Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Il Progetto è fondato su una sfida territoriale comune, consistente nel delineare un approccio transfrontaliero ai beni archeologici per i territori alpini (dal censimento, all'analisi, all'elaborazione delle narrazioni storiche e dei sistemi di valorizzazione), al fine di superare i confini amministrativi ed evidenziare la complessità dei fenomeni culturali del passato negli ambienti montani. Affrontare questa sfida comune consentirà, da una parte, di meglio definire il patrimonio archeologico dei territori di progetto, anche come base per la pianificazione, per lo sviluppo sociale e per la promozione turistica, dall’altra, di sviluppare politiche comuni e relazioni tra gruppi di lavoro, istituzioni e comunità al fine di promuovere una crescita economica sostenibile, basata sulla valorizzazione e promozione del proprio patrimonio culturale (in particolare archeologico).
Archeo ALPS ha quindi l’obiettivo generale di promuovere e condividere una maggiore conoscenza e nuove azioni di valorizzazione a scopi di mediazione scientifico-culturale e sviluppo turistico del patrimonio legato nello specifico alle fortificazioni e alle vie di comunicazione del periodo compreso fra la Tarda Antichità e il Tardo Medioevo nel territorio sudalpino identificabile con l’antica provincia retica dell’Impero Romano, vale a dire fra Alto Ticino, Grigioni, Valchiavenna, Val Bregaglia e Valtellina.
Documentare e valorizzare questo patrimonio lungo gli assi nord-sud ed est-ovest attraverso i passi alpini, che costituisce un tratto culturale comune ai territori di progetto, determinerà un cambiamento concettuale che consentirà ai comuni/province coinvolti di ottenere un migliore posizionamento territoriale nell’ambito della mediazione culturale, a favore di uno sviluppo turistico sostenibile che sia basato anche sul patrimonio archeologico e storico-architettonico delle regioni coinvolte.
I sette output principali del progetto sono:
1. il coinvolgimento di siti culturali e turistici transfrontalieri;
2. il coinvolgimento di organizzazioni che cooperano a livello transfrontaliero;
3. la messa in rete e a sistema delle realtà transfrontaliere sul tema dei paesaggi archeologici;
4. l’organizzazione di almeno due Scuole di Formazione sui paesaggi archeologici montani;
5. la creazione di un circuito dei siti archeologici alpini;
6. l’attivazione di tavole rotonde su specifiche tematiche (valorizzazione e gestione) includendo quindi non solo gli operatori scientifico-culturali, ma anche quelli economici e politici;
7. l’elaborazione di strumenti e strategie per la crescita delle potenzialità di visita e fruizione.
OBIETTIVO
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
Ha l’obiettivo di promuovere e condividere una maggiore conoscenza e nuove azioni di valorizzazione a scopi di mediazione scientifico-culturale e sviluppo turistico del patrimonio archeologico legato alle fortificazioni e alle vie di comunicazione del periodo compreso fra la tarda antichità e la fine del Medioevo nel territorio sudalpino identificabile con l’antica provincia retica dell’Impero Romano, vale a dire fra l’Alto Ticino, i Grigioni, la Valchiavenna e la Valtellina.
CAPOFILA
Amministrazione Provinciale di Sondrio
PARTNER
ERSAF - Stelvio (Sondrio)
Museo storico etnografico Valle di Blenio (Cantone Ticino)
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana - Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) / Istituto scienze della Terra (IST) (Cantone Ticino)
Comune di Piuro (Sondrio)
Ufficio dei beni culturali (Cantone Ticino)
Comune di Castione Andevenno (Sondrio)
Fondazione Politecnico di Milano - Sede Operativo di Lecco
Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco
Comune di Tresivio (Sondrio)
Regione Moesa (Cantone dei Grigioni)
Università degli Studi di Bergamo - Centro studi sul territorio "Lelio Pagani" (CST)
Università degli Studi di Verona - Dipartimento di Culture e Civiltà
Comune di Teglio (Sondrio)
Comune di Caspoggio (Sondrio)
Consorzio Turistico Valchiavenna (Sondrio)
Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro (Sondrio)
RSI Radiotelevisione Svizzera (Cantone Ticino)
Comune di Sondrio
Comune di Bregaglia (Cantone dei Grigioni)
BUDGET
1.481.470 €
141.954 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
Il Progetto mira ad affrontare le seguenti sfide territoriali:
a) delineare un approccio comune ai beni archeologici per i territori alpini: dal censimento, all'analisi, all'elaborazione delle narrazioni storiche e dei sistemi di valorizzazione, al fine di superare i confini amministrativi ed evidenziare la complessità dei fenomeni culturali transfrontalieri del passato;
b) selezionare e definire la sostanza archeologica dei territori di progetto quale base per la pianificazione e sviluppo territoriale e la promozione e consolidamento turistico;
b) sulla base dei punti precedenti, sviluppare politiche comuni e relazioni tra gruppi di lavoro, istituzioni e comunità al fine di uno sviluppo economico e turistico delle aree basato sulla valorizzazione e promozione del proprio patrimonio culturale (in particolare di carattere archeologico).
Aree interessate:
Il progetto si sviluppa lungo un territorio sudalpino che oggi è transfrontaliero (sia nazionale sia cantonale), ma che nel passato presentava un’unicità e omogeneità anche gestionale che trova radici nella provincia romana della Rezia. Il perno territoriale è costituito dalla Valchiavenna e Val Bregaglia (Provincia di Sondrio e Cantone dei Grigioni), con i suoi importanti collegamenti transalpini costituiti dai passi dello Spluga, del Settimo e del Maloja. A ovest vi ritroviamo le valli grigionitaliane della Mesolcina e Calanca (Regione Moesa) e le valli ticinesi di Blenio, Leventina e Riviera (Tre Valli). A est abbiamo invece la Valtellina con le sue valli laterali, in particolare quelle in riva destra del fiume Adda.
La Val Bregaglia è una valle storicamente importante per i flussi commerciali e viari del mondo alpino negli ultimi 2000 anni. La conoscenza storica e archeologica di questo settore delle Alpi Centrali è tuttavia stata spesso lasciata a puntuali osservazioni locali, studi territoriali o progetti di ricerca con una ricaduta limitata. Lo studio archeologico della Val Bregaglia, intesa come sistema geografico e culturale unitario, offre la possibilità di costruire una rete di valori e di narrazioni culturali che valichino le divisioni amministrative (locali, regionali, nazionali) per restituire una lettura dei fenomeni storici e dei sistemi socio-culturali complessiva e diacronica. Sotto il profilo metodologico il Progetto Archeologico Piuro può rappresentare (2016-presente) un solido punto di partenza per l’estensione di indagini e studio sul resto del territorio, in modo da costruire una rete di siti e contesti che possano esprimere i valori culturali dei paesaggi della Bregaglia.
Discorso analogo vale per la Regione Moesa e l'Alto Ticino, che si sviluppano a nord di Bellinzona in direzione degli storici passi (da ovest verso est) del San Gottardo, del Lucomagno, della Greina, del San Bernardino e della Forcola, che consentivano di collegare il territorio a nord del Lago Maggiore sia con la Surselva e il Rheinwald (Cantone dei Grigioni) sia con le valli situate a nord del Lago di Como, come la Val San Giacomo, la Valchiavenna e la Val Bregaglia.
Considerazioni simili valgono infine per il territorio Valtellinese delle provincia di Sondrio. In particolare il lato retico ha sempre avuto nel corso dei secoli una fitta rete di relazione con le vallate svizzere della Bregaglia e dell'Engadina attraverso alcuni dei principali passi alpini, come il passo del Muretto in Valmalenco o la val Poschiavo. La Valtellina si pone a tutti gli effetti come territorio cerniera tra le prealpi orobiche e la Valcamonica, a sud, e il mondo alpino. Proprio per questo ruolo di collegamento un'effettiva comprensione delle dinamiche storiche alla base dell'attuale paesaggio naturale e antropico della valle è possibile solo se sistematicamente confrontata con il vicino versante svizzero.
GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Autorità pubblica regionale
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
Agenzia settoriale
Centro di istruzione/formazione e scuola
Cittadini
PIANO DI LAVORO
Percorsi archeologici siti fortificati e vie di comunicazione transfrontalieri. Gli obiettivi specifici e degli scavi e delle azioni di ricerca ivi proposte, sono legati alla sistematizzazione e omogenizzazione delle conoscenze, sia pregresse che prodotte ex novo sui siti archeologici fortificati a cavallo tra Italia a e Svizzera. Questi, non saranno solo concepiti come elementi puntuali del paesaggio fortificato antico ma diventeranno, in una narrazione generale del progetto, veri e propri nodi della rete di comunicazioni storiche transfrontaliare lungo i passi alpini che mettevano in comunicazione la Provincia di Sondrio con il Canton Grigioni.
Percorsi archeologici dei paesaggi e degli ambienti alpini transfrontalieri. L'obiettivo specifico è quello di sviluppare una valorizzazione dei luoghi coinvolti dal progetto elaborando materiale informativo digitale (cfr. WP 3) che permettano di delineare, narrare e far conoscere le caratteristiche dei paesaggi montani negli ultimi 2000 anni attraverso:
a) la valorizzazione dei dati derivati dalle indagini archeologiche in corso o già concluse;
b) la valorizzazione dei dati derivati da emergenze monumentali di particolare significato per le comunità locali;
c) la valorizzazione dei dati derivati dalle indagini paleo-ambientali.
Digitalizzazione del patrimonio archeologico alpino: buone pratiche, tecnologie, formazione e persone: garantire che le attività di digitalizzazione intraprese dai partners italiani e svizzeri si svolgano in modo consapevole ed efficace, creando dati di qualità in linea con i più aggiornati standard in grado di assicurarne l’interoperabilità e la longevità.
Valorizzazione Archeologica – promozione e messa in rete dei siti archeologici. La prima fase del progetto consiste nel lavoro sui siti archeologici di maggior interesse, attraverso gli scavi programmati, i rilievi e le e analisi del territorio. Tale rete non solo preserva e protegge i luoghi storici, ma contribuisce alla promozione turistica e culturale dell'area.
Successivamente, si procederà con la messa in sicurezza e la valorizzazione dei siti selezionati. La progettazione dei percorsi turistici seguirà criteri di sostenibilità ambientale e rispetto del territorio, minimizzando l'impatto e privilegiando soluzioni eco-compatibili. Si integrano quindi elementi di interpretazione del paesaggio, per offrire una visita completa dal punto di vista culturale.
La valorizzazione dei siti archeologici include la creazione di supporti multimediali e di didattica diffusa. Si promuovono attività educative e laboratoriali per coinvolgere attivamente il pubblico, soprattutto le scuole, nella conoscenza e nella conservazione del patrimonio storico-archeologico.
RISULTATI
Uno dei risultati principali è incrementare il numero dei visitatori dei siti culturali oggetto di azioni e attività specifiche. Allo stato attuale non vi sono effettive quantificazioni di visitatori proprio a causa dell'esiguo valore attribuito alle testimonianze storico-archeologiche del territorio nei piani di valorizzazione turistica. Con la conclusione del progetto si mostrerà l'alto valore, espresso in numero di visitatori e di partecipanti alle attività rivolte al grande pubblico, dei siti culturali nella valorizzazione turistica della montagna a livello transfrontaliero.
Un secondo risultato è attivare un dialogo operativo transfrontaliero che possa trasferire le buone pratiche sviluppate nell'ambito della ricerca scientifica verso un livello formativo rivolto a tutti i soggetti interessati: studenti, comunità, professionisti ed operatori culturali dei territori. Questo può avvenire con due Scuole di Formazione organizzate nell'ambito del progetto, cui saranno collegate due Tavole Rotonde per un dibattito sugli indirizzi di sviluppo turistico dei territori.
A questi si aggiungerà la produzione di linee guida su tematiche specifiche e la redazione di brevi opuscoli.
Tavolo, collaborazioni scientifico culturali e pacchetti turistici continueranno dopo la fine del progetto grazie anche alle relazioni che saranno rinsaldate dagli anni di lavoro.