Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Il progetto CROCSIT si pone come obiettivo principale quello di migliorare l’efficienza nella gestione del lavoro (trans)frontaliero tra Italia e Svizzera in diversi ambiti giuridici di grande rilievo pratico, quali, in particolare, il settore tributario, quello previdenziale e quello relativo alla legge sull’immigrazione/legge di polizia. Com’è noto, tale fenomeno rappresenta uno degli aspetti chiave nell’economia dell’area di frontiera italo-svizzera, specie con riferimento al Cantone Ticino ed alla Lombardia, in particolare per quanto attiene all’area della Regione Insubrica. E’ chiaro che un corretto ed efficiente approccio alla tematica richiede una conoscenza e una comprensione del complesso quadro giuridico da applicare al fenomeno del lavoro (trans)frontaliero nelle sue diverse sfaccettature, soprattutto per quanto concerne l’aspetto fiscale, quello previdenziale nonché le regole relative alla gestione dell’immigrazione. L’incertezza giuridica relativa a questi ambiti, che nella prassi del mondo del lavoro ricoprono un ruolo di primissimo piano, merita di essere esaminata nel dettaglio. Infatti, l’assenza di un dialogo tra le istituzioni e tra gli enti coinvolti nei due Paesi, l’utilizzo di un diverso lessico giuridico, un non sempre agevole coordinamento tra gli uffici di uno stesso territorio, rendono ostica la comprensione del fenomeno. Per questi motivi, l’approccio alla realizzazione del Progetto ha carattere transnazionale, posto che l’individuazione dei profili di criticità che il fenomeno del lavoro transfrontaliero attualmente solleva e le relative proposte di soluzione devono necessariamente essere rintracciati bilateralmente dai due Stati coinvolti, ossia l’Italia e la Svizzera. In particolare, si intendono identificare quelle che sono le maggiori problematiche che sorgono nelle tre direttrici (fiscalità, previdenza ed immigrazione), affrontarle nell’ambito di un apposito ciclo di seminari destinato a formare gli attori coinvolti (funzionari, personale operativo in ambito di risorse umane, consulenti, sindacati, ordini professionali, ecc.) per ridurre e/o eliminare i predetti ostacoli giuridici. Per la medesima finalità, si intende realizzare una piattaforma digitale di libero accesso e fruibile da parte degli utenti che raccolga materiale divulgativo, oltre che alcune FAQ e best practices.
OBIETTIVO
ISO 6.2 Potenziare una amministrazione pubblica efficiente mediante la promozione della cooperazione giuridica e amministrativa e della cooperazione fra cittadini, attori della società civile e istituzioni, in particolare con l'intento di eliminare gli ostacoli di tipo giuridico e di altro tipo nelle regioni frontaliere
Il progetto CROCSIT si pone l’obiettivo generale di migliorare l’efficienza e la consapevolezza nella gestione del fenomeno del lavoro (trans)frontaliero tra Italia e Svizzera in ambito tributario, previdenziale e di legge sull’immigrazione, in linea con la macrocategoria data dall’obiettivo specifico dedicato alla rimozione degli ostacoli di tipo giuridico tesi ad un miglioramento, diretto o indiretto, della pubblica amministrazione nell’area di frontiera.
CAPOFILA
Università degli Studi dell'Insubria (Varese)
PARTNER
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana - Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (Cantone Ticino)
Università della Svizzera italiana - Istituto di Diritto (IDUSI) - CodeLounge (Cantone Ticino)
BUDGET
277.202,80 €
180.000,00 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
Il fenomeno del lavoro transfrontaliero nasce e si sviluppa per sua natura nell’area di frontiera a cavallo tra i due Paesi: si tratta di lavoratori residenti in uno Stato e attivi, da un profilo lavorativo, nell’altro. Il quadro regolamentare è costituito principalmente da accordi internazionali che, per un’efficace applicazione, tuttavia, richiedono, una conoscenza delle rispettive norme nazionali, che spaziano nell’ambito fiscale, previdenziale e di polizia. L’approccio transfrontaliero è, pertanto, insito nella tematica stessa oggetto di CROCSIT.
Fondamentale per una miglioria nella gestione del fenomeno e, di conseguenza, un miglioramento in termini di efficienza per la pubblica amministrazione, sia in termini diretti che indiretti, occorre una conoscenza reciproca delle norme nazionali, nelle diverse direttrici elencate, oltre che dell’applicazione delle norme internazionali poste a regolamentare il fenomeno in esame.
La collaborazione a livello cross-boder è, pertanto, fondamentale, propedeutica a qualsiasi iniziativa nazionale, la quale, senza un corrispondente coordinamento con l’altro Paese rischierebbe di restare priva di seguito.
I principali destinatari finali del progetto sono: le amministrazioni pubbliche, che vengono costantemente interpellate dalla generalità dei consociati interessati, oggetto, quindi, di un sovraccarico burocratico, dovuto alla complessità del framework regolamentare; gli ordini professionali (e i professionisti in generale), i quali, da un lato sono confrontati con diverse esigenze da parte degli stakeholders interessati, cui devono offrire il miglior supporto possibile, districandosi nel complesso di norme nazionali ed internazionali, e dall’altro, rischiano di contribuire al sovraccarico burocratico delle amministrazioni nazionali in cerca di risposte e conferme nell’interpretazione e nell’applicazione delle norme; i datori di lavoro e i responsabili risorse umane, i quali, acquisendo maggiore conoscenza rispetto alle condizioni dei singoli lavoratori, potranno fornire informazioni più chiare a questi ultimi e, al contempo, gestire le pratiche in maniera più efficiente, senza contribuire all’aggravio delle pubbliche amministrazioni, bensì snellendone l’attività; i lavoratori stessi, i quali avendo un maggiore e migliore accesso alle informazioni potranno ottenere più facili risposte ai propri quesiti, conseguendo una maggiore certezza relativa alla propria posizione. Ne consegue una loro maggiore compliance nei confronti delle rispettive amministrazioni, contribuendo ad un corretto accertamento e riscossione delle imposte.
GRUPPI TARGET
Organizzazione di sostegno alle imprese
Autorità pubblica regionale
Cittadini
Altri
PIANO DI LAVORO
Raccolta e analisi dei dati. Obiettivo specifico è l’Individuazione delle tematiche, concernenti il lavoro transfrontaliero, nelle sue tre direttrici di fiscalità, previdenza ed immigrazione, ritenute dai gruppi target (enti, sindacati, ordini professionali, datori di lavoro, lavoratori di entrambi i Paesi) complesse e maggiormente problematiche nell’approcciare diverse casistiche concrete ricorrenti nell’area insubrica o, comunque, a cavallo tra Italia e Svizzera. L’obiettivo prevede l’individuazione di almeno tre macro-tematiche per ciascuna delle tre aree (fiscale, previdenziale, d’immigrazione) per un totale di almeno nr. 9 macro-tematiche.
Progettazione congiunta dei seminari. Obiettivo specifico è l’organizzazione di eventi, seminari e workshop concernenti le tematiche, relative al lavoro transfrontaliero, nelle sue tre direttrici di fiscalità, previdenza ed immigrazione, ottenute tramite la fase di indagine dei dati ottenute dai gruppi target (enti, sindacati, ordini professionali, datori di lavoro, lavoratori di entrambi i Paesi) e ritenute complesse e maggiormente problematiche nell’approcciare diverse casistiche concrete ricorrenti nell’area insubrica o, comunque, a cavallo tra Italia e Svizzera. L’obiettivo prevede l’organizzazione di almeno 5 eventi/seminari/workshop nel corso del progetto.
Svolgimento dei seminari. Obiettivo specifico è lo svolgimento di eventi, seminari e workshop concernenti le tematiche, relative al lavoro transfrontaliero, nelle sue tre direttrici di fiscalità, previdenza ed immigrazione, ottenute tramite la fase di indagine qualitativa ottenute dai gruppi target (enti, sindacati, ordini professionali, datori di lavoro, lavoratori di entrambi i Paesi) e ritenute complesse e maggiormente problematiche nell’approcciare diverse casistiche concrete ricorrenti nell’area insubrica o, comunque, a cavallo tra Italia e Svizzera. L’obiettivo prevede l’organizzazione di almeno 5 eventi/seminari/workshop nel corso del progetto.
Progettazione e realizzazione della Piattaforma CROCSIT. La creazione e messa in opera della piattaforma CROCSIT, la quale raccoglierà e renderà disponibili al pubblico i contenuti che verranno creati durante il progetto. Tale piattaforma sarà un veicolo preferenziale per la divulgazione dei risultati del progetto. La piattaforma sarà un applicativo web sviluppato con tecnologie moderne, seguendo le best practice dei processi di sviluppo.
Disseminazione dei risultati. L’obiettivo di CROCSIT è quello di ridurre/rimuovere gli ostacoli giuridici nell’ambito del fenomeno del lavoro (trans)frontaliero, tramite un’attività divulgativa, composta dall’organizzazione e dallo svolgimento di almeno nr. 5 seminari, al termine dei quali verrà redatto un documento di best practices sulle tematiche affrontate.
RISULTATI
L’accordo di collaborazione per la costituzione del Comitato formativo è destinato ad esplicare effetto anche al termine di CROCSIT. I membri, rappresentanti delle istituzioni universitarie coinvolte (CCTG SUPSI-DEASS, IDUSI, Insubria DiECO e DiDEC) saranno in carica per due anni, con tacito rinnovo.
Gli enti universitari coinvolti si impegnano a proseguire l’attività di collaborazione e scambio reciproco su tematiche cross-border che interessino la regione insubrica, specie in termini di fiscalità, tramite l’organizzazione di ulteriori eventi (seminari, conferenze, ecc), ma anche proseguendo una collaborazione accademica, tramite la pubblicazione di articoli e contributi in riviste di settore come, ad esempio, la Rivista Novità fiscali, scientificamente riconosciuta, principalmente redatta in lingua italiana, il cui bacino di utenti si concentra nel Cantone Ticino e nella fascia del Nord Italia.
La piattaforma CROCSIT rappresenterà il primo strumento completo (in termini di materiali e contenuti dedicati al tema del lavoro transfrontaliero, adottando le prospettive fiscali, previdenziali e d’immigrazione) e accessibile per gli utenti di entrambi i Paesi, ponendosi l’obiettivo di costituire uno strumento che agevoli la reciproca conoscenza, una maggiore comprensione del fenomeno e la riduzione dell’onere burocratico per le amministrazioni dei due territori.