Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Una gestione sostenibile della risorsa idrica, che tuteli adeguatamente l’ambiente, non può prescindere dalla conoscenza delle interazioni che sussistono tra le diverse componenti del sistema e dal coinvolgimento degli stakeholders che agiscono sul territorio. Economia, società, cultura, paesaggio, ambiente e salute sono solo alcune delle componenti che sul bacino idrologico del Ticino sono interlacciate con la risorsa idrica, per sua natura bene comune senza confini amministrativi, e che quindi devono essere comprese, esplicitate e analizzate in un contesto transfrontaliero. Le interconnessioni, o “nexus”, tra acqua, natura, clima e agricoltura descrivono le reciproche relazioni che sussistono tra questi elementi: ad esempio, l’acqua è fondamentale per la natura e l’agricoltura, il clima influisce sulla disponibilità d’acqua e sulla produzione agricola, e le pratiche agricole possono a loro volta influenzare l’equilibrio della natura a causa delle attività intensive e l’uso di sostanze potenzialmente inquinanti.
Le attività del progetto WINCA4TI mirano ad analizzare, comprendere e descrivere le complesse interazioni tra acqua, economia, ambiente e agricoltura che esistono sul bacino del Ticino in un contesto di cambiamento climatico. Questo consentirà di individuare possibili rischi, opportunità e sfide per il territorio transnazionale del bacino idrologico del Ticino in tema di politiche, gestione e tecnologia. I risultati del progetto saranno quindi fondamentali per poter instaurare un forum partecipato (think tank) dove tutti gli stakeholder del territorio avranno modo di restare informati e portare il proprio contributo per uno sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero verso la realizzazione di una Water-Smart Society secondo le indicazione dell’EU Blue Deal, che pone al centro un cambio di paradigma in cui: il ruolo dell’acqua è riconosciuto e valorizzato per garantire la disponibilità idrica, la sostenibilità e la resilienza; tutte le fonti idriche disponibili dovranno essere gestite in modo da evitare la scarsità d’acqua e l’inquinamento; i circuiti dell’acqua e delle risorse dovranno essere in gran parte chiusi per promuovere un’economia circolare e un’efficienza ottimale delle risorse. Il nexus del sistema del Ticino sarà resiliente all’impatto del cambiamento climatico e demografico e tutti gli attori saranno impegnati a garantire una governance sostenibile e condivisa dell’acqua quale bene comune.
OBIETTIVO
RSO 2.7 Rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane, e ridurre tutte le forme di inquinamento
Il progetto WINCA4TI intende perseguire l’individuazione di strategie e benefici, con ricadute transfrontaliere, indotti da una efficiente gestione e governance della risorsa idrica in relazione al clima, alla natura e all’agricoltura, interconnessi tra loro, all’interno del bacino idrologico del Fiume Ticino, in maniera propedeutica alla tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale delle aree alpine e prealpine finalizzata al contrasto agli effetti derivanti dai cambiamenti climatici.
CAPOFILA
Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (Varese)
PARTNER
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana - Dipartimento di Ambiente Costruzioni e Design / Istituto scienze delle Terra / Geomatica (Cantone Ticino)
Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di ricerca Sulle Acque sede di Verbania Pallanza (Verbano-Cusio-Ossola)
Università degli Studi di Pavia - Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Cantone Ticino - Dipartimento del territorio/Divisione dell’ambiente/Ufficio della protezione delle acque e dell'approvvigionamento idrico
BUDGET
1.435.295,65 €
140.000,00 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
La gestione delle aree protette, di particolare importanza all’interno del bacino idrologico del Ticino, sia in termini di protezione e miglioramento della biodiversità che della riduzione delle principali fonti di inquinamento, passa in modo imprescindibile attraverso una gestione sostenibile della risorsa idrica, oggi ancora più preziosa alla luce del cambiamento climatico in atto e atteso per il futuro.
Prolungati periodi siccitosi pongono una serie di questioni sull’utilizzo della risorsa idrica per i diversi comparti ambientali e socio-economici dell’intero sistema idrologico transfrontaliero del Ticino, che non possono essere disgiunti dalle necessità di tutela del capitale naturale, e quindi sull’allocazione della risorsa idrica per cui è imprescindibile un livello di governance transfrontaliero affinché sia garantito un equilibrio complessivo del bacino idrologico del Ticino. I tre pilastri fondamentali su cui deve basarsi uno sviluppo sostenibile, secondo quanto prevedono il Green Deal e l’Agenda 2030 sono l’ECONOMIA, la SOCIETÀ e l’AMBIENTE. Quindi, le attività di questo progetto mirano ad analizzare, comprendere e descrivere le complesse interazioni tra acqua, economia, ambiente e agricoltura che esistono sul bacino idrologico del Ticino in un contesto di cambiamento climatico dove la risorsa idrica è soggetta ad alterazioni di disponibilità sia in eccesso che difetto con varianza maggiore rispetto ai valori del secolo scorso. Le acque presenti nel bacino del Ticino sono utilizzate da numerosi stakeholder e servono, a monte e a valle del Lago Maggiore, comprensori naturali (parchi), semi-naturali (aree agricole), urbanizzati (città e industrie).
Questo progetto consentirà di individuare possibili rischi, opportunità e sfide per il territorio transfrontaliero del bacino del Ticino in tema di politiche, gestione e tecnologia relativamente all’acqua, e di conseguenza all’ambiente, alla biodiversità, agli ecosistemi e all’inquinamento e al tessuto socio-economico.
Il progetto mira ad una gestione ottimale della risorsa idrica del bacino idrologico del Ticino a livello transfrontaliero per tutelare e valorizzare la biodiversità, anche in periodi di crisi climatica, attraverso la costruzione partecipata e l’utilizzo di tecniche e tecnologie aperte, flessibili e sostenibili.
GRUPPI TARGET
Autorità pubblica lcale
Autorità pubblica regionale
Autorità pubblica nazionale
Fornitore di infrastrutture e servizi pubblici
Gruppi in interesse incluso ONG
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
Centro di istruzione/formazione e scuola
Cittadini
Altri
PIANO DI LAVORO
Analisi e definizione del contesto climatico, ambientale e socioeconomico dell’area di progetto. Il primo obiettivo è il miglioramento e l’approfondimento delle conoscenze sui trend del cambiamento climatico all’interno dell’area di progetto del bacino del Ticino e dei suoi impatti sul bilancio idrologico, sull’ecosistema lacustre e sulla risorsa idrica, analizzando le criticità dei sistemi irrigui e della loro gestione in correlazione alla disponibilità della risorsa, e sulle interconnessioni e ricadute con il sistema della falda e lacustre stesso , sugli aspetti ambientali, e socio-economici, nonché degli impatti sulla qualità dell'acqua ed effetti sugli ecosistemi.
Tali conoscenze saranno divulgate e rese fruibili a tutti i portatori di interesse attraverso opportuni strumenti di comunicazione quali ad esempio social media dei partner e tavoli di lavoro organizzati per le comunità di pratica e apprendimento.
Monitoraggi, studi pilota e sistemi di valutazione partecipati per definire strategie di adattamento: definire sistemi di monitoraggio e tecnologie per la valutazione della quantità della risorsa idrica e della qualità degli ecosistemi lacustri, implementando soluzioni flessibili, standardizzabili, aperte e a basso costo e sistemi di partecipazione pubblica alla raccolta dati e allo scambio di informazioni attraverso azioni di Citizen Science. Si prevede anche la realizzazione di installazioni pilota di soluzioni basate sulla natura, volte a migliorare la gestione della risorsa idrica e la biodiversità nell’area di progetto. Per queste ultime, si studieranno i vantaggi locali indotti attraverso un approccio scientifico.
Definire strategie per gestire la risorsa idrica a sostegno del miglioramento della biodiversità: mettere a sistema e armonizzare tutte le precedenti attività, definendo i collegamenti tra il cambiamento climatico, i nuovi dati raccolti, le criticità del territorio del bacino del Ticino e le risultanze dei progetti pilota, per arrivare a una definizione ottimale di strategie di gestione della risorsa idrica condivise. Importanti saranno le attività di disseminazione e discussione partecipata per l’attuazione di strategie di governance della risorsa idrica rispettose dell’ambiente, dell’economia e degli aspetti sociali.
RISULTATI
Numero di partecipanti alle attività di formazione/informazione organizzate dal partenariato che mirano a formare ed educare il pubblico e sensibilizzare i responsabili politici e gli stakeholders locali sulle tematiche portate avanti dal progetto, finalizzate all’adozione a livello transfrontaliero delle buone pratiche di miglior gestione della risorsa idrica del bacino idrologico del Ticino per favorire l’intero sistema collegato (biodiversità, agricoltura, tutela ecosistemi, riduzione dell’inquinamento, sostenibilità).
Secondo obiettivo è il numero di organizzazioni che cooperano a livello transfrontaliero dopo la conclusione del progetto e puntano alla tutela sostenibile della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento, la tutela dell’agricoltura anche in relazione a periodi di crisi climatica.
Ultimo obiettivo le soluzioni adottate o potenziate da organizzazioni:
1) Incentivare soluzioni basate sulla natura e sulla gestione della risorsa idrica sia in ambito irriguo sia in ambito lacustre per migliorare la qualità ambientale e la qualità della vita e mirate alla tutela della biodiversità, dell’agricoltura, alla presenza di risorsa idrica sul territorio in periodi di crisi climatica e alla riduzione dell’inquinamento
2) Installazione di una nuova rete di sensori, piccole infrastrutture e strumentazioni specialistiche finalizzate al monitoraggio della risorsa idrica in relazione ai cambiamenti climatici
3) Sviluppare sistemi condivisi di monitoraggio e di scambio dati, anche attraverso piattaforme informative e altri sistemi digitali di interscambio, al fine di rendere più efficaci le politiche di tutela della biodiversità e consentire una migliore rappresentazione dei fenomeni che interessano l’area transfrontaliera.