Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Il progetto si propone di utilizzare il linguaggio dell’arte per sensibilizzare le comunità nei due territori di confine su alcune problematiche e criticità dello spazio alpino apparentemente conosciute ma poco interiorizzate soprattutto considerando che saranno destinate ad aggravarsi nei prossimi decenni. Tre i temi scelti: 1. Vivere le Alpi: tutela del patrimonio naturale a fronte dei cambiamenti climatici 2. Abitare le Alpi: conservazione e riuso del patrimonio architettonico tradizionale 3. Visitare le Alpi: verso un turismo consapevole. Al di là della semplice presentazione e dell'approfondimento delle diverse tematiche, peraltro in alcuni casi vissute nei due territori in modo comune, in altri diverso, il progetto intende suggerire risposte concrete affinché il lavoro non risulti un semplice esercizio di denuncia, ma inviti a comportamenti più consapevoli e rispettosi dell'ambiente in cui viviamo.
1) Gli effetti del cambiamento climatico sono particolarmente visibili sulle Alpi e ormai percepibili quotidianamente, ciò che non è ancora sufficientemente acquisito è la consapevolezza che questi non influenzeranno solo la natura che ci circonda e da cui dipende in qualche modo il nostro benessere, ma l’intero sistema economico e produttivo, dalle esigenze quotidiane di ciascuno al turismo, voce che tanto pesa sugli equilibri di questi territori.
2) A partire dal dopoguerra si è assistito al progressivo abbandono dei piccoli insediamenti montani con la perdita di un patrimonio costruito la cui importanza va ricercata non solo nell'aspetto puramente materiale ma anche in quello culturale. Il paesaggio umano delle Alpi, costruito in secoli di permanenza umana, ha prodotto particolari forme architettoniche basate sulla conoscenza empirica dell'uso di materiali naturali come la pietra e il legno. La possibilità di recuperare questo patrimonio, anche a fini turistici, si pone in una prospettiva ecologica e, ancora una volta, di buona pratica economica.
3) Nonostante gli impatti positivi del turismo su vari aspetti dell’attività umana e dell’ambiente, esso ha tuttavia numerose ricadute negative sulle destinazioni turistiche, che si manifestano in termini di pesanti impatti sull’ambiente locale, sulla cultura del territorio e sullo stile di vita dei suoi abitanti. Prodotti e servizi turistici nuovi e innovativi sono sempre più necessari per differenziarsi, con una valorizzazione e promozione delle unicità del territorio che non miri al semplice sviluppo economico. Il territorio transfrontaliero interessato dal progetto rientra a pieno titolo in questo scenario. L'Ossola e il Vallese hanno in comune un territorio montuoso ancora in parte intatto e dove l'azione dell'uomo si è perfettamente integrata nell'ambiente naturale, creando nel corso dei secoli un paesaggio antropico di originalità e bellezza particolare.
OBIETTIVO
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
Da una attenta analisi scientifica, condivisa tra i partner dei temi individuati si intende utilizzare il veicolo delle arti per promuovere una maggiore consapevolezza delle problematiche comuni ai due territori del progetto (Ossola e Vallese) suggerendo comportamenti e pratiche più rispettose dell'ambiente naturale e antropizzato nella vita quotidiana e nell'utilizzo del territorio a fini turistici. Target privilegiato saranno i ragazzi in età scolare eredi di fatto della realtà che ci circonda.
CAPOFILA
Associazione Musei d'Ossola (Verbano-Cusio-Ossola)
PARTNER
Comune Naters (Cantone Vallese)
UNESCO Welterbe Schweizer Alpen Jungfra-Aletsch (Cantone Vallese)
Fondazione Canova (Verbano-Cusio-Ossola)
Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (Vercelli)
Ente Aree Protette dell'Ossola
BUDGET
1.203.913 €
86.361 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
L’umanità si trova di fronte alla necessità di affrontare una grave emergenza climatica e ambientale, che nel contesto alpino si declina in particolare nella sfida a trovare nuovi modelli di sviluppo della montagna, che sappiano coniugare efficacemente la salvaguardia di delicati equilibri ambientali con la sostenibilità economica e lo sviluppo sociale e culturale delle comunità locali. Al di là delle peculiarità di ciascuna area, il territorio transfrontaliero Ossola-Vallese - in virtù della propria appartenenza a un’unica koinè alpina che da sempre ha interpretato le montagne come cerniere e non come barriere divisive - condivide analoghe caratteristiche ambientali e culturali e si trova quindi di fronte alla necessità di affrontare problematiche e sfide comuni: rafforzare la propria capacità di adattamento e resilienza, ridurre la propria vulnerabilità ai cambiamenti climatici, favorire un modello di crescita rigenerativo in cui tutela dell’ambiente naturale e antropizzato diventino motore per lo sviluppo di un turismo sostenibile, colonna portante - insieme all’agricoltura, all’allevamento e alla selvicoltura - dell’economia alpina e condizione necessaria per contrastare lo spopolamento della montagna, garantire la crescita anche sociale e culturale dei suoi abitanti e un futuro ai giovani che la vivono. La sfida costituita dalla sempre più evidente carenza di risorse idriche non può, ad esempio, essere affrontata se non con l'apporto costruttivo di enti e popolazioni dei due territori confinanti. Similmente preservare o recuperare filologicamente il patrimonio dell'edilizia tradizionale e degli elementi del paesaggio antropizzato si pongono, per l’intera area transfrontaliera, come azioni prioritarie non solo per questioni di conservazione con finalità squisitamente culturale ma anche, vista la sua rilevanza e attrattività turistica, come importante volano dell'economia dei due territori.
Lo scambio turistico tra Ossola e Vallese è ormai una realtà consolidata che offre però ancora ampio margine di sviluppo; un turismo sostenibile e consapevole, in grado gestire e arginare il fenomeno del turismo di massa superando la monostagionalità e puntando sulla fruizione qualitativa del territorio, può essere potenziato innanzitutto sensibilizzando su questi temi la popolazione locale e incoraggiando lo scambio di buone prassi tra le due regioni.
Le competenze relative ai temi affrontati dal progetto di cui sono portatori i partner che compongono il team di lavoro verranno quindi veicolate in maniera originale attraverso diverse forme artistiche (mostre temporanee, performance teatrali, live painting, workshop…), talvolta coniugate con esperienze outdoor di esplorazione e conoscenza dei rispettivi territori, favorendo lo scambio e il confronto tra popolazione e artisti coinvolti nel progetto. La prevista replicabilità di mostre e attività artistiche nelle diverse sedi di pertinenza dei partner andrà a favorire una maggiore e più capillare diffusione dei contenuti che si vorranno veicolare. L’arte, portatrice di un linguaggio universale, contribuirà oltretutto all’abbattimento della barriera linguistica tra i due territori, barriera che in passato ha reso più complesse le modalità di collaborazione.
Un target privilegiato delle azioni di progetto è rappresentato dal mondo della scuola e, più in generale, dai giovani. Studi scientifici denunciano che un numero crescente di individui, soprattutto giovani, sperimentano una sensazione di angoscia legata alla crisi ambientale globale. Utilizzare l’arte come linguaggio per affrontare un tema così delicato permetterà di alleggerire, senza sminuire o banalizzare, la percezione e la presa di coscienza dei problemi.
GRUPPI TARGET
Cittadini
Centro di istruzione/formazione e scuola
Autorità pubblica locale
PIANO DI LAVORO
Obiettivo finale del progetto SensibilizzArte è la sensibilizzazione di alcuni dei più macroscopici problemi del vivere sulle Alpi ai fini di una più corretta e responsabile condotta personale e gestione delle risorse collettive. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso una serie di attività di carattere artistico con strumenti che si ritengono più idonei e contemporanei ad una più agevole e immediata trasmissione dei saperi.
Una particolare attenzione sarà dedicata alla didattica nelle scuole in considerazione del fatto che il territorio in cui si vive sarà diretta eredità delle generazioni future. In questo senso il progetto non intende solo sensibilizzare sulle importanti problematiche sul vivere nelle Alpi ma altresì fornire esempi di buone pratiche e modalità di comportamento conforme al vivere in comunità soprattutto in una società come quella contemporanea dominata da uno spiccato individualismo. A tal fine si considera strategica l'attivazione di collaborazioni, già sperimentate con successo e consolidate, con attori del territorio nel campo dell'educazione. Ciò permetterà da un lato di acquisire nuovi dati e contenuti, dall'altro di raggiungere più facilmente target specifici.
Ogni tema proposto dal progetto necessita per essere trasmesso correttamente di una aggiornata e puntuale ricerca scientifica. Sarà compito di alcuni dei partner di collettare ed aggiornare le informazioni specifiche nonché di renderle facilmente fruibili e trasmettibili ad un pubblico non specializzato. I temi affrontati infatti sono stati nel passato spesso soggetti a disinformazione o a trattazioni incomplete o di dubbia scientificità (malcostume dell'informazione passivamente cercata e recepita dai social), temi su cui invece è necessaria una oggettiva conoscenza scientifica.
Obiettivo finale sarà la ricerca di un contatto diretto con quanti vivono nei due territori partner del progetto (Valli dell'Ossola e Vallese) e con quanti ne fruiscono come turisti. Gli strumenti di questo contatto potranno di volta in volta essere escursioni guidate sul territorio, dibattiti, incontri con esperti di fama, momenti di convivialità sempre però finalizzati alla sensibilizzazione sui temi proposti dal progetto.
RISULTATI
Aumentare la consapevolezza nel pubblico ai fini di un maggior rispetto nei confronti del paesaggio naturale e antropizzato. Il valore è calcolato sulla base dei partecipanti alle mostre indoor (dai 1000 ai 2000 per ciascuna iniziativa, monitorati giornalmente tramite registro presenze) e alle singole iniziative dei partner (dai 30 gruppi di partecipanti a escursioni ai 200 nel caso di scuole per attività dedicate).
Condivisione di conoscenze, esperienze e conoscenza reciproca tra studenti e partecipanti ai workshop dei due territori.
Instaurare rapporti di collaborazione e mettere in atto programmi e attività che possano mantenere un dialogo tra le due parti.