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AGRIHEALTH

Inizio progetto gennaio 2025

SINTESI
La sostenibilità delle produzioni agricole e agroalimentari è diventata un tema centrale sia a livello nazionale che internazionale. Negli ultimi anni, la ricerca ha dedicato sempre più risorse allo sviluppo di soluzioni innovative per ridurre gli sprechi alimentari. Uno degli approcci più promettenti è quello della "economia circolare", che mira a reinserire gli scarti e i sottoprodotti delle filiere agroalimentari nel ciclo produttivo.
In questo contesto, l'attenzione si sta concentrando sulla possibilità di riutilizzare gli scarti agricoli e agroalimentari attraverso tecniche estrattive avanzate e l'impiego di solventi ecologici. Questo approccio non solo permette di risparmiare sui costi di smaltimento, ma porta anche alla valorizzazione di composti bioattivi presenti negli scarti, che possono essere impiegati in diverse industrie, come quella agroalimentare, nutraceutica, farmaceutica e cosmetica.
L'iniziativa si inserisce appieno nell'ambito dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, eliminando i costi di smaltimento degli scarti e trasformandoli in una risorsa preziosa per le aziende e per il territorio. Questo approccio ha vantaggi evidenti in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Il progetto AGRIHEALTH si propone di valorizzare gli scarti delle coltivazioni agricole e agroalimentari di montagna, tramite l'impiego di tecniche estrattive innovative e solventi ecologici, al fine di ottenere molecole bioattive ad alto valore aggiunto. Queste molecole possono essere impiegate per la formulazione di nuovi prodotti, come fitofarmaci per la difesa delle piante, nutraceutici e cosmeceutici.
Tra gli obiettivi principali del progetto vi sono l'identificazione dei principali scarti nelle filiere agroalimentari, lo sviluppo di metodologie di estrazione sostenibili, la caratterizzazione delle componenti estratte e la valutazione delle loro potenziali applicazioni in diversi settori. Inoltre sarà anche obiettivo del progetto recuperare le acque madri, derivanti dal processo produttivo di ingredienti naturali, al fine di ridurre ulteriormente gli scarti in un’ottica di economia circolare.
I risultati attesi includono lo sviluppo di metodologie di estrazione efficienti e sostenibili, l'identificazione di nuove fonti di ingredienti funzionali per diverse industrie e la riduzione degli sprechi e dei costi associati allo smaltimento degli scarti agricoli, agroalimentari e del processo produttivo di fitofarmaci. Il progetto, dunque, mira a contribuire alla transizione verso un'economia circolare e sostenibile nel settore agroalimentare.

OBIETTIVO 
RSO 1.1 Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate
La valorizzazione degli scarti agroalimentari e di acque madri rappresenta un'opportunità per migliorare la sostenibilità nel territorio di cooperazione, creare nuove fonti di valore aggiunto e ridurre gli impatti ambientali legati allo smaltimento degli stessi. Questo progetto mira a questo obiettivo attraverso lo sviluppo di metodologie innovative e l'identificazione di nuove applicazioni per le componenti estratte, formulando prodotti innovativi per la difesa delle piante e la salute umana.

CAPOFILA
Institut Agricole Régional (Valle d'Aosta)

PARTNER
Linnea SA (Cantone Ticino)
Università del Piemonte Orientale - Dipartimento di Scienze del Farmaco (Vercelli)
Sferalp SA (Cantone Ticino)

BUDGET
636.921,40 €
118.465,00 CHF (contributo svizzero) 

RILEVANZA E CONTESTO
AGRIHEALTH si propone di trasformare gli scarti delle coltivazioni agricole e agroalimentari di montagna in risorse ad alto valore aggiunto, utilizzando tecnologie avanzate e metodologie estrattive all’avanguardia che impiegano solventi “green”. Attraverso l’adozione di tecniche di estrazione innovative, il progetto mira a ottenere molecole bioattive e formulati avanzati per lo sviluppo di nuovi prodotti, come fitofarmaci naturali per la difesa delle piante, nutraceutici e cosmeceutici. Questi sviluppi tecnologici rispondono alle esigenze crescenti di sostenibilità e promuovono il ruolo della Confederazione Svizzera e dei territori di cooperazione come poli d’eccellenza nella bioeconomia e nell’innovazione verde.
Un aspetto interessante del progetto è il riutilizzo, in un’ottica di economia circolare, delle acque madri derivanti dal processo produttivo di fitofarmaci naturali. Questi reflui, ancora ricchi di componenti bioattive, vengono reintegrati per la formulazione di nuovi prodotti funzionali, prima di essere convertiti in fonti energetiche a basso impatto ambientale. Questo approccio tecnologicamente avanzato chiude il ciclo produttivo, trasformando potenziali scarti in risorse preziose per l’industria e accelerando la transizione verso modelli produttivi sostenibili.
L’idea progettuale prende infine in considerazione la valorizzazione delle piante infestanti, spesso considerate una grossa problematica nelle coltivazioni agricole di entrambi i territori di cooperazione. Queste specie, altamente resilienti, contengono composti bioattivi con applicazioni promettenti nei settori farmaceutico, cosmetico e nutraceutico. Questa biodiversità chimica, attraverso tecnologie avanzate, offre nuove opportunità all'industria farmaceutica, cosmetica e nutraceutica. Utilizzare queste piante come fonti di molecole bioattive può anche contribuire alla sostenibilità ambientale, richiedendo meno risorse e riducendo la pressione sulle coltivazioni tradizionali.
L’innovazione tecnologica è al centro di AGRIHEALTH, con l’adozione di metodologie avanzate per potenziare la bioattività dei principi attivi estratti. Tecnologie di fermentazione innovative, che impiegano batteri lattici, lieviti e altri microrganismi selezionati dai territori montani, vengono integrate nei processi produttivi per migliorare le caratteristiche dei prodotti finali e preservare la biodiversità locale. Questo approccio garantisce prodotti unici e di alta qualità, aprendo nuove opportunità per brevetti industriali e rafforzando la competitività delle imprese svizzere e transfrontaliere.
I risultati attesi saranno:
- Sviluppo di metodologie di estrazione efficienti, innovative e sostenibili per recuperare componenti bioattive dagli scarti agricoli e agroalimentari.
- Identificazione di nuove fonti di ingredienti funzionali per l'industria alimentare, farmaceutica, cosmetica e nutraceutica.
- Identificazione di nuovi ingredienti per fitofarmaci naturali per un’agricoltura sostenibile basata sull’economia circolare e a basso impatto ambientale.
- Riduzione dello spreco di risorse e dei costi associati allo smaltimento degli scarti agricoli.
- Rafforzamento della transizione verso un’economia agroalimentare sostenibile, riducendo l’uso di input chimici e preservando la biodiversità.

GRUPPI TARGET
Autorità pubblica nazionale
Autorità pubblica regionale
Autorità pubblica locale
PMI
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
Organizzazione di sostegno alle imprese

PIANO DI LAVORO
Caratterizzazione degli scarti della filiera agroalimentare: 
1. Identificazione di principali scarti presenti nelle diverse filiere agroalimentari e valutazione del potenziale per l'estrazione di componenti bioattive. Oltre agli scarti verranno prese in considerazione anche le piante infestanti che risultano un grosso problema per entrambi i territori di cooperazione pur essendo una fonte interessante di molecole biologicamente attive.
2. Sviluppo e ottimizzazione di metodologie di estrazione sostenibili per recuperare le componenti bioattive dagli scarti agricoli identificati.
3. Caratterizzazione delle componenti estratte dal punto di vista biochimico, nutrizionale e funzionale.
4. Valutazione delle potenziali applicazioni delle componenti estratte in settori come agricolo (prodotti per la difesa delle piante e per il diserbo a basso input chimico), nutraceutico (prodotti per la salute umana), cosmetico (prodotti per la salute della pelle) e altri potenziali utilizzi.
Caratterizzazione delle acque madri:
1. Valorizzare le acque madri derivanti dal processo estrattivo industriale del fitocomplesso e valutarne il loro potenziale da un punto di vista di estrazione di componenti bioattive residuali. 
2. Valutare ulteriore estrazione e purificazione delle componenti bioattive attraverso la messa a punto di protocolli di estrazione innovativi.
3. Caratterizzare le componenti estratte dal punto di vista biochimico, nutrizionale e funzionale.
4. Valutare le potenziali applicazioni delle componenti purificate in settori come agricolo (prodotti per la difesa delle piante), nutraceutico (prodotti per la salute umana), cosmetico (prodotti per la salute della pelle), o altri settori. 
Le azioni consentono di recuperare componenti di alto valore funzionale dalle acque madri prima della loro conversione in biogas, valorizzando ancor di più questi reflui  in termini di economia circolare, energetici e ambientali.  
Formulazione di un prodotto innovativo:
- Identificazione di nuove fonti di ingredienti funzionali per l'industria alimentare, farmaceutica, cosmetica e nutraceutica.
- Identificazione di nuovi ingredienti per fitofarmaci naturali per un’agricoltura sostenibile basata sull’economia circolare e a basso impatto ambientale.
- Riduzione dello spreco di risorse e dei costi associati allo smaltimento degli scarti agricoli.
- Contributo alla transizione verso un'economia circolare e sostenibile nel settore agroalimentare.

RISULTATI
Le due aziende partner di progetto avranno l’opportunità terminato il progetto di sviluppare e immettere sul mercato almeno due soluzioni innovative. LINNEA, leader nella produzione di estratti vegetali di alta qualità, potrà sfruttare le tecnologie sviluppate per ampliare la sua gamma di prodotti con nuovi estratti bioattivi. SFERALP, con la sua esperienza nell’ambito della valorizzazione delle risorse naturali montane, avrà l’opportunità di integrare soluzioni innovative nei suoi processi produttivi, promuovendo l’utilizzo di risorse locali e sostenibili per applicazioni nutraceutiche e biopesticidi innovativi. Queste collaborazioni strategiche favoriranno l’espansione di nuovi mercati e la creazione di prodotti unici e altamente competitivi. Inoltre, la creazione di brevetti industriali rafforza il posizionamento competitivo delle imprese coinvolte, generando ricadute economiche significative e stimolando la crescita del tessuto industriale locale e internazionale.
I prototipi sviluppati nel progetto potranno essere brevettati e diventare prodotti commerciali con TRL9 grazie al coinvolgimento di aziende partner. Idee non strategiche per queste aziende potranno essere adottate da altre realtà locali, garantendo sostenibilità ai risultati. L’uso di tecnologie estrattive innovative permette di recuperare bioattivi dagli scarti agricoli in modo più efficace rispetto ai metodi convenzionali, ottimizzando i processi e riducendo l’impatto ambientale. Queste tecniche creano una filiera sostenibile, stimolano settori strategici e offrono opportunità economiche. Nuove fonti di ingredienti funzionali arricchiscono i settori alimentare, farmaceutico, cosmetico e nutraceutico, valorizzando le risorse locali e migliorando la competitività regionale. I fitofarmaci ottenuti da scarti agroalimentari riducono l’uso di chimici, migliorano la salute del suolo e promuovono pratiche agricole sostenibili, creando mercati per prodotti ecologici e innovativi.
 

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