese, Startup innovative interessate all’ambito tematico.
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
La Provincia del Verbano Cusio Ossola è un ente territoriale di governo di area vasta, che rappresenta gli interessi generali della sua comunità territoriale e ne coordina lo sviluppo locale.
In virtù della propria specificità montana, riconosciuta dalla legge, e delle difficoltà oggettive che questa specificità comporta nella gestione dei servizi pubblici e nella programmazione territoriale per lo sviluppo economico sociale e infrastrutturale, nonché sociale, sportivo e culturale del territorio montano, all’Ente è conferito un maggior ruolo di governo, ad esempio nell’ambito della cooperazione transfrontaliera.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Consigliere delegato Magda Verazzi, tel. 0323 4950204, verazzi@provincia.verbania.it
Dirigente Servizio Turismo Delfina Pappadà, tel. 0323 495011, pappada@provincia.verbania.it

Obiettivo specifico del Programma
OS 4.6 (Asse 4) Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile
Creazione di opportunità di sviluppo, di aggregazione e di inclusione legate all’attrattività turistica e al patrimonio culturale

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Sviluppare il territorio attraverso la costruzione di un nuovo prodotto turistico destinato a valorizzare i beni materiali e immateriali sfruttando le nuove tecnologie di realtà immersiva e aumentata. Costruire un modello che integri anche le categorie fragili e consenta a chiunque di visitare i beni più importanti, sia fisicamente, sia attraverso la multimedialità. Coinvolgere i residenti in un processo di progettazione partecipata che spinga a sviluppare maggiore interesse verso il territorio (sia come fruitori dei servizi, sia come erogatori dei potenziali servizi che derivano dall’attività).
Obiettivi: a) ampliare la conoscenza dei principali beni faro e del loro contesto culturale e socio-ambientale, b) generare una nuova economia legata ai servizi erogati tramite piattaforme tecnologiche, c) sfruttare i nuovi modelli di engagement propriamente legati ai processi culturali.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Soggetti istituzionali del territorio (Comuni, Fondazione Comunitaria del VCO, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte), Provincia di Novara, Provincia di Vercelli, Provincia di Varese, Canton Ticino, Cantone Vallese, Startup innovative interessate all’ambito tematico.
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Audiovestibologia-ASST Settelaghi VARESE
La struttura da oltre 30 si occupa di diagnosi e cura della sordità ed è centro di riferimento nazionale. Nel 2022 ha raggiunto i 2000 impianti cocleari attestandosi al primo posto in Italia. Il metodo di presa in carico di bambini e adulti è unico nel suo genere: un gruppo di 30 professionisti della sordità gestisce tutti gli aspetti diagnostici, terapeutici protesici, chirurgici e riabilitativi senza deleghe esterne.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Responsabile Eliana Cristofari eliana.cristofari@asst-settelaghi.it tel 0332278506 cell 3386002409

Obiettivo specifico del Programma
OS 1.1 (Asse 1)   
OS 4.5 (Asse 4) 
Possibili obiettivi:
-sensibilizzazione della comunità udente sul tema della sordità;
-formazione figure nelle scuole che diano opportunità ai bambini per crescere nell'apprendimento;
-occasioni di intrattenimento e orientamento ai servizi coinvolgendo reti locali o (MOOC, massive Open On line Courses) e potenziare la LIS. 

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Nel Canton Ticino si parla comunemente la lingua italiana. I pazienti affetti da sordità di quell’area potrebbero beneficiare enormemente per cultura, lingua e vicinanza dell’Audiovestibologia di Varese. Il metodo di presa in carico avvalendosi fin dal 1997 del sistema di videoconferenza per i pazienti provenienti da tutta Italia potrebbe essere replicato implementandolo con le recenti tecnologie di telemedicina applicabili a protesi acustiche e impianti cocleari. A ciò si aggiunga la presa in carico pedagogica anello fondamentale per i minori che vede già alcuni professionisti formatisi a Varese e trasferitisi nel territorio svizzero e che potrebbero costituire un tramite fondamentale per la gestione comune dei pazienti. 

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
- Educatori scolastici
- Medici
- Audioprotesisti
- Ente Sordi Biella
- Federazione svizzera dei sordi
 

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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Consorzio di Gestione del Giardino Alpinia
Il Giardino Alpinia è un Orto Botanico Alpino situato a 900 Mt slm  fondato  nel 1934  per volontà di Igino Ambrosini, Agronomo, all’epoca Presidente della Pro Gignese e di Giuseppe Rossi, allora Presidente della Pro Alpino di Stresa.
Il Giardino Alpinia nasce con lo scopo di preservare la flora ed il territorio del belvedere panoramico  di Alpino di Stresa, sottraendolo  dalla speculazione edilizia evitando così  che un punto panoramico di particolare pregio venisse ceduto  dalla proprietà pubblica, per la costruzione di residenze private.
Oggi il Giardino Alpinia è interamente di proprietà pubblica ed è gestito da un Consorzio (Art. 32 del TUEL Dlgs n. 267/2000) i cui soci sono: Unione Montana Cusio Mottarone, Unione Montana Valle Strona e Quarne, Provincia del VCO, Comune di Stresa, Comune di Baveno, Comune di Gignese. 

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Consorzio di Gestione del Giardino Alpinia sede Uffici: Omegna Via De Angeli 35/A Tel. 0323 61687
Persona di riferimento: Dr. Marco Luigi Delsignore (Direttore Amministrativo e Segretario)   
Email: giardinoalpinia@libero.it
PEC: consorzioalpinia@gcpec.it
Web: www.consorzioalpinia.it 

Obiettivo specifico del Programma
OS 2.7 Asse 2 Protezione della natura, biodiversità infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
- fare del Giardino Alpinia un osservatorio privilegiato dei cambiamenti climatici e dei suoi effetti sulla flora di montagna;
- creare un collegamento/confronto su questi temi con il territorio Elvetico, che sta al di là delle Alpi e che quindi consentirebbe una verifica in due ambienti differenti, rafforzando la collaborazione che il Giardino ha già avviato con l’Università dell’Insubria di Varese;
- impostare più progetti didattici sul tema attraverso azioni mirate con la creazione di un'area attrezzata all’interno dell’Orto botanico, che possa diventare un punto di riferimento sul tema per scuole e Università;
- creare una rete di collegamento fra Enti per affrontare il problema ambientale e di tutela del territorio montano.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Enti dell’Amministrazione pubblica che si occupano di aree protette, parchi e/o Giardini Botanici, Enti di Ricerca, Associazioni che si occupano di ambiente, Scuole e Università.

        
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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
APT Livigno – Comune di Livigno

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
thommy.cantoni@comune.livigno.so.it
luca.moretti@livigno.eu

Obiettivo specifico del Programma
OS 2.4 (Asse 2) Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi di catastrofe e maggiore resilienza      
Il Comune di Livigno (Sondrio, Italia) e l’Engadina (Canton Grigioni, Svizzera) sono località confinanti collegate dal Passo della Forcola e Passo del Gallo/Forno. Entrambe sono fortemente esposte a problematiche valanghive e gravitative. L’obiettivo del progetto è la riduzione del rischio lungo le infrastrutture tramite l’implementazione di sistemi di monitoraggio ambientale, sistemi digitali di scambio informazioni, realizzazione di infrastrutture e sistemi per la mitigazione del rischio.

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
I benefici più evidenti del progetto sono l’incremento della sicurezza dei cittadini, la riduzione dei danni economici dovuti all’isolamento delle località e alle limitazioni di spostamento dei lavoratori, il contenimento dei danni alle infrastrutture e il miglioramento della conoscenza delle condizioni ambientali. La complessità ambientale e della gestione di scenari multirischio, le differenze organizzative, legislative, culturali e linguistiche sono le sfide principali da superare.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Tiefbauamt Graubünden / Uffizi da construcziun bassa dal Grischun


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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi - Via L. Ariosto, 30 – 20145 Milano
Il Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi (ETVilloresi) è un ente pubblico economico che opera su un territorio ricompreso tra i fiumi Ticino e Adda, con oltre 3910 km2 di superficie, ripartita su 432 Comuni, entro i confini delle province di Como, Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Varese e della Città metropolitana di Milano, il comprensorio si estende dall’Arco Prealpino fino alla Bassa Pianura Pavese. Una fascia di territorio da sempre contraddistinto da una grande ricchezza d’acqua di superficie e di falda. ETVilloresi ha il compito primario di regolare, distribuire, controllare l’acqua destinata a usi irrigui, produttivi e per scopi turistico-ricreativi. Da tempo si trova inoltre in prima linea nella valorizzazione e tutela del proprio comprensorio, degli habitat ad esso correlati e nel prevenire/gestire il rischio idraulico, quest’ultimo in aumento per la maggior frequenza di fenomeni meteorologici estremi. Irrigazione, bonifica, difesa del suolo, ricarica della falda, gestione del demanio idroviario, produzione di energia idroelettrica, valorizzazione ambientale, turistica e culturale, queste le principali macro-attività in capo a ETVilloresi.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Arch. Chiara Pisoni – chiara.pisoni@etvilloresi.it - +39.02.48561315

Obiettivo specifico del Programma
Il consorzio ETVilloresi, considerate le molteplici attività legate alla risorsa idrica, è interessato a sviluppare progetti e attività legate ai seguenti obiettivi specifici:
OS 2.4 (Asse 2) Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi di catastrofe e maggiore resilienza;
OS 2.7 (Asse 2) Protezione della natura, biodiversità e infrastrutture verdi, riduzione dell’inquinamento;
OS 3.2 (Asse 3) Integrazione delle reti di trasporto e rafforzamento della mobilità intermodale e sostenibile;
OS 4.6 (Asse 4) Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile.

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
- Sviluppare la governance della gestione della risorsa idrica del bacino imbrifero del Ticino per la conservazione ed efficientamento dell’uso dell’acqua a contrasto degli eventi catastrofici (siccità/alluvioni) derivanti dagli effetti del cambiamento climatico anche in ottica di valorizzazione e tutela ambientale, quindi sviluppare progetti per la conservazione della risorsa e un uso più efficiente della stessa, volti anche al ricaricamento della falda.
- Valorizzare e promuovere la cultura transfrontaliera e i relativi percorsi/itinerari dei territori I-Ch in maniera propedeutica ad efficientare lo scambio culturale a tutela e promozione dei territori stessi, in un’ottica di turismo sostenibile.
- Valorizzare gli itinerari lungo le vie d’acqua italo-svizzere per lo sviluppo del turismo e della mobilità sostenibile e il recupero delle antiche vie di navigazione e di scambio commerciale oggi riviste anche in chiave di promozione territoriale.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Parchi, Musei, Università, Enti territoriali/Distretti/Province/Regioni, Associazioni di Categoria, Enti gestori di servizi di mobilità a livello intermodale, soggetti privati, Stakeholder territoriali gestori di attività afferenti allo sviluppo delle tematiche degli O.S. citati (siti di interesse culturale/ambientale/comunitario).


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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
Dalla fine del 2010, la società E-vai S.r.l. gestisce il servizio di car sharing 100% sostenibile, station based e intermodale con il sistema ferroviario, appartenente al Gruppo FNM, all’interno di tutta la regione Lombardia, utilizzando veicoli a propulsione elettrica e full hybrid. Negli ultimi anni, E-VAI ha
sviluppato e lanciato servizi di mobilità condivisa anche per aziende private ed enti pubblici locali (comuni, associazioni sportive, ospedali, ecc.) al fine di garantire non solo soluzioni alternative di mobilità sostenibile ai dipendenti, ma anche ai cittadini di quelle specifiche aree attraverso un utilizzo
ibrido basato su face orarie dedicate.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Francesco Pedol – Head of new business development
Mail: francesco.pedol@e-vai.com
Cellulare: 392 0663674

Obiettivo specifico del Programma
OS 3.2 (Asse 3) – Integrazione delle reti di trasporto e rafforzamento della mobilità intermodale e sostenibile
Miglioramento e modernizzazione del sistema dei trasporti e della logistica garantendo sostenibilità, interconnessione, evoluzione tecnologica anche nelle aree periferiche di confine per facilitare ulteriormente le relazioni transfrontaliere

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
Potenziare le infrastrutture di ricarica elettrica e i servizi di mobilità condivisa (car sharing + carpooling) per i cittadini residenti nei comuni, localizzati nell’area del Canton Ticino e soggetti a flussi quotidiani di veicoli inquinanti in ingresso e in uscita nelle ore di punta (8:00-9:30; 17:30-19:30). Tali azioni permetterebbero di risolvere una criticità, che da anni interessa le aree del confine di Stato:
- riduzione del numero di veicoli, che ogni giorno attraversano il confine di Stato, grazie all’installazione di postazioni dedicate al car sharing 100% elettrico e allo sfruttamento della tecnologia del carpooling; le due tecnologie combinate garantirebbero l’incontro virtuale di domanda e offerta di 
mobilità creando equipaggi di passeggeri e riempiendo i veicoli circolanti in sharing;
- riduzione dell’emissione di polveri inquinanti (PM 2,5; PM10; Co2) conseguente al minor numero di veicoli circolanti e all’utilizzo di sole auto elettriche.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
1. Comuni o comunità montane limitrofe al confine di Stato;
2. Enti pubblici locali (ANCI, associazioni locali, università, fondazioni, ospedali);
3. Imprese con sedi limitrofe al confine di Stato.


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Organizzazione che inserisce l’annuncio e sua breve descrizione
La Muggiasca Cooperativa di Solidarietà a Responsabilità Limitata è ente gestore della RSA Casa di Riposo La Madonnina, realtà scevra da ogni forma di contenzione, utilizzatrice della metodologia dell’approccio capacitante e del risveglio naturale. Lavora sul territorio andando al domicilio per formare i famigliari nella gestione del proprio caro e interviene con il supporto alle famiglie tramite i GRUPPI ABC.

Dati di contatto (riferimenti, e-mail, telefono)
Dr. Rossi Luca direzionersalamadonnina@gmail.com 338 9739112 / 0341 870 116 

Obiettivo specifico del Programma
OS 4.5 (Asse 4) Parità di accesso all’assistenza sanitaria e passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base famigliare e sul territorio
Promozione a livello transfrontaliero del passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare, comunitaria e di prossimità

Descrizione delle opportunità per il territorio transfrontaliero che si vorrebbe provare a sfruttare con un progetto Interreg Italia-Svizzera e delle criticità da affrontare
“RSA per ora no” un ciclo di quattro incontri che abbiamo condiviso l’Ambito di Bellano per formare le famiglie nella gestione della persona anziana demente a domicilio; abbinato alle attività dei “GRUPPI ABC”, ovvero quel luogo dove i famigliari delle persone con demenza discutono sulle strategie per risolvere quei grandi drammi della gestione quotidiana del proprio caro, si vuole supportare la famiglia per ritardare il maggior tempo possibile l’ingresso in RSA della persona anziana. A questo deve, ovviamente, essere abbinata la tecnologia e la telemedicina.

Indicazione dei possibili interlocutori con i quali ci si vorrebbe confrontare
Gli interlocutori sono le case di riposo e quelle realtà che effettuano (o sono interessate a farlo) servizi al domicilio focalizzando il loro lavoro sulla famiglia; “utilizzare” la persona fragile come strumento di formazione per il caregiver e la famiglia diviene la strategia da intraprendere e la strada da percorrere. In questo cammino anche la medicina di base diviene un interlocutore importante perché profondo conoscitore del territorio.