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On The DOT

Inizio progetto gennaio 2025

SINTESI
OntheDOT si propone di facilitare l’accesso ad una dialisi di qualità per i pazienti in dialisi che vivono sul confine Svizzero/Italiano, riducendo tassi di mortalità e comorbidità, ma soprattutto sperimentando servizi di telemedicina e facilitando il passaggio da una assistenza centralizzata in favore dei centri territoriali di prossimità e della domiciliazione ove possibile. ​
Base di partenza sono gli ottimi risultati del progetto InterACTIVE HD 2.0 (Interreg 2014-2020) e fattore abilitante è la presenza di centri orientati al miglioramento continuo, attenti a erogare servizi sempre più performanti, adottando sistemi di monitoraggio delle proprie prestazioni. ​
Si propongono diverse attività per affrontare il problema sia dal punto di vista clinico che organizzativo. Si prevede di estendere le iniziative di digitalizzazione ed acquisizione automatizzata dei dati dialisi oggi diffuse prevalentemente nei centri ospedalieri, anche ai centri ad assistenza limitata diffusi sul territorio, con l’obiettivo chiave di una raccolta dei dati relativi ai trattamenti non solo strutturata, ma anche standardizzata ed interfacciabile con sistemi di supporto alla decisione clinica. Questo renderà possibile la validazione multicentrica di strategie di supporto decisionale la cui integrazione nei protocolli clinici, permetterà di personalizzare la prescrizione dialitica, migliorando la QoL del paziente. Si lavorerà sulla formazione del personale all’uso di queste tecnologie, che verranno utilizzate durante uno studio pilota. ​
Nell’ottica dell’avvicinamento a casa del paziente saranno anche analizzate le nicchie di utenza che possono in primis trarre vantaggio dall’ emodialisi domiciliare, in contesti transfrontalieri e montani, quali quelli coinvolti.  Nel contempo si svilupperanno modelli per lo studio dell’evoluzione della risposta al trattamento da parte del paziente terminale, nel tentativo di identificare marker quantitativi che  indichino l’opportunità di una dialisi decrementale o di un trattamento domiciliare del paziente interfacciandosi anche con i servizi di assistenza domiciliare. ​

OBIETTIVO 
RSO 4.5 Garantire parità di accesso all'assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari, compresa l'assistenza sanitaria di base, come anche promuovere il passaggio dall'assistenza istituzionale a quella su base familiare e sul territorio
OntheDOT si propone di assicurare una dialisi di qualità ai pazienti che vivono sul confine Svizzero/Italiano, sperimentando servizi di telemedicina e facilitando il passaggio da una assistenza centralizzata verso i centri territoriali e il domicilio.   
La condivisione di best practice, sfruttando la piattaforma già disponibile a valle del progetto Interactive-HD 2.0, permetterà di garantire la continuità territoriale della cura, assicurando al paziente una terapia personalizzata e di qualità. 

CAPOFILA
Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco

PARTNER
Fondazione Politecnico di Milano - Sede Operativa di Lecco
Cooperativa EDP La Traccia (Matera)
Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) Lariana
ASST dei Sette Laghi (Varese)
Università degli Studi di Pavia - Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione 
Ente Ospedaliero Cantonale (Ospedale Regionale di Lugano) - Servizio di Nefrologia
Kantonsspital Graubünden (Cantone dei Grigioni) 

BUDGET
901.112,60 €
160.000,00 CHF (contributo svizzero) 

RILEVANZA E CONTESTO
Il progetto si colloca in aree funzionali caratterizzate dalle stesse esigenze cliniche, nonostante la definizione di confini territoriali che attraversano tali aree.  
L’insufficienza renale e la terapia emodialitica (HD) rappresentano un problema di sempre maggiore importanza, con un notevole impatto economico e sociale sia per Regione Lombardia (prevalenza 770 pazienti per milione (pmp); incidenza 175pmp/anno ovvero circa 8000 pazienti in dialisi, con 1800 nuovi paz./anno; indice di vecchiaia 165,4pmp), che per i Cantoni svizzeri coinvolti Ticino e Grigioni  (incidenza circa 95-100pmp, prevalenza circa 450pmp per ognuno; per il Canton Ticino 1/3 dei pazienti sono trattati presso il centro di Lugano). Tale impatto, in queste realtà, è destinato a crescere a causa del progressivo aumento, sia in Svizzera che in Lombardia, di pazienti anziani affetti da multiple patologie e più inclini allo sviluppo di disturbi cardiovascolari intra-HD.  
Nonostante lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, l’HD è ancora oggi associata a tassi di comorbidità e mortalità non trascurabili. L’enorme variabilità di tolleranza al trattamento tra i pazienti implica la necessità di personalizzare la terapia sul singolo individuo, obiettivo raggiungibile con un utilizzo intelligente e integrato delle informazioni rilevabili dai dispositivi utilizzati in reparto. Con InterACTIVEHD 2.0 si è investito sulla digitalizzazione dei centri ospedalieri coinvolti, creando una robusta piattaforma tecnologica per la gestione del dato clinico relativo al paziente in HD presso i centri di confine, nonché lo sviluppo di complessi algoritmi predittivi del rischio ipotensivo ad inizio seduta e della risposta del paziente in termini di rimozione di fluidi in eccesso e cataboliti e di riequilibrio di elettroliti. 
Con OnTheDot si vuole quindi mettere a frutto quanto già fatto, portando ulteriore valore aggiunto ai servizi sanitari erogati nel territorio coinvolto, affrontando nel contempo anche nuove sfide.   
Lo sviluppo di strumenti volti a una predizione della risposta al trattamento del singolo paziente è di indubbia importanza per gli ospedali, ma assume ancor maggiore importanza per i centri dialisi satellite dislocati sul territorio. Come evidenziato da InterACTIVE-HD 2.0 la qualità di vita di molti pazienti trarrebbe beneficio dall’esecuzione del trattamento nei pressi della propria abitazione, o addirittura a domicilio. Tale avvicinamento è però stesso impossibile perché la presenza del medico sui centri del territorio è discontinua e solo i pazienti più stabili hanno accesso a tale servizio. Nei contesti transfrontalieri montani saranno anche analizzate le nicchie di utenza che possono trarre vantaggio da una emodialisi domiciliare.   
Il quadro di esigenze territoriali è complesso, ma si possono riassumere le esigenze in due grandi categorie: 
- esigenza di personalizzazione del trattamento 
- esigenza mobilità. 
Per soddisfare entrambe si individua la necessità di: 
a- una base di dati uniforme: soluzione sviluppata con il progetto Interreg InterACTIVE HD 2.0, che verrà adottata in questo progetto; 
b- integrazione dei dati disponibili per alimentare modelli predittivi paziente specifici: soluzione sviluppata con il progetto Interreg InterACTIVE HD 2.0, che verrà adottata in questo progetto; 
c- di sviluppo di sistemi di supporto alla decisione clinica (con validazione multicentrica) la cui integrazione nei protocolli clinici, permetterà di personalizzare la prescrizione dialitica, migliorando la QoL del paziente: si prevede lo sviluppo di un Prototipo da validare in termini di usabilità durante il progetto Interreg OnTheDOT; 
d- di potenziamento dell’interazione tra centro ospedaliero e sedi dialisi sul territorio nonché dell’infrastruttura tecnologica dei centri dislocati sul territorio, sfruttando anche servizi di telemedicina per l’avvicinamento al domicilio del paziente: si prevede uno studio pilota per la sperimentazione di sistemi di teleassistenza in due centri sul territorio, uno italiano e uno svizzero, nell’ambito del progetto Interreg OnTheDOT. 
e- di formare il personale dei centri ospedalieri e sul territorio al corretto uso dei sistemi di supporto alla decisione clinica e delle soluzioni di telemedicina, che verranno utilizzate durante uno studio pilota: si prevedono attività di formazione in tal senso durante il progetto Interreg OnTheDOT; 
f- di individuazione delle nicchie di pazienti che potrebbero trarre beneficio da un’emodialisi non solo di prossimità ma addirittura domiciliare: si prevede di svolgere tale attività durante il progetto Interreg OnTheDOT; 
g- di identificare marker quantitativi per studiare l’evoluzione della risposta clinica del paziente che indichino l’opportunità di una dialisi decrementale interfacciandosi con i servizi di assistenza domiciliare: si prevede di svolgere tale attività durante il progetto Interreg OnTheDOT. 

GRUPPI TARGET
Ospedale e centro medico
Cittadini
Altri

PIANO DI LAVORO
Analisi e condivisione del contesto e dei prerequisiti: obiettivo specifico di questa attività è l’identificazione delle strategie operative per raggiungere risultati progettuali. L’obiettivo verrà raggiunto tramite sotto-attività. Si tratterà dell’analisi e dello studio del contesto di partenza, contemplando gli aspetti organizzativi dei centri coinvolti, il patrimonio tecnologico disponibile e in uso e le esperienze pregresse sui diversi aspetti che verranno presi in considerazione durante il progetto.
Secondo obiettivo lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica dei centri coinvolti per abilitare le azioni di miglioramento continuo e il potenziamento dell’interazione ospedale-sedi decentrate. Si affronterà il problema da più sfaccettature, andando a mettere a frutto quanto già sviluppato durante InterACTIVE HD 2.0, ma anche affrontando temi nuovi quali lo sviluppo di prototipi di sistemi di supporto alla decisione clinica, la sperimentazione pilota di nuovi sistemi di tele-monitoraggio in sedi decentrate, lo studio della risposta del paziente del tempo e i criteri di indicazione per la dialisi decrementale. 
Le attività di questo work package saranno coordinate da PoliMI e svolte in collaborazione con La Traccia ed Università di Pavia. I centri clinici, presso cui avverranno la raccolta dei dati clinici e le azioni pilota, saranno i beneficiari primi di tali attività.
Ulteriore obiettivo è creare le condizioni per il passaggio da una assistenza centralizzata verso i centri territoriali e il domicilio, abilitando operativamente le infrastrutture tecnologiche. Si lavorerà sull’interfaccia utente per i sistemi di supporto decisionale prototipali. Si investirà in formazione del personale, con attenzione alle sedi decentrate, per facilitare l’uso delle nuove tecnologie, siano esse sistemi di supporto decisionale, di telemedicina o cruscotti di monitoraggio. Da ultimo si definiranno strategie per la gestione del paziente terminale in dialisi, valutando sia la domiciliazione per sé, che l’interazione con i servizi di assistenza domiciliare. 
Obiettivo finale è valutare l’impatto progettuale per quanto riguarda: il miglioramento dell’infrastruttura tecnologica, la formazione del personale, l’analisi dei modelli di decentramento e/o domiciliazione dell’attività, l’identificazione delle nicchie di pazienti che potrebbero giovare della domiciliazione, e le possibili strategie di interazione con i servizi di assistenza domiciliare. Si valuteranno costi, benefici e percorribilità di ogni alternativa, identificando quali meglio si concilino con le esigenze delle realtà più vallive o dei centri più isolati. Si valuterà anche la sostenibilità nel futuro immediato dei servizi sperimentati, facilitando il passaggio da una assistenza centralizzata in favore dei centri di prossimità e della domiciliazione ove possibile. 

RISULTATI
Con riferimento alla gestione uniforme dei pazienti presso i centri di confine e all’aumento della qualità dei servizi sanitari per i dializzati si parte dai risultati di InterACTIVE HD 2.0: una piattaforma con una base di dati che permette la condivisione di best practice, un protocollo condiviso per l’integrazione dei dati delle sedute dialitiche, ad alimentare modelli predittivi e un cruscotto per il monitoraggio delle performance. Con OnTheDOT si passa: 
- allo sviluppo di sistemi di supporto alla decisione clinica, da integrarsi nei protocolli per permettere la personalizzazione della prescrizione; 
- al potenziamento dell’interazione tra centro ospedaliero e sedi sul territorio e dell’infrastruttura tecnologica delle sedi decentrate, con servizi di telemedicina;
- alla sperimentazione di misure di patient-experince;
- alla sperimentazione di iniziative di formazione innovativa all’uso delle tecnologie. 
Tutte queste azioni sono volte al miglioramento della QoL del paziente.  
Con riferimento al miglioramento dell’accessibilità dei servizi sanitari per i dializzati e alla valutazione di avvicinamento al domicilio, soluzione ottimale in contesti transfrontalieri, e montani, nonché per pazienti critici, si parte da un documento condiviso di analisi delle esigenze di mobilità stilato durante InterACTIVE-HD 2.0, per arrivare a:
- all'identificazione di marker quantitativi dell’evoluzione della risposta clinica del paziente, condivisi tra i centri italiani e svizzeri;
- alla definizione di linee guida condivise e best practice per la gestione del paziente terminale in dialisi (argomento ancora poco approfondito), interagendo anche con i servizi di assistenza domiciliare operanti sul territorio. 
La collaborazione tra i partner italiani e svizzeri ha permesso, con InterACTIVE-HD 2.0 di fare un passo verso l’omogeneizzazione del processo di cura dei pazienti in dialisi che sono costretti a spostarsi tra Italia e Svizzera. Questo progetto, che rende più omogenei e standardizzati i processi e i servizi erogati implica anche legami tra i centri, che continuano a confrontarsi tra loro sui risultati ottenuti. La sezione di piattaforma per la condivisione di protocolli e best practice è uno strumento chiave per tenere vivo questo confronto, ampliabile anche ad altri centri. OnTheDOT mette a frutto le potenzialità degli strumenti sviluppati permettendo non solo di sperimentare dispositivi e servizi tecnologici innovativi, ma anche di confrontarsi su nuove tematiche quali la gestione del paziente terminale in dialisi e l’identificazione delle nicchie di pazienti trattabili al domicilio.
Si prevede quindi una continuazione nel tempo dell'interrelazione reciproca di tutti i partner.

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