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TRA-ME

Inizio progetto gennaio 2025

SINTESI
Panoramica: l’area di progetto comprende tutti i paesi che si trovano lungo la “Via Francisca Novarese”, dal Passo del Lucomagno a Novara, Blenio, Riviera, Bellinzonese, Locarnese, Centovalli, Vigezzo, Ossola, Cusio e Novarese. Questo territorio ha costituito un’unica regione dall’epoca galloromana alla fine del Medioevo. Il progetto prevede di censire e valorizzare tutte quelle “Tracce” che la storia comune ci ha lasciato e finora trascurate perché singolarmente insufficienti ad attrarre pubblico, per trasformarle in una ”rete” culturale da identificare come “destinazione turistica diffusa” atta ad attrarre turismo.
La sfida comune si identifica con la sfida lanciata da Interreg, ottenere una effettiva coesione fra i territori sul confine I-CH. Si desidera identificare la Via come un’unica destinazione da promuovere congiuntamente,  ignorando il confine e evitando di concorrere anziché collaborare. L’obiettivo generale del progetto consiste nel riuscire a trasformare paesi oggi scarsamente toccati dal turismo, provenienti da una economia industriale in fase di declino, in paesi turistici mettendo loro a disposizione una rete di offerte fondata su turismo sostenibile, immersivo e inclusivo, sfruttando per l’avvio il potenziale turistico di prossimità per allargarsi poi al turismo nazionale I + CH ed a quello europeo. Si desidera creare una “destinazione modello” atta a contribuire, con lavoro comune, al cambio di mentalità della popolazione, promovendo l’unitarietà del territorio sulla base della storia comune. Output di progetto sono i prodotti in grado di promuoverla, cioè un Centro Meltimediale Turismo Lento, totem informativi, sito , Social,  apertura del Castello del Motto, percorsi didattici, Wall of Fame, programmi di viaggio, documentari, video e audioguide, podcast, formazione specifica di guide e stakeholders e importante promozione della gastronomia, output che andranno a beneficio di popolazione, scuole, ambiente, operatori turistici, amministrazioni locali, produttori, ristoratori e albergatori, ass. Pro Loco, Ass. persone fragili. L’approccio che si intende adottare parte dal lavoro teso a scoprire e valorizzare congiuntamente tutte quelle “tracce” del passato comune che si inanellano nei villaggi posti lungo una antica via  percorsa da eserciti, mercanti e pellegrini imparando a riconoscerne i segni (turismo di scoperta) promuoverle con uno storytelling coinvolgente e un’immersione nella realtà di un tempo (turismo esperienziale), visitarle con i tempi lenti di una volta (turismo slow) con attenzione alle fragilità (turismo inclusivo) . Non un “cammino” ma una “destinazione diffusa “, comprendente diverse mete sparse lungo una Via storica da percorrere con il mezzo pubblico (turismo sostenibile). Si tratta di trasformare un semplice “cammino” lungo una direttrice storica, costellata in gran parte di paesi scarsamente turistici (con poche “isole di turismo” consolidato) in una destinazione turistica unica, aperta a tutte le tipologie di turista e proposta unitamente, da nord a sud, sotto forma di differenti “viaggi tematici” in grado di attrarre persone interessate a temi particolari (arte, storia, gastronomia, natura, fede....) e di fornire alle scuole dell’intero comprensorio (I + CH) nuovi spunti di riflessione e apprendimento. La necessità di collaborazione transfrontaliera è evidente. Da un lato in quanto la Via è unica e rappresenta “la Via dei cambiamenti”, lungo la quale  il passaggio di eserciti, le conquiste e trasformazioni da ciò indotte, hanno segnato la nostra storia comune, hanno prodotto la nostra cultura comune. Non può esistere la “destinazione turistica diffusa”, senza la collaborazione transfrontaliera fra i due territori lungo cui la Via si snoda. Il cambiamento che ci si ripropone di ottenere ha le sue radici nell’originalità dell’approccio. Due città, Bellinzona e Omegna, desiderano attrarre turismo non solo di giornata.

OBIETTIVO 
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
Creare una “destinazione culturale turistica diffusa sostenibile". documentata, che valorizza la cultura di nicchia come “reti tematiche”, adatta ad ogni tipologia di turista. Utile a partner, popolazione, scuole. Per il rafforzamento delle conoscenze di storia e cultura locali. Per produrre strumenti di lavoro utili a fruizione culturale di località finora poco sfruttate.  
Aumento del turismo e ripercussioni positive su economia locale, salvaguardia di beni culturali materiali e immateriali.

CAPOFILA
Comune di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola)

PARTNER
Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Cantone Ticino)
Comune di Gravellona Toce (Verbano-Cusio-Ossola)
Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone (Novara)
Unione Montana del Cusio e del Mottarone (Verbano-Cusio-Ossola)
ABB - Associazione Blenio Bellissima (Cantone Ticino)
Associazione Amici della Via Francisca del Lucomagno (Cantone Ticino)
Associazione rievocazioni Medievali SNR  - "La Spada nella Rocca" (Cantone Ticino)

BUDGET
1.424.526,94 €
213.939,70 CHF (contributo svizzero) 

RILEVANZA E CONTESTO
Il nostro presente è lastricato da pietre provenienti dal nostro passato. I percorsi storici, uno dei quali si propone qui di sviluppare come modello per altri, possono essere definiti come “Paths to the past” sentieri verso il passato. Quella di un “sentiero che percorra il nostro passato” è la soluzione immaginata da TRA-ME per la valorizzazione dei paesi che si susseguono lungo tali percorsi. Nel caso specifico il percorso segue una Via Francisca, una Via dunque attraverso la quale i Franchi scesero in Italia seguendo il Reno fino alla sua sorgente per discendere alla conquista della “Longobardia”. 
TRA-ME parte da un approccio diverso da quello che abitualmente contraddistingue il prodotto turistico. Considera infatti le vicende storiche che hanno visto queste terre un tempo lombarde costituire una sola entità e dal cui passato è possibile recuperare le basi per produrre cultura di nicchia, ideale per il “turismo immersivo”. Troviamo innumerevoli tracce di interconnessioni fra Piemonte lombardo e Canton Ticino lombardo che ci dimostrano l’unita del territorio di un tempo. Necropoli, culti antichi condivisi, scambio di artisti, evangelizzatori e Santi condivisi o “importati” su entrambi i territori dagli stessi conquistatori. Gli stessi comandanti medievali all’opera su entrambi i fronti. La “via del vetro” che univa Domodossola e Locarno. I castelli viscontei-sforzeschi a Bellinzona, Locarno, Vogogna, Novara.  Un architetto ticinese all’opera nella Basilica di  San Gaudenzio di Novara, tracce di reliquie e prelati novaresi in S. Maria delle Grazie a Bellinzona, una gastronomia nata dalle stesse basi eppure varia. Il legame è in ogni caso molto forte e contribuire a riscoprirlo contribuirà in modo importante alla conoscenza, alla comprensione ed alla collaborazione reciproca nel futuro, creando altresì i presupposti per “viaggi tematici nel passato”  che TRA-ME propone. 
TRA-ME si ripropone infatti di trasformare i segni del passato comune in complementarità turistico-culturali, affinché l’intero territorio possa promuoversi e presentarsi come un’unica destinazione turistica operando di concerto fra i due lati della frontiera.
La “destinazione turistica diffusa Via Francisca” di per sé una innovazione, verrà duque proposta in toto e come una serie di "Percorsi a tema sostenibili", anch’essi finora inesistenti lungo l’asse di progetto scelto.
Pur premettendo che un “Modello di valorizzazione turistica di una Via storica” potrebbe venir sviluppato a livello nazionale o locale, è evidente che lo sviluppo in tale ambito di sinergie transfrontaliere rappresenta un punto di forza importante sia a livello di immagine che di marketing turistico, caratterizzando la Via con molti più contenuti culturali sia per gli obiettivi di coesione europea, favorendo la conoscenza reciproca e la collaborazione effettiva.  La presenza di due città, Bellinzona ed Omegna, una svizzera e una italiana, come forza trainante di un insieme di paesi, ognuno dei quali contribuisce alla “destinazione diffusa” arricchendo tutti con propri apporti culturali, fa sì che l’insieme assuma importanza a livello sia del mercato CH che di quello italiano, il che si tradurrà in maggior afflusso turistico da entrambi i versanti. La presenza, nel contesto, di alcuni paesi turistici sia italiani che svizzeri (Locarno, Ascona, Santa Maria Maggiore, Orta S.Giulio) permetterà ad entrambe le parti di raggiungere anche il mercato di turisti italiani, svizzeri e tedeschi legati a queste destinazioni e quindi clienti potenziali di prima scelta. Promuovere separatamente le due parti di Via Francisca renderebbe invece l’offerta molto debole e priva di quel “senso si scoperta” e di appartenenza, di quell’apporto di “curiosità” che contribuirà enormemente a renderla attrattiva.  Ed ovviamente, un percorso limitato al solo territorio nazionale (dell’una o dell’altra nazione) snaturerebbe completamente gli obiettivi di  TRA-ME. La maggior parte dei siti coinvolti rappresenta una nuova risorsa per la promozione di un turismo sostenibile, diversificato e stagionale nell’area di confine. Essi richiedono e meritano strumenti di promozione comuni, che consentano di sviluppare un'offerta turistica transfrontaliera complessiva in grado di intercettare al meglio i flussi di visitatori su base sostenibile.
Promovendo questa unica, nuova “destinazione turistica diffusa”, sarà possibile non soltanto far leva sul bacino proprio della provincia/cantone toccati ma anche su quelli collegati, con una sorta di “turismo di scambio” aumentando considerevolmente il potenziale della destinazione e la conoscenza e l’apprezzamento del territorio sia da parte dei turisti che da parte delle popolazioni coinvolte.
Non vanno poi dimenticate le scuole. Se si desidera raggiungere un‘integrazione reale fra i territori insubrici è opportuno “formare” i loro futuri abitanti. Oggi i nostri ragazzi ignorano bellamente di aver fatto parte di un unico territorio.

GRUPPI TARGET
Autorità pubblica regionale
Autorità pubblica locale
Agenzia settoriale
Fornitore di infrastrutture e servizi pubblici
Gruppi di interesse incluso ONG
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
Centro di istruzione/formazione e scuola
GECT
Cittadini

PIANO DI LAVORO
Preparazione e formazione: creare una  "destinazione turistica" a carattere diffuso in grado di incanalare turismo in grado di stimolare l'economia di paesi e città  in fase di transizione economica e/o che aspirano ad attrarre turismo. La Via Francisca del Lucomagno/del Novarese verrà vissuta non come "cammino" ma come destinazione adatta a tutte le tipologie di turista, come "meta" per un soggiorno anche prolungato, una meta composta da numerosi paesi trainati dalle città più grandi del percorso, Bellinzona e Omegna.
Valorizzazione delle conoscenze, coinvolgimento stakeholders: Coinvolgere i media, la popolazione e le scuole direttamente, con eventi mirati,  in modo da valorizzare le  conoscenze acquisite sul territorio target aumentandone la diffusione e stimolando la partecipazione attiva al progetto.
Promozione e disseminazione: disporre di materiale utile alla promozione dei luoghi e delle iniziative da mettere a disposizione di  popolazione e scuole del nostro territorio e più genericamente, di turisti e operatori del settore turistico e dei media. Presentare informazioni e contenuti multimediali su Internet, con una struttura organizzata in Pagine Web e Link Ipertestuali.
Enogastronomia del passato come volano del turismo.
Servizi a pubblico e turisti, disporre dei mezzi utili ad aiutare il turista nei suoi spostamenti e nelle sue ricerche. Essi sono: 
- Cartellonistica adeguata a fornire al turista le indicazioni necessarie ad informare circa il luogo in cui si trova e ad effettuare il percorso in autonomia per raggiungere la meta prefissata. 
- Bacheche informative dislocate in posizioni strategiche con QR Code e cartine. 
- Percorsi didattici illustrati. 
- Luoghi di documentazione atti ad una "immersione multimediale" nel percorso, per permettere al turista / associazione / scuole di approfondirne i contenuti e di conoscerlo "dall'interno". 

RISULTATI
TRA-ME si è impegnato già da alcuni mesi prima dell'avvio del progetto a motivare diverse Organizzazioni sia VCO/novaresi che Ticinesi alla collaborazione nell'ottica di uno scambio mirante al medesimo risultato. Al momento dell'inoltro del nostro progetto sono ormai 26 le organizzazioni che hanno chiesto di collaborare, fornito informazioni e che si sono impegnate a svolgere attività a favore dello stesso.
Ci atteniamo alle richieste e consideriamo come aumento dei visitatori/anno il numero di alunni delle scuole/anno (9 classi x 20 alunni= 180) e i partecipanti al corsi sul terreno/anno (15partecipanti  x 6 uscite = 90) perché è possibile tenerne il conto tramite i fogli di iscrizione. Da un punto di vista di calcoli di mercato la situazione sarebbe molto più promettente in quanto considerato il numero di turisti presenti sul territorio e la percentuale di turismo culturale/turismo totale si nota che esiste ancora un interessante Gap che l'offerta TRAME potrà contribuire a colmare. Si tratta però di valutazioni di marketing che non trovano spazio in un sistema automatizzato come Jems. Possiamo solo aggiungere che ciò a cui TRA-ME mira è il gap positivo di cui sopra, corrispondente a circa 50.000 turisti/anno interessati a arte, storia, enogastronomia, cultura e territorio.
Si calcola il completamento fra Italia e Svizzera di almeno 6 corsi/incontri formativi con una partecipazione media di 10  persone ciascuno. Occorre però valutare il livello di formazione raggiunto. Per questo, analizzando quello che potrebbe essere il numero di partecipanti  complessivo si  decide di prendere in considerazione non tutti costoro,  ma soltanto quelli che parteciperanno sia a formazione frontale che ad educotour e conferenze formative, quindi quelli realmente interessati. In questo caso si tratta di non più di un terzo dei partecipanti totali. Per cui le persone  effettivamente formate (collaboratori, guide turistiche, stakeholders, docenti) vengono valutate in circa 30.

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