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Inizio progetto gennaio 2025

SINTESI
L’area transfrontaliera è caratterizzata da comuni sfide che riguardano il declino demografico e l’invecchiamento della popolazione. Esse generano tensioni profonde: a fronte di bisogni di cura e assistenza crescenti e differenziati si manifesta una costante riduzione delle risorse umane necessarie all’attivazione dei servizi, particolarmente nel settore delle cure dei soggetti con patologie croniche. Entrambi i sistemi devono del resto confrontarsi con l’esigenza di trovare soluzioni finanziariamente sostenibili per rispondere ai bisogni, e vi é una comune consapevolezza della necessità di riqualificare e ottimizzare i servizi, valorizzando il mantenimento a domicilio e attivando tutte le reti professionali e sociali di supporto, facendo leva sulle nuove tecnologie digitali, come peraltro evidenziato dalle norme europee, nazionali e regionali. 
Il progetto si propone di facilitare questa transizione costruendo un nuovo modello di servizi domiciliari integrati, supportati dalla tecnologia, per aumentare la capacità dei sistemi territoriali di garantire ai cittadini anziani fragili residenti in aree discoste una permanenza protetta e tutelata presso il proprio domicilio. Attraverso la sperimentazione di modalità e strumenti di lavoro in grado di far dialogare servizi e professioni diverse - sanitarie e sociali - nella lettura dei bisogni e nella predisposizione dei relativi interventi, mira a costruire e proporre ai sistemi territoriali modelli e raccomandazioni per l’integrazione tra i servizi sociali, quelli sanitari e quelli comunitari, portando un contributo fondato su un’esperienza transfrontaliera che coinvolge direttamente i beneficiari dei servizi. La dimensione transfrontaliera arricchisce il terreno di confronto, aumenta la massa critica della sperimentazione e nello stesso tempo è una spinta verso l’innovazione.
La sperimentazione di nuove tecnologie, già disponibili, per il supporto domiciliare fornirà indicazioni sulle modalità di diffusione di questi strumenti – nuova strada per l’accessibilità ai servizi e per la prevenzione dell’istituzionalizzazione. L‘innovazione necessita infatti non solo di apparati tecnici adeguati, ma soprattutto di processi di formazione e accompagnamento al loro utilizzo da parte di operatori, familiari, persone anziane. Output del progetto sarà quindi non solo l’introduzione della tecnologia, ma piuttosto un modello di lavoro per la sua efficace diffusione e gestione.  
Da ultimo, il progetto si propone azioni di empowerment di contesto, necessarie al mantenimento al domicilio degli anziani fragili.

OBIETTIVO 
RSO 4.5 Garantire parità di accesso all'assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari, compresa l'assistenza sanitaria di base, come anche promuovere il passaggio dall'assistenza istituzionale a quella su base familiare e sul territorio
Il progetto intende rafforzare la capacità dei sistemi di intercettare e rispondere ai bisogni di anziani e famiglie residenti in aree periferiche, assicurando più a lungo possibile il mantenimento a domicilio e riducendo il ricorso ai presidi sanitari, grazie all’integrazione degli interventi sanitari e sociali, la valorizzazione delle nuove tecnologie e il lavoro di rete. Si rivolge a operatori e decisori dei due territori, per migliorare l’accessibilità, vicinanza e qualità dei servizi. 

CAPOFILA
Consorzio Consolida Società Cooperativa Sociale (Lecco)

PARTNER
Fondazione ECAP Svizzera (Cantone Ticino)
Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio (Cantone Ticino)
Associazione Opera Prima (Cantone Ticino)
L'Arcobaleno Società Cooperativa Sociale Onlus (Lecco)
COSMA Cooperativa Provinciale Medici Medicina Generale Lecco S.C. a r.l.
Auser Leucum ODV-ETS (Lecco)

BUDGET
894.994,54 €
108.952,25 CHF (contributo svizzero) 

RILEVANZA E CONTESTO
Invecchiamento e declino demografico sono due delle sfide chiave con cui è confrontata l’area di programma, come emerge dai documenti preparatori al programma redatti dal BAK nel 2021 («Diagnostica territoriale» dell’area di confine Svizzera-Italia Analisi SWOT e raccomandazioni d’azione per la cooperazione transfrontaliera) e ancor più dalle recenti rilevazioni statistiche e analisi economiche, come quelle condotte nello stesso contesto del programma Interreg 2014-2020 (vedi ad es. progetto Skillmatch Insubria). Una presenza elevata di over 65 (che si avviano a diventare il 25% della popolazione residente) genera bisogni crescenti di servizi nel campo socio-sanitario, mentre la denatalità e la riduzione delle leve giovanili in ingresso nel mondo del lavoro riducono il potenziale di manodopera disponibile e producono una crescente concorrenza tra aree di frontiera soprattutto in settori – come quello socio-sanitario – in cui si registra un forte incremento della domanda di lavoro e una contemporanea crisi delle vocazioni, con uscite precoci dalla professione anche delle persone qualificate. Questa condizione si presenta più grave nelle aree interne, nelle valli e montagne, ove la carenza di servizi accelera i fenomeni di spopolamento.
La proposta di progetto persegue obiettivi coerenti con le priorità e le azioni previste dall’OS 4.5 del programma. Intende infatti “garantire l’accesso ad una assistenza sanitaria di qualità anche in aree periferiche e di confine”, attraverso azioni quali: 
- Supportare la diffusione di servizi di telemedicina. 
- Favorire lo sviluppo e l’insediamento di servizi innovativi nel campo della silver economy e agevolarne l’accesso da parte dei target destinatari di entrambi i paesi. 
Vuole inoltre “promuovere a livello transfrontaliero il passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare, comunitaria e di prossimità”, in conformità alla strategia di deistituzionalizzazione dell'UE, che trova riferimento coerente anche nella pianificazione disposta a livello regionale lombardo e cantonale ticinese.
Il progetto punta a definire soluzioni innovative in tre ambiti:
1. Integrazione socio-sanitaria e lavoro di rete. Su entrambi i versanti si tratta di un obiettivo fatto proprio dalle politiche di settore, che richiede ulteriori sforzi per essere conseguito. Si vuole definire, attraverso lo scambio di esperienze e pratiche, un modello di presa in carico dei bisogni, definizione di piani personalizzati e integrazione tra interventi sociali e sanitari grazie al lavoro di rete, ai fini di intercettare precocemente il/i bisogni di anziani e famiglie e strutturare interazioni e collaborazioni stabili tra servizi (area socio-assistenziale, socio-sanitaria, sanitaria) e con il mondo del volontariato strutturato.      
2. Valorizzazione dei potenziali legati alla digitalizzazione ai fini di assicurare il mantenimento a domicilio, soprattutto nelle aree discoste. Nonostante i progressi compiuti (vedi ad es. la diffusione della cartella elettronica che permette la presa in carico integrata dell’utente da parte dei diversi attori del socio-sanitario), l’uso delle nuove tecnologie di diagnosi e monitoraggio a distanza è ancora in certi contesti in una fase embrionale e si confronta con forti resistenze. Si vogliono innovare i servizi orientati al supporto alla domiciliarità sperimentando l’introduzione di una serie di strumenti già esistenti, che permettono di migliorare flessibilità, integrazione, accessibilità, velocità e dinamicità della risposta, valorizzando il telemonitoraggio e la telemedicina e intervenendo su ostacoli e diffidenze presenti sia nei cittadini che negli operatori. 
3. Innovazione nel campo della formazione. L’evoluzione generata dall’integrazione in rete dei diversi attori (sanitari e sociali) e dall’introduzione delle tecnologie determina la necessità di contrastare lo stress da cambiamento, consolidando sensibilità e competenze. Si intende quindi fare formazione per aumentare e adeguare le competenze dei caregiver (familiari e professionali), sia per far fronte ai carichi di cura che per favorire l’introduzione di servizi tecnologici. Ulteriore target della formazione sono operatori (sociali e sanitari) e volontari che si occupano di anziani e famiglie in entrambi i territori, attraverso un percorso congiunto di Capacity building.


GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Autorità pubblica regionale
Centro di istruzione/formazione e scuola
Cittadini
Ospedale e centro medico

PIANO DI LAVORO
Soluzioni per l’integrazione socio-sanitaria dei servizi di cura nelle aree discoste. Definizione attraverso lo scambio di esperienze e l’analisi congiunta delle pratiche in tema di domiciliarità, di un modello e di raccomandazioni sulla gestione integrata dei servizi socio-sanitari, che preveda soluzioni comuni per le regioni periferiche, in materia di:
- collegamento, coordinamento e integrazione tra tutti i servizi e gli interventi attivi, istituzionali e del volontariato, a favore del target del progetto;
- riconoscibilità e accesso, per i cittadini, ad un punto di riferimento competente e capace di ricomporre gli interventi;
- individuazione dei fattori evolutivi delle condizioni socio-sanitarie del target di progetto e predisposizione di modelli di intervento flessibili e modulabili, mirati al mantenimento al domicilio. 
Tecnologie a supporto del mantenimento a domicilio dei fragili nelle aree periferiche. Attraverso la sperimentazione e lo sviluppo di nuove forme di servizi che si avvalgono della tecnologia, si intende:
1. Favorire l’accessibilità dei servizi per le persone più fragili, con scarsa mobilità, residenti in zone discoste.
2. Supportarne il costante monitoraggio, con attenzione all’individuazione precoce dei fattori di rischio socio-sanitario e sociale.
3. Definire modelli e protocolli di intervento mirati al contenimento e trattamento dei rischi, al fine di supportare il mantenimento al domicilio e ridurre le necessità e i costi di accesso ai presidi sanitari.  
Capacity building e capitalizzazione: attivazione della rete e valorizzazione dei risultati. A supporto dello scopo finale del progetto - migliorare la capacità dei sistemi territoriali, con particolare riferimento alle regioni periferiche, di farsi carico dei più fragili e vulnerabili, si attiveranno interventi formativi, di sensibilizzazione e capitalizzazione.

RISULTATI
Linee Guida per l'integrazione dei servizi socio-sanitari, validate attraverso peer review e sperimentazione sul campo. Le linee guida verranno proposte ad una platea ampia di stakeholder e decisori sui due lati della frontiera, grazie alle attività di comunicazione e disseminazione e agli output di progetto, contribuendo all'implementazione di modelli operativi di integrazione socio-sanitaria efficaci e coerenti con quanto auspicato e previsto dalle normative dei due contesti territoriali.  
Modelli di lavoro condivisi a supporto dell'introduzione delle nuove tecnologie a favore del mantenimento a domicilio, validati attraverso la sperimentazione in due cantieri e la valutazione congiunta. La descrizione articolata dei modelli derivanti dalla sperimentazione  troverà spazio all'interno del Report finale di progetto in una sezione dedicata. Come nel caso precedente la soluzione verrà proposta ad una platea ampia di stakeholder e decisori sui due lati della frontiera, grazie alle attività di comunicazione e disseminazione e agli output di progetto. Tale risultato potrà contribuire alla necessaria implementazione della tecnologia nel campo dei servizi per la cura domiciliare degli anziani. 
Modelli e Format condivisi per la sensibilizzazione e formazione degli attori (capacity building) replicabili successivamente nei due contesti territoriali. La descrizione articolata dei modelli, format e strumenti derivanti dalla sperimentazione troverà spazio all'interno del Report finale di progetto in una sezione dedicata.
Indicazioni condivise per la formazione delle figure emergenti nell'assistenza a domicilio.
 

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