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RigeneraTI-VA

Inizio progetto gennaio 2025

SINTESI

Il progetto RigeneraTI-VA si propone di rivitalizzare l’azione pubblica locale in una vasta area della regione insubrica tra provincia di Varese e Cantone Ticino. La motivazione dell’intervento nasce dalla constatazione condivisa che gli enti locali, da soli, non sono in grado di affrontare efficacemente le sfide poste dai cambiamenti in atto di natura sociale, economica, ambientale e culturale. Si pensi soltanto alle dinamiche demografiche, con il progressivo invecchiamento della popolazione e i trend di denatalità, la crescita degli indici di povertà e i crescenti costi del welfare comunale, i cambiamenti climatici e gli impatti sulla sostenibilità dell’ambiente, degli stili di vita e della mobilità, la trasformazione digitale che facilita la vita quotidiana ma aumenta le distanze sociali, la competizione globale, le difficoltà a trovare manodopera qualificata per le imprese, la disgregazione delle comunità e la riduzione della partecipazione democratica e politica. In più, nelle aree svantaggiate e a potenziale inespresso si aggiungono la rarefazione dei servizi, la fuga dei giovani, l’abbandono dei terreni con incremento del rischio idrogeologico e ambientale.
Gli enti di prossimità sono i primi attori a cui le comunità locali si affidano per fronteggiare queste sfide, ma si registra un divario crescente tra la complessità dei problemi e dei bisogni da affrontare e la capacità o possibilità di risposta ad essi.
La dimensione dei Comuni, per quanto nel Cantone sia stato attuato nello scorso decennio un robusto percorso di aggregazioni, rimane limitata, con esigue risorse umane ed economico-finanziarie a fronte di compiti sempre più rilevanti non solo sul piano operativo, della produzione ed erogazione di
servizi, ma anche di quello strategico di cura e sviluppo della propria comunità. Sul versante lombardo la frammentazione municipale è rimasta sostanzialmente costante (i Comuni sono 1504), per quanto, almeno nelle aree montuose, i Comuni cooperino all’interno delle Comunità montane e
stiano avviando percorsi di natura strategica con il progetto Aree Interne - Agenda del Controesodo di Regione Lombardia.
Rigenerare l’azione pubblica locale vuol dire riattivare le risorse di una comunità in cui amministrazione pubblica, stakeholder istituzionali e sociali, imprese private, associazioni del terzo settore e i cittadini possano rafforzare legami e forme di cooperazione, nell’ipotesi che lo sviluppo
locale faccia perno sulla consistenza del capitale relazionale-sociale. Soprattutto, ma non solo, sul versante italiano i Comuni di piccole e medie dimensioni (ma anche quelli più grandi) non sono in grado da soli di favorire:
- il benessere e la qualità di vita per i cittadini
- l’attrattività del loro territorio per investimenti, nuove imprese, incoming turistico
- la competitività del proprio patrimonio territoriale, che possa rendere sostenibili nel tempo benessere e attrattività.
Gli obiettivi del progetto sono:
- aiutare i Comuni a svolgere il ruolo primario di regista locale del loro sviluppo, in logica intercomunale e sovracomunale, consolidando il “vivere sostenibile”, i processi partecipati che aiutano a “decidere assieme”, e la capacità di “organizzare l’amministrazione” a fronte delle nuove sfide;
- attivare processi di capacity building che portino a co-sviluppare metodi, strumenti e azioni pilota con il contemporaneo coinvolgimento sia di politici/amministratori e funzionari, sia di stakeholder e cittadini;
- valorizzare e condividere le esperienze e i percorsi di implementazione degli enti di prossimità in Italia e in Svizzera anche attraverso l’utilizzo della piattaforma digitale FormaTI-VA nata dal progetto GovernaTI-VA del precedente Programma Interreg 2014-2020.
I risultati attesi del progetto sono i seguenti:
- costruire conoscenza reciproca e reti di relazioni transfrontaliere,
- implementare una piattaforma digitale di cooperazione in cui trovare strumenti di capacity building (casi ed esperienze, strumenti operativi, prodotti formativi) co-costruiti con politici e tecnici comunali assieme a stakeholder e cittadini, facilmente trasferibili,
- definire accordi di collaborazione italo-svizzeri per dare continuità nel tempo e per formalizzare rapporti stabili di condivisione e interscambio.

OBIETTIVO 
ISO 6.2 Potenziare una amministrazione pubblica efficiente mediante la promozione della cooperazione giuridica e amministrativa e della cooperazione fra cittadini, attori della società civile e istituzioni, in particolare con l'intento di eliminare gli ostacoli di tipo giuridico e di altro tipo nelle regioni frontaliere
Il progetto intende:
- rafforzare la capacità degli enti locali e delle loro comunità di fronteggiare sfide sempre più complesse, rivitalizzando la governance territoriale con ricadute dirette e indirette per un’ampia parte della popolazione ticinese e varesina
- coinvolgere una pluralità di attori pubblici e privati che collaborino nei laboratori tematici previsti e che possano operare in chiave transfrontaliera su temi comuni dopo il termine del progetto anche attraverso accordi formali

CAPOFILA
Provincia di Varese - Ufficio sostenibilità ambientale

PARTNER
Sezione degli enti locali - Republica e Cantone Ticino / Dipartimento delle istituzioni
Università Carlo Cattaneo - LIUC  (Varese)
ANCI Lombardia
Regione Lombardia - UTR Insubria Varese
Comune di Varese - Area VII – Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Turistico e Sportivo 
Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

BUDGET
606.547,12 €
190.380,00 CHF (contributo svizzero) 

RILEVANZA E CONTESTO
I partner di progetto sono impegnati, nei rispettivi ambiti territoriali di riferimento, ad aiutare i Comuni a svolgere il ruolo primario di regista locale del loro sviluppo, in logica intercomunale e sovracomunale, consolidando il “vivere sostenibile”, i processi partecipati che aiutano a “decidere assieme”, e la capacità di “organizzare l’amministrazione” a fronte delle nuove sfide.
Le difficoltà che si incontrano nel portare avanti questa missione sono molto simili, come già messo in luce dal precedente progetto GovernaTiVa.
Si rilevano, in particolare:
1. Ecosistemi di enti locali per una gran parte piccoli e dispersi su un territorio che li rende molte volte periferici non solo in termini geografici, ma anche in termini di capacità di accesso all’innovazione, tanto da soffrire di importanti fenomeni di spopolamento.
2. Il crescente allontanamento dalla vita politica attiva da parte dei cittadini, con gravi rischi rispetto alla tenuta della democrazia, visto che da sempre le comunità locali svolgono l’importante funzione di palestre di democrazia.
3. La fatica delle amministrazioni pubbliche locali di tenere il passo con i cambiamenti legislativi, tecnologici, sociali, economici che toccano anche le comunità più piccole, con una seria minaccia alla loro capacità di svolgere i propri compiti di governo e di tutela dello stato di diritto.
4. La necessità di affrontare le sfide di sviluppo delle comunità locali in modo corale, attraverso la responsabilizzazione attiva di una pluralità di attori (sussidiarietà verticale e orizzontale), con la difficoltà di ingaggiarli, ascoltarli e coordinarli in maniera partecipativa, mettendo davvero in pratica i principi della co-costruzione e della co-decisione delle soluzioni. 
5. La necessità di trovare soluzioni amministrative e organizzative che permettano di far funzionare collaborazioni tra enti locali e tra livelli istituzionali per superare i limiti legati alle ridotte dimensioni.
Il progetto prevede di lavorare su 10 Unità tematiche condivise sui due lati della frontiera, attivando 20 laboratori tematici, 10 sul fronte italiano e 10 sul fronte svizzero, in cui enti locali, rappresentanti delle comunità, esperti di materia e facilitatori lavoreranno insieme per:
1. Sviluppare metodi e strumenti utili ad affrontare i nodi critici dello sviluppo delle comunità con un approccio molto pragmatico, ispirato ad una domanda di fondo: “come fare per…”
2. Sperimentare questi metodi e strumenti in esperienze pilota per testarne l’efficacia e avviare un processo di perfezionamento continuo
3. Raccogliere tutte le informazioni che emergono da questo lavoro e sistematizzarle in prodotti digitali (MOOC, webinar, podcast…) che permettano da un lato di rendere espliciti i saperi maturati e dall’altro di poterli condividere in modo semplice e intuitivo con tutte le altre comunità dell’area insubrica e non solo.
Ad esempio, strutturare forme di collaborazioni tra comunità locali può essere una via efficace per superare alcuni limiti alla capacità di mettere in atto politiche di sviluppo locale efficaci. Un gruppo di comuni interessati a valutare le forme di aggregazione in essere o a avviarne di nuove fungeranno da pilota per sperimentare il “come fare”, con l’intervento di un pool di esperti di diritto
amministrativo e di scienza dell’amministrazione, accompagnati da facilitatori che coordineranno gli attori coinvolti nella sperimentazione e, soprattutto, avranno il compito di raccogliere e sistematizzare tutti i saperi maturati grazie a questa esperienza e renderli facilmente condivisibili anche con altri.

GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Gruppi di interesse incluso ONG
Autorità pubblica regionale

PIANO DI LAVORO
Costruzione di un metodo di lavoro condiviso transfrontaliero. Al termine i partecipanti disporranno di una conoscenza di base delle realtà istituzionali dei territori coinvolti, delle competenze necessarie per coordinare i Gruppi di lavoro multi-attore che produrranno gli strumenti multimediali di supporto all’azione pubblica locale; di una metodologia condivisa di lavoro per lo svolgimento delle attività sui due lati della frontiera valorizzando al meglio le possibile sinergie attorno a tematiche comuni che prendono corpo in contesti istituzionali e sociali molto differenti.
Percorsi di co-costruzione di soluzioni per il "vivere sostenibile".
Percorsi di co-costruzione per "decidere insieme". Decidere insieme, tenendo in considerazione punti di vista, livelli di conoscenza e ruoli diversi non è facile. Ma è indispensabile. Le comunità hanno bisogno di strategie e politiche per indirizzare il proprio sviluppo, ma come deciderle insieme? Gli organi istituzionali degli enti locali hanno compiti decisionali importanti, ma prevedono anche regole specifiche per assolverli.
Percorsi di co-costruzione per "organizzare l'amministrazione". Rafforzare la capacità dei Comuni piccoli e medi di fornire servizi e di prendersi cura della propria comunità adottando o migliorando processi e forme di aggregazione intercomunali e sovracomunali e fornendo a cittadini e stakeholder informazioni sul ruolo dei Comuni e sui servizi erogati in forma diretta o associata.

RISULTATI
I risultati di progetto avranno una ricaduta su una buona parte del territorio sia della provincia di Varese (circa 900.000 ab.) sia del Cantone Ticino (circa 350.000 ab.). 
Si presume, vista anche l'ottima cooperazione della fase di preparazione del progetto, che tutti i 7 partner continueranno a collaborare a conclusione del progetto utilizzando la comune piattaforma digitale. Si calcola inoltre che almeno 3 delle organizzazioni coinvolte nelle attività di progetto si uniranno a tale cooperazione.
 

RigeneraTI-VA

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