Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
DQuaDLA è un’iniziativa congiunta che affronta sfide rappresentate dal turismo di massa nelle regioni di confine tra Italia e Svizzera, in particolare nelle aree del Nord-Ovest italiano e nei cantoni Ticino e Grigioni. L’obiettivo generale del progetto è sviluppare strumenti algoritmici per la l’elaborazione dei dati rilevanti alla gestione del turismo per supportare le amministrazioni nel monitorare, gestire e laddove possibile redistribuire in modo efficace i flussi turistici, preservando la qualità della vita e l’attrattività delle destinazioni. Il cambiamento previsto è una maggiore sostenibilità del turismo, che minimizzi l’impatto sulle infrastrutture locali, l’ambiente e la vivibilità dei luoghi. Esperienze di successo a livello europeo e italiano hanno dimostrato che questo cambiamento è possibile attraverso una profonda conoscenza del territorio e dei flussi turistici. L’approccio data-driven del progetto è tuttavia innovativo e promette un’efficacia di alto livello: l’output del progetto, infatti, saranno sistemi di data engineering progettati per essere facilmente usabili dalle amministrazioni competenti, nonché per essere flessibili, scalabili e aggiornabili nel tempo. Per rendere il loro utilizzo effettivo, il progetto mira a un coinvolgimento dei territori, includendo sia gli stakeholder privati che pubblici quali camere di commercio, associazioni territoriali, agenzie di traporto pubblico e operatori del settore. Con questo approccio, il progetto contribuirà a risolvere diverse sfide poste dal turismo di massa. Innanzitutto, il sovraffollamento stagionale rischia di minacciare gli ecosistemi fragili e l’autenticità delle destinazioni: questa pressione rischia di erodere attrattività paesaggistica e la vivibilità dei luoghi, nonché di disincentivare il turismo culturale. Il progetto assisterà le amministrazioni locali in questa sfida, fornendo ad esempio dati elaborati sulla concentrazione stagionale dei visitatori, sia storica che prevista. Con questo impiego dei dati, le amministrazioni saranno in grado di pianificare e pubblicizzare nuovi itinerari transfrontalieri e transprovinciali, nonché festival ed eventi in posizioni strategiche. In questo modo si potrà redistribuire i visitatori in modo più equilibrato, reindirizzandoli verso destinazioni meno note, dunque valorizzando maggiormente il patrimonio locale. Questo tipo di ricaduta sul territorio è già stata sperimentata con successo in Europa, specialmente all’indomani della pandemia. Ad esempio, la provincia di Teruel in Spagna ha promosso itinerari nella zona meno noti, incentivando la prenotazione di hotel e prodotti a km 0; similmente, l’iniziativa “Borghi - Viaggio Italiano” ha sostenuto l’ideazione di itinerari tra borghi in Abruzzo per la valorizzazione del territorio, anche pianificando restauri delle località e coinvolgendo il territorio. In questo senso dunque D.Qua-D.LÀ, oltre a migliorare la gestione dei flussi, contribuirà ad arginare il depauperamento di alcune città particolarmente soggette al turismo di massa, spostando l’attenzione dal centro alla periferia. Secondariamente, l’arrivo dei visitatori in massa durante l’alta stagione può portare a una carenza di servizi essenziali come trasporti, sanità e gestione dei rifiuti, influenzando negativamente la qualità della vita dei residenti. I risultati del progetto saranno impiegati dalle autorità al fine di anticipare le esigenze infrastrutturali e pianificare misure per tempo. Ad esempio, in previsione del congestionamento e della scarsità di parcheggi a disposizione, i territori potranno disporre mezzi aggiuntivi per il trasporto pubblico e favorire pratiche di mobilità integrata tra diverse tipologie di mezzi, anche per non lasciare scoperti i servizi di trasporto ordinari alla popolazione residente. Ancora, in previsione dell’aumento della popolazione locale, mappabile attraverso il numero delle prenotazioni e dei pernottamenti, sarà possibile aggiustare il numero degli addetti alla sicurezza. Nell’ottica di gestire i flussi in tempo reale, i dati potranno essere usati anche per rilevazioni in tempo reale dei picchi di visitatori, dunque incoraggiando la popolazione a redistribuirsi. Questo è già stato sperimentato con successo nella provincia di Gelderland, in Olanda.
OBIETTIVO
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
L'obiettivo è sviluppare modelli smart data-driven per la gestione dei flussi turistici nelle regioni di confine tra Italia e Svizzera, promuovendo una gestione sostenibile del turismo. Attraverso la collaborazione transfrontaliera, si mira a preservare l'attrattività delle destinazioni, riducendo l'impatto negativo sull'ambiente e sulle comunità locali, mediante l'implementazione di strumenti informativi e il coinvolgimento attivo delle stesse.
CAPOFILA
Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco
PARTNER
Provincia di Como - Settore Affari Generali istituzionali e legali
Provincia di Sondrio - Ufficio Europa
Città Metropolitana di Milano - Area Pianificazione e Sviluppo economico
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana - Dipartimento tecnologie innovative / Istituto sistemi informativi e networking (ISIN) (Cantone Ticino)
Provincia di Lecco - Direzione organizzativa V Progetti strategici
BUDGET
1.086.732,24 €
182.800,00 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
Il progetto si propone di affrontare sfide significative comuni al territorio transfrontaliero, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e il turismo sostenibile nei territori del Programma.
Il patrimonio culturale del territorio transfrontaliero è un’importante opportunità di cooperazione tra Italia nord-occidentale e cantoni Ticino e Grigioni. In Italia e Svizzera, infatti, nonostante le differenze, il turismo e i settori correlati sono cruciali per l’economia e l’occupazione, in quanto incidono sul PIL nazionale per il 2% e il 3% rispettivamente essendo peraltro trainati dai flussi stranieri in maniera preponderante. In entrambi i Paesi, il settore culturale e creativo contribuisce significativamente al valore aggiunto nazionale, con il 5,6% e il 2% rispettivamente, corrispondenti a più di 95 miliardi di euro e 15 miliardi di franchi. L’occupazione in questo settore è altrettanto rilevante: nel 2022, in Italia, i lavoratori nel settore culturale e creativo erano circa 1,5 milioni, con un aumento del 3% rispetto al 2021, superiore all’1,7% nazionale; in Svizzera, l’anno precedente, i lavoratori erano oltre 230.000, con un incremento del 2% rispetto al 2020.
Queste tendenze potrebbero risultare più pronunciate in occasione dei grandi eventi, che possono causare una concentrazione stagionale dei flussi turistici verso destinazioni già affollate. Questo fenomeno merita attenzione speciale in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.
A quest’opportunità comune tuttavia corrispondono molteplici sfide. Innanzitutto, all’indomani della pandemia, si è registrato un incremento del turismo di massa, che ha implicato una risposta pronta dei territori. Nel 2023 l’area nord-occidentale italiana ha conosciuto l’incremento più importante in Italia (+12% rispetto al 2022), dove si sono registrati picchi specialmente nell’area del lago di Como, nella quale i pernottamenti sono aumentati del 20% rispetto al 2019, dato che comunque trascura i flussi giornalieri. Simili tendenze sono osservabili anche nel contesto svizzero, in cui nel 2023 le presenze in strutture ricettive sono state pari a 41 milioni (+9,2% rispetto al 2022 e massimo storico), e in cui i cantoni Ticino e Grigioni hanno registrato rispettivamente una quota pari a 2,5 milioni e 5,4 milioni di pernottamenti e un tasso netto di occupazione delle camere di circa il 50%.
Questa pressione ha causato negli scorsi anni dei disservizi, non solo ai turisti ma anche alla popolazione residente, in materia di trasporti, sicurezza, sanità, fornitura d’acqua e gestione dei rifiuti. Le infrastrutture limitate in alcune destinazioni turistiche non sono attrezzate adeguatamente per gestire l’alto traffico, specialmente durante i picchi stagionali. Inoltre, il turismo di massa ha portato in alcuni contesti una perdita dell’identità culturale locale e alla gentrificazione delle aree residenziali, con il rischio di allontanare i residenti locali e alterare l’equilibrio socio-economico delle comunità.
DQuaDLA ha l’obiettivo di fornire strumenti decisionali al policy maker per intervenire chirurgicamente sulle sfide poste dal turismo di massa attraverso un approccio data-driven. A questo proposito, il partenariato di progetto creerà modelli e strumenti di raccolta dati e di elaborazione algoritmica per permettere agli attori pubblici locali di monitorare, risolvere o mitigare i problemi legati al turismo di massa.
Verranno impiegati dati (esposti anche in formato aperto) su molteplici ambiti territoriali, messi a disposizione dai partner istituzionali. Questo per permettere un approccio olistico alle sfide del turismo, che tenga conto delle implicazioni sul settore dell’hospitality, sulla demografia, sull’ambiente e sulle infrastrutture, sui servizi pubblici locali, sulle località più visitate. La larga disponibilità di dati, afferente sia al settore pubblico che a quello privato, verrà impiegata per soluzioni di vario tipo, come ad esempio analisi predittive di flusso a supporto delle decisioni dei policymaker. Tali algoritmi potranno concretizzarsi nel medio termine e in qualità di iniziative abilitate dal progetto in diversi tipi di applicativi, anche per smartphone, che suggeriscano al turista esperienza di viaggio alternative e personalizzate sulla base delle sue preferenze, dell’affluenza turistica nel territorio, delle condizioni meteorologiche, delle attrazioni e degli eventi presenti nel territorio. L’uso di tecniche di data engineering e analytics permetterà di creare percorsi personalizzati in modo dinamico e puntuale.
L’integrazione di dati di diversa natura e l’uso di tecniche avanzate per la loro elaborazione (smart data) allo scopo di fornire servizi personalizzati per gli stakeholder rappresenta un aspetto innovativo, che va oltre le comuni prassi usate nel settore.
Infatti, sebbene molteplici altre iniziative interregionali abbiamo affrontato il tema del turismo sostenibile, hanno teso a risolvere in maniera verticale alcuni problemi specifici legati a esso, coinvolgendo dunque gli esperti del settore e degli ambiti di applicazione. Ad esempio, diverse esperienze di successo hanno trovato soluzioni legate al marketing territoriale che hanno risolto problemi specifici di delocalizzazione dal centro verso la periferia, oppure di valorizzazione di alcune mete poco conosciute.
L’approccio dell’iniziativa non è volto alla risoluzione di problemi particolari, ma tenderà a fornire strumenti alla pubblica amministrazione, che potranno essere utilizzati in molteplici modi. La soluzione, dunque, non si fermerà al singolo ambito di applicazione, ma sarà progettata per evolversi e per essere sfruttabile su vasta scala. Proprio per questo, D.Qua-D.LÀ punterà in particolar modo alla collaborazione tra istituzioni. In questo risiederà il valore principale del progetto: ci creare una soluzione dalle pubbliche amministrazioni per le pubbliche amministrazioni.
Le istituzioni, proprietarie di dati aperti e affidabili, saranno i fornitori primari delle informazioni necessarie per alimentare la piattaforma
GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Autorità pubblica regionale
Autorità pubblica nazionale
Agenzia settoriale
Fornitore di infrastrutture e servizi pubblici
Impresa
PMI
Organizzazione di sostegno alle imprese
Cittadini
Ospedale e centro medico
PIANO DI LAVORO
Framework: progettare un framework di analisi di dati a supporto delle decisioni delle amministrazioni pubbliche delle aree di cooperazione Italia-Svizzera. L’output è rappresentato dai processi di raccolta e dagli algoritmi di analisi dei dati che rispondono al bisogno dei policy maker per informare e guidare le politiche e le azioni volte a gestire il turismo di massa in modo sostenibile e a mitigarne i rischi.
Strumenti: progettare e sviluppare una piattaforma che offra gli strumenti di data engineering a supporto delle decisioni, attraverso la raccolta, il processamento e l'analisi dei dati rilevanti alla gestione del turismo nei territori di cooperazione Italia-Svizzera coinvolti nel progetto.
Sperimentazione: implementare e perfezionare gli strumenti sviluppati nelle fasi precedenti del progetto di cooperazione interregionale Italia-Svizzera. Si mira a garantire che gli strumenti siano adeguatamente messi in esercizio, che gli utenti siano formati correttamente per utilizzarli e che vengano raccolti e analizzati i feedback per migliorarne l'efficacia, anche tramite la predisposizione di documentazione a corredo, per assicurare una corretta e sostenibile adozione degli strumenti nel lungo periodo. In questa fase saranno altresì attivate azioni di capacity building dei portatori di interesse del territorio.
RISULTATI
Le organizzazioni del partenariato che hanno preso parte alla realizzazione avranno acquisito e messo a regime lo strumento di analisi dei dati e sperimentato la sua applicazione concreta. La loro collaborazione proseguirà anche oltre il termine del progetto attraverso il continuo scambio di dati, informazioni e buone pratiche per la gestione dei flussi turistici, dei grandi eventi e la promozione di un modello sostenibile di turismo.
Lungo lo svolgimento del progetto sono previste diverse attività di condivisione dei risultati e sensibilizzazione, che culminano nella fase di capacity building e messa a terra della soluzione. Al termine del progetto saranno state coinvolte e raggiunte fino a 50 persone provenienti da istituzioni e organizzazioni operanti sul territorio.