Inizio progetto gennaio 2025
SINTESI
Xeno ha l'obiettivo di studiare una terapia riparativa per il Parkinson, malattia che ha un’alta incidenza sulla popolazione del territorio del Programma, tramite l'uso di organoidi cerebrali umani xenotrapiantati nel cervello di un topo. Si mira quindi a stabilire la sicurezza e la capacità di integrazione e riparazione nel tessuto cerebrale degli organoidi, aprendo così la strada all'impiego di questi ultimi nelle terapie riparative. Grazie alla nostra innovazione, si contribuisce anche al perfezionamento delle tecniche di deep brain stimulation, comunemente usate nel trattamento di varie condizioni neurologiche, incluso il Parkinson. L’organoide umano è infatti usato come stimolatore biologico.
In particolare, questo progetto ha lo scopo di avviare lo studio del trapianto di organoidi in vivo, ponendo così le basi per l’uso di organoidi impiantati come trattamento innovativo per malattie come il Parkinson. Tutto ciò sarà possibile proprio grazie alla collaborazione transfrontaliera e interdisciplinare tra i partner, che a sua volta favorirà un progresso significativo nel campo della ricerca e dell'innovazione tecnologica.
OBIETTIVO
RSO 1.1 Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e introduzione di tecnologie avanzate
Porre le basi per una terapia innovativa per il Parkinson tramite trapianto di organoidi cerebrali. Questo potrà avere grandi ricadute positive sul territorio perché permetterà di rafforzare la cooperazione transfrontaliera, tramite l’unione di specifiche competenze transdisciplinari e avrà anche un grande impatto in termini di avanzamenti tecnologici e di ricerca, aprendo la strada a terapie innovative e inedite per il trattamento di malattie come il Parkinson.
CAPOFILA
Manava Plus srl (Milano)
PARTNER
Ente Ospedaliero Cantonale (Cantone Ticino)
X Numeris srl (Milano)
Associazione Life Sciences Competence Center (Cantone Ticino)
Fondazione per l’Istituto di Ricerca in Biomedicina (Cantone Ticino)
BUDGET
393.000 €
180.000 CHF (contributo svizzero)
RILEVANZA E CONTESTO
La sfida non è solo l'aumento dei casi di malattie neurodegenerative ma anche la mancanza di terapie efficaci che possano migliorare in modo sostanziale la vita dei pazienti. Il progetto è rilevante per il territorio poiché apre la strada a soluzioni innovative, le quali potrebbero portare a miglioramenti sostanziali nella gestione delle condizioni neurodegenerative, offrendo nuove opportunità per lo sviluppo di terapie inedite, avanzate e personalizzate, le quali potranno avere un enorme impatto non solo sui cittadini, ma anche sul tessuto socio-economico locale.
Il progetto Xeno introduce un approccio rivoluzionario nel trattamento del Parkinson attraverso l'utilizzo di organoidi cerebrali trapiantati, una terapia innovativa che mira a riparare le aree danneggiate del cervello. Questa soluzione va oltre le prassi esistenti, che sono prevalentemente palliative e non curative. Le innovazioni tecnologiche e metodologiche sviluppate durante il progetto includeranno la creazione e l'implementazione di organoidi ottimizzati per il trapianto e la personalizzazione delle terapie basate sulla specifica fisiologia del paziente. Il progetto mira anche a stabilire protocolli standard per la creazione e l'uso di questi organoidi, per il loro impianto in vivo e per le analisi, potenzialmente applicabili ad altre condizioni neurologiche e non solo.
I partner in Italia e Svizzera condividono sfide simili relative all'invecchiamento della popolazione e possono beneficiare significativamente dalla condivisione delle risorse, delle competenze e delle infrastrutture. La collaborazione permette una maggiore integrazione delle competenze transdisciplinari e l'accesso a una più ampia base di conoscenze e tecnologie, essenziali per lo sviluppo e la validazione di terapie innovative. Inoltre, il progetto aumenterà la competitività della regione transfrontaliera, creando nuove opportunità economiche e rafforzando la posizione degli ospedali, dei centri di ricerca e delle aziende biotech nelle regioni partecipanti.
GRUPPI TARGET
Ospedale e centro medico
Educazione superiore e organizzazione di ricerca
PIANO DI LAVORO
Il primo obiettivo del è quello di porre le fondamenta per le successive fasi del progetto. Si mira quindi ad acquisire tutte le conoscenze necessarie riguardanti la creazione e il trapianto in vivo di organoidi, attraverso una dettagliata analisi della letteratura esistente, delle tecniche usate e delle innovazioni, in modo da poter definire gli aspetti e i protocolli necessari per le fasi successive. Il secondo passo è la realizzazione di organoidi cerebrali, a partire da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) umane, necessari per le successive fasi di test in vivo.
L'attività successiva è lo xenotrapianto, ottenere dei topi con organoidi cerebrali umani trapiantati nel cervello, al fine di poter proseguire con successive analisi in vivo. Saranno organizzati incontri con esperti di bioetica e coinvolti stakeholder rilevanti per garantire che la ricerca sia condotta in modo responsabile e rispettoso del benessere animale.
In seguito partirà la verifica della safety biologica del trapianto e quella cognitiva. Verranno quindi raccolti e analizzati dati frutto di analisi dei tessuti, monitoraggio comportamentale e test cognitivi. Ultima fase la creazione di un ambiente di test in vivo e la realizzazione di una piattaforma software che permetta di interagire con l’ambiente di test in vivo e che consenta di importare, trasformare, memorizzare e visualizzare i dati raccolti.
RISULTATI
Il progetto prevede di implementare una serie di attività che culmineranno nel test di organoidi cerebrali umani xenotrapiantati nel cervello di topi, sani in questa fase, parkinsoniani nel futuro. Il risultato principale sarà l'integrazione di soluzioni innovative nelle pratiche quotidiane delle organizzazioni partecipanti. Le nuove metodologie e tecnologie sviluppate potranno essere adottate dai centri di ricerca e dalle strutture sanitarie, migliorando l'efficacia delle diagnosi e dei trattamenti per i pazienti con Parkinson. Inoltre, il rafforzamento della collaborazione transfrontaliera e lo scambio di conoscenze tra i partner aumenteranno la capacità delle organizzazioni di rispondere in modo più efficace e innovativo alle sfide poste dalle malattie neurodegenerative.
Questo approccio multidisciplinare e cooperativo assicura che le soluzioni sviluppate siano sostenibili e che possano essere adattate e migliorate nel tempo, portando benefici duraturi a livello regionale e oltre.