Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Le origini, le motivazioni e gli obiettivi del Progetto Spluga Bianco rappresentano l’opportunità di assicurare una continuità alla cooperazione, integrando e innovando le azioni, legate ad un ventennale impegno di cooperazione transfrontaliera assumendo il patrimonio naturale e culturale materiale e immateriale come opportunità di diversificazione e di qualificazione dello sviluppo transfrontaliero. L’attenta lettura delle precedenti esperienze ha evidenziato la ricchezza e la varietà degli obiettivi perseguiti e raggiunti dai numerosi progetti realizzati ma ha anche posto l’interesse a perseguire un disegno centrato su tre fattori: un percorso territoriale transfrontaliero italiano e svizzero di continuità e fortemente integrato ma anche diversificato sotto il profilo sociale, culturale ed economico; una maggiore integrazione fra il tema centrale, quale è quello storico-culturale, e le altre risorse e opportunità che i territori offrono, per migliorare, grazie a una cooperazione funzionale, operativa e continuativa, un comune sviluppo locale e un maggiore valore aggiunto, centrato in particolare sulla forte integrazione cultura-natura-turismo. Le azioni si sviluppano partendo da un processo di governance che coinvolge gli enti locali delle regioni Valchiavenna, Viamala e Moesa. Successivamente, si estende ai consorzi Viamala Turismo e ai Consorzi Turistici di Valchiavenna, Consorzio di Madesimo e San Bernardino, Spia SRL e Splugen Tambo per sviluppare e gestire l'offerta turistica in modo inclusivo, considerando le esigenze di tutti gli attori coinvolti. L'azione mira a creare una piattaforma condivisa per promuovere il percorso turistico, consentendo alle destinazioni coinvolte di diffondere informazioni, offerte ed esperienze. Questo permetterà di offrire ai visitatori un servizio integrato attraverso diverse destinazioni, aumentando il business complessivo delle stesse. I percorsi attorno al paradiso incantato di Montespluga offrono un'esperienza unica di sci alpinismo e ciaspole trekking sulla neve, in un ambiente "lift-free" che promuove un approccio naturale e sostenibile alla montagna. Le attività comprendono escursioni di sci alpinismo per principianti ed esperti, corsi di sicurezza in montagna con Guide Alpine professioniste e itinerari emozionali che includono i "Tiny House/Night Camp". Le strutture sono progettate con attenzione alla sostenibilità ambientale, offrendo flessibilità per adattarsi alle esigenze del territorio e dei visitatori, promuovendo il turismo responsabile. Strategie mirate coinvolgono attivamente bambini e famiglie, offrendo attività educative e divertenti legate alla montagna e alla natura, per un'esperienza indimenticabile. L'integrazione con le attività esistenti del progetto Homeland permette alle strutture, dotate di ruote, di svolgere diverse funzioni, garantendo standard di sicurezza, comfort e sostenibilità, offrendo un'accoglienza calorosa e adattabile alle diverse esigenze dei visitatori. Inoltre, sarà previsto un allestimento accoglienza turistica presso l'edificio storico della Dogana a Montespluga, che contribuirà a valorizzare ulteriormente l'esperienza dei visitatori e a promuovere la cultura locale.
OBIETTIVO
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
Aumentare le presenze turistiche attraverso nuove opportunità di sviluppo dell'attrattività turistica transfrontaliera attraverso azioni orientate a favorire proposte di turismo sostenibile che valorizzino le risorse ambientali; sviluppare altresì nuovi itinerari turistici invernali ed emozionali per generare indotto economico e mantenere la popolazione sul territorio, creando una governance d'area condivisa e sviluppando il prodotto Spluga Bianco quale simbolo del progetto.
CAPOFILA
Comunità Montana della Valchiavenna (Sondrio)
PARTNER
Viamala Tourismus (Cantone dei Grigioni)
Comune di Campodolcino (Sondrio)
Consorzio di promozione turistica della Valchiavenna (Sondrio)
Consorzio turistico di Madesimo (Sondrio)
Spia srl (Sondrio)
Comune di Madesimo (Sondrio)
BUDGET
1.369.081,50 €
145.078,00 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
Obiettivo principale del progetto è facilitare la cooperazione tra aree confinanti coinvolgendo attori chiave economici, sociali e ambientali per attivare una politica comune, coniugando azioni di promozione con azioni sviluppo sostenibile tutelando ambiente, storia e cultura delle popolazioni locali.
Nel 2015 le aree di Valchiavenna e Region Viamala hanno avviato una serie di incontri finalizzati a riavvicinare le 2 aree che alla fine degli anni Novanta avevano sottoscritto con il Moesano, e la Val Bregaglia accordi per lo sviluppo della propria microarea alpina. Tali accordi avevano consentito, nella programmazione 2000/2006, la realizzazione di 14 progetti INTERREG, tra cui la “Via Spluga”, il percorso storico escursionistico che rappresentava il principio ispiratore, gestito all'epoca dagli uffici turistici di Thusis e Chiavenna, elementi che oggi si configurano come un modello emblematico di un prodotto transfrontaliero condiviso.
Queste le sfide territoriali da affrontare:
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA: Una delle sfide principali è quella di promuovere la cooperazione tra aree confinanti, coinvolgendo attori economici, sociali e ambientali, superando le barriere politiche e amministrative per favorire la crescita economica e la sostenibilità ambientale e culturale
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE: Il progetto si propone di proteggere e valorizzare il ricco patrimonio naturale e culturale delle aree coinvolte, focalizzandosi sulla conservazione dell'ambiente naturale, la salvaguardia della storia e della cultura locali, nonché sulla promozione del turismo sostenibile.
SVILUPPO TURISTICO INTEGRATO: Una sfida aggiuntiva consiste nello sviluppo di un turismo integrato che massimizzi l'utilizzo delle risorse naturali, storiche, culturali e sociali presenti nelle regioni coinvolte. Tale obiettivo implica la progettazione di nuovi itinerari turistici, la promozione di eventi culturali e l'instaurazione di infrastrutture turistiche eco-sostenibili.
COSTRUZIONE DI RETI TRANSFRONTALIERE: Il progetto mira a istituire reti integrate e transfrontaliere tra le varie regioni coinvolte al fine di agevolare lo scambio di conoscenze, migliori pratiche e risorse tra le comunità locali. Questo sforzo è volto a promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree coinvolte.
RIDISEGNO DEL CONCETTO DI FRONTIERA:
Il progetto mira a ridefinire il concetto di frontiera, ponendo al centro i flussi e i rapporti storici delle regioni coinvolte, superando le divisioni politiche e amministrative. Questo impegno richiede il coinvolgimento attivo di numerosi attori delle tre regioni per promuovere la cooperazione transfrontaliera e superare le sovranità territoriali.
Nello specifico, il progetto INTERREG “Spluga Bianco” sviluppa il “fil rouge della cooperazione”, poiché rappresenta il filo conduttore del progetto incentivando un'attiva cooperazione transfrontaliera e la realizzazione di reti integrate e transfrontaliere, in un disegno di grande area, al fine di raccordare la Valchiavenna e le aree contermini in una duplice direzione: con l’Europa, attraverso i Passi Spluga, Baldiscio, Maloja e con la Lombardia e il resto del Paese tramite le Strade Statali e la linea ferroviaria con Milano. L’esperienza maturata negli anni ha favorito una maggiore conoscenza e consapevolezza sulle diversità e sulle comunanze di situazioni fra la componente italiana e quella svizzera e una più attenta riflessione sulle potenzialità di successo, in particolare affrontando il tema dei transiti e del Passo dello Spluga interpretato all’interno di un comune disegno di sviluppo che ponga alle sue basi l’affine patrimonio culturale ed ambientale e la sua integrazione con altre attività, in particolare con il turismo.
Tale riflessione ha consentito la ripresa di incontri da cui è nato il progetto Spluga 2.0, esteso oggi alla Regione Moesa. Il dialogo fra partner dei progetti Interreg ha generato una creascita costante di interesse del mondo politico ed economico delle tre aree.
Il progetto si sviluppa prendendo spunto dagli accordi decennali tra le aree e dal progetto di gestione congiunta della Via Spluga, sperimentando attraverso incontri e tavoli di lavoro nuove soluzioni di valorizzazione e promozione turistica. Al centro di tutte le azioni si trova Montespluga, una piccola località alpina situata frazione di Madesimo, che rappresenta un divisorio naturale tra le Alpi Lepontine e Retiche nonché un anello virtuale e fisico di congiunzione fra le tre aree. Montespluga, che conta una decina di residenti fissi, tre attività di ristorazione, due imprese ricettive e una attività commerciale, insieme all'omonimo passo, divide politicamente i due Paesi Italia e Svizzera, ma di fatto rappresenta il punto di congiunzione tra di essi attraverso iniziative comuni di successo che da oltre vent'anni la pongono al centro delle azioni turistiche, proprio grazie alla presenza della Via Spluga
La sfida parte dall'analisi dei dati che dimostrano elevate potenzialità. Nel 2023, il percorso della Via Spluga ha registrato 900 passaggi censiti da pacchetti organizzati, 9.664 utenti del Sentiero Via Spluga pedonale nella località di Cardinello (da aprile a ottobre), oltre a 265.871 auto e 15.138 ciclisti transitati. Tuttavia, il limite attuale della Via Spluga, come evidenziato da una recente ricerca condotta sia dai partner svizzeri che italiani attraverso il Progetto INTERREG Spluga 2.0, è la chiusura del Passo. Nonostante ciò, il documento mette in luce una forte interdipendenza tra le due realtà alpine e una stretta connessione tra le attività turistico-commerciali che durante la stagione estiva generano indotto in entrambe le aree.
L'obiettivo della ricerca era quello di sensibilizzare i due Paesi all'estensione dell'apertura del passo, in conformità con i suggerimenti emersi dallo studio e dall'impatto economico che ne deriva. La sfida attuale, partendo dalle potenzialità attuali, è sviluppare la cooperazione politica ed economica funzionale a studiare le dinamiche alpine, le potenzialità e le criticità, e dare attuazione a una delle potenzialità segnalate: il turismo sulla neve.
GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Autorità pubblica regionale
Autorità pubblica nazionale
Agenzia settoriale
Fornitore di infrastrutture e servizi pubblici
PMI
Gruppo di interesse incluso ONG
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
Organizzazione di sostegno alle imprese
Organismo giuridico transfrontaliero
Ospedale e centro medico
GECT
Cittadini
Altri
PIANO DI LAVORO
Connessioni umane, digitali ed infrastrutturali: incentivare la cooperazione, le connessioni, le riflessioni, gli spunti e gli scambi che diano vita all’economia alpina attraverso nuovi percorsi di sviluppo che partano dalla riscoperta dell’identità alpina e sappiano conciliarsi con il nuovo contesto storico mondiale ed europeo.
Via Spluga Bianca: sviluppare una strategia place-based, ovvero focalizzata sulle peculiarità e caratteristiche della micro area alpina, mediante la creazione di percorsi emozionali con protagoniste la montagna e la neve, coniugati con interventi di educazione, sensibilizzazione e formazione sulla conoscenza del patrimonio alpino, sia come valore ambientale sia come valore economico e di fruizione. l percorso offrirà una nuova opzione di fruizione del territorio, diversificando l'offerta turistica e attirando un pubblico più ampio. Ciò potrebbe portare a un aumento della permanenza dei visitatori nella zona, contribuendo così a estendere il turismo giornaliero a soggiorni più prolungati e incoraggiandoli a tornare nella zona in futuro.
Il ponte culturale della connessione: Dogana di Montespluga.
PROMUOVERE IL TURISMO SOSTENIBILE: Incoraggiare un turismo che rispetti ambiente e cultura locale.
VALORIZZARE IL PATRIMONIO: Creare un centro culturale di eccellenza che mostri storia, tradizioni e paesaggi unici, con spazi espositivi, percorsi tematici e attività culturali;
FAVORIRE LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA: Facilitare collaborazione tra comunità locali (Valchiavenna,Viamala,Moesa) grazie a scambi di conoscenze, esperienze e risorse;
INCREMENTARE L'ATTRATTIVITÀ TURISTICA: Attrarre anche turisti internazionali con nuovi servizi di accoglienza, promozione di eventi culturali e valorizzazione di percorsi storici e naturalistici della zona;
PROMUOVERE L'IDENTITÀ LOCALE: Rafforzare il senso di appartenenza delle comunità al territorio attraverso spazi di incontro e valorizzazione di tradizioni culturali e gastronomiche;
GENERARE SVILUPPO ECONOMICO: Stimolare l'economia locale con l'incremento del turismo e nuove opportunità lavorative (accoglienza, cultura e turismo sostenibile).
RISULTATI
Il risultato atteso è la cooperazione in una duplice direzione, tra le organizzazioni di natura turistica e quelle di natura politica. Tra le organizzazioni turistiche troviamo consorzi turistici, associazioni di promozione turistica e agenzie promozione sportiva che lavorano insieme per promuovere le destinazioni e migliorare l'esperienza dei visitatori. D'altra parte, le organizzazioni politiche enti locali, comuni, comunità montane che collaborano per sviluppare politiche e strategie per il territorio, gestire risorse e fornire servizi ai cittadini.
Incremento delle presenze turistiche nei due lati della frontiera. Fonte dati Camera di Commercio e Consorzi Turistici.