Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
La Valle Ossola, analogamente alla Vallemaggia in Canton Ticino, è sempre stata una zona con una frequenza turistica marginale rispetto ai flussi turistici che gravitano lungo la regione del Lago Maggiore. La Vallemaggia, al fine di migliorare la propria offerta turistica, ha progettato ed investito nella realizzazione, tra gli altri, del progetto VAVM1, mirato ad un escursionismo pluri-giornaliero articolato su differenti proposte ed impegni fisici.
Nel territorio dell’alta Valle Ossola nel 2015, similmente, sono stati sviluppati ‘I sentieri degli spalloni’. Il progetto attuale intende strutturare un ‘raccordo’, che colleghi il versante italiano e quello elvetico tramite un progetto escursionistico integrato. A tal fine, si prevede il consolidamento e la promozione di una ‘bretella’ che colleghi Cimalmotto (CH) a Montecrestese (IT), aprendo due possibili vie di fuga, una verso Crodo e l'altra verso Crevoladossola (raggiungendo poi Domodossola e quindi la stazione internazionale e la ferrovia centovalli). Quanto previsto, avrà una ricaduta economica positiva sulle due aree transfrontaliere, sostenendo in sinergia obiettivi comuni. Si creerà così un nuovo percorso turistico fruibile e promuovibile su entrambi i fronti e rafforzando territori rurali e marginali.
OBIETTIVO
RSO 4.6 Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale
I sentieri che portano dall’Alta Valle Ossola alla Svizzera e viceversa, attraverso la “Cravariola”, sono stati riaperti e costantemente manutenuti dai volontari dall’Associazione degli Spalloni. Raggiungere la Vallemaggia partendo dal fondovalle italiano, prevede un percorso lungo, il che comporta la necessità di poter contare sui dei punti di sosta quali rifugi e bivacchi. La visione di uno sviluppo coordinato tra aree contigue ha creato condivisione del progetto tra Ossola e Canton Ticino.
CAPOFILA
Comune di Crevoladossola (Verbano-Cusio-Ossola)
PARTNER
Antenna Vallemaggia (Cantone Ticino)
Comune di Crodo (Verbano-Cusio-Ossola)
Comune di Montecrestese (Verbano-Cusio-Ossola)
Ente Pro Loco di Montecrestese - APS (Verbano-Cusio-Ossola)
Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (Vercelli)
Associazione per lo Sviluppo della Cultura, degli Studi Universitari e della Ricerca nel Verbano Cusio Ossola ETS
Comune Campo Vallemaggia (Cantone Ticino)
Patriziato di Campo Vallemaggia (Cantone Ticino)
Associazione Val Rovana è (Cantone Ticino)
Associazione Via Alta Vallemaggia (Cantone Ticino)
BUDGET
1.660.936,88 €
165.106,75 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
Nel 2004, si è concretizzata la proposta escursionistica che prende il nome di Via Alta Vallemaggia (VAVM). Attualmente il trekking copre un percorso ad anello con partenza ed arrivo a Locarno, lungo 200 km, percorribile in 14 tappe, con possibilità di pernottare in capanne o rifugi. La Via Alta non è particolarmente difficile (T2-T4), ma richiede comunque buona conoscenza della montagna, ottimo allenamento e condizione fisica.
Considerati l’impegno, le responsabilità e la crescente importanza che la Via Alta Vallemaggia ha registrato nel tempo, i promotori dell’iniziativa hanno creato nel 2008 un’apposita associazione che si occupasse specificamente di questo trekking che tocca tutte i comprensori della Vallemaggia: da Fusio a Cimalmotto, transitando dalla zona dell’Alpe Toggia (Alta Val Formazza) e di Bosco Gurin, per poi scendere di nuovo verso Locarno lungo il crinale posto sul lato destro della Vallemaggia.
Con questo progetto, si rende la Via Alta Vallemaggia un prodotto unico nel suo genere a livello sovraregionale, proponendo agli escursionisti la possibilità di concatenare, in circa 15 giorni di trekking, l’intero giro della Valle lungo gli spartiacque principali e toccando anche alcuni villaggi tipici di montagna. Attualmente, infatti, il sentiero può essere percorso solo da esperti unidirezionalmente dalla Svizzera all'Italia.
Un elemento di pregio è dato dal gradiente altimetrico che caratterizza questa proposta: l’escursionista è portato dal Lago Maggiore a circa 2000 m, alle pendici del Basodino, la seconda vetta del Canton Ticino a quota 3272 m, percorrendo una moltitudine di ambienti naturali e paesaggi del tutto variegati. Il passaggio in valli limitrofe (Val Verzasca, Valle Bedretto, Alta Val Formazza, Valle Onsernone, Terre di Pedemonte) sono un elemento di sinergia con altri splendidi territori.
Parallelamente all’iniziativa principale, si stanno valutando possibili collaborazioni con altre proposte di trekking e capanne alpine sul territorio, nella prospettiva di una messa in rete, favorendo le entrate ed uscite dalla Via Alta.
L'Ossola ha un elevato potenziale a livello turistico che deve essere promosso secondo i canoni di fruizione corretta e consapevole dell'ambiente montano. Esistono diverse realtà che operano su questa strada ed è importante proporre questo progetto al fine di fortificare una via di comunicazione a livello di trekking che in questi anni ha cominciato a riscuotere interesse.
Il valore ulteriore ed aggiunto di questo progetto è riuscire a legare la proposta turistica dell'ambiente montano con il potenziale del fondovalle ossolano. L'implementazione della ricettività in Ossola, proposta con il progetto principale, in termini di infrastrutture e strutture edilizie, permette di assegnare una connotazione originale e di sicuro interesse potenziale. Con il recupero di un edificio storico da adibire a struttura extra-alberghiera si riesce infatti a tessere un legame tra la frequentazione della montagna ed il poter assaporare la cultura ed i valori storici che caratterizzano Crevoladossola e l'Ossola in generale. Il recupero di un edifico storico non è solo una riqualificazione edilizia, simboleggia il mettersi a disposizione di una comunità con le proprie caratteristiche, i propri valori, la propria storia, accettando il ruolo di essere punto di incontro tra le valli e le culture che caratterizzano Ticino, Ossola, Vallese.
Un collegamento sentieristico, ’bretella’ o ‘by pass’, che possa integrare le due regioni (Ticino e Alta Val d’Ossola) passa obbligatoriamente dalla Val Cravariola; il percorso, certamente entusiasmante, può esser però percorso solo in più giorni. Al momento nell’area interessata dal passaggio della “Via” sono presenti un rifugio e due bivacchi, non fruibili, diroccati. La proposta non prevede la creazione di nuove strade o parcheggi.
GRUPPI TARGET
Autorità pubblica locale
Fornitore di infrastrutture e servizi pubblici
Cittadini
PMI
Impresa eccetto PMI
Altri
PIANO DI LAVORO
Sistemazione sentieri fronte italiano e svizzero: l'obiettivo specifico che si intende raggiungere al termine dell'attività è la fruibilità del territorio con un percorso sentieristico che sia reso più efficiente e adatto alle necessità degli escursionisti.
Ampliamento ricettività sui fronti italiano e svizzero: L’obiettivo primario che si intende raggiungere è la creazione di una struttura ricettiva all’interno del comune di Crevoladossola (il quale attualmente non ha all’attivo alcuna struttura ricettiva e di accoglienza di questa tipologia), inoltre si intente portare avanti la ristrutturazione dei seguenti bivacchi:
- Alpe corte nuovo (bivacco da ristrutturare del comune di Crodo)
- Lago Rif. Punchia Ilario Alpe Lago (rifugio non gestito della Pro Loco Montecrestese che vedrà un ampliamento per completare il bivacco)
- Alpe Coipo Giovena (recupero di un rustico del comune di Montecrestese che verrà ristrutturato per creare rifugio non gestito e bivacco)
- Torre del Ponte Napoleonico di Crevoladossola
RISULTATI
Sette organizzazioni coopereranno a livello transfrontaliero.
Incremento del numero di visitatori e fruitori dei siti culturali e dei bivacchi e della Torre.
L'attività proseguirà al termine del progetto grazie alla cooperazione dei vari soggetti coinvolti nel partenariato.